Amazon, le scomode verità.

Ragionando, si fa per dire, in questo modo, arrivi a legalizzare pure la prostituzione minorile.



In pratica, non penso ne' ho proposto niente del genere. In generale, queste obiezioni sulle leggi che obbligherebbero aziende e persone a lavorare in perdita girano da decenni, sono le stesse che, a sentirle, avrebbero impedito di rendere migliaia di prodotti meno inquinanti o meno pericolosi. Quando sono arrivate le leggi sul dichiarare esplicitamente gli ingredienti dei profumi, o bandire il CFC nei frigoriferi e migliaia di altre storie del genere, tutte le aziende interessate hanno piantato grane perche' avrebbero dovuto spendere per adeguarsi, poi quelle brave si sono adeguate facendo soldi almeno quanto prima, le altre hanno chiuso, perche' il libero mercato di cui parlate tanto cosi' dovrebbe funzionare no?

Di chimica e cosmetica ne so poco o niente, di elettronica ed e-commerce qualcosina di piu'. E quello che vi sto proponendo e' solo di documentarvi bene su cosa sono certe proposte in quei campi, perche' non mi pare proprio che stiate seguendo da anni questi discorsi, quanto e come faccio io per lavoro.

A me da l'idea che tu abbia una certa tendenza a fraintendere le questioni.
PRODURRE in modo diverso è un conto, e se c'è una legge naturalmente tutti (va beh..... facciamo finta che sia vero) si dovranno adeguare e amen.
RIPARARE è tutta un altra musica.... e non è nemmeno pensabile di poter applicare lo stesso metro di misura a chi deve riparare una macchina (per esempio) ed abita sopra la concessionaria e a chi deve riparare la stessa identica macchina ma abita sulla luna: al primo magari converrà la riparazione, al secondo converrà maggiormente farsi spedire sulla luna un nuovo autoveicolo, visto che il costo dello stesso in rapporto al costo del viaggio è chiaramente irrisorio.
Poi se tu vuoi farti spedire il ricambio, scoprire che è sbagliato o che non funziona o che non è solo quello che andava cambiato va bene.... alla fine poi faremo il conto di quanto ha inquinato lo spreco di uno e il risparmio dell'altro.... :biggrin:
 
Non ho detto di legalizzare il commercio di cocaina e la prostituzione minorile, dico solo che il fatto che ci siano leggi che lo proibiscano non è garanzia che queste cose non accadano più...

E-commerce, produzione e fornitura ricambi su grande scala e simili attivita' SONO verificabili infinitamente di piu' di attivita' come quelle. Al 100% di efficacia non ci arrivi, ma nella stragrande maggioranza dei casi si.

A me da l'idea che tu abbia una certa tendenza a fraintendere le questioni. PRODURRE in modo diverso è un conto, e se c'è una legge naturalmente tutti (va beh..... facciamo finta che sia vero) si dovranno adeguare e amen. RIPARARE è tutta un altra musica....

Sul "facciamo finta che sia vero", ho gia' chiarito subito sopra a quale contesto mi riferisco. Sul fraintendere, e il riparare che sarebbe tutta un'altra musica... facciamo cosi', in amicizia e costruttivamente:
  1. io ora sparisco per almeno un mese, scordatevi altri interventi a breve termine. Non perche' abbia paura di discutere, ma se non finisco certi lavori entro venerdi', sabato non posso andarmene finalmente in montagna senza internet per un paio di settimane almeno :p
  2. Proposta seria, non lo dico per dileguarmi: a settembre, non prima, se voi o chiunque altro avete ancora voglia di parlare seriamente di diritto al riparo, e-commerce e relativi impatti socio-economico-ambientali, aprite voi un nuovo thread nella apposita sezione del forum, mi citate cosi' siamo sicuri che me ne accorgo, e ripartiamo da li'
Nel frattempo, buona estate a tutti.
 
io ora sparisco per almeno un mese, scordatevi altri interventi a breve termine. Non perche' abbia paura di discutere, ma se non finisco certi lavori entro venerdi', sabato non posso andarmene finalmente in montagna senza internet per un paio di settimane almeno :p

Saggia decisione... che vale per tutti noi che non vediamo l'ora di andarci a rifugiare in montagna ed in mezzo alla natura... :si:

E cmq buona estate anche a te
 
E-commerce, produzione e fornitura ricambi su grande scala e simili attivita' SONO verificabili infinitamente di piu' di attivita' come quelle. Al 100% di efficacia non ci arrivi, ma nella stragrande maggioranza dei casi si.



Sul "facciamo finta che sia vero", ho gia' chiarito subito sopra a quale contesto mi riferisco. Sul fraintendere, e il riparare che sarebbe tutta un'altra musica... facciamo cosi', in amicizia e costruttivamente:
  1. io ora sparisco per almeno un mese, scordatevi altri interventi a breve termine. Non perche' abbia paura di discutere, ma se non finisco certi lavori entro venerdi', sabato non posso andarmene finalmente in montagna senza internet per un paio di settimane almeno :p
  2. Proposta seria, non lo dico per dileguarmi: a settembre, non prima, se voi o chiunque altro avete ancora voglia di parlare seriamente di diritto al riparo, e-commerce e relativi impatti socio-economico-ambientali, aprite voi un nuovo thread nella apposita sezione del forum, mi citate cosi' siamo sicuri che me ne accorgo, e ripartiamo da li'
Nel frattempo, buona estate a tutti.

Buon lavoro e buone vacanze anche a te!
 
A parte che la mia era una battuta, forse non è chiara una cosa:
Domanda: Perchè Amazon manda allo sfascio questa roba?
Risposta: Perchè è roba che il produttore NON vuole ritirare, in quanto i costi del trasporto o dello stoccaggio SUPERANO il valore degli oggetti.
E' un problema di SOLDI e di SPAZIO, come per tutti.
Resta un mistero per quale motivo chi si è messo in testa di fare una crociata contro Amazon non si voglia (al pari di Amazon) mettere in casa roba che, semplicemente, non serve e per di più porta via spazio.
Ma in fondo se ci si riflette non è che sia poi questo gran mistero.... in quanto molto spesso, le regole valgono si..... ma solo per gli altri.
Prendiamo il martello e andate a lavorare diceva qualcuno....

Scusa, ma con tutta la gente che ne avrebbe bisogno secondo te non troverebbe un'infinità di associazioni no profit prontissime a raccogliere queste eccedenze così economicamente "problematiche" da stoccare ? E allora perchè non lo fa ?
 
Scusa, ma con tutta la gente che ne avrebbe bisogno secondo te non troverebbe un'infinità di associazioni no profit prontissime a raccogliere queste eccedenze così economicamente "problematiche" da stoccare ? E allora perchè non lo fa ?

Certo che le troverebbe.
Ma se tu regali ciò che devi vendere, ti ammazzi il mercato da solo.
Poi cmq c'è da vedere se queste associazioni no profit sono veramente no profit.... perchè guarda che anche in queste cose se ci vai a vedere bene dentro ti si apre un mondo, con volontari che poi volontari non sono ecc ecc.
In sintesi non è da escludere che finiresti per regalare prodotti a chi poi ti farebbe concorrenza.
Inoltre stai dando per scontato che tutto sia facilmente vendibile..... ma se io ti regalassi due bancali di penne a sfera? Le vorresti? Acquisteresti uno spazio per custodire questi due bancali?

Se tu facessi -per esempio- il panettiere e ti mettessi a regalare (qualcuno per modiche quantità lo fa.... MODICHE, ripeto) il pane dopo una certa ora..... ipotizziamo dalle ore 18.... pensi che venderesti qualche panino dalle 16 alle 18? E pensi che non noteresti un calo generale, visto che se è gratis certa gente mangia pure la merda?
 
Aggiornamento di oggi: "Due nuovi programmi puntano ad affrontare lo scandalo degli oggetti distrutti a milioni di unità, esploso nei mesi scorsi".

Ovvero, stanno finalmente cominciando a occuparsene seriamente e le colpe stanno da diverse parti, ma che a oggi si continuano a buttare resi di Amazon a milioni, da anni, e' vero eccome. L'articolo e' qui.
 
Salve a tutti.
Topic estremamente interessante e inquietante.
Ho dato una letta veloce a tutti i vostri messaggi e vorrei solo brevemente raccontare le mie esperienze lavorative nella GDO riguardo al discorso degli oggetti/cibi/vestiti che si buttano via senza un motivo.
Tutta la GDO funziona cosi purtroppo e che riciclino in qualche modo questi oggetti e' una semplice bufala per liberare la coscienza del consumatore. Probabilmente riciclano il 5% o forse meno.
Io ho visto con i miei occhi questo:
Ho lavorato nelle cucine di McDonald's e li panini/patatine/nuggets (fatti con scarti di pollo e pulcini tritati) vengono tenuti caldi e dei timer regolano il massimo del tempo (da quello che m ricordo 15/20 minuti circa) in cui il cibo puo' essere tenuto caldo dopo di che ....viene buttato. Ho buttato personalmente secchi enormi di cibo non venduto ma ugualmente scaldato. Il loro concetto e' che tutto il menu deve essere subito pronto per non far aspettare il cliente qualsiasi cosa richieda. Se non viene venduto, va buttato.
Ho lavorato da Auchan come cassiera e addetta agli scaffali: a turno noi cassiere dovevamo sistemare i vari cibi che i clienti lasciavano vicino alle casse (i ripensamenti del cliente insomma). Se erano cibi "secchi" cioe tutto cio' che non andava nel frigo spesso venivano rimessi nello scaffale ma molto spesso, se la confezione aveva qualche graffio o una semplice ammaccatura, veniva portato in quella che io chiamo la "stanza della vergogna". Poi c'erano i cibi da frigo sparsi in giro.....tutti nella stanza della vergogna. La prima volta che mi hanno incaricato ti portare carrelli strapieni di cibo in questa stanza mi sentii male.....una stanza gigantesca, piena di cibo ammassato in enormi contenitori che poi venivano portati fuori e presi dai camion della nettezza urbana.
Stesso discorso da Todis. Nessun riciclo, nessuna organizzazione no profit di raccolta per i bisognosi. Niente. E non parlo di secoli fa ma di qualche anno fa.
Stessa cosa per H&M, Zara e le altre GDO dell'abbigliamento (ho lavorato in ognuna di queste GDO soprattutto come magazziniera). Stanze con vestiti ammassati che i clienti portavano indetro per un buchino o un'altro difetto. Tutto buttato. Domanda: vengono riciclati i vestiti?? No. Al massimo viene riciclato il cotone. I sisntetici no. Ed e' quasi tutto sintetico.
Potrei raccontarne altre di queste testimonianze (sperchi negli Hotel di lusso etc.....)
Parliamo di Amazon? Allora io ho sempre comprato usato e cercato di vendere le cose che non utilizzo piu. Da un paio di anni noto che non riesco piu a vendere nulla perche' Amazon ha le sue offerte e prezzi che fanno gola e quindi scoraggia chiunque a comprare usato. Risultato: finiremo come il film della Pixar "Wall-E".
Per me tutto cio' e' SCANDALOSO. Ma quando ne parlo alla gente mi trattano come la rompiballe di turno.
 
Lo spreco del cibo è la cosa che mi fa più male... :(

Ma non ci sono quelle organizzazioni di volontari che vanno a prendere quel tipo di alimenti lì per poi distribuirlo ai bisognosi?
 
Lo spreco del cibo è la cosa che mi fa più male... :(

Ma non ci sono quelle organizzazioni di volontari che vanno a prendere quel tipo di alimenti lì per poi distribuirlo ai bisognosi?
In Italia sono pochissime te lo assicuro. E poi una volta che il cibo viene buttato in questi contenitori ovviamente per questioni igieniche non puo' piu essere utilizzato, soprattutto i cibi da frigo. E' anche una questione di cultura...quante persone comprano i prodotti scontati xche' vicini alla scadenza? Pochissime persone te lo assicuro. E il discorso peggiora nei discount (Todis, Lidl, Eurospin) dato che i prodotti costano cosi poco. Sai quanta roba i clienti riportavano indietro xche gia' marcia prima della scadenza? Il problema sta a monte nella produzione di massa a tutti i costi ( e a basso costo) e la barzelletta che si produce di piu' xche' c'e' piu' richiesta e' una c*****a colossale!! Vogliamo parlare di allevamenti intensivi?? Esistono non perche' c'e' piu' richiesta ma semplicemente xche i scaffali dei grandi supermercati devono essere pieni e tutto deve essere a portata di mano subito. Poi va tutto buttato. Hanno calcolato che grossomodo si butta il 40/50% del cibo che si produce!!
 
In Italia sono pochissime te lo assicuro. E poi una volta che il cibo viene buttato in questi contenitori ovviamente per questioni igieniche non puo' piu essere utilizzato, soprattutto i cibi da frigo. E' anche una questione di cultura...quante persone comprano i prodotti scontati xche' vicini alla scadenza? Pochissime persone te lo assicuro. E il discorso peggiora nei discount (Todis, Lidl, Eurospin) dato che i prodotti costano cosi poco. Sai quanta roba i clienti riportavano indietro xche gia' marcia prima della scadenza? Il problema sta a monte nella produzione di massa a tutti i costi ( e a basso costo) e la barzelletta che si produce di piu' xche' c'e' piu' richiesta e' una c*****a colossale!! Vogliamo parlare di allevamenti intensivi?? Esistono non perche' c'e' piu' richiesta ma semplicemente xche i scaffali dei grandi supermercati devono essere pieni e tutto deve essere a portata di mano subito. Poi va tutto buttato. Hanno calcolato che grossomodo si butta il 40/50% del cibo che si produce!!
Scusa @Sarausel ma queste percentuali da dove le hai ricavate? Secondo l'UNEP la percentuale di cibo sprecata è il 17% ...
http://www.healthdesk.it/scenari/spreco-alimentare-17-cibo-mondo-viene-buttato non dico che sia poco, ma tra 17 e 40/50 % la differenza è enorme...
 
Scusa @Sarausel ma queste percentuali da dove le hai ricavate? Secondo l'UNEP la percentuale di cibo sprecata è il 17% ...
http://www.healthdesk.it/scenari/spreco-alimentare-17-cibo-mondo-viene-buttato non dico che sia poco, ma tra 17 e 40/50 % la differenza è enorme...
Io non scrivo prendendo fonti da Internet. Primo: date le mie esperienze mi faccio due calcoli mentali. Secondo: ho parlato con quelle poche associazioni che si occupano di riciclare in qualche modo il cibo sprecato, associazioni contro allevamenti intensivi, Greenpeace etc.... le mie fonti sono loro e le mie esperienze. Ma xche' se fosse "solo" il 17% (che non e') sarebbe meno grave?
 
Con tutto il rispetto... tuoi "calcoli mentali" che universo statistico rappresenterebbero? Le tue "esperienze personali" potrebbero non corrispondere a quello che succede nel resto del mondo, non credi?
 
Con tutto il rispetto... tuoi "calcoli mentali" che universo statistico rappresenterebbero? Le tue "esperienze personali" potrebbero non corrispondere a quello che succede nel resto del mondo, non credi?
Infatti come ho scritto sono le percentuali riportate dalle associazioni, di Greenpeace (di cui tra l'altro sono stata attivista) etcc....te le devo elencare tutte? In alcuni paesi la situazione e' migliore (Finlandia, Danimarca) in alcuni peggiore ( USA, Cina etc..). Poi ognuno e' libero di credere alle favole che piu' piacciono. Ma il problema non cambia.
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Vogliamo affidarci ad internet? Bene. Ecco
https://www.greenpeace.org/internat...od-waste-for-just-and-ecological-food-system/
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Con il covid poi la situazione e' notevolmente peggiorata e non solo per quanto riguarda il cibo ma soprattutto per tutto il consumo del monouso per limitare la diffusione del virus (mascherine in primis, obbligo del monouso nella ristorazione, hotel, GDO etc....). In neanche 2 anni la plastica e' triplicata.
 
Ultima modifica:
Qualche campanello mi era già suonato, ma quando ai dati si risponde non con altri dati, ma con "le mie esperienze" e "i miei calcoli mentali", il discorso per me non ha senso di proseguire.

Detto questo, non estenderei la questione alla GDO perché il cibo segue probabilmente altre dinamiche relative alla sicurezza alimentare e nessuno di noi compra una mozzarella per "provarla" tanto c'è il reso gratuito. Siamo su mercati con dinamiche diverse e per quanto riguarda il cibo vi invito, se non le conoscete già, a provare app tipo Too Good to Go, che semplifica e promuove l'acquisto di prodotti alimentari altrimenti destinati ad essere buttati.
 
Qualche campanello mi era già suonato, ma quando ai dati si risponde non con altri dati, ma con "le mie esperienze" e "i miei calcoli mentali", il discorso per me non ha senso di proseguire.

Detto questo, non estenderei la questione alla GDO perché il cibo segue probabilmente altre dinamiche relative alla sicurezza alimentare e nessuno di noi compra una mozzarella per "provarla" tanto c'è il reso gratuito. Siamo su mercati con dinamiche diverse e per quanto riguarda il cibo vi invito, se non le conoscete già, a provare app tipo Too Good to Go, che semplifica e promuove l'acquisto di prodotti alimentari altrimenti destinati ad essere buttati.
Quindi le mie esperienze personali non hanno valore di credibilita' se non sono verificate con dati e documenti? Lavoravo come cassiera/commessa non come reporter d'inchiesta. Ma quello che ho visto, le mie esperienze sono state confermate dai dati che hanno raccolto le associazioni e soprattutto Greenpeace in cui ho partecipato attivamente anche in questo ambito.
Hai lavorato nella GDO? Hai fatto un corso HACCP e studiato il percorso del cibo nella GDO? Io si.
Ma ovviamente ognuno e' libero di credemi o meno.
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"nessuno di noi compra una mozzarella per "provarla" tanto c'è il reso gratuito" ??? Dici?? Quando lavoravo era una cosa che succedeva molto spesso. Nel periodo delle "mozzarelle blu" del Todis (l'acqua utilizzata per la lavorazione delle mozzarelle era contaminata dallo Pseudomonas) venivano continuamente clienti a riportarci le mozzarelle anche se erano normali. Casse di mozzarelle buttate.
Da Auchan il cliente tornava dicendo "questo yoghurt ha un sapore strano" e lo cambiavamo senza fiatare. Politica aziendale.
 
Ultima modifica:
Se ritieni che le tue esperienze personali abbiano valore universale mentre quello che cito sono favole dimostri di non essere un interlocutore valido. Non è così che siamo abituati a relazionarci su questo forum.
Stammi bene.
 
Salve a tutti.
Topic estremamente interessante e inquietante.
Ho dato una letta veloce a tutti i vostri messaggi e vorrei solo brevemente raccontare le mie esperienze lavorative nella GDO riguardo al discorso degli oggetti/cibi/vestiti che si buttano via senza un motivo.
Tutta la GDO funziona cosi purtroppo e che riciclino in qualche modo questi oggetti e' una semplice bufala per liberare la coscienza del consumatore. Probabilmente riciclano il 5% o forse meno.
Io ho visto con i miei occhi questo:
Ho lavorato nelle cucine di McDonald's e li panini/patatine/nuggets (fatti con scarti di pollo e pulcini tritati) vengono tenuti caldi e dei timer regolano il massimo del tempo (da quello che m ricordo 15/20 minuti circa) in cui il cibo puo' essere tenuto caldo dopo di che ....viene buttato. Ho buttato personalmente secchi enormi di cibo non venduto ma ugualmente scaldato. Il loro concetto e' che tutto il menu deve essere subito pronto per non far aspettare il cliente qualsiasi cosa richieda. Se non viene venduto, va buttato.
Ho lavorato da Auchan come cassiera e addetta agli scaffali: a turno noi cassiere dovevamo sistemare i vari cibi che i clienti lasciavano vicino alle casse (i ripensamenti del cliente insomma). Se erano cibi "secchi" cioe tutto cio' che non andava nel frigo spesso venivano rimessi nello scaffale ma molto spesso, se la confezione aveva qualche graffio o una semplice ammaccatura, veniva portato in quella che io chiamo la "stanza della vergogna". Poi c'erano i cibi da frigo sparsi in giro.....tutti nella stanza della vergogna. La prima volta che mi hanno incaricato ti portare carrelli strapieni di cibo in questa stanza mi sentii male.....una stanza gigantesca, piena di cibo ammassato in enormi contenitori che poi venivano portati fuori e presi dai camion della nettezza urbana.
Stesso discorso da Todis. Nessun riciclo, nessuna organizzazione no profit di raccolta per i bisognosi. Niente. E non parlo di secoli fa ma di qualche anno fa.
Stessa cosa per H&M, Zara e le altre GDO dell'abbigliamento (ho lavorato in ognuna di queste GDO soprattutto come magazziniera). Stanze con vestiti ammassati che i clienti portavano indetro per un buchino o un'altro difetto. Tutto buttato. Domanda: vengono riciclati i vestiti?? No. Al massimo viene riciclato il cotone. I sisntetici no. Ed e' quasi tutto sintetico.
Potrei raccontarne altre di queste testimonianze (sperchi negli Hotel di lusso etc.....)
Parliamo di Amazon? Allora io ho sempre comprato usato e cercato di vendere le cose che non utilizzo piu. Da un paio di anni noto che non riesco piu a vendere nulla perche' Amazon ha le sue offerte e prezzi che fanno gola e quindi scoraggia chiunque a comprare usato. Risultato: finiremo come il film della Pixar "Wall-E".
Per me tutto cio' e' SCANDALOSO. Ma quando ne parlo alla gente mi trattano come la rompiballe di turno.

Non riesco a capire (passatemi il gioco di parole) se qui c'è qualcuno che non capisce oppure se sono io quello che non capisce.

Innanzi tutto, riguardo ad Amazon e al link riportato (questo: https://www.repubblica.it/tecnologi...ti-313223048/?ref=RHTP-BG-I294524205-P8-S3-T1) c'è scritto chiaramente "Ovviamente il colosso non è direttamente responsabile di queste scelte: segue perlopiù le indicazioni delle terze parti che vendono attraverso la piattaforma e che, per non pagare le tariffe di stoccaggio nei centri di Jeff Bezos, preferiscono buttare gli oggetti piuttosto che tenerli ancora a disposizione di eventuali ordini. " quindi in sostanza, correggetemi se sbaglio..... le merci vengono buttate perchè noi (tutti noi) non le compriamo..... e questo dovrebbe tagliare definitivamente la testa al toro, basta avere o un po' di buona volontà oppure la pretesa di vietare alla gente di fare "impresa" .... che (tanto per capirci) è diverso dal fare attivismo.

Riguardo a tutto il resto, non ho mai avuto occasione di vedere a intervalli di 20 minuti centianaia di panini, nuggets ecc ecc lanciati nel contenitore dell'umido, mi è cmq capitato di andare al Mac e pure di aver aspettato per mangiare perchè non c'era pronto ciò che desideravo.
Allo stesso modo non ho MAI visto merci abbandonate in cassa in quantità tali da riempire i carrelli ... anzi, non ne vedo quasi mai.... e al supermercato ci vado spesso.... tutto questo naturalmente non significa che non succeda mai, ma probabilmente significa che non succede così spesso da incidere in modo significativo sul bilancio aziendale.
Del resto come ho già avuto modo di scrivere è abbastanza ingenuo pensare che in un banco di gastronomia si venda tutto quanto, e se a qualcuno da così fastidio lo spreco può sempre portarsi via la roba che sta andando a male (ovviamente pagandola, perchè dovrebbe essere chiaro il concetto che se regali ciò che dovresti vendere..... ti tagli le palle da solo)

Infine, forse qualcuno non si rende conto che diventa complicato piazzare sul mercato dell'usato una maglietta di H&M che da nuova costa 10 euro in negozio.... soprattutto se fate il conto che 10 euro sarà (con ogni probabilità) il costo della spedizione.

Mi piacerebbe (e sarebbe credo interessante per tutti) che chi trova queste logiche di mercato così deplorevoli proponesse delle soluzioni; etichettare il tutto come scandaloso? Potrebbe essere la soluzione in effetti.
 
L'opinione di @saraausel è rispettabilissima, ma, sebbene basata su esperienze personali, resta sempre "di parte", sia perchè è frutto di un singolo punto di vista, sia perchè "ideologicamente orientata" in quanto attivista di Greenpeace...
Ora, tutto ciò non significa che quanto detto sia falso, ma semplicemente che, prima di sparare dati statistici (50% di cibo sprecato) sarebbe meglio basarsi su dati scientifici e soprattutto calcolati in modo imparziale.
Detto ciò, il problema sicuramente esiste ed è stigmatizzabile il fatto che si sprechi cibo, quanto al resto, purtroppo, sono i risultati del consumismo e dell'abbattimento dei costi di produzione, che rendono più vantaggioso produrre che sostituire o riparare...
 
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