- Parchi della Toscana
-
- Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna
Dati
Data: 30/5/2021
Regione e provincia: Toscana, Firenze
Località di partenza: Castagno d'Andrea
Tempo di percorrenza: 8h 30' circa (escluse le pause)
Chilometri: 26 circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1625 m circa
Quota massima: 1657 m
Descrizione
Anello che si sviluppa principalmente sotto il bosco. Sono partito dal Castagno d'Andrea parcheggiando in prossimità del torrente. Mi dirigo prendendo le indicazioni per il sentiero 14 sino a raggiungere un cimitero, Qui comincia con indicazioni per evidente il sentiero 9 che ha preso il nome di sentiero G. Balli un uomo che venne ucciso dalla furia nazista e subito l'inizio del sentiero è presente una croce per commemorarlo.
Comicnia la continua e graduale salita sino a raggiungere dopo circa un'ora un bivio che mi permette di raggiungere la cascata di Piscino.
Ritorno al bivio e prendo le indicazioni per il Giogo di Castagno scendendo di quota e cominciando, dopo aver raggiunto un torrente, a salire sino a raggiungerlo. Qui è presente un bel panorama verso il M. Acuto con le sue ripe
e verso Castagno d'Andrea.
Proseguo a salire raggiungendo il Rif. Fontanelle
dove c'erano persone che stavano facendo pulizie.
Proseguo ulteriormente sino a raggiungere in un primo momento il Passo Piancastelli e successivamente M. Falco dove non è presente nessuna croce di vetta ma un segnale che indica il raggiungimento della cima.
Sosto su una panchina ivi presente gustandomi il panorama.
Proseguo raggiungendo successivamente il M. Falterona.
Mi è piaciuto molto il panorama verso la vallata scorgendo da una parte le Balze delle Rondinaie.
Comincio a scendere di quota vedendo di tanto in tanto la sagoma del M. Acuto.
raggiungendolo.
C'è da dire che il tratto di salite per il M. Acuto decisamente inselvatichito e poco curato: diversi alberi caduti mi obbligano ad aggirare il sentiero.
Camminando ora ormai fuori dal bosco con alla mia sinistra la sagoma (credo) dell'Alpe di Catenaia
mi dirigo per il M. Massicaia
dove è presente una croce rudimentale.
Questo tratto è sicuramente quello più panoramico essendo costantemente fuori dal bosco avendo diversi scorsi sulle cime più elevato del parco nazionale delle foreste casentinesi
e immersi completamente nel verde
proseguo la mia discesa lungo la cresta.
Ad un certo punto devio prendendo il sentiero 20 raggiungendo il punto di partenza
passando per il centro del paese dove è presente una bella chiesa.
Data: 30/5/2021
Regione e provincia: Toscana, Firenze
Località di partenza: Castagno d'Andrea
Tempo di percorrenza: 8h 30' circa (escluse le pause)
Chilometri: 26 circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1625 m circa
Quota massima: 1657 m
Descrizione
Anello che si sviluppa principalmente sotto il bosco. Sono partito dal Castagno d'Andrea parcheggiando in prossimità del torrente. Mi dirigo prendendo le indicazioni per il sentiero 14 sino a raggiungere un cimitero, Qui comincia con indicazioni per evidente il sentiero 9 che ha preso il nome di sentiero G. Balli un uomo che venne ucciso dalla furia nazista e subito l'inizio del sentiero è presente una croce per commemorarlo.
Comicnia la continua e graduale salita sino a raggiungere dopo circa un'ora un bivio che mi permette di raggiungere la cascata di Piscino.
Ritorno al bivio e prendo le indicazioni per il Giogo di Castagno scendendo di quota e cominciando, dopo aver raggiunto un torrente, a salire sino a raggiungerlo. Qui è presente un bel panorama verso il M. Acuto con le sue ripe
e verso Castagno d'Andrea.
Proseguo a salire raggiungendo il Rif. Fontanelle
dove c'erano persone che stavano facendo pulizie.
Proseguo ulteriormente sino a raggiungere in un primo momento il Passo Piancastelli e successivamente M. Falco dove non è presente nessuna croce di vetta ma un segnale che indica il raggiungimento della cima.
Sosto su una panchina ivi presente gustandomi il panorama.
Proseguo raggiungendo successivamente il M. Falterona.
Mi è piaciuto molto il panorama verso la vallata scorgendo da una parte le Balze delle Rondinaie.
Comincio a scendere di quota vedendo di tanto in tanto la sagoma del M. Acuto.
raggiungendolo.
C'è da dire che il tratto di salite per il M. Acuto decisamente inselvatichito e poco curato: diversi alberi caduti mi obbligano ad aggirare il sentiero.
Camminando ora ormai fuori dal bosco con alla mia sinistra la sagoma (credo) dell'Alpe di Catenaia
mi dirigo per il M. Massicaia
dove è presente una croce rudimentale.
Questo tratto è sicuramente quello più panoramico essendo costantemente fuori dal bosco avendo diversi scorsi sulle cime più elevato del parco nazionale delle foreste casentinesi
e immersi completamente nel verde
proseguo la mia discesa lungo la cresta.
Ad un certo punto devio prendendo il sentiero 20 raggiungendo il punto di partenza
passando per il centro del paese dove è presente una bella chiesa.
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