Escursione Anche noi sul Monte Autore.

Parchi del Lazio
  1. Parco Regionale dei Monti Simbruini
Dati

Data: 19 maggio 2013
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Campo dell'Osso
Località di arrivo: Monte Autore
Tempo di percorrenza: 2 h.
Quota massima: 1853


Descrizione

E alla fine ci siamo andati pure noi. Dopo la bell'escursione raccontata da Nestle (vedi: http://www.avventurosamente.it/vb/161-lazio/20442-monte-autore-14-4-2013-a-2.html) sono partito. Invece di portarmi una bella mora ed un simpatico cane, (vedi sempre la discussione di Nestle per capire cosa intendo) mi sono portato dietro un vivace biondino. No, che avete capito? il vivace biondino è mio figlio di 9 anni. Siamo partiti ieri mattina noi due da soli (le donne di casa, moglie e figlia, non si sono unite) e siamo arrivati in auto fino a Livata, proseguendo poi per campo dell'osso.

Ho superato le due casine di legno ai lati della strada bianca e ho parcheggiato poco più su, all'altezza della prima curva. Siamo scesi e ci siamo accorti del freddo pungente. Eravamo in maglietta in maniche corte e allora abbiamo cominciato a coprirci, ma niente di che, un maglioncino di cotone ed un kwai, non molto, ma camminando ci siamo scaldati.

Partiamo zaino in spalla e alla prima curva uno spettacolo, il primo: delle colline erbose bellissime ai lati della stradina, a sinistra una torre con tetto a cupola argentato (un osservatorio?) a destra una casina di legno. Si entra in una bella faggeta. Troviamo neve, molta neve, non ai livelli dell'escursione di nestle ma comunque abbastanza. Troviamo il cartello stradale che l'anarchico cane di Nestle aveva ..... bagnato e ci rendiamo conto di quanto alta era la neve quel giorno. Continuiamo fino ad arrivare alle Vedute ed è un altro spettacolo!. Una balconata sulla valle del Simbrivio, bellissimo! In quello scenario mozzafiato ci fermiamo ad un tavolo da picnic a mangiare. Panini, acqua, succhi di frutta, ma il freddo è fortino e noi abbiamo preso il tavolo all'ombra di un grosso albero. Tiro fuori il sacco a pelo che porto sempre dietro nello zaino e ci copriamo le spalle. Finito di mangiare si riparte, continuando il sentierino a mezza costa, il panorama è sempre favoloso. Si entra di nuovo in una faggeta e arrivati all'altezza di una croce di metallo giriamo a sinistra (come suggerisce il libro "A piedi nel Lazio") e ci inerpichiamo su per un prato in forte pendio, si affronta un'altra faggeta. E' il tratto più faticoso, in pratica stiamo prendendo la cima dell'Autore "alle spalle". Arriviamo sulla cima con la lignea croce, mio figlio è entusiasta e grida "ABBIAMO CONQUISTATO IL MONTE AUTORE!". Freddo pungente, vento molto forte, panorama bellissimo. Ripartiamo subito e scendiamo dalla parte più semplice ovvero sia quella più diretta verso "Le Vedute". E' sicuramente la strada più veloce e meno faticosa ma, forse il sentiero dell'andata è molto meglio paesaggisticamente. Riscendiamo rapidamente fermandoci di quando in quando a giocare aprendo i ruscelletti che conducono a valle la neve sciolta, liberandoli del fogliame e dei rami. In breve siamo di nuovo all'auto, ci infiliamo dentro e finiamo di mangiare.

Si riparte, ma per tornare non passo per Subiaco, ma per Cervara, stupendo paesino attaccato su una montagna, che le case sembrano lanciate dal basso con la fionda. Consigliata la visita.

Mi spiace non poter inserire foto perchè non avevo la macchina ma penso di tornarci anche perchè sentendo il nostro racconto, le donne della famiglia vogliono esserci anche loro alla prossima.
 
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