Dati
Data: 17/02/2019
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Mondrone
Località di arrivo: Mondrone
Tempo di percorrenza: 6/7 ore pause incluse
Chilometri: difficile da dire, forse 20
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: pendii ripidi e canali, valutare bene il pericolo valanghe, nevai infidi
Periodo consigliato: beh... dipende che difficoltà volete affrontare... d'estate per me farebbe troppo caldo, visto che è tutta rivolta a sud e prende un sacco di sole
Segnaletica: GTA, bianca/rossa (nuova di pacca) e ometti
Dislivello in salita: 1100/1200 tenendo conto che a seconda delle condizioni ci sono diversi sentieri possibili e si può perdere un po' di quota per passare una gola
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2350
Accesso stradale: parcheggiare a Mondrone, vicino all'attacco della GTA o uno degli altri sentieri vicini
Tutte le foto sono qui
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2352699201453878&type=1&l=9552755cc4
Descrizione
Oggi altra gita primaverile in questo inverno caldo e secco. Fortunatamente un vento fresco lieve e non fastidioso ha evitato comunque che soffrissi troppo il caldo.
Al solito ero attrezzato per i -15°, inoltre avevamo dietro i ramponi e le ciaspole. Ancora una volte le ciaspe sono rimaste attaccate agli zaini (tutto allenamento!) e in certi passaggi però avrei preferito avere dietro la picca.
Bellissima giornata di sole, la pianura era coperta di smog per assenza di vento.
La valle d'Ala in generale comunque rimane relativamente "selvaggia" e bellissima. La zona comunque è poco frequentata, turisti o alpinisti zero in questo periodo e queste salite minori sono praticamente solo per veri amatori o "vecchi del posto".
Ero con Pietro, esperto conoscitore di queste vallate, oltre che in generale della montagna... è sempre un piacere anche perchè imparo un sacco di cose.
Caldo e neve non vanno molto d'accordo, la gita andava quindi valutata passo per passo (cominciando dal bar del paese ) per minimizzare i rischi legati ad un'area di vallate laterali strette e pendii anche piuttosto verticali.
Non siamo saliti dalla normale per il bivacco Molino per questioni anche di sicurezza e opportunità, uscendo sovente di sentiero e tagliando le strade.
Decidiamo di provare comunque ad arrivare al Colle della Pera Morta che sovrasta il Bivacco Molino.
L'Uja di Mondrone, che sovrasta tutta la salita e il bivacco, comunque non è salita in questo periodo ed è percorribile praticamente solo in assenza di neve.
Dal parcheggio saliamo in un ampio nevaio (perchè all'ombra) attraversando il torrente.
Si continua salendo nel bosco (qui la neve è quasi assente) per sentieri non troppo ufficiali ex-GTA, fino a incrociare la GTA nuova... pieno di malghe dei pastori da ste parti, ottimamente attrezzate e ora deserte. Alpeggio delle Mule, Ai Piani e Frere...
Dopo il bosco un po' di alpinismo facile nell'erba, andandolo a cercare, giusto per prenderci la mano.
Si sceglie con cura il percorso perchè sappiamo che ci sono pareti scoscese e ampi nevai con neve incosistente e con fondo ignoto.
Sappiamo che il passaggio chiave della gita sarà un traverso un po' esposto su questa neve infida e il seguente canale innevato piuttosto ripido.
Si discuterà poi di dove attraversarlo per diminuire il rischio.
Calziamo i ramponi e cominciamo l'avvicinamento, alle volte si sfonda negli accumuli di neve. Inizialmente l'ombra delle montagne da sinistra ci ripara e mantiene la neve.
Ormai da qui in avanti è tutto sole e abbastanza caldo.
L'Uja ci guarda dall'alto
manca poco ormai, siamo al colletto
laggiù in basso c'è il bivacco
obiettivo raggiunto!
si scende non dalla via di salita, che valutiamo ormai sempre più pericolosa per via del caldo... ci teniamo invece sull'altra sponda che prendendo più sole ha meno neve
andiamo quindi a scendere cercando di andare a incrociare la GTA, che sappiamo salire sull'altra sponda... non calciamo ancora per molto i ramponi, ci sono ancora pochi nevai da affrontare... pausa pranzo ormai tarda e via
un po' di cresta per tornare nel bosco
scendendo avvistiamo svariati animali, ma non altre persone
l'anello ci condurrà ad altri alpeggi
giù nel bosco, a due valli di distanza, e a pochi metri dall'auto.
Tutte le foto sono qui
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2352699201453878&type=1&l=9552755cc4
Data: 17/02/2019
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Mondrone
Località di arrivo: Mondrone
Tempo di percorrenza: 6/7 ore pause incluse
Chilometri: difficile da dire, forse 20
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: pendii ripidi e canali, valutare bene il pericolo valanghe, nevai infidi
Periodo consigliato: beh... dipende che difficoltà volete affrontare... d'estate per me farebbe troppo caldo, visto che è tutta rivolta a sud e prende un sacco di sole
Segnaletica: GTA, bianca/rossa (nuova di pacca) e ometti
Dislivello in salita: 1100/1200 tenendo conto che a seconda delle condizioni ci sono diversi sentieri possibili e si può perdere un po' di quota per passare una gola
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2350
Accesso stradale: parcheggiare a Mondrone, vicino all'attacco della GTA o uno degli altri sentieri vicini
Tutte le foto sono qui
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2352699201453878&type=1&l=9552755cc4
Descrizione
Oggi altra gita primaverile in questo inverno caldo e secco. Fortunatamente un vento fresco lieve e non fastidioso ha evitato comunque che soffrissi troppo il caldo.
Al solito ero attrezzato per i -15°, inoltre avevamo dietro i ramponi e le ciaspole. Ancora una volte le ciaspe sono rimaste attaccate agli zaini (tutto allenamento!) e in certi passaggi però avrei preferito avere dietro la picca.
Bellissima giornata di sole, la pianura era coperta di smog per assenza di vento.
La valle d'Ala in generale comunque rimane relativamente "selvaggia" e bellissima. La zona comunque è poco frequentata, turisti o alpinisti zero in questo periodo e queste salite minori sono praticamente solo per veri amatori o "vecchi del posto".
Ero con Pietro, esperto conoscitore di queste vallate, oltre che in generale della montagna... è sempre un piacere anche perchè imparo un sacco di cose.
Caldo e neve non vanno molto d'accordo, la gita andava quindi valutata passo per passo (cominciando dal bar del paese ) per minimizzare i rischi legati ad un'area di vallate laterali strette e pendii anche piuttosto verticali.
Non siamo saliti dalla normale per il bivacco Molino per questioni anche di sicurezza e opportunità, uscendo sovente di sentiero e tagliando le strade.
Decidiamo di provare comunque ad arrivare al Colle della Pera Morta che sovrasta il Bivacco Molino.
L'Uja di Mondrone, che sovrasta tutta la salita e il bivacco, comunque non è salita in questo periodo ed è percorribile praticamente solo in assenza di neve.
Dal parcheggio saliamo in un ampio nevaio (perchè all'ombra) attraversando il torrente.
Si continua salendo nel bosco (qui la neve è quasi assente) per sentieri non troppo ufficiali ex-GTA, fino a incrociare la GTA nuova... pieno di malghe dei pastori da ste parti, ottimamente attrezzate e ora deserte. Alpeggio delle Mule, Ai Piani e Frere...
Dopo il bosco un po' di alpinismo facile nell'erba, andandolo a cercare, giusto per prenderci la mano.
Si sceglie con cura il percorso perchè sappiamo che ci sono pareti scoscese e ampi nevai con neve incosistente e con fondo ignoto.
Sappiamo che il passaggio chiave della gita sarà un traverso un po' esposto su questa neve infida e il seguente canale innevato piuttosto ripido.
Si discuterà poi di dove attraversarlo per diminuire il rischio.
Calziamo i ramponi e cominciamo l'avvicinamento, alle volte si sfonda negli accumuli di neve. Inizialmente l'ombra delle montagne da sinistra ci ripara e mantiene la neve.
Ormai da qui in avanti è tutto sole e abbastanza caldo.
L'Uja ci guarda dall'alto
manca poco ormai, siamo al colletto
laggiù in basso c'è il bivacco
obiettivo raggiunto!
si scende non dalla via di salita, che valutiamo ormai sempre più pericolosa per via del caldo... ci teniamo invece sull'altra sponda che prendendo più sole ha meno neve
andiamo quindi a scendere cercando di andare a incrociare la GTA, che sappiamo salire sull'altra sponda... non calciamo ancora per molto i ramponi, ci sono ancora pochi nevai da affrontare... pausa pranzo ormai tarda e via
un po' di cresta per tornare nel bosco
scendendo avvistiamo svariati animali, ma non altre persone
l'anello ci condurrà ad altri alpeggi
giù nel bosco, a due valli di distanza, e a pochi metri dall'auto.
Tutte le foto sono qui
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