Trekking Anello da Cartore a Murolungo

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Regionale Sirente-Velino
Dati

Data: 25-26-27 Giugno 2010
Regione e provincia: Lazio e Abruzzo
Località di partenza: Cartore(RI)
Località di arrivo: Cartore(RI)
Tempo di percorrenza: non definito
Chilometri: 17,1 totali
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Tratti fuori sentiero abbastanza ripidi e scivolosi, inesistenza di fonti o pozze dopo il lago della Duchessa(praticamente per tutto il percorso)
Periodo consigliato: Primavera,Autunno,Estate
Segnaletica: Discreta
Dislivello in salita: 1200mt circa
Dislivello in discesa: 1200mt circa
Quota massima: 2183mt
Accesso stradale: Sentiero anel borgo di Cartore

Descrizione

Partenza dal piccolo borgo Cartore il venerdì sera. Iniziamo la lieve salita verso i rifugi della zona Caparnie (1680mt). Dopo circa un kilometro di percorso ci si trova a percorrere una piccolissima ferrata, anche se in realtà non si può neanche definire tale. Dopo la "ferrata" si prosegue per un altro km e se ne trova un'altra dello stesso genere. Poco dopo si entra in una spettacolare faggeta, dove armati di frontale abbiamo proseguito nel buio pesto, se non fosse per le fluorescenti lucciole che rendevano l'atmosfera incantevole. Poco più di un'altro km e si arriva al rifugio dove abbiamo pernottato. I pastori erano nei rifugi poco più avanti.
Il giorno dopo pronti per andare a rifornirci d'acqua al lago della Duchessa grazie al katadyn, venivamo fermati da alcuni pastori che gentilmente ci offrivano la loro acqua, evitandoci la piccola deviazione fuori percorso verso il lago. Praticamente sopra il rifugio dei pastori c'è una fonte, dalla quale convogliando l'acqua in un tubo hanno ricavato un lavandino proprio davanti al loro rifugio. Avevano anche un gruppo di continuità per la corrente e un branco sterminato di maremmani per proteggere il gregge dai lupi, numerosissimi a loro dire.
Riforniti d'acqua partiamo su consiglio dei pastori diretti per murolungo(2184mt), e non aggirandolo come da pianificato. La pendenza è ancora più che accettabile, anche con i soliti nostri zaini, alleggeriti ma sempre sui 16kg. Si và subito fuori sentiero fino alla vetta di Murolungo, che quasi prendendosi gioco di noi ci mostra 3 anticime prima di vedere quella vera. Qui la pendenza si sente discretamente, e alcuni tratti sono anche pericolosamente stretti e vicino a precipizi, portate MOLTA ATTENZIONE.
Sulla vetta notiamo in successione prima una maestosissima acquila e poi un grifone, nonchè le numerose ghiandaie incontrate durante la salita. Il panorama è stupendo, la foto di gruppo è obbligatoria! Posizioniamo la macchinetta in bilico sul bastone da trekking, autoscatto..10...9...8...E foto!
Ora dobbiamo trovare il sentiero. Iniziale smarrimento (avevamo solo una cartina senza coordinate e ci siamo regolati con dei punti di riferimento fissi e le altitudini) subito eluso grazie all'avvistamento dei primi segni su pietra. Si inizia la ripida discesa in direzione di una strada carrareccia notata dalla vetta. Discesa abbastanza impegnativa dovuta alla ghiaia che rendeva l'aderenza minima. Arrivati nel bosco che ci separava dalla tanto agoniata carrareccia i segni sparivano, causa alberi divelti da qualche valanga o simile...Proseguiamo allora diritti seguendo il gps verso Capo di Teve. Colti da maltempo improvviso, siamo comunque riusciti a pranzare e montare i loculi mortuari (minima camp e lightent 1) senza bagnarsi. Lampi, pioggia e vento ci hanno perciò negato la salita al Cafornia e di conseguenza Velino...Da Capo Di Teve ci siamo trovati in una posizione ottimale per "accorciare" l'anello e tornare molto agevolmente a Cartore.
Come al solito non mi resta che ringraziare i miei compagni d'avventura (Girovagare e Cicciobike) per la bellissima esperienza...

P.S.: Le foto di Girovagare sono o di spalle od oscurate per sua richiesta: non ama postare sue immagini su internet, rispettiamo educatamente la sua scelta:)

P.P.S.: Più tardi o domani posto le foto più belle del giro tra "i miei album", in attesa di moderatori...

Zip con foto
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Traccia GPX
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Traccia con foto georeferenziate kmz per Google Earth
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P.P.P.S.: Ah, Francesco (cicciobike) te lo avevo promesso no?!

 
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Giro fantastico... il più impegnativo della mia brevissima "carriera", e sono contento di aver fatto questa esperienza con lastsurvivor e cicciobike, entrambi divertenti e... ragazzi, sanno il fatto loro :cool:. Lastsurvivor và su come uno stambecco, cicciobike è molto esperto e sempre pronto a regalare consigli che per me sono stati molto utili per salire e scendere senza arrotolarmi a terra più del dovuto. Sono molto soddisfatto anche di me, visto che finora è il giro più impegnativo che ho fatto, e ho "pagato" solo qualche doloretto ai muscoli il giorno dopo.

Insomma, tutto ottimo; personalmente la prima salita serale, è stata la più tosta, poi il buio e la fatica mi innervosivano (stavo quasi per diventare insopportabile :D), ma per fortuna non ero solo. Ad un certo punto ero talmente affaticato che mi sono dovuto fermare, se non fosse stato per loro, mi sarei buttato a terra col sacco da bivacco in mezzo al bosco :D ...ero veramente PISTO!! Poi ad un tratto è apparso sulla sinistra il rifugio... che mi è sembrano una specie di hotel a 5 stelle.

Il giorno dopo invece è andato tutto molto meglio, ho continuato a procedere con una certa cautela (non avevo mai affrontato dislivelli e altezze simili) ma sono salito senza i problemi della sera prima (la notte è stata molto fruttuosa, ho dormito e ho ripreso le forze).

La discesa è stata lenta, perchè fuori sentiero, ma divertente; se volete seguire le nostre tracce GPS, fate attenzione alla salita fra il rifugio e il Muro Lungo, in primis perchè siamo saliti A DRITTO :D...e poi perchè c'è un punto abbastanza "pericoloso", io c'ho messo un bel pò a passare, perchè sono andato molto cauto, poi io ho uno zainetto da una diciottttina di kili che non è indicatissimo per questo genere di cose.


Insomma: venite pure voi la prossima volta ;)
 
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:) Buondì ragazzi, confermo splendida compagnia con il solito Eta Beta (ops Lastsurvivor) e Girovagare, un vero “matto” nel senso buono, quando venerdì sera abbiamo iniziato l’escursione era già fuori da un paio di giorni sui Simbruini, un grande in tutti i sensi veramente.
E’ stato sicuramente un bel giro, peccato per i soliti svariati KG che uniti al cattivo tempo hanno fiaccato la resistenza e la voglia (sicurezza prima di tutto in montagna) di salire per altri 800/900 di dislivello.
L’unico neo è stata la pioggia che ad intermittenza la sera di sabato ci ha fatto chiudere nei “loculi” :zzz:, non permettendoci di cenare adeguatamente, chiacchierare, “cazzeggiare” attorno al mega fuoco preparato da Lastusurvivor:) e Girovagare e, soprattutto (per me) negandomi il piacere del solito Toscano accompagnato con grappa, per il resto è stato un successo perché ho aggiunto alla mia collezione Murolungo (che mi ero già prefissato nei programmi estivi).
Un ringraziamento va alla simpatica compagnia, che come già detto splendida e goliardica, soprattutto in occasione del fortunoso ;) ritrovamento dell’acqua nel pomeriggio del sabato, che dire alla prossima avventura.
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Memento audere semper
 
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