Ande:come sopravvivere?

E' possibile che ormai i grossi aerei di linea non usino piu' carte cartacee? Io penso usino solo cose computerizzate da diversi anni (suppongo).
Anche oggi ci sono le cartine ..... di carta ..... anche sui 747 e molto spesso sono più consultate di quelle elettroniche perchè è più facile trovarle (sapendo dove cercarle).
I piloti, qualsiasi, militari, commerciali o civili hanno sempre con sè una pseudo agenda (o un cosciale) dove ci sono materialmente tutte le informazioni, su supporto cartaceo, che gli servono.
Anche i piloti di allora ne avevano una.
Inoltre considera che allora l'elettronica non era la stessa di oggi ...... il GPS senza il degrado è del 2000, il progetto GPS (civile) nasce nel 1991 ..... il disastro aereo delle ande è del 1971.

Veri, veri eroi
Personalmente non li chiamerei eroi e penso che neanche loro si considerino degli eroi ...... sono semplicemente dei sopravvissuti.

Ciao, Gianluca
 
Questa storia mi ha affascinato moltissimo e sotto vari aspetti.Sono stati davvero in gamba a gestire tutte le situazioni venute a crearsi.Soprattutto sotto l'aspetto psicologico (mangiare i propri amici non è da tutti),e vero l'istinto di sopravvivenza porta a questo,spingendoci fino alle cose più impensabili ma sono sicuro che molti avrebbero preferito morire di fame.Poi ce la questione del panico che hanno saputo non manifestarlo.Ho letto di storie di tempi passati dove superstiti di un naufragio morirono affogati a causa dal panico di massa che si era venuto a creare e di violenze tra loro.Quindi secondo me,date le sfortunate circostanze non potevo far di meglio.
Ma una cosa vorrei esporla.Dopo 8 giorni di ricerche inutili hanno dato per morti e dispersi tutti.L'aereo per fatalità era anche bianco quindi giustamente si confondeva con l'ambiente circostante.Ma una cosa non mi quadra....hanno fatto cose impossibili e inimmaginabili ma non sono riusciti a farsi notare!!!Ho visto la ricostruzione su un programma con foto vere ed avevano usato come raccogli acque delle lastre di alluminio prese dalla carcassa dell'aereo..e quì che non mi trovo...possibile che non potevano sfruttare,nel momento in cui passavo i soccorsi sulle loro teste,il riflesso del Sole con le lamiere in alluminio? ..come lo specchio???? così facendo gli avrebbero visto di sicuro..o addirittura accendere un fuoco con della plastica che fa fumo nero che in quella zona si sarebbe visto a km di distanza..credo che almeno uno di loro aveva..accendini o fiammiferi..lenti per gli occhiali o addirittura fare contatto con la batteria trai fili creando una scintilla.Insomma spero di aver detto delle evidenze,magari potevano salvarsi..voi che dite?
 
possibilmente non c'era nulla da bruciare, solo neve. Credo che gli arredi degli aerei siano ignifughi e probabilmente gli alberi stavano sotto metri di neve (se ma ci sono stati lì)
 
In effetti non hai tutti i torti.... Una delle prime cose che fecero i dispersi del dirigibile italia fu proprio dipingere di rosso la tenda, ma loro avevano la fortuna di avere della vernice rossa disponibile che usavano per delle misurazioni, dubito sull'areo ci fosse qualcosa di simile.
Forse avrebbero potuto ammassare dei bagagli a forma di grosso help, ma probabilmente nevicata troppo spesso, e poi avevano anche poca roba visto che erano pure senza coda, se non sbaglio avevano solo pochi bagagli a mano. Per bruciaro, penso non avessero proprio nulla neppure per scaldarsi.
Certo fu davvero una situazione tragica non c'è che dire....
 
Piers Paul Read
Tabù. La vera storia dei sopravvissuti delle ande

Questo libro parla della vicenda in questione. Lo ho letto qualche anno fa. Molto toccante. Lo consiglio.
 
La "tenda rossa" vede come soggetti dei militari ed anche se, probabilmente, la parola "survival" non era ancora stata inventata o quanto meno così "abusata" erano pur sempre soggetti preparati e non dei bischelli che andavano a fare una partita di rugby.

Ciao, Gianluca
 
Vero in effetti erano persone molto diverse, militari, probabilmente volontari che quindi sapevano già a cosa andavano incontro ed erano preparati e con gli attributi necessari.

Forse, dico forse, l'antartide è anche meno brutta del posto dove cadde questo aereo. Ricordo un'intervista di uno scienziato italiano che fa missioni in antartide e disse che a -30 non è poi così freddo come ci si potrebbe aspettare, sopratutto per via dell'umidità inesistente. A me sembra surreale ma pare siano aspetti reali.

La tenda rossa poi avevano anche cacciagione e armi, almeno stando al film, insomma in effetti forse non erano tanto mal messi anche se in un luogo tanto sperduto.....
 
Visto che siamo in tema, ricordate la storia di quel capitano che si perse con la sua ciurma su un'isola deserta e ghiacciata per mesi, poi riuscì a tornare attraversando l'atlantico e a chiamare aiuto a bordo di una piccolissima scialuppa riparata e potenziata sul posto?


Non mi viene proprio il nome ma è una vicenda molto famosa. Qualche mese fa seguii la storia in un documentario di alberto angela.
 
Non mi viene proprio il nome ma è una vicenda molto famosa. Qualche mese fa seguii la storia in un documentario di alberto angela.
EEEEEEHHHHHH Johnn scusa se ti tiro le orecchie (bonariamente) per questa tua dimenticanza ma lo faccio da Avventuroso ad Avventuroso :D :D :D, comunque il signore in questione suppongo sia SIR Ernest Henry Shackleton grande esploratore e soprattutto da quanto riportato in molti libri e documentari grande UOMO ben voluto e stimato dal proprio equipaggio (in particolar modo immagino da quello dell' Endurance con cui nella seconda spedizione antartica del 1914 tentò di attraversare il polo sud).
Ernest Henry Shackleton - Wikipedia
Iporto una frase curiosa che la dice lunga su questo grande esploratore "dell'era moderna":
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
« Datemi Scott a capo di una spedizione scientifica, Amundsen per un raid rapido ed efficace; ma, quando siete nell'avversità e non intravedete via d'uscita, inginocchiatevi e pregate Dio che vi mandi Shackleton »
( Raymond Priestley)
 
Si lui! Shackelton!! :)
Devo ricordarmelo caspita, io con i nomi....

Certo fu un grande uomo non c'è che dire, peccato che su wikipedia non raccontano tutta la storia, io rimasi sbalordito da tanta forza e bravura! Però forse in rete si potrebbe trovare il documentario di Alberto Angela, da vedere assolutamente.
 
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