Amazon, le scomode verità.

Non mi sogno certo di invitarti a pensarla come me, però certo, "cosa ci stai a fare qui" me lo chiedo, e "te"lo chiedo.

Torno con le analogie : io sono contro la caccia. Non pensi che se andassi su un forum di cacciatori a manifestare le mie idee il minimo che mi chiederebbero (giustamente) è che cosa ci stia a fare lì?

Il punto è che non accadrebbe semplicemente perché sarei io stesso a non lasciarmi sfiorare dall'idea.
Ma non perché ritenga illegittima la loro: bensì soltanto perché radicalmente antitetica alla mia.

Beninteso : siamo in democrazia (per fortuna) e quindi per me puoi dire e fare quello che vuoi, però converrai che qui siamo addirittura oltre : sono cioè io a dovermi quasi giustificare (o ad essere trattato dall'alto in basso come un sempliciotto fuori dal cosiddetto "mondo reale") da uno che invece, appunto, viste le posizioni ad ampio spettro - ben oltre la questione Amazon - dovrebbe spiegare lui cosa ci stia a fare qui. Almeno per far capire la ratio ed il senso di qualcosa che appare semplicemente irrazionale.

Io sono qui perché mi piace camminare in montagna. Delle minchiate tipo bushwack, coltelli, campeggio estremo non mi interessa assolutamente nulla, ma non vado sui loro sottoforum a rompere.

Non mi pare che questo forum si chiami "ecologia figli dei fiori l'era dell'acquario".
 
Personalmente credo di poter contare sulle dita delle mani - o addirittura forse solo di una - le volte che in vita mia sono ricorso ad Amazon.
E proprio questa rappresenta una delle cose che, in generale, mi fanno sentire una specie di alieno rispetto agli altri, alla stragrande maggioranza. Per quanto sembri incredibile, al giorno d'oggi l'utilizzo di questo canale d'acquisto pare ancora più normale di quello del cellulare. Ciò che più stupisce è il modo incredibilmente acritico in cui ciò avviene : l'automobile, il telefonino, i più svariati ritrovati tecnologici sono utilizzati in massa, senza dubbio, eppure per essi c'è sempre, al fondo, qualcuno che se ne tira fuori o che - pur usandoli - ne riconosce la dipendenza che possono dare, i risvolti negativi, gli effetti collaterali. E dunque li valuta, li critica, li limita, o almeno cerca, in ambiti più o meno stringenti: per se stessi, in famiglia, sul lavoro, nel tempo libero.In altri termini, c'è una consapevolezza, una percezione del crinale tra uso ed abuso del mezzo ; tra utilità e dannosità.
Invece con Amazon tutto questo no.
Amazon è la panacea di tutti i mali : delle "creste" (peraltro presunte) create dell'intermediazione commerciale, delle lentezze o delle strozzature distributive, della limitatezza di scelta, delle scomodità logistiche, e chi più ne ha più ne metta.

Non si riesce a trovargli un difetto.
O più probabilmente, non glielo si "vuole" trovare. Amazon del resto fa di tutto per narcotizzare il mercato facendolo riposare su questa percezione, persino con la tecnica di dividere le briciole dei suoi guadagni sotto forma di rendite passive con una marea di piccoli e anonimi "soci d'occasione" sparsi per il mondo che - a loro volta senza muovere un dito - gli consentono di penetrare ancora di più tra le persone, di andarle a intercettare praticamente ovunque, e quindi di ampliare ancors di più quei guadagni.
E Amazon cerca naturalmente di soffocare il senso critico ed ottenere quel consenso plebiscitario anche attraverso le solite immancabili immagini di facciata che tutti conosciamo, perché - in questo - sicuramente simile a tantissime altre aziende : fatte di rispetto di principi, valori, diritti, progresso, e quant'altro, sventolare ai quattro venti.
Il risultato finale è una specie di mostro che attira il clic di un qualsiasi compratore con la stessa naturalezza con cui questo compie un atto respiratorio : ossia senza neanche rendersene conto. Che non solo ha praticamente fagocitato il commercio mondiale all'insegna della disintermediazione, ma ne ha anche stravolto la stessa psicologia : qualsiasi cosa acquistata su Amazon è "di per sé" buona, non c'è neppure bisogno di valutarla o confrontarla. La disponibilità immediata (o quasi) di tutto ha allargato a dismisura il consumo, anche di chi - a parole, o in cuor proprio - si reputa in buona fede contrario al consumismo e crede persino di esserlo.

Poi, però, oltre ai periodici "spifferi" su quali siano le condizioni di lavoro in Amazon - regolarmente silenziati o messi nel dimenticatoio in nome della convenienza individuale e collettiva a far finta di nulla pur di continuare ad approfittarne - all'improvviso arrivano altri "spifferi" come questo. A me verrebbecda definirlo scioccante, ma lascio a ciascuno l'aggettivo che ritiene più adatto.

https://www.repubblica.it/tecnologi...j2NQ2vMVObw_f55woYz2BNFnlTUBdiiEAzVkmksQ-dv1Q

https://www.itv.com/news/2021-06-21...ouses-every-year-itv-news-investigation-finds

"(...) Roba che non è nemmeno monouso ma non viene utilizzata affatto, direttamente dalla linea di produzione e nel cestino. Finché il modello di business di Amazon si baserà su questo tipo di cultura dello smaltimento, le cose andranno solo peggio".

Sarà forse il caso di non fare gli struzzi, o peggio gli ipocriti? E cercare un minimo di coerenza ?
Mi trovi pienamente d'accordo! chi ti sta rispondendo è uno che ci ha lavorato con Amazon come corriere e ti posso assicurare che è stata la peggior esperienza lavorativa della mia vita! sfruttamento incredibile della vita umana portata allo stremo.... ero stato assunto a tempo INDETERMINATO sotto il periodo natalizio con la promessa un bel lavoro fisso e ben pagato, ma logicamente non è stato affatto così...... inizialmente tutto sembrava bello, fin quando sono cominciati i primi problemi. innanzitutto la mattina arrivvavamo alle 6 davanti al centro di carico pacchi per poi aspettare anche 3 ore che caricavamo il furgone, queste ore di attesa naturalmente erano a gratis, perché l'orario di lavoro pagato iniziava dal momento del carico e con il timbrare il cartellino..... e se si ritardava anche di 1 minuto all'appuntamento pre carico si veniva additati come inaffidabili e guai a sgarrare!
Poi le consegne erano a dir poco scioccanti perché si riempiva il furgone di 100inaia di pacchi da dover obbligatoriamente consegnare entro le ore lavorative stabilite, il che si traduceva in uno stressante saliscendi dal furgone senza avere la possibilità neanche di pisciare in un bar, perché se ti fermavi il dispositivo tablet ti controllava tutto e Amazon ci diceva che era un dispositivo atto ad aiutare il corriere...... si si come no!
Dopo il periodo natalizio e dopo che ci hanno spremuto come limoni, il lavoro cala, e cominciano a saltare quelle persone che avevano il contratto a tempo determinato, io tranquillo del fatto che fosse inderminato il mio contratto, continuo il mio lavoro.... fin quando un bel giorno, rientrando dal giro a fine giornata, mi chiamano dall'ufficio proprio nel momento in cui esco dal magazzino,vado in ufficio e appena entro vedo una bella lettera di licenziamento sul tavolo da firmare perché secondo loro (dopo aver sputato sangue), non ho superato il periodo di prova di 60 giorni lavorativi!!!! e già perché quel giorno ho scoperto che anche un contratto indeterminato ha una scadenza e loro sono arrivati proprio all'ultimo giorno utile per darmi un bel calcio in culo..... ma non finisce qui, non contenti di avermi licenziato con 3 figli da mantenere, mi hanno anche tolto le scarpe da lavoro che mi avevano dato, tanto che ho dovuto chiamare mia moglie per farmi portare un paio di scarpe per non tornare a casa scalzo. Se ci fate caso Amazon è sempre in cerca di personale perché è un ricambio continuo di carne al macello.
In conclusione se fosse per me potrebbe chiudere anche sta sera, per non parlare poi dell'evasione fiscale ai danni di tutta l'economia mondiale e dei danni causati ai negozianti..... ma va bene così, perché mi sono ritrovato a consegnare anche la carta igienica che magari era in offerra a qualche centesimo in meno confronto al supermercato sotto casa..... CI MERITIAMO QUESTO..... semplicemente!
 
Parlare di Amazon come cancro è un po' eccessivo.. diciamo che il cancro è nato con internet più di 20 anni fa, dove anno dopo anno ha modificato, e modificherà il mondo del lavoro.. tutti i settori sono stati presi di mira, con tutti i settori è una guerra, io in tutta onestà, sono un utente Amazon da tantissimi anni, è vero, non tutto è a buon mercato, ma trovi sempre quasi tutto, ed il giorno dopo mi trovo il pacco a casa..

È il miglior marketplace del mondo, perchè ha una filosofia, curare il cliente finale, e ti dirò di più, come secondo lavoro vendo su Amazon, e per i venditori non è tutta rose e fiori, ma almeno riesco ad avere un piccolo reddito secondario da qualche settimana..aggiungo che l'anno scorso post covid la mia azienda ha ritardato con i pagamenti degli stipendi, mia moglie ha fatto 1 anno di cassa integrazione.. io non mi sono dato per vinto, ho cambiato il primo lavoro nel giro di pochi mesi, e mi sono fatto un secondo lavoro.. e se mi andrà bene, dirò Grazie Amazon!
 
il vero cancro del commercio sono quei disonesti (e parliamo di bottegai) che ti vendono lo stesso oggetto di amazon al triplo del prezzo o talvolta sono loro che si fanno arrivare scarti di produzione e li vendono a prezzo pieno.

O con il concetto che se una cosa loro non la hanno allora non esiste...

Come non ricordare certi spacciatori con negozio fisico di materiale elettronico che comprano i transistor scarti su e bay e poi te li vendono a prezzo pieno confidando che non ti oserai ad andare a protestare
 
Un negozio fisico ha costi più elevato rispetto ad un negozio online, ed è normale ... Poi ovvio, ci sono gli onesti, i disonesti.. ma sono dappertutto...
 
Roba da matti...
Mi piace molto il sistema lavorativo americano, nonostante quello che si pensa in italia, funziona molto bene: e' vero che ti possono licenziare in qualsiasi momento, ma e' pure verissimo che uno se ne puo' andare alla stessa maniera, quando non ti trovi bene ti fai mettere i soldi "sul cofano dell'auto" e va via.
Mi raccontava un'amica che una sua collega di lavoro e' uscita per la pausa pranzo e non e' piu' tornata...
senza dire una parola a nessuno, semplicemente le avevano offerto un posto che aveva reputato migliore ed era andata via.
Se uno e' bravo il lavoro lo trova sempre, anzi il datore di lavoro deve fare in maniera di tenersi le persone in gamba con aumenti di stipendio e premi, altrimenti prima o poi la concorrenza se lo prende.
Parlo anche per esperienza personale.
Chissa' come funzionerebbe questo sistema in Italia...

Mi trovi pienamente d'accordo! chi ti sta rispondendo è uno che ci ha lavorato con Amazon come corriere e ti posso assicurare che è stata la peggior esperienza lavorativa della mia vita! sfruttamento incredibile della vita umana portata allo stremo.... ero stato assunto a tempo INDETERMINATO sotto il periodo natalizio con la promessa un bel lavoro fisso e ben pagato, ma logicamente non è stato affatto così...... inizialmente tutto sembrava bello, fin quando sono cominciati i primi problemi. innanzitutto la mattina arrivvavamo alle 6 davanti al centro di carico pacchi per poi aspettare anche 3 ore che caricavamo il furgone, queste ore di attesa naturalmente erano a gratis, perché l'orario di lavoro pagato iniziava dal momento del carico e con il timbrare il cartellino..... e se si ritardava anche di 1 minuto all'appuntamento pre carico si veniva additati come inaffidabili e guai a sgarrare!
Poi le consegne erano a dir poco scioccanti perché si riempiva il furgone di 100inaia di pacchi da dover obbligatoriamente consegnare entro le ore lavorative stabilite, il che si traduceva in uno stressante saliscendi dal furgone senza avere la possibilità neanche di pisciare in un bar, perché se ti fermavi il dispositivo tablet ti controllava tutto e Amazon ci diceva che era un dispositivo atto ad aiutare il corriere...... si si come no!
Dopo il periodo natalizio e dopo che ci hanno spremuto come limoni, il lavoro cala, e cominciano a saltare quelle persone che avevano il contratto a tempo determinato, io tranquillo del fatto che fosse inderminato il mio contratto, continuo il mio lavoro.... fin quando un bel giorno, rientrando dal giro a fine giornata, mi chiamano dall'ufficio proprio nel momento in cui esco dal magazzino,vado in ufficio e appena entro vedo una bella lettera di licenziamento sul tavolo da firmare perché secondo loro (dopo aver sputato sangue), non ho superato il periodo di prova di 60 giorni lavorativi!!!! e già perché quel giorno ho scoperto che anche un contratto indeterminato ha una scadenza e loro sono arrivati proprio all'ultimo giorno utile per darmi un bel calcio in culo..... ma non finisce qui, non contenti di avermi licenziato con 3 figli da mantenere, mi hanno anche tolto le scarpe da lavoro che mi avevano dato, tanto che ho dovuto chiamare mia moglie per farmi portare un paio di scarpe per non tornare a casa scalzo. Se ci fate caso Amazon è sempre in cerca di personale perché è un ricambio continuo di carne al macello.
In conclusione se fosse per me potrebbe chiudere anche sta sera, per non parlare poi dell'evasione fiscale ai danni di tutta l'economia mondiale e dei danni causati ai negozianti..... ma va bene così, perché mi sono ritrovato a consegnare anche la carta igienica che magari era in offerra a qualche centesimo in meno confronto al supermercato sotto casa..... CI MERITIAMO QUESTO..... semplicemente!
 
Ma il fatto è che in certe zone sono la maggioranza

Guarda il problema è che ci sono i disonesti e gli onesti, ma il problema è che il venditore si rifornisce da un grossista, è il grossista che decide il prezzo..

Per 2 mesi ho venduto vari prodotti comprati da 3 fornitori diversi (grossisti italiani).. lo stesso prodotto aveva una differenza di 3 euro su un prodotto che va da 5 a 8 euro, non su un prodotto che costa 50 euro.. questa differenza ti fa passare per disonesto, ma in verità, hanno poteri di acquisto differente l'uno dall'altro...
 
e non ti sembra strano che magari un litro di olio per la macchina costi meno al supermercato di quanto lo paga il grossista?

Non dico di arrivare a una politica di prezzi imposti per tutti,sorvegliati a caccia dei furbi (con annessa deportazione forzata in siberia per chi beccato) ripescando il buon percorso di un certo stalin.

Obbiettivamente la STESSA camera d'aria bici fatta dallo stesso cantinaro cinese non può quadruplicare di prezzo in un isolato
 
Roba da matti...
Mi piace molto il sistema lavorativo americano, nonostante quello che si pensa in italia, funziona molto bene: e' vero che ti possono licenziare in qualsiasi momento, ma e' pure verissimo che uno se ne puo' andare alla stessa maniera, quando non ti trovi bene ti fai mettere i soldi "sul cofano dell'auto" e va via.
Mi raccontava un'amica che una sua collega di lavoro e' uscita per la pausa pranzo e non e' piu' tornata...
senza dire una parola a nessuno, semplicemente le avevano offerto un posto che aveva reputato migliore ed era andata via.
Se uno e' bravo il lavoro lo trova sempre, anzi il datore di lavoro deve fare in maniera di tenersi le persone in gamba con aumenti di stipendio e premi, altrimenti prima o poi la concorrenza se lo prende.
Parlo anche per esperienza personale.
Chissa' come funzionerebbe questo sistema in Italia...


Molto interessante questo discorso...

Noi per poter licenziare uno ci siamo stati dietro i mesi, con continue contrattazioni con le organizzazioni sindacali, e alla fine abbiamo dovuto pagarlo perchè se ne andasse...
 
Certo che c'entra: è tutta lì la questione. Amazon rispetta la legge? Sì? Bon, basta. Se non ti piace che la legge permetta certe cose, si fa cambiare la legge. Finito.
Anche perché la legge È etica. Magari non è aggiornata, ma rispecchia quella che almeno in passata è stata un'etica maggioritaria.
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Uno che lapida donne adultere in Afghanistan rispetta la legge? Sì? Bon basta.
 
Riporto sinteticamente quanto mi è successo in questi giorni:

Ottobre 2020 compro un router/modem 4G su Amazon in offerta a prezzo concorrenziale. Inizio a usarlo solo ad aprile 2021 quando finalmente disdico l'ADSL. A luglio 2021 si rompe, smette di emettere il segnale WiFi. NB stiamo parlando di un prodotto entry level da 70€, non lusso hi-tech esclusivo.

Contatto assistenza Amazon via app, vengo richiamato sul cellulare istantaneamente, numero estero, operatrice straniera ma con un ottimo italiano. Facciamo insieme un troubleshooting con l'operatrice effettivamente competente sul prodotto (immagino avesse una checklist ma comunque sapeva di cosa si stava parlando). Confermato il guasto, mi si chiede se voglio la sostituzione o essere messo in contatto con il produttore. Scelgo la prima opzione perché il modem mi serve per lavoro. Durante la stessa telefonata mi viene confermata la spedizione gratuita del nuovo modem, arrivato in 2 giorni, e la prenotazione del ritiro del vecchio.

Ora, quale negoziante mi può garantire questo?
Un piccolo negozio probabilmente mi avrebbe riso in faccia a mesi di distanza, una grande catena di elettronica forse lo avrebbe mandato in "riparazione", lasciandomi senza modem per settimane. Perché io da consumatore dovrei rinunciare a questo tipo di servizio?
 
Riporto sinteticamente quanto mi è successo in questi giorni:

Ottobre 2020 compro un router/modem 4G su Amazon in offerta a prezzo concorrenziale. Inizio a usarlo solo ad aprile 2021 quando finalmente disdico l'ADSL. A luglio 2021 si rompe, smette di emettere il segnale WiFi. NB stiamo parlando di un prodotto entry level da 70€, non lusso hi-tech esclusivo.

Contatto assistenza Amazon via app, vengo richiamato sul cellulare istantaneamente, numero estero, operatrice straniera ma con un ottimo italiano. Facciamo insieme un troubleshooting con l'operatrice effettivamente competente sul prodotto (immagino avesse una checklist ma comunque sapeva di cosa si stava parlando). Confermato il guasto, mi si chiede se voglio la sostituzione o essere messo in contatto con il produttore. Scelgo la prima opzione perché il modem mi serve per lavoro. Durante la stessa telefonata mi viene confermata la spedizione gratuita del nuovo modem, arrivato in 2 giorni, e la prenotazione del ritiro del vecchio.

Ora, quale negoziante mi può garantire questo?
Un piccolo negozio probabilmente mi avrebbe riso in faccia a mesi di distanza, una grande catena di elettronica forse lo avrebbe mandato in "riparazione", lasciandomi senza modem per settimane. Perché io da consumatore dovrei rinunciare a questo tipo di servizio?

Infatti non devi, certa sensibilità o la si ha o non la si ha. Io me ne strafrego del servizio se questo sistema contribuisce quotidianamente a devastare il mio pianeta producendo tonnellate di rifiuti inutili, provocando elusione fiscale che devasta il tessuto economico locale (di cui il mio paese beneficia offrendomi i servizi), sfruttando i lavoratori come nell'Ottocento.
L'importante è appunto non arrampicarsi sugli specchi ma fare esattamente come hai fatto tu: mi conviene di tutto il resto me ne frego (cit.). Non condivisibile ma onesto.
Personalmente a questo massacro non voglio contribuire, poi ognuno è libero di fare ciò che vuole finché la miope legislazione mercato-centrica glielo consentirà. Quello che stupisce è trovare così tanta resistenza alle critiche sollevate da @Henry Thoreau in uno spazio in cui certe sensibilità ci si aspetta di trovarle.
 
@southrim rincaro la dose: perché dovrei rinunciarvi per andare dal negoziante sotto casa che oltre a farlo pagare il doppio magari non fa lo scontrino (elusione fiscale come Amazon), o dalla catena di elettronica che "uccide" i piccoli commercianti (come Amazon) e che non fa niente per l'ambiente (producendo tonnellate di carta inchiostrata per fare volantinaggio)?
 
Solito paragone del menga che non c'entra niente.
Southrim d'ora in poi in ignore list. Il mio tempo è troppo prezioso per sprecarlo leggendo scemenze.

Continui a parlare di paragone non concentrandoti sull'argomentazione di base (lo dice la legge = lo faccio senza rimorsi), eppure il tuo nick lascia presupporre una certa attitudine al ragionamento logico, evidentemente però non è presente. Se vuoi ti faccio un disegnino.
Buon ignore, quando sarai capace di sostenere una discussione sei il benvenuto, fino ad allora in effetti meglio non sprecare il tuo tempo.
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@southrim rincaro la dose: perché dovrei rinunciarvi per andare dal negoziante sotto casa che oltre a farlo pagare il doppio magari non fa lo scontrino (elusione fiscale come Amazon), o dalla catena di elettronica che "uccide" i piccoli commercianti (come Amazon) e che non fa niente per l'ambiente (producendo tonnellate di carta inchiostrata per fare volantinaggio)?

Perché l'impatto che ha una catena come Amazon è imparagonabile rispetto a quello che ha il negoziante sotto casa che oltretutto ti paga le tasse sul territorio (se non fa lo scontrino è evasione, non elusione). Pensa che anche il piccolo negoziante evasore paga in rapporto alle sue entrate molte più tasse di Amazon (banalmente IMU, TARI escludendo quelle sul reddito) che a fronte di miliardi di euro di ricavi paga qualche milione, cioè lo zero virgola. Non contando poi lo schifo del reso che induce il pubblico a comprare e cambiare prodotti a caso inducendo una messa in moto di mezzi e merci totalmente inutile che ha un impatto ambientale gigantesco a livello globale.
Ma ti ribadisco non potremo mai avere un dialogo in merito perché partiamo da assunti troppo distanti.
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Mi trovi pienamente d'accordo! chi ti sta rispondendo è uno che ci ha lavorato con Amazon come corriere e ti posso assicurare che è stata la peggior esperienza lavorativa della mia vita! sfruttamento incredibile della vita umana portata allo stremo.... ero stato assunto a tempo INDETERMINATO sotto il periodo natalizio con la promessa un bel lavoro fisso e ben pagato, ma logicamente non è stato affatto così...... inizialmente tutto sembrava bello, fin quando sono cominciati i primi problemi. innanzitutto la mattina arrivvavamo alle 6 davanti al centro di carico pacchi per poi aspettare anche 3 ore che caricavamo il furgone, queste ore di attesa naturalmente erano a gratis, perché l'orario di lavoro pagato iniziava dal momento del carico e con il timbrare il cartellino..... e se si ritardava anche di 1 minuto all'appuntamento pre carico si veniva additati come inaffidabili e guai a sgarrare!
Poi le consegne erano a dir poco scioccanti perché si riempiva il furgone di 100inaia di pacchi da dover obbligatoriamente consegnare entro le ore lavorative stabilite, il che si traduceva in uno stressante saliscendi dal furgone senza avere la possibilità neanche di pisciare in un bar, perché se ti fermavi il dispositivo tablet ti controllava tutto e Amazon ci diceva che era un dispositivo atto ad aiutare il corriere...... si si come no!
Dopo il periodo natalizio e dopo che ci hanno spremuto come limoni, il lavoro cala, e cominciano a saltare quelle persone che avevano il contratto a tempo determinato, io tranquillo del fatto che fosse inderminato il mio contratto, continuo il mio lavoro.... fin quando un bel giorno, rientrando dal giro a fine giornata, mi chiamano dall'ufficio proprio nel momento in cui esco dal magazzino,vado in ufficio e appena entro vedo una bella lettera di licenziamento sul tavolo da firmare perché secondo loro (dopo aver sputato sangue), non ho superato il periodo di prova di 60 giorni lavorativi!!!! e già perché quel giorno ho scoperto che anche un contratto indeterminato ha una scadenza e loro sono arrivati proprio all'ultimo giorno utile per darmi un bel calcio in culo..... ma non finisce qui, non contenti di avermi licenziato con 3 figli da mantenere, mi hanno anche tolto le scarpe da lavoro che mi avevano dato, tanto che ho dovuto chiamare mia moglie per farmi portare un paio di scarpe per non tornare a casa scalzo. Se ci fate caso Amazon è sempre in cerca di personale perché è un ricambio continuo di carne al macello.
In conclusione se fosse per me potrebbe chiudere anche sta sera, per non parlare poi dell'evasione fiscale ai danni di tutta l'economia mondiale e dei danni causati ai negozianti..... ma va bene così, perché mi sono ritrovato a consegnare anche la carta igienica che magari era in offerra a qualche centesimo in meno confronto al supermercato sotto casa..... CI MERITIAMO QUESTO..... semplicemente!

Grazie per la testimonianza. Purtroppo finché gli Stati non renderanno sconveniente per l'utenza alimentare questa turbo-economia che dissangua tessuto sociale e pianeta sarà impossibile contrastarla. Però ognuno può provare, se ne ha interesse, ad evitare di alimentarla questo sì.
 
Ultima modifica:
Continui a parlare di paragone non concentrandoti sull'argomentazione di base (lo dice la legge = lo faccio senza rimorsi), eppure il tuo nick lascia presupporre una certa attitudine al ragionamento logico, evidentemente però non è presente. Se vuoi ti faccio un disegnino.
Buon ignore, quando sarai capace di sostenere una discussione sei il benvenuto, fino ad allora in effetti meglio non sprecare il tuo tempo.
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Perché l'impatto che ha una catena come Amazon è imparagonabile rispetto a quello che ha il negoziante sotto casa che oltretutto ti paga le tasse sul territorio (se non fa lo scontrino è evasione, non elusione). Pensa che anche il piccolo negoziante evasore paga in rapporto alle sue entrate molte più tasse di Amazon (banalmente IMU, TARI escludendo quelle sul reddito) che a fronte di miliardi di euro di ricavi paga qualche milione, cioè lo zero virgola. Non contando poi lo schifo del reso che induce il pubblico a comprare e cambiare prodotti a caso inducendo una messa in moto di mezzi e merci totalmente inutile che ha un impatto ambientale gigantesco a livello globale.
Ma ti ribadisco non potremo mai avere un dialogo in merito perché partiamo da assunti troppo distanti.
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Grazie per la testimonianza. Purtroppo finché gli Stati non renderanno sconveniente per l'utenza alimentare questa turbo-economia che dissangua tessuto sociale e pianeta sarà impossibile contrastarla. Però ognuno può provare, se ne ha interesse, ad evitare di alimentarla questo sì.
Leggo commenti che mi fanno cadere le braccia, si parla del negoziante sotto casa che non fa lo scontrino e lo paragona all'evasione a livello mondiale di Amazon.... si continua a guardare il dito e non la luna....informatevi sulle vendite di Amazon in Svizzera, l'unico paese che gli da filo da torcere(anche se conosciamo tutti benissimo la Svizzera.....), una cosa buona l'hanno fatta.....
 
Leggo commenti che mi fanno cadere le braccia, si parla del negoziante sotto casa che non fa lo scontrino e lo paragona all'evasione a livello mondiale di Amazon.... si continua a guardare il dito e non la luna....informatevi sulle vendite di Amazon in Svizzera, l'unico paese che gli da filo da torcere(anche se conosciamo tutti benissimo la Svizzera.....), una cosa buona l'hanno fatta.....

Non in maniera super approfondita ma avevo letto qualcosa riguardo la Svizzera. Beh mica scemi, il mercato ultra-liberista è autolesionistico per la collettività e giustamente la Svizzera fa in modo di tenere le tasse (che sono altissime) sul proprio territorio invece di attuare il doppio suicidio di vedere fallire le proprie attività e farsi eludere le tasse da sotto il naso con qualche clic, per tacere degli smaltimenti di prodotti da acquisto compulsivo che poi toccano ai contribuenti. Purtroppo l'UE, che pure apprezzerei in astratto come istituzione sovranazionale, non ha la forza di imporre alcunché né ad Amazon né ai giganti del Web dai quali si fa sfilare miliardi di euro da sotto il naso senza batter ciglio.
L'ultima trovata della tassazione al 15% annunciata come una vittoria è in realtà il non plus ultra dell'ingiustizia sociale: questi pagano la mia stessa aliquota, anzi meno, che sono libero professionista in regime forfettario.
 
Leggo commenti che mi fanno cadere le braccia, si parla del negoziante sotto casa che non fa lo scontrino e lo paragona all'evasione a livello mondiale di Amazon.... si continua a guardare il dito e non la luna....informatevi sulle vendite di Amazon in Svizzera, l'unico paese che gli da filo da torcere(anche se conosciamo tutti benissimo la Svizzera.....), una cosa buona l'hanno fatta.....
Mah guarda, che ti cadano pure, informati sull’ammontare dell‘evaso in Italia (comportamento criminale a cui molti negozianti sono affezionati) e su quanto viene eluso dai big del web (comportamento lecito nel rispetto delle leggi, sbagliate? Ok, ma tant’è).

La verità è che è facile puntare il dito con il gigante brutto e cattivo, però poi la pizza, la lampadina in ferramenta, la spesa in bottega, l’idraulico, il calzolaio per non parlare delle visite specialistiche... tutto con scontrino/fattura vero?
 
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