Trekking Altavia n. 1 delle Dolomiti: 4 giorni da Braies al Pelmo (Aggiornato!)

Che bell'avventura, bravo!
Ho fatto l'AV1 quindici anni fa, tanta nostalgia, anch'io ricordo incontri con francesi, giapponesi, tedeschi, ecc.
era agosto e ancora rivedo il risveglio al Nuvolau immersi nella neve, tanto che non scendemmo diretti al Giau, ci sembrò più saggio riscendere verso lo scoiattoli per fare il giro "largo" ed arrivare al Palmieri, e poi da lì al Pelmo per la forcella ambrizzola, con la neve che continuava a scendere piano.

Bellissimo resoconto ... non vedo l'ora di leggere il seguito!
 
Veramente bello: foto, racconto e soprattutto lo spirito con cui hai fatto questo trekking.
Ho fatto quest' Alta Via circa 12 anni fa, ma ho dormito sempre nei rifugi. La prima tappa che hai fatto è stata più o meno come la mia, con la variante della vetta della Croda del Becco che si raggiunge in poco tempo (20 minuti mi ricordo) dal rifugio Biella
 
eh eh ricordiamolo così :rofl: il naso


certo avere un rifugio vicino da una bella sicurezza, io ho preso temporale a 3700 vicino al Quintino Sella al Felik e già con la tenda è stata un'esperienza :D tipo così

Ehh ma quello è perché comunque la Naturehike non è una tenda da "alta quota", ci vorrebbe qualcosa di più performante in quelle condizioni. Già con le tende migliori certamente alcune condizioni non possono essere confortevoli, figuriamoci quella ..
 
Ehh ma quello è perché comunque la Naturehike non è una tenda da "alta quota", ci vorrebbe qualcosa di più performante in quelle condizioni. Già con le tende migliori certamente alcune condizioni non possono essere confortevoli, figuriamoci quella ..

Quella è una Lanshan, non una Naturehike…in ogni caso con un temporale come quello, a quelle quote, faccio firma per dormire in una Lanshan piuttosto che nel tarp Aricxi di @paiolo :si:
 
Quella è una Lanshan, non una Naturehike…in ogni caso con un temporale come quello, a quelle quote, faccio firma per dormire in una Lanshan piuttosto che nel tarp Aricxi di @paiolo :si:
no diceva della mia :rofl:
vabbè non importa...

diciamo che migliorando più o meno il discorso è così

tarp Aricxi -> lanshan -> Naturehike CloudUP -> tende più 4 stagioni

certo è sempre da bilanciare il discorso peso e protezione/resistenza
 
Innanzitutto complimenti per il bellissimo giro ! FANTASTICO !
Adoro settembre con i suoi colori, l'aria frizzantina e la sensazione di solitudine che riesce a trasmettere

Poi volevo prendere spunto da una tua considerazione:
Inutile dire che la pozza è circondata anche da numerosi escrementi di fauna locale, che va quotidianamente lì ad abbeverarsi...
quest'estate ai piedi del rifugio Fonda-Savio c'era un bel laghetto cristallino con però diversi escrementi di bovini al suo interno, ero indeciso se prendere la sua acqua per filtrarla con il sawyer ma poi ho desistito.
Secondo voi in presenza di acqua palesemente "compromessa" ci si può fidare comunque di un filtro ?
 
Innanzitutto complimenti per il bellissimo giro ! FANTASTICO !
Adoro settembre con i suoi colori, l'aria frizzantina e la sensazione di solitudine che riesce a trasmettere

Grazie! ...Son contento di essere riuscito a trasmettere queste sensazioni! :)

quest'estate ai piedi del rifugio Fonda-Savio c'era un bel laghetto cristallino con però diversi escrementi di bovini al suo interno, ero indeciso se prendere la sua acqua per filtrarla con il sawyer ma poi ho desistito.
Secondo voi in presenza di acqua palesemente "compromessa" ci si può fidare comunque di un filtro ?

Assolutamente sì... son fatti esattamente per quello! E già se è limpida puoi ringraziare!
Un mio amico, che usa il filtro Sawyer da anni, in situazioni di necessità l'ha pescata anche da pozzanghere fangose e da cisterne di acqua piovana dal poco invitante colore nerastro e piene di insetti morti e larve galleggianti. L'acqua filtrata puzzava da morto ma mai avuto problemi.
Fondamentale stare attentissimi in questi casi che le gocce di acqua sporca che bagnano l'esterno della sacca da "strizzare" non colino giù verso la bottiglia di acqua pulita mentre la si sta filtrando.
 
Bellissima descrizione, soprattutto complimenti per aver fatto un percorso simile in tarp!
Volevo chiederti un consiglio.
Io sono un capo scout, quest'anno un gruppo di ragazzi del clan (17-20 anni) vorrebbe fare un tratto dello stesso percorso partendo da Braies. Sono ragazzi non particolarmente allenati, e poi non siamo montanari (siamo di Napoli). I pernottamenti sono in tenda.

Volevo una tua opinione sulla difficoltà del percorso (ad esempio da Braies al Biella, ho visto la tua foto), sulla possibilità di piantare le tende, soprattutto visto il terreno roccioso, e infine sulle quote ben sopra i 2000.
Naturalmente sono accompagnati da alcuni capi adulti.
Ti sembra fattibile? quali sono le eventuali criticità?
Grazie 1000
 
Da Braies al Biella il percorso non è difficile (è classificato come E).
Ci sono due punti dove bisogna fare un po' attenzione: su uno @paiolo ha messo la foto, ovvero dove c'è un passaggio su un sentiero stretto ma ben lastricato con assi di legno, su un altro c'è un mini-tratto attrezzato con una fune dove si deve risalire su una roccia (che comunque è ben scalinata, c'è spazio per mettere i piedi e non si arrampica).
Poi sono comunque 900 mt di dislivello in salita, ma la stessa è abbastanza costante-graduale (2h:30 - 3:30h di percorrenza a seconda del passo, più o meno).
 
Ciao @vatapa !

La foto della salita al Biella è scenografica ma in realtà non presenta particolare difficoltà perché, se guardi bene, c'è un cavetto d'acciaio che fa da corrimano.
Il tratto che ho fatto io (Braies - Pelmo) non presenta alcuna difficoltà tecnica (soffro di vertigini quindi i tratti esposti li noto molto bene!).
Se non la fate tutta consiglio di fare il tratto da Braies al passo Duran, dopo il Civetta, che è quello più scenografico
Posti per piantare le tende ve ne sono (alcuni di spettacolari) ma vanno studiati in anticipo, non la si riesce a piantare ovunque.
Dalla mia esperienza, la minaccia principale dell'AV1 (che può portare all'abbandono prematuro del trekking) non è il percorso in sé ma bensì...le vesciche! Consiglierei quindi scarpe da trekking basse (e ben collaudate) perché non vi sono tratti così impegnativi da richiedere scarponi a collo alto, e zaini per quanto possibile leggeri
 
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