- Parchi del Trentino-Alto Adige
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- Catena del Lagorai
Dati
Data: 28/31 agosto 2015
Regione e provincia: Trento
Località di partenza: Malga Sorgazza - Pieve Tesino (TN)
Località di arrivo: 1° g Rif. Brentari a Cima d'Asta - 2° g Rif. Caldenave - 3° g Malga Sorgazza
Tempo di percorrenza: 3 gg. - 1° g 3/4 ore - 2° g. 6/7 ore - 3° g. 4/5 ore
Distanza: 29 km circa
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: nessuna difficoltà particolare. Segnaletica buona, sentieri buoni.
Periodo consigliato: da primavera inoltrata all'autunno
Dislivello in salita: 2400m circa
Dislivello in discesa: 2400 m circa
Quota massima: 2476 m (2847 m se si sale a Cima d'Asta)
Accesso stradale: dalla Valsugana
Oggi giornata di pioggia, così mi sono deciso a caricare un po' di foto.
Giro di 3 giorni che merita per i panorami e perché é poco frequentato.
A fine Agosto, con l'amaro in bocca per non aver completato il GR 20 Corsica, tiro fuori le cartine e uno dei progetti che ho in mente. Ferie ormai bruciate, non mi restano che pochi giorni da sfruttare. Translagorai non riesco: troppo lunga. Vada per l'Alta via del Granito!
Le previsioni danno bel tempo per alcuni giorni e parto tranquillo in questo trekking solitario.
Poco dopo essere partito, Cima d'Asta si mostra in tutta la sua bellezza.
il sentiero già percorso in salita alla mie spalle
arrivato alla fine della prima tappa, mi attende la vista sul Lago di Cima d'Asta nei pressi del Rif. Brentari
Mi alletta l'idea di allungarmi fino in cima, ma non è così presto e devo ancora trovare un posto per il bivacco, piazzare la tenda, preparami la cena.. così mi godo lo spettacolo dai suoi piedi
piazzata la tenda, mi concedo una busta di Trek'n Eat avanzata dalla Corsica (lo so i sandali con i calzini non si possono vedere ma dopo aver camminato si sta bene!! e visto che a piedi nudi avevo freddo...)
La prima notte in tenda solitamente dormo male. Le previsioni davano bel tempo e invece sono avvolto dalle nuvole; il vento sbatte la tenda. Non ho esperienza recente di bivacco con cattivo tempo e sono solo. Temo, in maniera esagerata, che il vento strappi la tenda dagli ancoraggi. Dormo un sonno agitato, e in quella fase in cui ancora non dormo, ma non sono più guardiano della mia mente, strani pensieri si presentano, portando malinconia e preoccupazione.
Prima dell'alba, ormai ben sveglio, caccio la testa fuori dalla tenda. Il vento che credevo furioso (per via della mia non abitudine a sentire la tenda sbattere), si svela poco più di una brezza assolutamente non fredda per la quota. Il cielo è spazzato dalle nuvole e mi regala una volta completamente blu punteggiata di stelle, dove il sole ha tutto lo spazio per nascere. Pieno di nuova energia ed entusiasmo, faccio colazione, smonto il campo e parto prima che il sole sorga
cammino senza incontrare anima viva
continuo su mulattiere costruite dagli alpini e testimoni della grande guerra
ricovero di emergenza (volendo, davanti al ricovero c'è uno spiazzo in piano dove poter piantare una tenda)
resti di trincee
ricovero degli alpini durante la guerra
raggiungo il Rif. Caldenave dove trovo un gestore accogliente e nella piana alle spalle del rifugio, in posizione defilata, pianto la tenda per la seconda notte.
l'enrosadira mi tiene compagnia mentre ceno e preparo il fuoco...
l'alba del terzo giorno mi trova già sul sentiero
lascio alle mie spalle la piana dove ho passato una notte tranquilla
supero l'ultimo passo e inizio la discesa finale
resti di trinceramenti resistenti al trascorrere del tempo
Cima d'Asta mi saluta mentre me ne vado...
Tre giorni di fatica e di grandissima soddisfazione ma soprattutto pace e serenità, accompagnati da un cielo bellissimo che hanno lasciato un ricordo indelebile.