Escursione Anello, Colle Pelato (1614m) ed il Montagnone (1682) da Forca di Valle

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 3/11/2016
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: Forca di Valle, frazione di Isola del Gran Sasso
Località di arrivo: Forca di Valle
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: da un calcolo approssimativo su mappa direi poco meno di 10km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna eccetto un tratto con alberi franati
Periodo consigliato: tutto l'anno se l'innevamento lo consente
Segnaletica: scarsa nella parte iniziale, buona nei pressi del Montagnone e del rifugio Delfico
Dislivello in salita: circa 900
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1682
Accesso stradale: SP63 da Isola del Gran Sasso


Descrizione

In questi tempi scossi dal sisma anche nella mia provincia (per la mia famiglia un grande spavento ma per fortuna tutto bene) anche l'attività montanara ha subito qualche stop, tra mancanza di tempo perchè intenti a fare altro ed il meteo che con l'avvicinarsi della stagione invernale inizia a fare i primi capricci.
In questo contesto ho una mezza giornata libera il 3 novembre ed il caso vuole che riesca ad incastrare uno degli zii di mia moglie, montanaro con la buccia, per fare un giretto insieme... e dove si va? Anche lui non ha troppo tempo a disposizione ed il meteo passerà dal coperto allo sta piovendo nel pomeriggio.
Allora mi propone un giro dalle sue parti, Isola del Gran Sasso, paese alle pendici del gigante nostrano e quindi punto di partenza di diverse escursioni. In particolare, da una frazione ovvero Forca di Valle, saliremo via cresta sul Colle Pelato che la domina e da lì via cresta sino alla propaggine della cresta che dalla Madonnina del Gran Sasso sita ai piedi del corno piccolo si allunga verso Nord. Un giretto che avrebbe panorami mozzafiato sia verso la Laga che soprattutto verso il Gran Sasso rispetto al quale ci si trova su un balcone privilegiato... ma so che sarà tutto coperto e poco mi importa, sono con una persona che stimo moltissimo, in una zona bella quanto poco conosciuta ai più e soprattutto ho voglia di camminare... ma ora basta parole, passo alle foto con qualche descrizione...


Dal borghetto di Forca di Valle si posteggia l'auto, c'è un fontanile molto utile se serve (noi abbiamo parcheggiato proprio lì) e si segue la strada che diventa subito sterrata.
Il sentiero ha un bivio a sinistra che porterebbe direttamente al "fontanino" ovvero al rifugio Delfico, ma noi tiriamo dritti e puntiamo il Colle Pelato

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La brecciata termina dopo diverse svolte, l'affaccio verso il mare sarebbe bello se non fosse offuscato dal mal tempo, comunque ci addentriamo nel bosco alla base del colle che rappresenta la prima peculiarità della gita di oggi: siamo nella "Selva degli Abeti" ovvero uno dei rari boschi endemici di abete bianco sul Gran Sasso... per chi come noi è abituato a quercia e faggio l'atmosfera è davvero particolare...

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E nella selva degli Abeti scopriamo che per fortuna c'è chi si occupa del contenimento dei cinghiali, davvero troppo numerosi oramai sul Gran Sasso... un lupo è passato da qui!

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Il sentiero procede comodo per lungo tratto, poi brevemente si inerpica

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regalandoci finalmente qualche passaggio più divertente, comunque le passeggiate nei boschi a me piacciono anche su sterrate

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la breve salita e svolta repentina ci ha portato dalla parte opposta del colle, procediamo nel bosco anche da questo lato e notiamo quanto verde sia il muschio... peccato per il grigio che ci circonda, ho già deciso che tornerò spesso da queste parti, anche perchè sono sicuro che all'amico @Leo da solo piacerà...

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Superato il bosco si apre una bellissima piccola radura, sembra un oasi di pace in mezzo alla civiltà che qui non è così lontana: ma non si vede!

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Dalla radura puntiamo senza traccia verso Est, verso il cucuzzolo che si immagina dietro gli alberi ormai quasi spogli, inizia anche a piovere un po', ma facciamo questo strappetto finale e la croce del Colle Pelato ci avvisa che siamo in vetta.

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La coltre di nubi copre il Gran Sasso, anche la vista a valle non è come dovrebbe a causa della foschia, ma io respiro aria alta e sto bene e poi da qui una lunga cresta ci porterà dalla parte opposta. intanto sbircio verso la Laga... anche verso lì il panorama sarebbe splendido

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Ma proseguiamo oltre su questo balcone, di fronte a noi si staglierebbe il corno Grande se non ci fossero le nuvole, ma ormai ti conosco e ci tornerò

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La cresta è anche divertente...

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Poi dobbiamo fare un traverso sul boschetto di fronte a noi e la mia guida mi preannuncia che ci sarà da fare il cinghiale perchè le pesanti nevicate del marzo 2015 hanno fatto vittime tra gli alberi ed oggi col fango sarà ancor più ruspante... un unica foto, perchè mi sono aiutato anche con le unghie

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Superato il tratto ostico ne inizia uno in cui il bosco è spesso a strapiombo sulla cresta del Montagnone, nonostante la nebbia sono incantato

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Qui anche qualche segnavia appare al limitare del bosco

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il sentiero potrebbe effettuarsi anche tenendosi più sullo strapiombo, ma vista la nebbia e le rocce viscide preferiamo stare più internamente perchè in alcuni passaggi gli alberi costringono ad esporsi un po' e oggi non è il caso...

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L'ultimo tratto della cresta (quello che sarebbe ancor più panoramico) è completamente avvolto nella nebbia, allora seguiamo il sentiero che da qui scende verso valle di nuovo nel bosco

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A mezzacosta regala altri passaggi panoramici

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e sbuchiamo letteralmente su quella che doveva essere la strada che doveva collegava Prati di Tivo (dalla piana del Laghetto o Cima Alta) a mi pare a Montorio.. da qui si potrebbe proseguire appunto per cima alta e intravediamo la croce dell'Arapietra alla nostra destra (nella foto si vede in alto a destra su una cima erbosa), oppure seguire la strada molto ampia, ma invece scendiamo per una traccia appena evidente perchè il cartello è caduto... anche da qui il panorama sul gran sasso posso solo immaginarlo, ma mi basta

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dopo un po' di svolte giungiamo al rifugio "Delfico" o del Fontanino, alle sue spalle c'è un fontanile e questa è una vera rarità per questa zona del gran sasso, così come la cresta che abbiamo percorso ora si è liberata in alcuni tratti ed è visibile sopra di noi... è ora di pranzo, e consumiamo il nostro pasto sfruttando anche l'acqua fresca della fonte che è sempre un piacere incontrare.

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Da qui a Forca di Valle il sentiero è evidente e segnalato nell'unica svolta che si incontra (nei pressi della cosiddetta Pianalunga (o "lu n’cuume") un altra crestina panoramica che però evitiamo di percorrere perchè allungherebbe i tempi e poi di panorama avremmo ben poco da vedere visto che tra l'altro ha anche iniziato a piovere... ce la lasciamo sulla destra nostra proseguendo su una traccia che scende a valle (segnalata vi dicevo). Il meteo non ci ha aiutato, ma non è nemmeno stato troppo inclemente, ho visitato posti nuovi a due passi da casa che sono anche raccordi molto comodi per traversate future oppure fughe veloci ma remunerative in caso di poco tempo a disposizione... insomma, un'altra bella giornata.
Alla prossima!
 
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Come sempre bellissimo fotoracconto.
Complimenti e grazie per aver condiviso.

Come sempre grazie a te, Orso! :si:

Gran bei posti che con le sfumature dell autunno diventano incantevoli.
Grazie per averci fatto partecipi.

Gentilissimo, Marco, ti ringrazio ;)

Marco

Bellissimo il bosco sullo strapiombo.
Complimenti

E si... ci tornerò sicuramente, merita una visita con altra visibilità.. ;)
 
Un altro viaggio in un ulteriore angolo di Appennino nascosto e caratteristico!
Ho seguito anche stavolta il tuo racconto con la carta dei sentieri sotto gli occhi; in realtà questo percorso è un pò ai margini dei quadranti ufficiali, quindi ci ho messo un pò per localizzare i tuoi way points.
Per il resto, immagini del tutto autunnali, in cui hai saputo catturare sapientemente i colori del bosco nonchè il verde dei licheni.
Impressionante il bosco sul limitare dell'orrido sulla cresta del Montagnone, con quelle condizioni di umidità dovrebbe essere stato un tratto che necessitava più di qualche cautela.
Complimenti per il fotoracconto e per la scelta dell'itinerario ... ma per quest'ultima sei fortunato, dalle tue parti hai molto da scegliere!;);)
 
Bellissima questa escursione !!!:woot:da ripetere assolutamente.....le creste una più bella dell'altra, ci vengo ben volentieri alla prossima uscita ....poi se nevica non so:help:.... comunque mi piacerebbe mettere gli scarponi su quel bosco a strapiombo ... anche con le nuvole i colori davvero splendidi. Complimenti ad entrambi!!
 
Un altro viaggio in un ulteriore angolo di Appennino nascosto e caratteristico!
Ho seguito anche stavolta il tuo racconto con la carta dei sentieri sotto gli occhi; in realtà questo percorso è un pò ai margini dei quadranti ufficiali, quindi ci ho messo un pò per localizzare i tuoi way points.
Per il resto, immagini del tutto autunnali, in cui hai saputo catturare sapientemente i colori del bosco nonchè il verde dei licheni.
Impressionante il bosco sul limitare dell'orrido sulla cresta del Montagnone, con quelle condizioni di umidità dovrebbe essere stato un tratto che necessitava più di qualche cautela.
Complimenti per il fotoracconto e per la scelta dell'itinerario ... ma per quest'ultima sei fortunato, dalle tue parti hai molto da scegliere!;);)

Ciao Stefano, come sempre grazie!

Anche nella mia cartina questo itinerario è al margine, credo anche perché parte prima dell'inizio della zona parco (Forca non è compresa nel parco nazionale ed il confine del parco non è nemmeno troppo vicino dall'inizio del sentiero), comunque sulla mia carta vecchiotta non c'è il sentiero che ho fatto verso il colle Pelato attraverso la selva degli Abeti.

Al di là dell'itinerario che abbiamo effettuato, è stato bello scoprire e comprendere il passante per Cima Alta e quindi l'accesso verso la Madonnina del Corno Piccolo nonché la presenza del rifugio... sia in veste invernale come passeggiata con poco dislivello e tanto panorama (Piana del Laghetto/Montagnone) sia come raccordo per giri più lunghi ed articolati, è stata davvero una esperienza fruttuosa.

Il bosco sull'orrido era davvero splendido, peccato non esserci arrivato con fogliame appena più fitto... ovviamente, come hai giustamente evidenziato, meglio fare attenzione anche se la possibilità di tenersi ad una certa distanza c'è sempre, però lo strapiombo è netto ed è bene tenerlo presente... nonostante la nebbia, il paio di volte che abbiamo cercato l'affaccio per sbirciare, mi sono comunque tenuto ad una distanza che io definisco da "timore reverenziale" :lol:

Grazie per i complimenti e si, sono fortunato ed ho ancora tanto da scoprire qui... ;)
 
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Bellissima questa escursione !!!:woot:da ripetere assolutamente.....le creste una più bella dell'altra, ci vengo ben volentieri alla prossima uscita ....poi se nevica non so:help:.... comunque mi piacerebbe mettere gli scarponi su quel bosco a strapiombo ... anche con le nuvole i colori davvero splendidi. Complimenti ad entrambi!!

Eh, socio... Questo è un bel giretto a portata di mano, sicuro che lo rifacciamo insieme appena possibile ;)

Per la neve il giro deve essere appena diverso perché un paio di tratti sono valanghivi e non è il caso (basta vedere gli alberi che abbiamo dovuto scavalcare :eek:) però ci sono tratti che possono essere davvero interessanti, senza contare che ci sono vie anche che salgono dalla parte opposta... Ma ne riparliamo ;)
 
caspita, hai fatto il Montagnone!! sono anni che lo inseguo, da quando per la prima volta notai quella bella cresta aerea ed elegante con strapiombo. Purtroppo la lontananza di quei posti fa sì che, a parità di distanza, io scelga giri più impegnativi, ma mi prometto di farlo entro il 2017.
Molto bello il bosco e (soprattutto) la cresta, nonostante la scarsa visibilità. Immagino la bellezza che si ammiri da lì in una giornata soleggiata...
Complimenti!
 
Molto bello. Complimenti e grazie.

Grazie come sempre a te, Nico :si:

caspita, hai fatto il Montagnone!! sono anni che lo inseguo, da quando per la prima volta notai quella bella cresta aerea ed elegante con strapiombo. Purtroppo la lontananza di quei posti fa sì che, a parità di distanza, io scelga giri più impegnativi, ma mi prometto di farlo entro il 2017.
Molto bello il bosco e (soprattutto) la cresta, nonostante la scarsa visibilità. Immagino la bellezza che si ammiri da lì in una giornata soleggiata...
Complimenti!

Mitico Alex!
Mi fa piacere che la meta sia nelle tue mire, se ci riesci questa volta però cerca di beccare la giornata buona perché io mi ci sono divertito ugualmente ma ce l'ho a portata di mano... la vista da quassù deve essere veramente splendida e sono sicuro che saprai includere il Montagnone in un giro dei tuoi... ;)

Una piccola integrazione: si può anche percorrere il Montagnone interamente in cresta in direzione Gran Sasso invece di scendere nel bosco e passando dall'altro versante come abbiamo fatto noi (quartulima e terzultima foto) ma poi l'ultimo pezzo bisogna disarrampicare una paretina di roccia non troppo esagerata ma priva di indicazioni e quindi per chi la sa "leggere" :si:
 
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In questi tempi scossi dal sisma anche nella mia provincia (per la mia famiglia un grande spavento ma per fortuna tutto bene) anche l'attività montanara ha subito qualche stop,
Sono contento per te e la tua famiglia, son felice che tu sia riuscito a farti una passeggiata in una stagione che io adoro ma per me sempre molto incasinata!!
Ciao, grazie per le foto che mi fanno sognare :) :)
 
Pur avendo trascorso più di una vacanza da quelle parti devo dire che questa volta ho penato per capire dove sei andato a cacciarti. Complimenti. La mia religione m'impedisce tendenzialmente di uscire col maltempo, ma i toni autunnali sotto i nembi ne guadagnano non poco in suggestione... a patto di saperli catturare.
 
Sono contento per te e la tua famiglia, son felice che tu sia riuscito a farti una passeggiata in una stagione che io adoro ma per me sempre molto incasinata!!
Ciao, grazie per le foto che mi fanno sognare :) :)

Grande Piervi! Grazie due volte ;)

Pur avendo trascorso più di una vacanza da quelle parti devo dire che questa volta ho penato per capire dove sei andato a cacciarti. Complimenti. La mia religione m'impedisce tendenzialmente di uscire col maltempo, ma i toni autunnali sotto i nembi ne guadagnano non poco in suggestione... a patto di saperli catturare.

Effettivamente sono zone note più che altro ai locali, ma come dicevo ad Alex può essere un raccordo davvero piacevole su attività più strutturate, magari usando forca di valle come base di partenza che è a 10 minuti di macchina dal casello autostradale di Isola/Colledara... O al limite se si è in zona e si ha poco tempo... ;)

Anche io preferirei evitare il maltempo, non tanto per l'indole quanto per il rischi che di foto non ne becchi una, ma tra il lavoro fuori regione ed i turni non posso andare troppo per il sottile... tra l'altro in questo il digitale (di una certa tipologia) è davvero una manna... Gli ISO sono una rotella (immagine uscire con una Velvia 50 in una giornata simile? :biggrin:) ed alcune delle foto che vedi sono fatte anche a 1600 ISO perché nel bosco calava proprio il buio... meno male che il sensore tiene botta ;)
 
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Ecco quale delle tue immagini mi piace di più.
Sono sempre stato molto diffidente nell'organizzare un'uscita con il tempo incerto in quanto la mia passione per la fotografia mi condiziona non poco in questo senso, non da meno una dose di prudenza che non guasta mai per evitare spiacevoli sorprese sui sentieri di montagna. Però, nonostante la giornata poco luminosa e promettente che hai incontrato devo dire che ci sono alcune situazioni in cui il cielo coperto e le atmosfere brumose hanno il loro perchè.
Tutto molto bello in un itinerario piacevole e rilassante, come ogni tanto deve essere!
 
Ecco quale delle tue immagini mi piace di più.
Sono sempre stato molto diffidente nell'organizzare un'uscita con il tempo incerto in quanto la mia passione per la fotografia mi condiziona non poco in questo senso, non da meno una dose di prudenza che non guasta mai per evitare spiacevoli sorprese sui sentieri di montagna. Però, nonostante la giornata poco luminosa e promettente che hai incontrato devo dire che ci sono alcune situazioni in cui il cielo coperto e le atmosfere brumose hanno il loro perchè.
Tutto molto bello in un itinerario piacevole e rilassante, come ogni tanto deve essere!
Infatti, per noi "fotografi" è sempre una scelta dettata dalla ricerca dello scatto. Eppure, come scrivi anche tu, certe atmosfere con i cieli tempestosi possono regalare immagini di sicuro fascino, anche se più difficili da catturare. Eppure nella mia passeggiata di fine ottobre, il mio problema è stato all'opposto un sole estremamente accecante che mi ha regalato molti scatti bucati, e un vento di una tale violenza da averne tanti altri mossi... per tacere della secchiata d'acqua che mi ha investito dal Lago di Barisciano.
 
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Ecco quale delle tue immagini mi piace di più.
Sono sempre stato molto diffidente nell'organizzare un'uscita con il tempo incerto in quanto la mia passione per la fotografia mi condiziona non poco in questo senso, non da meno una dose di prudenza che non guasta mai per evitare spiacevoli sorprese sui sentieri di montagna. Però, nonostante la giornata poco luminosa e promettente che hai incontrato devo dire che ci sono alcune situazioni in cui il cielo coperto e le atmosfere brumose hanno il loro perchè.
Tutto molto bello in un itinerario piacevole e rilassante, come ogni tanto deve essere!

Infatti, per noi "fotografi" è sempre una scelta dettata dalla ricerca dello scatto. Eppure, come scrivi anche tu, certe atmosfere con i cieli tempestosi possono regalare immagini di sicuro fascino, anche se più difficili da catturare. Eppure nella mia passeggiata di fine ottobre, il mio problema è stato all'opposto un sole estremamente accecante che mi ha regalato molti scatti bucati, e un vento di una tale violenza da averne tanti altri mossi... per tacere della secchiata d'acqua che mi ha investito dal Lago di Barisciano.

Grazie Fabri... Marco...

Potrei dirvi che certe atmosfere non saranno da foto dell'anno ma hanno un fascino che solo certe giornate sanno regalare... così come ad esempio la prima volta che ho fatto il monte Tino col grande @alexmoscow73 sulla cresta avevamo circa 10m di visibilità ad un certo punto ed ho fatto si e no 2 foto decenti, ma è stata una giornata meravigliosa... ma la realtà è che voi anche se non troppo lontani dovete ogni volta pianificare un vero e proprio "viaggio", mentre io facendo al massimo 45 minuti di auto sto più o meno dappertutto nel parco Gran Sasso/Laga e questo sposta molto l'approccio secondo me.

C'è comunque un aspetto che ho maturato in una certa direzione, penso a prescindere da quanto ho detto sopra in merito alla distanza, ma non posso essere sicuro che la mia vicinanza ai monti non mi abbia aiutato a fare questa scelta.

La passione per la fotografia per me è fondamentale, però ad un certo punto mi sono accorto che uscivo "per fotografare" e se la cosa non aveva gli esiti che auspicavo finiva che mi rovinavo il ricordo di una bella giornata all'aria aperta... sia per una questione di sopravvivenza (io ho bisogno di trovare la mia oasi di pace) sia per cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, ho iniziato mentalmente a svincolarmi dalla "prestazione" fotografica... in questo devo dire che altri social e certi ambienti fotoamatoriali mi hanno molto aiutato perché ho visto una forma di integralismo anche feticista (non è il nostro caso, mio di Fabri e Marco, decisamente) che sminuiva la magnificenza della Natura, la bellezza di una giornata all'aria aperta, il brivido del passaggio impegnativo ecc. a favore dello scatto "perfetto"... mah...

Chi come noi 3 unisce fotografia e passione per la Natura ha già mitigato l'ansia da foto copertina del National Geographic, ma mi ero accorto che l'ansia da prestazione era ancora eccessiva ed ho cercato di rimodulare le cose.. però ripeto, io sto a due passi ed è sicuramente diverso, forse più semplice, per me... però davvero, questa uscita che ho appena raccontato e che mi ha concesso le foto che vedete e basta, me la porto nel cuore come le altre e questo mi fa stare meglio nei giorni in cui in montagna non ci posso andare...

Grazie per gli spunti sempre interessanti di discussione
 
Grazie Fabri... Marco...

Potrei dirvi che certe atmosfere non saranno da foto dell'anno ma hanno un fascino che solo certe giornate sanno regalare... così come ad esempio la prima volta che ho fatto il monte Tino col grande @alexmoscow73 sulla cresta avevamo circa 10m di visibilità ad un certo punto ed ho fatto si e no 2 foto decenti, ma è stata una giornata meravigliosa... ma la realtà è che voi anche se non troppo lontani dovete ogni volta pianificare un vero e proprio "viaggio", mentre io facendo al massimo 45 minuti di auto sto più o meno dappertutto nel parco Gran Sasso/Laga e questo sposta molto l'approccio secondo me.

C'è comunque un aspetto che ho maturato in una certa direzione, penso a prescindere da quanto ho detto sopra in merito alla distanza, ma non posso essere sicuro che la mia vicinanza ai monti non mi abbia aiutato a fare questa scelta.

La passione per la fotografia per me è fondamentale, però ad un certo punto mi sono accorto che uscivo "per fotografare" e se la cosa non aveva gli esiti che auspicavo finiva che mi rovinavo il ricordo di una bella giornata all'aria aperta... sia per una questione di sopravvivenza (io ho bisogno di trovare la mia oasi di pace) sia per cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, ho iniziato mentalmente a svincolarmi dalla "prestazione" fotografica... in questo devo dire che altri social e certi ambienti fotoamatoriali mi hanno molto aiutato perché ho visto una forma di integralismo anche feticista (non è il nostro caso, mio di Fabri e Marco, decisamente) che sminuiva la magnificenza della Natura, la bellezza di una giornata all'aria aperta, il brivido del passaggio impegnativo ecc. a favore dello scatto "perfetto"... mah...

Chi come noi 3 unisce fotografia e passione per la Natura ha già mitigato l'ansia da foto copertina del National Geographic, ma mi ero accorto che l'ansia da prestazione era ancora eccessiva ed ho cercato di rimodulare le cose.. però ripeto, io sto a due passi ed è sicuramente diverso, forse più semplice, per me... però davvero, questa uscita che ho appena raccontato e che mi ha concesso le foto che vedete e basta, me la porto nel cuore come le altre e questo mi fa stare meglio nei giorni in cui in montagna non ci posso andare...

Grazie per gli spunti sempre interessanti di discussione
Bravo, hai colto proprio nel segno e mi fa piacere che dalle mie foto non traspare quell'esasperato perfezionismo che come dici tu, in alcuni casi può persino rovinare una bella giornata all'aperto se non si riescono ad ottenere gli "effetti speciali". Anch'io ho imparato sui siti e naturalmente sul campo e sono riuscito a trovare un connubio abbastanza equilibrato tra foto documentativa fatta con approssimazione e immagine ben studiata e precisa.
Comunque non mi è mai capitato di dimenticare la reflex a casa e accorgermene magari dopo 100 km. già percorsi :wall:
Onestamente non so cosa potrei fare... forse potrei addirittura rinunciare all'escursione e improvvisare qualcos'altro, ma è difficile da dire, sono quelle risposte che mi mettono in crisi... :-?
Spero che non mi capiti mai!!! :help:
 
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Bravo, hai colto proprio nel segno e mi fa piacere che dalle mie foto non traspare quell'esasperato perfezionismo che come dici tu, in alcuni casi può persino rovinare una bella giornata all'aperto, ovunque si vada. Anch'io ho imparato sui siti e naturalmente sul campo esono riuscito a trovare un connubio abbastanza equilibrato tra foto documentativa fatta con approssimazione e immagine ben studiata e precisa.
Comunque non mi è mai capitato di dimenicare la reflex a casa e accorgermene magari dopo 100 km. già percorsi :wall:
Onestamente non so cosa potrei fare... forse potrei addirittura rinunciare all'escursione e improvvisare qualcos'altro, ma è difficile da dire, sono quelle risposte che mi mettono in cisi... :-?
Spero che non mi capiti mai!!! :help:

A me si ruppe dopo un'oretta scarsa di cammino, itinerario previsto (che lo conosci di sicuro) variante 1V per la sella di pizzo Cefalone, Sella dei Grilli, un gruppo fece la vetta di Pizzo Intermesoli mentre io ed altri scendemmo a passeggiare in Val Maone e via rifugio Garibaldi tornammo a Campo Imperatore... Feci le foto col cellulare :roll:da allora (2105) non sono ancora riuscito a tornare sulla meravigliosa cresta che collega la sella del Cefalone a quella dei Grilli... l'ho preso come un pretesto per tornarci :p

Ti auguro comunque che non ti capiti mai nulla, così resti nel dubbio e continui a farci vedere bei posti e belle foto ;)
 
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