Informazione Ancora Duchessa.

Buonasera a tutti.
Sono intenzionato a tornare al lago della Duchessa, qs volta facendo il percorso ad anello.
Ho visto che, praticamente tutti, salgono dalla val di Fua- vallone del cieco, per poi tornare a Cartore xil vallone di Teve.
Qualcuno ha fatto il contrario?
C'è qualche motivo, o difficoltà x cui viene fatta questa scelta?

Grazie
Stefano
 
Ultima modifica:
Non mi ero mai posto la domanda. Forse perché la Val di Fua è più ripida ed è meglio farla in salita. Fra le alternative anche quella di scendere/salire per la Valle della Cesa: prendendo il sentiero appena sopra il Rifugio Panei, oppure con il sentiero di collegamento che parte da quota 1535 del Vallone del Cieco.
 
Quoto... il ripido in salita e la tranquilla strada di fondovalle della val di Teve al ritorno...

Una alternativa vera (pesantuccia) è quella indicata su questa traccia:

http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=2270787

Più umana se organizzata come traversata con un'auto in attesa a cartore.

Più che suggerirtela mi piace parlarne, feci anni fa fino allo Iaccio della Capra con ritorno a Corvaro per la carrareccia che finisce sotto l'autostrada; l'idea di fare il percorso fino alla duchessa per un po' mi ha girato in testa.
 
Ti riferisci al passaggio per Iaccio della Capra? Il sentiero, dopo una parte iniziale evidente, è poco battuto e le segnature a tratti discontinue o poco visibili ma bene o male sempre presenti. E' uno di quei posti dove chi conosce i posti passa un po' dove gli pare ed il classico solco a terra da seguire quasi in automatico non si è formato. Ritrovare le segnature dopo radura importanti può essere un problema. Io ho usato il GPS, il che mi impedisce anche di precisare le difficoltà che avrei trovato andando senza (sicuramente avrei rallentato un bel po' la velocità di marcia). Senza GPS necessita una certa esperienza ed attitudine all'orientamento. Oltre Iaccio della Capra non sono andato (ho scollinato subito per scendere al rifugetto forestale) ma [imho] da lì proseguire verso la duchessa per prati oppure salire sulla cresta del Morrone mi è sembrato che si potesse fare procedendo a vista.
 
Ti riferisci al passaggio per Iaccio della Capra? Il sentiero, dopo una parte iniziale evidente, è poco battuto e le segnature a tratti discontinue o poco visibili ma bene o male sempre presenti. E' uno di quei posti dove chi conosce i posti passa un po' dove gli pare ed il classico solco a terra da seguire quasi in automatico non si è formato. Ritrovare le segnature dopo radura importanti può essere un problema. Io ho usato il GPS, il che mi impedisce anche di precisare le difficoltà che avrei trovato andando senza (sicuramente avrei rallentato un bel po' la velocità di marcia). Senza GPS necessita una certa esperienza ed attitudine all'orientamento. Oltre Iaccio della Capra non sono andato (ho scollinato subito per scendere al rifugetto forestale) ma [imho] da lì proseguire verso la duchessa per prati oppure salire sulla cresta del Morrone mi è sembrato che si potesse fare procedendo a vista.
No, mi riferivo al mio percorso, in particolare a quando abbandonare la carrareccia in val di Teve x dirigersi verso malopasso..
Stefano
 
Ooops! Condivido le tue perplessità su quel punto perché c'é da attraversare un boschetto... credo che basti metere in conto una certa perdita di tempo per azzeccare la parte rocciosa del sentiero... se ben ricordo il malopasso da valle si identifca visivamente (almeno finché non entri nel bosco... vedi foto - Crediti foto, "etichette" incluse: dal sito del parco)


capoteve_2015_gf.jpg



ATTENZIONE: foto che segue da confermare!!!

Il bivio tra il sentiero 2 ed il 2A che sale al malopasso per quanto mi ricordo è segnato così... spero che qualcuno lo possa confermare... ci sta pure che scendendo questo masso serva a poco e non ci si faccia troppo caso, ma salendo sì...


31-Rotellemancanti-Monte-Velino.jpg


(Credito foto: http://rotellemancanti.bike/mtb/itinerari/italia/abruzzo/velino/)

Dal masso a N fino al bosco e poi NNO... incrociando le dita!
 
Ultima modifica:
In un "A piedi nel Lazio" ( in verità un po' datato,Stefano Ardito scrive" Subito prima degli stazzi, nel punto in cui la carrareccia di fondovalle smette di salire, si imbocca a sinistra un'ampia mulattiera che rientra nella faggeta, e poi sale a mezzacosta, fino ad un tratto un po' ripido e roccioso( malopasso), che il sentiero supera comunque senza difficoltà"

La prima parte coincide con la prima foto.
Se dovessi andare ( inognita meteo) non mancherò di aggiornarvi.

Stefano
 
L'ho fatta (come tutti) solo in discesa riguardo alla descrizione dell'Ardito mi viene da dire che quando arrivi lì stai nel bel mezzo di un bel prato, se per "ampia mulattiera" si intende un solco scavato dalle peste degli escursionisti non ci farei troppo conto, solchi di quel genere si formano quando il passaggio bene o male è obbligato.
 
L'ho fatta (come tutti) solo in discesa riguardo alla descrizione dell'Ardito mi viene da dire che quando arrivi lì stai nel bel mezzo di un bel prato, se per "ampia mulattiera" si intende un solco scavato dalle peste degli escursionisti non ci farei troppo conto, solchi di quel genere si formano quando il passaggio bene o male è obbligato.
Mi stai smontando l'idea :(.
Quasi quasi la faccio al contrario anch'io...
Stefano
 
Il Malopasso me lo sono perso solo una volta anni fa in una tormenta. Per il resto mi sembra difficile da mancare. Io sono saliro per la Val di Teve a luglio e a quel bivio sono andato a destra verso la Capanna di Sevice. E a sinistra si vedeva bene il percorso per il Malopasso. Ora sono fuori, ma sul mio sito da qualche parte sotto Itinerari>Velino-Sirente trovi sicuramente una traccia GPS con il Malopasso e sotto uno dei Velini le foto del Malopasso dal bivio della Val di Teve, dove c'è anche uno stazzo diruto. Il masso però me lo sono perso.
 
Salendo dalla val di Teve è difficile mancare il Malopasso.Si arriva ad un grande prato da cui a destra si va sul Velino e a sinistra evidentissimo il sentiero sassoso del Malopasso,ma mi pare che ci siano pure dei segni.Nessun problema ci passai una volta che c'era ancora la neve.La val di Fua è molto ripida e poi tra poco sarà piena di foglie che rendono un pò difficoltosa la salita.Ricordiamoci che per alcuni mesi la val di Teve è chiusa,ma non mi ricordo quali meglio informarsi .http://www.riservaduchessa.it/sul sito ci sono anche i nm.di telefono.
 
Salendo dalla val di Teve è difficile mancare il Malopasso.Si arriva ad un grande prato da cui a destra si va sul Velino e a sinistra evidentissimo il sentiero sassoso del Malopasso,ma mi pare che ci siano pure dei segni.Nessun problema ci passai una volta che c'era ancora la neve.La val di Fua è molto ripida e poi tra poco sarà piena di foglie che rendono un pò difficoltosa la salita.Ricordiamoci che per alcuni mesi la val di Teve è chiusa,ma non mi ricordo quali meglio informarsi .http://www.riservaduchessa.it/sul sito ci sono anche i nm.di telefono.
Grazie.
Infatti volevo fare la val di Teve qs we o il prossimo proprio perchè chiude dall'1/10 al 31/5...
Stefano
 
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