Più che altro mi sembra un articolo utile a far interiorizzare un concetto ben preciso, cioè che ogni attività diversa dall'hikikomori sia ambientalmente perniciosa e socialmente deviante.
Dagli dèi del politeismo siamo passati al monoteismo, dal monoteismo all'adorazione del sociale e dell'ambiente. C'è bisogno di sacro e di sacerdoti, lo sappiamo, ma non sono curioso di vedere come va a finire.
Non voglio fare l'apologia di comportamenti discutibili (in città giro in bici da 30 anni, quando non c'erano piste ciclabili e non era nè ambientalmente responsabile nè cool, faceva solo "povero sfigato" - parole testuali degli amici e del capufficio - eh), ma la piega presa mi sembra evidente.
Lo scrissi l'anno scorso o due anni fa, mi aspetto articoli futuri sui danni che le suole vibram "carrarmato" fanno al muschio e alla vegetazione al suolo.
Per ora siamo al fatto che i lupi si turbano se vedono un escursionista. Grazie al cielo i puma (sti impuniti) no.
Abbiamo già i divieti di uscire dai sentieri (che essendo la via più comoda non ha senso lasciare). Niente coltello in tasca, nè fiammiferi.
Senso di colpa, disagio, mestizia.