Innanzitutto bisognerebbe vedere di quale verisone si tratta, se quella in acciaio al carbonio O1 (che personalmente preferire) o quella in acciaio inossidabile martensitico 440C.
Venedo comunque al coltello in se bisogna dire che il prezzo a cui si riesce a trovare in Italia è sprpositato (600 euro o ache più) ma "giustificato", dal punto di vista collezionistico, della fama di tali cotelli e del fatto che ordinandolo pdirettamente alla casa madre bisogna aspettare cinque anni circa.
Il prezzo che si riesce a spunatre invece oridinandolo direttamente non è altissimo, considerando che potrebbero senza problemi alzare i prezzi, visto il numero di richieste di tali coltelli.
Dal punto di vista della pura funzionalità (e quindi analizzando forma del manico, materiali, disegno della lama, ecc) non è certo ai massimi livelli.
Inziamo dai materiali:
O1 o 440C per le lame. Il 440C è probabilmente uno degli acciai inossidabili martensitici più conosciuto. Ha un prezzo abbastanzza basso ma le sue prestiazioni sono discrete. Nulla di eccezionale però. Bassa resilienza, tenuta del filo non molto elevata ma buona facilità di riaffilatura e buona resistenza a ossidazione e corrosione. L'O1 è, a mio avviso, più interessante. Anch'esso è un acciaio abbastanza comune e poco costoso ma, se si ha l'accortezza di fargli un po' di manutenzione (ssendo un acciaio al carbonio con pochissimo cromo ne ha bisogno) da grosse soddisfazioni. Buona resilienza (quasi doppia rispetto a quella del 440C, a 58 Hrc), tenuta del filo e facilità di riaffilatura più che buone.
Legno, micarta o cuoio per i manici. Evitando i modelli da collezione o numerati con manici in avorio o altri materiali, per la produzione standard vengono usati legno, cuoio o micarta. Buoni materiali, confortevoli ed economici, in particolare la micarta, la scelta migliore tra questi.
Per quanto riguarda la geometria del Randall 14 non si può dire che non sia buona, anzi, però ormai appare un po' superata.
Daltronde risulta funzionale, anche se con alcune accortezze potrebbe esserlo ancora di più, ma dal'tronde non sarebbe più u 14 attack.
I biselli concavi così stretti però per certi lavori risutano poco funzionali (lavori pesanti, di chopping ad esempio, ma ance altri lavori. Dovrei provarlo però per poter fare una lista obbiettiva e veritiera). La guardia poi se da una parte è robusta e protegge bene la mano dal'altra diminuisce la maneggevolezza del coltello in lavori in cui è utile allugare il pollice sul dorso del coltello (lavori di punta o di intaglio del legno). Stessa cosa vale per l'incavo per l'indice, praticamente insesistente ma soprattutto per l'impugnatura. I finger groove infati non permettono di spostare la la mano e le dita lungo l'impugnatura, cosa che risulta utile (direi "naturale") visto che il coltello viene impugnato in maniera differente a seconda dei vari tipi di lavori che si devono svolgere.
La forma della lama, anche se classica, garantisce comunque un buon grado di polivalenza.
Il fodero è ottimo e veramente ben rifinito.
Concludendo ritengo il Randall 14 un coltlelo più che buono ma onestamente, visto il suo prezzo e i tempi di attesa, penso che valga la pena acquistarlo solo pe il suo valore collezionistico o se si è innamorati del coltelo in questione, altrimenti in comercio ci sono prodotti migliori sia a partià di prezzo che a prezzi inferiori.
Questa è la mia opinione comunque e come già scritto quello che scrivo non va considerato oro colato. Il coltello poi andrebbe provato per fare considerazioni più approfondite.
Ciao.