- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 3/11/2016
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: Forca di Valle, frazione di Isola del Gran Sasso
Località di arrivo: Forca di Valle
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: da un calcolo approssimativo su mappa direi poco meno di 10km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna eccetto un tratto con alberi franati
Periodo consigliato: tutto l'anno se l'innevamento lo consente
Segnaletica: scarsa nella parte iniziale, buona nei pressi del Montagnone e del rifugio Delfico
Dislivello in salita: circa 900
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1682
Accesso stradale: SP63 da Isola del Gran Sasso
Descrizione
In questi tempi scossi dal sisma anche nella mia provincia (per la mia famiglia un grande spavento ma per fortuna tutto bene) anche l'attività montanara ha subito qualche stop, tra mancanza di tempo perchè intenti a fare altro ed il meteo che con l'avvicinarsi della stagione invernale inizia a fare i primi capricci.
In questo contesto ho una mezza giornata libera il 3 novembre ed il caso vuole che riesca ad incastrare uno degli zii di mia moglie, montanaro con la buccia, per fare un giretto insieme... e dove si va? Anche lui non ha troppo tempo a disposizione ed il meteo passerà dal coperto allo sta piovendo nel pomeriggio.
Allora mi propone un giro dalle sue parti, Isola del Gran Sasso, paese alle pendici del gigante nostrano e quindi punto di partenza di diverse escursioni. In particolare, da una frazione ovvero Forca di Valle, saliremo via cresta sul Colle Pelato che la domina e da lì via cresta sino alla propaggine della cresta che dalla Madonnina del Gran Sasso sita ai piedi del corno piccolo si allunga verso Nord. Un giretto che avrebbe panorami mozzafiato sia verso la Laga che soprattutto verso il Gran Sasso rispetto al quale ci si trova su un balcone privilegiato... ma so che sarà tutto coperto e poco mi importa, sono con una persona che stimo moltissimo, in una zona bella quanto poco conosciuta ai più e soprattutto ho voglia di camminare... ma ora basta parole, passo alle foto con qualche descrizione...
Dal borghetto di Forca di Valle si posteggia l'auto, c'è un fontanile molto utile se serve (noi abbiamo parcheggiato proprio lì) e si segue la strada che diventa subito sterrata.
Il sentiero ha un bivio a sinistra che porterebbe direttamente al "fontanino" ovvero al rifugio Delfico, ma noi tiriamo dritti e puntiamo il Colle Pelato
La brecciata termina dopo diverse svolte, l'affaccio verso il mare sarebbe bello se non fosse offuscato dal mal tempo, comunque ci addentriamo nel bosco alla base del colle che rappresenta la prima peculiarità della gita di oggi: siamo nella "Selva degli Abeti" ovvero uno dei rari boschi endemici di abete bianco sul Gran Sasso... per chi come noi è abituato a quercia e faggio l'atmosfera è davvero particolare...
E nella selva degli Abeti scopriamo che per fortuna c'è chi si occupa del contenimento dei cinghiali, davvero troppo numerosi oramai sul Gran Sasso... un lupo è passato da qui!
Il sentiero procede comodo per lungo tratto, poi brevemente si inerpica
regalandoci finalmente qualche passaggio più divertente, comunque le passeggiate nei boschi a me piacciono anche su sterrate
la breve salita e svolta repentina ci ha portato dalla parte opposta del colle, procediamo nel bosco anche da questo lato e notiamo quanto verde sia il muschio... peccato per il grigio che ci circonda, ho già deciso che tornerò spesso da queste parti, anche perchè sono sicuro che all'amico @Leo da solo piacerà...
Superato il bosco si apre una bellissima piccola radura, sembra un oasi di pace in mezzo alla civiltà che qui non è così lontana: ma non si vede!
Dalla radura puntiamo senza traccia verso Est, verso il cucuzzolo che si immagina dietro gli alberi ormai quasi spogli, inizia anche a piovere un po', ma facciamo questo strappetto finale e la croce del Colle Pelato ci avvisa che siamo in vetta.
La coltre di nubi copre il Gran Sasso, anche la vista a valle non è come dovrebbe a causa della foschia, ma io respiro aria alta e sto bene e poi da qui una lunga cresta ci porterà dalla parte opposta. intanto sbircio verso la Laga... anche verso lì il panorama sarebbe splendido
Ma proseguiamo oltre su questo balcone, di fronte a noi si staglierebbe il corno Grande se non ci fossero le nuvole, ma ormai ti conosco e ci tornerò
La cresta è anche divertente...
Poi dobbiamo fare un traverso sul boschetto di fronte a noi e la mia guida mi preannuncia che ci sarà da fare il cinghiale perchè le pesanti nevicate del marzo 2015 hanno fatto vittime tra gli alberi ed oggi col fango sarà ancor più ruspante... un unica foto, perchè mi sono aiutato anche con le unghie
Superato il tratto ostico ne inizia uno in cui il bosco è spesso a strapiombo sulla cresta del Montagnone, nonostante la nebbia sono incantato
Qui anche qualche segnavia appare al limitare del bosco
il sentiero potrebbe effettuarsi anche tenendosi più sullo strapiombo, ma vista la nebbia e le rocce viscide preferiamo stare più internamente perchè in alcuni passaggi gli alberi costringono ad esporsi un po' e oggi non è il caso...
L'ultimo tratto della cresta (quello che sarebbe ancor più panoramico) è completamente avvolto nella nebbia, allora seguiamo il sentiero che da qui scende verso valle di nuovo nel bosco
A mezzacosta regala altri passaggi panoramici
e sbuchiamo letteralmente su quella che doveva essere la strada che doveva collegava Prati di Tivo (dalla piana del Laghetto o Cima Alta) a mi pare a Montorio.. da qui si potrebbe proseguire appunto per cima alta e intravediamo la croce dell'Arapietra alla nostra destra (nella foto si vede in alto a destra su una cima erbosa), oppure seguire la strada molto ampia, ma invece scendiamo per una traccia appena evidente perchè il cartello è caduto... anche da qui il panorama sul gran sasso posso solo immaginarlo, ma mi basta
dopo un po' di svolte giungiamo al rifugio "Delfico" o del Fontanino, alle sue spalle c'è un fontanile e questa è una vera rarità per questa zona del gran sasso, così come la cresta che abbiamo percorso ora si è liberata in alcuni tratti ed è visibile sopra di noi... è ora di pranzo, e consumiamo il nostro pasto sfruttando anche l'acqua fresca della fonte che è sempre un piacere incontrare.
Da qui a Forca di Valle il sentiero è evidente e segnalato nell'unica svolta che si incontra (nei pressi della cosiddetta Pianalunga (o "lu n’cuume") un altra crestina panoramica che però evitiamo di percorrere perchè allungherebbe i tempi e poi di panorama avremmo ben poco da vedere visto che tra l'altro ha anche iniziato a piovere... ce la lasciamo sulla destra nostra proseguendo su una traccia che scende a valle (segnalata vi dicevo). Il meteo non ci ha aiutato, ma non è nemmeno stato troppo inclemente, ho visitato posti nuovi a due passi da casa che sono anche raccordi molto comodi per traversate future oppure fughe veloci ma remunerative in caso di poco tempo a disposizione... insomma, un'altra bella giornata.
Alla prossima!
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: Forca di Valle, frazione di Isola del Gran Sasso
Località di arrivo: Forca di Valle
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: da un calcolo approssimativo su mappa direi poco meno di 10km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna eccetto un tratto con alberi franati
Periodo consigliato: tutto l'anno se l'innevamento lo consente
Segnaletica: scarsa nella parte iniziale, buona nei pressi del Montagnone e del rifugio Delfico
Dislivello in salita: circa 900
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1682
Accesso stradale: SP63 da Isola del Gran Sasso
Descrizione
In questi tempi scossi dal sisma anche nella mia provincia (per la mia famiglia un grande spavento ma per fortuna tutto bene) anche l'attività montanara ha subito qualche stop, tra mancanza di tempo perchè intenti a fare altro ed il meteo che con l'avvicinarsi della stagione invernale inizia a fare i primi capricci.
In questo contesto ho una mezza giornata libera il 3 novembre ed il caso vuole che riesca ad incastrare uno degli zii di mia moglie, montanaro con la buccia, per fare un giretto insieme... e dove si va? Anche lui non ha troppo tempo a disposizione ed il meteo passerà dal coperto allo sta piovendo nel pomeriggio.
Allora mi propone un giro dalle sue parti, Isola del Gran Sasso, paese alle pendici del gigante nostrano e quindi punto di partenza di diverse escursioni. In particolare, da una frazione ovvero Forca di Valle, saliremo via cresta sul Colle Pelato che la domina e da lì via cresta sino alla propaggine della cresta che dalla Madonnina del Gran Sasso sita ai piedi del corno piccolo si allunga verso Nord. Un giretto che avrebbe panorami mozzafiato sia verso la Laga che soprattutto verso il Gran Sasso rispetto al quale ci si trova su un balcone privilegiato... ma so che sarà tutto coperto e poco mi importa, sono con una persona che stimo moltissimo, in una zona bella quanto poco conosciuta ai più e soprattutto ho voglia di camminare... ma ora basta parole, passo alle foto con qualche descrizione...
Dal borghetto di Forca di Valle si posteggia l'auto, c'è un fontanile molto utile se serve (noi abbiamo parcheggiato proprio lì) e si segue la strada che diventa subito sterrata.
Il sentiero ha un bivio a sinistra che porterebbe direttamente al "fontanino" ovvero al rifugio Delfico, ma noi tiriamo dritti e puntiamo il Colle Pelato
La brecciata termina dopo diverse svolte, l'affaccio verso il mare sarebbe bello se non fosse offuscato dal mal tempo, comunque ci addentriamo nel bosco alla base del colle che rappresenta la prima peculiarità della gita di oggi: siamo nella "Selva degli Abeti" ovvero uno dei rari boschi endemici di abete bianco sul Gran Sasso... per chi come noi è abituato a quercia e faggio l'atmosfera è davvero particolare...
E nella selva degli Abeti scopriamo che per fortuna c'è chi si occupa del contenimento dei cinghiali, davvero troppo numerosi oramai sul Gran Sasso... un lupo è passato da qui!
Il sentiero procede comodo per lungo tratto, poi brevemente si inerpica
regalandoci finalmente qualche passaggio più divertente, comunque le passeggiate nei boschi a me piacciono anche su sterrate
la breve salita e svolta repentina ci ha portato dalla parte opposta del colle, procediamo nel bosco anche da questo lato e notiamo quanto verde sia il muschio... peccato per il grigio che ci circonda, ho già deciso che tornerò spesso da queste parti, anche perchè sono sicuro che all'amico @Leo da solo piacerà...
Superato il bosco si apre una bellissima piccola radura, sembra un oasi di pace in mezzo alla civiltà che qui non è così lontana: ma non si vede!
Dalla radura puntiamo senza traccia verso Est, verso il cucuzzolo che si immagina dietro gli alberi ormai quasi spogli, inizia anche a piovere un po', ma facciamo questo strappetto finale e la croce del Colle Pelato ci avvisa che siamo in vetta.
La coltre di nubi copre il Gran Sasso, anche la vista a valle non è come dovrebbe a causa della foschia, ma io respiro aria alta e sto bene e poi da qui una lunga cresta ci porterà dalla parte opposta. intanto sbircio verso la Laga... anche verso lì il panorama sarebbe splendido
Ma proseguiamo oltre su questo balcone, di fronte a noi si staglierebbe il corno Grande se non ci fossero le nuvole, ma ormai ti conosco e ci tornerò
La cresta è anche divertente...
Poi dobbiamo fare un traverso sul boschetto di fronte a noi e la mia guida mi preannuncia che ci sarà da fare il cinghiale perchè le pesanti nevicate del marzo 2015 hanno fatto vittime tra gli alberi ed oggi col fango sarà ancor più ruspante... un unica foto, perchè mi sono aiutato anche con le unghie
Superato il tratto ostico ne inizia uno in cui il bosco è spesso a strapiombo sulla cresta del Montagnone, nonostante la nebbia sono incantato
Qui anche qualche segnavia appare al limitare del bosco
il sentiero potrebbe effettuarsi anche tenendosi più sullo strapiombo, ma vista la nebbia e le rocce viscide preferiamo stare più internamente perchè in alcuni passaggi gli alberi costringono ad esporsi un po' e oggi non è il caso...
L'ultimo tratto della cresta (quello che sarebbe ancor più panoramico) è completamente avvolto nella nebbia, allora seguiamo il sentiero che da qui scende verso valle di nuovo nel bosco
A mezzacosta regala altri passaggi panoramici
e sbuchiamo letteralmente su quella che doveva essere la strada che doveva collegava Prati di Tivo (dalla piana del Laghetto o Cima Alta) a mi pare a Montorio.. da qui si potrebbe proseguire appunto per cima alta e intravediamo la croce dell'Arapietra alla nostra destra (nella foto si vede in alto a destra su una cima erbosa), oppure seguire la strada molto ampia, ma invece scendiamo per una traccia appena evidente perchè il cartello è caduto... anche da qui il panorama sul gran sasso posso solo immaginarlo, ma mi basta
dopo un po' di svolte giungiamo al rifugio "Delfico" o del Fontanino, alle sue spalle c'è un fontanile e questa è una vera rarità per questa zona del gran sasso, così come la cresta che abbiamo percorso ora si è liberata in alcuni tratti ed è visibile sopra di noi... è ora di pranzo, e consumiamo il nostro pasto sfruttando anche l'acqua fresca della fonte che è sempre un piacere incontrare.
Da qui a Forca di Valle il sentiero è evidente e segnalato nell'unica svolta che si incontra (nei pressi della cosiddetta Pianalunga (o "lu n’cuume") un altra crestina panoramica che però evitiamo di percorrere perchè allungherebbe i tempi e poi di panorama avremmo ben poco da vedere visto che tra l'altro ha anche iniziato a piovere... ce la lasciamo sulla destra nostra proseguendo su una traccia che scende a valle (segnalata vi dicevo). Il meteo non ci ha aiutato, ma non è nemmeno stato troppo inclemente, ho visitato posti nuovi a due passi da casa che sono anche raccordi molto comodi per traversate future oppure fughe veloci ma remunerative in caso di poco tempo a disposizione... insomma, un'altra bella giornata.
Alla prossima!
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