Amazon, le scomode verità.


Mi piacerebbe poter verificare l'autenticità dei dati ma ovviamente non è possibile farlo.... motivo per cui li accetto con riserva (con grande riserva).
Sicuramente qualcuno che fa il furbo c'è, non lo metto in dubbio... ho amici che comprano su alcune piattaforme tipo aliexpress e quando ricevono la merce aprono un contenzioso col risultato di vedersi restituiti i soldi e di non dover nemmeno restituire ciò che hanno acquistato; naturalmente è una tecnica che non mettono sempre in atto per evitare di destare sospetti.
Però.... generalmente, il costo del reso è a carico dell'acquirente (su ebay è pressochè sempre così) e non credo che questi famigerati "serial returners" abbiano voglia di spendere xyz soldi per ogni reso che fanno (a meno che all'estero le spedizioni siano gratuite.... qui da noi che io sappia si pagano e pure salate).
Resta come al solito amazon.... la mia esperienza di resi è minima (ho restituito solo un forno che non scaldava un bel niente) ma cmq il reso deve essere approvato per quanto ne so.... e non mi meraviglierei se, vedendo che il cliente tal dei tali ha il vizio del reso, ad un certo punto finisse in una sorta di lista nera.
Infine -sempre per quanto mi consta- non è che l'accredito del rimborso è immediato, a volte i soldi stanno in giro anche una decina di giorni... insomma, il reso facile mi sa che è più facile da scrivere che da rendere....
 
Essendo stato il tuo primo pensiero probabilmente "segnalare" è una cosa che ti viene naturale.... ma visto che non mi conosci ti sarei grato se evitassi di fare allusioni che -non me ne volere- trovo molto antipatiche oltrechè decisamente fuori luogo.

Non ho nulla da obiettare alla tua risposta precedente se non il fatto di essere rimasto obiettivamente basito di fronte a quell'accenno ai "serial returners" di Aliexpress, che mi ha fatto sorgere istintive e spontanee alcune domande: 1)sulla base di cosa aprano questi cosiddetti "contenziosi" per prodotto palesemente integri (a meno che li danneggino dolosamente loro stessi) ; 2) se avvertano la consapevolezza di mettere in atto una vera e propria truffa, per giunta seriale, e nel caso come facciano a non avvertire il minimo disagio (non arrivo a dire vergogna) ;
3) la domanda in fondo più importante : come faccia tu a considerarli "amici" e a continuare a considerarli tali. Quando certe persone si comportano in certi modi con alcuni, di solito prima o poi possono farlo con chiunque. Ma soprattutto, in genere, "amico" designa qualcuno con cui si ha molto a che spartire, per non dire tutto: mentre in questo caso sembrerebbe gente con cui non si dovrebbe avere a che spartire nulla.
Poi se "amici" sta solo - impropriamente - per conoscenti o poco più, come non detto.

Ovviamente sono domande che restano lì, sospese a mezz'aria, che NON pretendono minimamente risposta ma sono forse, semplicemente, il riflesso istintivo di come sono fatto io.
 
Non ho nulla da obiettare alla tua risposta precedente se non il fatto di essere rimasto obiettivamente basito di fronte a quell'accenno ai "serial returners" di Aliexpress, che mi ha fatto sorgere istintive e spontanee alcune domande: 1)sulla base di cosa aprano questi cosiddetti "contenziosi" per prodotto palesemente integri (a meno che li danneggino dolosamente loro stessi) ; 2) se avvertano la consapevolezza di mettere in atto una vera e propria truffa, per giunta seriale, e nel caso come facciano a non avvertire il minimo disagio (non arrivo a dire vergogna) ;
3) la domanda in fondo più importante : come faccia tu a considerarli "amici" e a continuare a considerarli tali. Quando certe persone si comportano in certi modi con alcuni, di solito prima o poi possono farlo con chiunque. Ma soprattutto, in genere, "amico" designa qualcuno con cui si ha molto a che spartire, per non dire tutto: mentre in questo caso sembrerebbe gente con cui non si dovrebbe avere a che spartire nulla.
Poi se "amici" sta solo - impropriamente - per conoscenti o poco più, come non detto.

Ovviamente sono domande che restano lì, sospese a mezz'aria, che NON pretendono minimamente risposta ma sono forse, semplicemente, il riflesso istintivo di come sono fatto io.

Ho dovuto leggere due o tre volte per essere certo di aver letto bene.
E quello basito mi sa che sono io.... o cmq lo sono più di te sicuramente.
Faccio solo alcune considerazioni/precisazioni:
1) Serial returners di ali express? Io non ho scritto questo.... ho scritto che ho alcuni amici che.... (ecc ecc) e successivamente ho scritto che riguardo ai famigerati "serial returners"... (ecc ecc). E' la da leggere, basta semplicemente leggere.
2) Presumo che sappiano di attuare una vera e propria truffa, ma mi fa un po' ridere -molto ridere- che tu prima apra un post contro gli sprechi di amazon e adesso voglia mettere in croce chi apre un contenzioso fasullo (a torto o a ragione) e si vede restituire i soldi senza che la merce debba essere restituita.... anzi dovresti essere contento visto che la merce -se restituita- verrà certamente buttata. Inoltre è OVVIO che non si chiede la restituzione di oggetti il cui valore è inferiore al costo di trasporto... o forse credi che se compri una tv da 5.000 euro e apri un contenzioso ti restituiscono i soldi e ti lasciano la tele? Tengo a precisare che è il venditore che non vuole la restituzione della merce, per cui credo che in termini tecnici non si possa nemmeno definire truffa.
3) Come faccio a considerare amici persone che truffano un venditore in Cina "una tantum"? Beh te lo spiego subito: da una parte hai ragione, ovvero io parlo di amici in generale usando cmq un termine improprio.... nella fattispecie conosco una persona che a volte usa questo trucchetto (lui e alcuni suoi amici/soci/conoscenti/compagnidimerende) perchè è stato lui stesso a dirmelo, ma è un semplice conoscente.
Questo però non cambia nulla, perchè se fosse un mio amico, uno dei pochi pochissimi amici che ho.... ovvero uno che ha pianto con me quando ho seppellito il mio cane, uno che ha le chiavi di casa mia, uno che mi ha portato a casa con le ossa rotte dopo un incidente in moto (e vicecersa), uno che è venuto a prendermi in qualsiasi posto e a qualsiasi ora del giorno e della notte quando ho avuto bisogno (e viceversa) uno che.... devo continuare? Ecco... se fosse un mio amico, semplicemente me ne strafregherei.
Faccio "finta" di non aver colto le tue ultime insinuazioni -che possono essere tradotte in un "chi si somiglia si piglia"- non tanto perchè mi offendano più o meno (non mi fanno ne caldo ne freddo) ma perchè è chiaro che nel momento in cui uno non mette in conto che quando si parla di amici veri (ed è a questo tipo di legame a cui ti riferivi in ultima istanza) c'è tutta una serie di situazioni e di complicità che prescindono dall'onestà del gesto (ATTENZIONE: STIAMO PARLANDO DI UN CONTENZIOSO SULLA VENDITA DI UN OGGETTO DA POCHI EURO) allora -permettimi il paragone- è un po' come quando parcheggi l'R1 e ti viene vicino quello col T-Max a darti consigli su come sistemare l'assetto: non c'è proprio niente da ascoltare e ancor meno da imparare.
 
Limitatamente al discorso restituzioni Amazon, pochi giorni fa ho restituito uno zaino che avevo acquistato ma che poi non mi andava bene,Quindi tutta "colpa" mia e nessun difetto o altro dell'oggetto. Contattato il servizio clienti sono stato immediatamente richiamato.Ho spiegato alla cortesissima addetta che volevo restituire lo zaino e che essendo un mio errato acquisto ero disponibile a eventuali trattenute sul rimborso. La cortesissima mi ha rassicurato che non dovevo nulla in denaro e nemmeno nessuna spiegazione . Ho stampato i fogli per la spedizione e ho portato tutto alle Poste. Il giorno dopo ho trovato l'intera somma gia accreditata sulla carta !! Ora,e questo è il rovescio della medaglia : prova a restituire un articolo ad un negoziante "fisico" pure se con qualche difetto reale.giammai per capriccio come in questo caso, e al massimo dico al massimo riceverai un buono acquisto pari importo.
 
Ho dovuto leggere due o tre volte per essere certo di aver letto bene.
E quello basito mi sa che sono io.... o cmq lo sono più di te sicuramente.
Faccio solo alcune considerazioni/precisazioni:
1) Serial returners di ali express? Io non ho scritto questo.... ho scritto che ho alcuni amici che.... (ecc ecc) e successivamente ho scritto che riguardo ai famigerati "serial returners"... (ecc ecc). E' la da leggere, basta semplicemente leggere.
2) Presumo che sappiano di attuare una vera e propria truffa, ma mi fa un po' ridere -molto ridere- che tu prima apra un post contro gli sprechi di amazon e adesso voglia mettere in croce chi apre un contenzioso fasullo (a torto o a ragione) e si vede restituire i soldi senza che la merce debba essere restituita.... anzi dovresti essere contento visto che la merce -se restituita- verrà certamente buttata. Inoltre è OVVIO che non si chiede la restituzione di oggetti il cui valore è inferiore al costo di trasporto... o forse credi che se compri una tv da 5.000 euro e apri un contenzioso ti restituiscono i soldi e ti lasciano la tele? Tengo a precisare che è il venditore che non vuole la restituzione della merce, per cui credo che in termini tecnici non si possa nemmeno definire truffa.
3) Come faccio a considerare amici persone che truffano un venditore in Cina "una tantum"? Beh te lo spiego subito: da una parte hai ragione, ovvero io parlo di amici in generale usando cmq un termine improprio.... nella fattispecie conosco una persona che a volte usa questo trucchetto (lui e alcuni suoi amici/soci/conoscenti/compagnidimerende) perchè è stato lui stesso a dirmelo, ma è un semplice conoscente.
Questo però non cambia nulla, perchè se fosse un mio amico, uno dei pochi pochissimi amici che ho.... ovvero uno che ha pianto con me quando ho seppellito il mio cane, uno che ha le chiavi di casa mia, uno che mi ha portato a casa con le ossa rotte dopo un incidente in moto (e vicecersa), uno che è venuto a prendermi in qualsiasi posto e a qualsiasi ora del giorno e della notte quando ho avuto bisogno (e viceversa) uno che.... devo continuare? Ecco... se fosse un mio amico, semplicemente me ne strafregherei.
Faccio "finta" di non aver colto le tue ultime insinuazioni -che possono essere tradotte in un "chi si somiglia si piglia"- non tanto perchè mi offendano più o meno (non mi fanno ne caldo ne freddo) ma perchè è chiaro che nel momento in cui uno non mette in conto che quando si parla di amici veri (ed è a questo tipo di legame a cui ti riferivi in ultima istanza) c'è tutta una serie di situazioni e di complicità che prescindono dall'onestà del gesto (ATTENZIONE: STIAMO PARLANDO DI UN CONTENZIOSO SULLA VENDITA DI UN OGGETTO DA POCHI EURO) allora -permettimi il paragone- è un po' come quando parcheggi l'R1 e ti viene vicino quello col T-Max a darti consigli su come sistemare l'assetto: non c'è proprio niente da ascoltare e ancor meno da imparare.

Io non ho insinuato assolutamente nulla : come ho specificato, si trattava semplicemente delle domande che mi sono fatto istintivamente e mentalmente, tra me e me, leggendo quanto scrivevi : un semplice pensiero che ho voluto esternare, ma che proprio in quanto tale - ribadisco- non presupponevano risposta. Poi se vuoi fare i processi o le censure ai pensieri e alle reazioni altrui, io non posso farci nulla; resta il fatto che l'insinuazione non c'era, anzi semmai traspariva - in quell'interrogativa indiretta contenuta nelle parole d'esordio del punto 3 : "come faccia..." - tutta la sorpresa e lo sconcerto.
Detto questo, la risposta l'hai data da solo: innanzitutto si trattava di semplici conoscenti, come avevo ipotizzato (guardacaso : il che annulla le ragioni della mia sorpresa);
in secondo luogo, il tuo parlare di "offensività" - per quanto dichiari di lasciarti in realtà indifferente - fa trasparire come in definitiva in cuor tuo anche tu non li consideri certo comportamenti lodevoli o onesti (se lo fossero, perché parlare di "insinuazioni" e ritenersene offesi ? Normalmente ciò accade per cose ritenute diffamatorie);
infine, mi permetto un'osservazione al tuo "conoscente o amico, sarebbe stato lo stesso". Non puoi dire così finché la semplice ipotesi non diventi realtà, finché non si vive in concreto ciò che si immagina : quindi, finché effettivamente fosse davvero un tuo amico - amico come lo hai giustamente descritto - a comportarsi così. Però questa controprova non si avrà mai, proprio perché la nobiltà e la limpidezza d'animo non inciampano mai, nemmeno per un attimo, nella grettezza. La complicità tra amici c'è sicuramente, ma non è certamente quella che lega i malviventi o la banda bassotti. Sono sicuro che se un giorno, per assurdo, ciò avvenisse (ma ripeto, non potrà accadere, e quindi la prova non la si potrà avere), ti renderesti conto di guardare da un momento all'altro quella stessa persona in una luce diversa. Magari sarebbe solo un'impercettibile incrinatura, ma ci sarebbe.
Come vedi, ciò che dico ti rende semmai onore, altro che una sottintesa insinuazione "chi si somiglia si piglia" (già comunque smentita dal fatto che non si trattava di amici).
 
Ultime categorie merceologiche "scoperte" per cui AMAZON può risultare vantaggioso:

>ausili per anziani / persone allettate ecc. I negozi "fisici" sono pochi, quelli che ho contattato hanno poca scelta, spesso roba che sta in magazzino da anni.
>integratori (di area medica, non per attività sportive). Si può discutere se servano o meno, comunque A. li vende a prezzi "americani" ed i feedback utente aiutano a dribblare i prodotti scadenti
 
Sono il solo che pensa che segnalare e fare delazioni sia una cosa da infami?

Si pensi alla PROPRIA vita e a quella del PROPRIO nucleo familiare. La regola è "io tiro dritto e resto sul barely legal" e il resto del mondo si ....

Anche perchè con i computer di oggi,incrociando i dati possono sapere tutto cosa vogliono in tempo reale.

Se tutti avessero la coscienza a posto a scoprire i furbi ci mettono 5 minuti
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-permettimi il paragone- è un po' come quando parcheggi l'R1 e ti viene vicino quello col T-Max a darti consigli su come sistemare l'assetto: non c'è proprio niente da ascoltare e ancor meno da imparare.
Arca vè sti scuteroni......
 
Ultima modifica:
Mi piacerebbe poter verificare l'autenticità dei dati ma ovviamente non è possibile farlo.... motivo per cui li accetto con riserva (con grande riserva).
Sicuramente qualcuno che fa il furbo c'è, non lo metto in dubbio... ho amici che comprano su alcune piattaforme tipo aliexpress e quando ricevono la merce aprono un contenzioso col risultato di vedersi restituiti i soldi e di non dover nemmeno restituire ciò che hanno acquistato; naturalmente è una tecnica che non mettono sempre in atto per evitare di destare sospetti.
Però.... generalmente, il costo del reso è a carico dell'acquirente (su ebay è pressochè sempre così) e non credo che questi famigerati "serial returners" abbiano voglia di spendere xyz soldi per ogni reso che fanno (a meno che all'estero le spedizioni siano gratuite.... qui da noi che io sappia si pagano e pure salate).
Resta come al solito amazon.... la mia esperienza di resi è minima (ho restituito solo un forno che non scaldava un bel niente) ma cmq il reso deve essere approvato per quanto ne so.... e non mi meraviglierei se, vedendo che il cliente tal dei tali ha il vizio del reso, ad un certo punto finisse in una sorta di lista nera.
Infine -sempre per quanto mi consta- non è che l'accredito del rimborso è immediato, a volte i soldi stanno in giro anche una decina di giorni... insomma, il reso facile mi sa che è più facile da scrivere che da rendere....


Mi sono imbattuto in questa bella disamina, esaustiva e soprattutto corroborata da numeri e dati relativa a quella vecchia questione dei RESI dibattuta in questo thread: numeri dai quali si evince che il reso sia praticamente abituale, quasi un vizio, non l'eccezione.

https://up.sorgenia.it/shopping-onl...zw8020Ipz8FlRewHCpUWnIdtaA39OgP7ekpzi2skd-mNg

Interessanti comunque i 5 consigli su come evitarli, soprattutto il primo che sarebbe alla portata del buonsenso di chiunque ma, proprio per questo, è il più trascurato: aspettare 24 ore a partire dal "pensiero" dell'acquisto, prima di effettuarlo in concreto :)
Che poi va in fondo proprio ad agire sul tallone d'achille dell' e-commerce rispetto al commercio fisico, ossia il fatto che la comodità dell'on line favorisce il consumo impulsivo, non realmente ponderato e necessario, e quindi, spesso, lo spreco.
 
Ultima modifica:
Io amazon l'ho usato ben poche volte , di solito faccio un giro per negozi a cercare quello che mi serve . Però a volte il commerciante dovrebbe esser piu sveglio , cercavo un paio di lenti di ricambio , occhiali oakley fuori produzione, vado dall'ottico rivenditore ufficiale , dice che non le fanno piu , senza nemmeno la briga di dare un occhio a internet , vado a casa e le trovo su amazon ... va bene tutto , ma qualcuno deve svegliarsi ...
 
Io amazon l'ho usato ben poche volte , di solito faccio un giro per negozi a cercare quello che mi serve . Però a volte il commerciante dovrebbe esser piu sveglio , cercavo un paio di lenti di ricambio , occhiali oakley fuori produzione, vado dall'ottico rivenditore ufficiale , dice che non le fanno piu , senza nemmeno la briga di dare un occhio a internet , vado a casa e le trovo su amazon ... va bene tutto , ma qualcuno deve svegliarsi ...

A me è successo lo stesso con delle lampadine led di formato particolare (le r7s da 118 mm).
Al negozio sottocasa, peraltro consigliatomi da un collega, non le hanno, chiamano il fornitore, non le ha neanche lui, "e questo significa che o non esistono, o sono estremamente difficili da trovare". Di tre commessi, uno cazzeggiava al cellulare, un altro chiedeva al terzo per qualsiasi cosa, il terzo si atteggiava a guru ma senza capire niente (ha chiamato ripetutamente le lampadine r76 invece di r7s e mi diceva "sono da 18, non da 118". Un giro su amazon, 30 secondi di orologio, e le ho trovate (da 118, non da 18!), funzionanti e recapitate il giorno dopo.

Se questi sono i negozi di quartiere, amazon tutta la vita.
 
Anche io sono stato trattato un po' male in un negozio "fisico" di cose di montagna e ovviamente non ci ho più messo piede, l'unico altro che conosco a Roma è lontanissimo per me. Restano Decathlon (con i suoi limiti per molte cose), Amazon, e poco altro. Ho sempre cercato di favorire i negozi fisici ma le esperienze non buone sono sempre aumentate nel tempo. Ciononostante ci provo lo stesso, ma se proprio non c'è alternativa mi tocca comprare online.
 
Anche io sono stato trattato un po' male in un negozio "fisico" di cose di montagna e ovviamente non ci ho più messo piede, l'unico altro che conosco a Roma è lontanissimo per me. Restano Decathlon (con i suoi limiti per molte cose), Amazon, e poco altro. Ho sempre cercato di favorire i negozi fisici ma le esperienze non buone sono sempre aumentate nel tempo. Ciononostante ci provo lo stesso, ma se proprio non c'è alternativa mi tocca comprare online.

Esatto, il "valore aggiunto" del negozio è il rapporto umano con il venditore, il consiglio, ecc. per il quale sono disposto a spendere qualcosa in più rispetto all'on-line.

Però se viene a mancare anche quello... :(
 
Mi sono imbattuto in questa bella disamina, esaustiva e soprattutto corroborata da numeri e dati relativa a quella vecchia questione dei RESI dibattuta in questo thread: numeri dai quali si evince che il reso sia praticamente abituale, quasi un vizio, non l'eccezione.

https://up.sorgenia.it/shopping-onl...zw8020Ipz8FlRewHCpUWnIdtaA39OgP7ekpzi2skd-mNg

Interessanti comunque i 5 consigli su come evitarli, soprattutto il primo che sarebbe alla portata del buonsenso di chiunque ma, proprio per questo, è il più trascurato: aspettare 24 ore a partire dal "pensiero" dell'acquisto, prima di effettuarlo in concreto :)
Che poi va in fondo proprio ad agire sul tallone d'achille dell' e-commerce rispetto al commercio fisico, ossia il fatto che la comodità dell'on line favorisce il consumo impulsivo, non realmente ponderato e necessario, e quindi, spesso, lo spreco.

La maggior parte dei resi che faccio io è dovuto alla non rispondenza degli oggetti alla loro descrizione. Una volta una protezione per delle cuffie wireless che era per un altro modello, un'altra volta le lampadine led di cui sopra che citavano "nessuno sfarfallio con dimmer" e invece sfarfallavano da bestia, per cui ho fatto il reso e preso un altro modello (stavolta funzionante).
 
Ho la fortuna di avere un negozio di ferramenta/elettricità/idraulica e casalinghi a 500 metri da casa: chi vende è cortese, competente, non sbuffa se pago 3,50 € con un biglietto da 20 €, e se è il caso mi augura "buon lavoro"... ma per tutto il resto, dal Garmin alla tenda, dal complemento d'arredo al parabrezza dell'auto ordino online, nel 60% dei casi con Amazon, che spesso consegna in meno di 24 ore. In oltre dieci anni ho restituito due articoli, in un caso avevo sbagliato io l'ordine, in un caso l'oggetto è arrivato rotto.
 
Io comunque do sempre fiducia prima al negozio fisico , fortunatamente per la montagna ho negozi , ma proprio negozi , non catene , dei quali mi strafido dei propietari , praticanti anche loro :) , ma preso niente online ...
Tornando alle mie lenti , sarebbe bastato al negoziante cercare su internet 30 secondi , avrebbe aggiunto 3 o 4 euro e avrei comprato in negozio senza problemi
 
Rifiuto il sostegno al piccolo commercio quando è puramente ideologico quando cioè a parlare sono politici ed associazioni di commercianti.
A parte questo compro dove mi conviene di più (non solo per il prezzo ovviamente) e credo che così facciano un po' tutti, perfino l' anziano che se deve comprare un ferro da stiro lo compra dal negozietto di zona pagandolo magari il doppio, lo fa perché non sa aggeggiare con il computer mica perché non sa che comprando su internet risparmierebbe qualcosa.
Ad esempio se vado nella grande distribuzione di elettronica nonostante la cafonaggine di commessi che si fanno desiderare per qualsiasi cosa è perché già prima di uscire di casa so che c'é un prezzo conveniente per una offerta speciale o cose del genere.
 
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