Trekking Alta Via del Granito

Parchi del Trentino-Alto Adige
  1. Catena del Lagorai
Data: 09-10/07/2016
Regione e provincia: Trentino Alto-Adige, TN
Località di partenza: Malga Sorgazza, comune di Pieve Tesino (TN)
Località di arrivo: Malga Sorgazza, comune di Pieve Tesino (TN)
Tempo di percorrenza: 13h in due gg
Chilometri: 37,5
Grado di difficoltà: E, EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna in particolare, salvo fatica e lunghezza del percorso
Periodo consigliato: Primavera, Estate, l'importante è senza pioggia!
Segnaletica: Sempre presente
Dislivello in salita: circa 1050 mt
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2473
Accesso stradale: da Pieve Tesino seguire la strada direzione "Val Malene" fino a Malga sorgazza
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]


Descrizione

Giro ad anello compiuto dal sottoscritto seguendo quasi interamente il percorso dell' Alta Via del Granito. Dalla S.S. 47 "Valsugana", si esce a Strigno - Tesino, giunti a Pieve Tesino (TN) si gira a sinistra verso la Val Malene fino a Malga Sorgazza, punto di partenza del trekking denominato "Alta Via del Granito", normalmente compiuto in senso anti-orario in 03 giorni, che io ho invece affrontato in due giorni, modificando leggermente il percorso (purtroppo anche per un errore di sentiero).
Perdonate la qualità delle foto, ma sono state fatte con un cellulare.
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Il sentiero 328 porta da Malga Solgazza al Lago di Costa Brunella, salendo rapidamente attraverso un boschetto, ove il sentiero è ben marcato e non richiede particolari capacità o attenzioni, salvo il giusto allenamento.
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al termine del bosco, voltandosi verso nord est si vede Cima d'Asta, obiettivo che raggiungerò il giorno dopo (non la Cima...il Rifugio posto ai suoi piedi!!). In foto qui sotto il lago di Costa Brunella, incastonato in un anfratto della catena dei Lagorai Meridionali. In realtà la catena rimarrebbe a nord del percorso, ma essendo Cima d'Asta la più alta dell'omonimo massiccio e considerando la contiguità geografica dello stesso rispetto ai Lagorai, viene ricompresa all interno della Catena stessa. Laghetti come questo sono molto frequenti nel percorso dell Alta Via del Granito.
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Dal Lago di Costa Brunella si prosegue lungo il sentiero in direzione della Forcella Quarazza.
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che si raggiunge a quota 2309 mt.; da qui si prosegue verso Forcella Ravetta, con il sentiero che si incunea fra Cima Trento e Cimon Rava, attraverso il passo Forzelon Di Rava, sotto lo sguardo incuriosito di un gruppo di simpatiche caprette
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I cosiddetti "campanili"
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Scendendo da Forcella Ravetta si passa sotto Cima Caldenave, si attraversa un boschetto, fino alla piana che porta all'omonimo Rifugio, dove da buon friulano, trovo ristoro in un "taj di neri" (bicchiere di rosso).
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Il cordiale gestore, appresa la mia intenzione di dormire presso il Bivacco Scagni (come consigliato da Paiolo), mi invita invece a sfruttare le ore di luce portandomi ben oltre i Laghetti dell'Inferno, fino al bivacco successivo, ad oltre metà del percorso previsto. Tentennando un po, vista la non eccelsa forma fisica, alla fine mi lascio convincere e lasciandomi alle spalle Baito Scagni (qui sotto)
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proseguo verso la Forcella delle Buse Todesche, ove ci sono evidenti resti della Grande Guerra. Da qui, mantenendo la quota (con profonda gioia delle mie gambe), si continua lungo il sentiero 373 in direzione di Forcella Magna
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lungo una evidente carrozzabile che nel '15-'18 sarà servita sicuramente a portare in cima cannoni e grossi pezzi di artiglieria (ed io ero già abbastanza a pezzi coi miei 14 kg di zaino!!)
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Dopo scarse due ore, arrivo al tanto agognato Bivacco Lasteati, al cui interno due sono le "cuccette" disponibili...fortunatamente non c è nessuno e quindi posso godere di una frugale cena (causa stanchezza), cmq cucinata sul fornello da campo.
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Il mio keymaze a fine giornata mi ricorda di aver percorso 20 km in 7 ore (pause escluse), accumulando un dislivello in salita di 1742 mt ed in discesa di 917 mt...forse troppo come prima uscita! :D
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La mia suite......pensando di trovare una coperta, non mi sono portato il materassino, volendo utilizzare quella x lenire la durezza del legno, ma in questo bivacco nn c era (c era un materassino gonfiabile, ma con una pompa sarebbe stato fattibile, a fiato credo che c avrei messo un annetto circa)...quindi notte parzialmente insonne e schiena a pezzi....ma va bene cosi!
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Il giorno dopo un cielo fantastico mi da il buongiorno, i piedi mi dicono che ce la possono fare e parto con il buonumore x raggiungere la Forcella Magna e da lì il Rifugio O. Brentari.
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Il sentiero 326 mi avrebbe fatto accorciare leggermente l'Alta via del Granito, consentendomi poi di scendere dal Rifugio Brentari non dal classico sentiero 327, ma dal 386, detto della Campagnassa, molto più lungo, ma molto più panoramico. Non mi accorgo però di aver imboccato il sentiero 380 ( o meglio, scendendo parecchio di quota il dubbio di aver sbagliato mi è venuto ad un certo punto, ma ormai non avevo piu opzioni), cosi che mi ritrovo ad un bivio dove il Rif. Brentari è indicato a 2h e 20' di cammino, e a dover affrontare altri 700 mt di dislivello in salita, dopo tutti quelli accumulati il giorno prima. Qui lo sconforto aumenta ed il passo si fa lento e trascinato, ma la colpa è solo mia, ed essendo ancora mattina mi impongo di proseguire fino all'obiettivo, salvo abbandonare l'ascesa in caso di gambe veramente bloccate o con crampi paurosi. Qui sotto potete vedere come sale il sentiero 327.
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Dopo due ore e mezza arrivo finalmente al Lago di Cima D'Asta, appena sotto l omonimo Rifugio, e dopo la foto scattatami da una compagnia di 3 ragazzi conosciuti sul posto, raggiungo il Rifugio, dove un pranzo al sacco ed una "radler" acquistata all'interno mi rifocillano e mi ricaricano per la discesa.
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Nel frattempo le nuvole si impossessano della vallata, il meteo prevede pioggia nel tardo pomeriggio e il mio desiderio di scendere dal panoramico sentiero 386 va a farsi benedire.....i tre ragazzi conosciuti poco prima, anche loro desiderosi di scendere da quel sentiero, si convincono (chiedendo conferma anche al gestore) che non vale la pena fare tutti quei km se il panorama è coperto e minaccia pioggia, e torniamo insieme a Malga Sorgazza attraverso il sentiero 327, giungendo a 300 mt dal Rifugio nell'istante in cui inizia una pioggia battente...Cosi, saluto al volo e tutti a casa!
Per far capire il tragitto fatto ed il mio errore, da Forcella Magna, anzichè rimanere in quota con il sentiero 326, ho preso quello indicato in bianco nella cartina qui sotto, che scende con stretti tornanti (è il SAT 380), risalendo dal 327 quando i due sentieri si sono incrociati.
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Concludendo posso dire che il trekking dell'Alta Via del Granito è sicuramente panoramico, piacevole e ben segnato....di contro richiede una buona preparazione fisica e buone gambe per essere compiuto in 02 giorni, preparazione che non avevo, ma che con un po di spirito di sacrificio sono riuscito a completare. Tutta la parte a sud-ovest di Cima d'Asta è poco frequentata, quindi ideale per chi non vuole incontrare troppa gente, a differenza della zona del Rif. Brentari che attira molte escursioni giornaliere. Io avevo 3 lt. di acqua, col caldo e col sole sono il minimo, ne ho usati almeno 4, 5, ricaricando una bottiglia da 1,5 lt al rifugio Caldenave e l altra alla cascata di un torrente (ognuno è libero poi di fidarsi o meno della pulizia dell acqua).
Un saluto e.....buona montagna a tutti! Mandi!
 

Allegati

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Bellissimo. Grazie per aver condiviso.
L'ho fatto lo scorso anno. 2 settimane fa invece ho fatto "Lagorai Panorama".
 
Grazie Arsenio x la condivisione! Mi hai fatto ricordare molti momenti del mio bel giro li in zona di un paio d'anni fa! ;)

Diciamo che come prima uscita in bivacco... sei andato alla grande! ;)

Complimenti per la scarpinata, e hai fatto bene a partire con un bivacco "ruspante"... così i prossimi ti sembreranno tutti delle regge! ;)
 
Grazie Arsenio x la condivisione! Mi hai fatto ricordare molti momenti del mio bel giro li in zona di un paio d'anni fa! ;)

Diciamo che come prima uscita in bivacco... sei andato alla grande! ;)

Complimenti per la scarpinata, e hai fatto bene a partire con un bivacco "ruspante"... così i prossimi ti sembreranno tutti delle regge! ;)
eheh....beh..merito anche tuo che mi hai "caricato" col morale....cmq penso che in tenda sul brenta adamello avrei paura degli orsi.....
 
S

Speleoalp

Guest
Complimenti, bellissimo reportage. Foto e descrizioni. Splendidi luoghi.
Bravo ;)
 
Alto Basso