Escursione Anello dei Carbonari

[Montinvisibili]

Parchi del Lazio

1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Anello dei Carbonari
Quota 2.372 m
Data 27 maggio 2023
Sentiero parzialmente segnato
Dislivello 1.271 m
Distanza 16,50 km
Tempo totale 8:30 h
Tempo di marcia 7:37 h
Cartografia CAI Monti della Laga
Descrizione Dal ponte sul Fiume Tronto (1.150 m) per il Bivacco Giovannino Blasi (1.479 m, +1 h), lo Stazzo Fùcile (1.775 m, +42 min.), il Fosso Malopasso, la cresta della Cipollara (1.930 m, +40 min.), La Cipollara (2.191 m, +49 min.), la Cima della Laghetta settentrionale (2.372 m, +28 min.), La Cima della Laghetta (2.369 m, +22 min.), il Fosso dei Carbonai, lo Stazzo della Radicinola (1.860 m, +1,10 h), l’Opera di presa Carbonai (1.355 m, +1,29 h), l’Opera di presa Malopasso (1.358 m, +15 min.) e il ponte sul Fiume Tronto (42 min.). Escursione impegnativa in ambiente severo e verticale con alcuni passaggi un po’ esposti ma tutto sommato agevole per chi ha passo sicuro e senso dell’orientamento. Nella zona della Radicinola sentiero notevolmente chiuso da spini con ausilio indispensabile delle cesoie. Notevole raccolto di orapi alla Stazzo Fùcile.
http://www.montinvisibili.it/anello-dei-carbonari

Anello dei Carbonari, 27 maggio 2023. Quattordici giorni, due settimane tonde tonde: questo è il limite massimo di tenuta della mia sanità mentale in assenza di una necessaria boccata di natura.
La prima settimana scorre rilassata fra dolenzie varie, grazie anche a uscite generalmente ben usuranti per il fisico e appaganti per lo spirito. Affaccendato inoltre a sistemare le foto, il diario e gli archivi (vi ho mai detto che fra gli altri ho un database delle escursioni e uno delle fotografie?). Poi inizio a fremere, scade il limite delle due settimane e generalmente arriva un’altra scampagnata.
Figuriamoci allora come sono stato questa volta che per esigenze familiari e l’avversità di Giove Pluvio è trascorso oltre un mese. Sì, ho tentato di tamponare con una cinquantina di chilometri di bici a botta; sono anche andato a raccogliere le ortiche per il risotto, ma alla fine ero pronto per traferirmi ad Aversa, sede di uno storico manicomio criminale.
Così appena si è aperto uno spiraglio fra impegni e nembi, mi sono fiondato su pei monti verso quella Laga che prometteva solitudine, fatica e anche un bel po’ di orapi.
Avevo lasciato questo severo e verticale versante alcuni anni fa (nel 2015 per la precisione) con la promessa di evitarci nuovi fuori sentiero. E invece eccomi qua, attirato dall’aspetto ambientale quanto da quello umano che nel passato ha colonizzato queste invivibili plaghe. Pastori e carbonai, soprattutto, che hanno lasciato inverosimili stazzi pieni di orapi e terrazzamenti ancora scuri di carbone, oltre al toponimo Fosso dei Carbonari.

 

[C2C7]

Caro Marco, queste sono proprio le uscite più belle, perchè non hanno meta ma viaggio, non hanno sentiero ma attraversamento, non hanno viste ma sensazioni! Il rammarico per non essermi potuto unire è grande...sarà per la prossima. Intanto grazie per la condivisione, che accende fantasie e rilancia progetti.

 

[pollinofantastico]

Condivido perfettamente le tue stesse sensazioni sul restare a casa troppo tempo,e anch'io come te sono fermo da un mese per analoghi motivi.Si vede che siamo malati marci .Adesso basta.Nonostante l'ira di Zeus si scateni ogni pomeriggio,domani notte si va per monti fino al mattino,prima che "l'amico Friz"si svegli e ci rimandi a casa fradici.Speriamo almeno in un'alba decente.

 

[Montinvisibili]

Caro Marco, queste sono proprio le uscite più belle, perchè non hanno meta ma viaggio, non hanno sentiero ma attraversamento, non hanno viste ma sensazioni! Il rammarico per non essermi potuto unire è grande...sarà per la prossima. Intanto grazie per la condivisione, che accende fantasie e rilancia progetti.

Pensavo proprio mentre camminavo che ti sarebbe piaciuta nella sua solitaria wilderness... per tacer degli orapi.

 

[lanfranco51]

Bellissimi posti !! Quelli dei miei nonni materni. Nella mappa non è indicato il nome, ma tra Capricchia e Preta si vede un mucchietto di case e quello è Castel Trione da cui discese mio nonno Melchiorre per diventare un famoso cuoco nella capitale. Bel giro Monti, i miei parenti che irriducibili non ostante il terremoto, bazzicano ancora quei posti mi dicono che il percorso che hai fatto è bello "tosto". Peccato che quei paesini sono stati distrutti dal terremoto. Ma comunque:" Preta, Capricchia e Trione tre paesi che non intendono ragione "!! Grazie.

 

[Montinvisibili]

Bellissimi posti !! Quelli dei miei nonni materni. Nella mappa non è indicato il nome, ma tra Capricchia e Preta si vede un mucchietto di case e quello è Castel Trione da cui discese mio nonno Melchiorre per diventare un famoso cuoco nella capitale. Bel giro Monti, i miei parenti che irriducibili non ostante il terremoto, bazzicano ancora quei posti mi dicono che il percorso che hai fatto è bello "tosto". Peccato che quei paesini sono stati distrutti dal terremoto. Ma comunque:" Preta, Capricchia e Trione tre paesi che non intendono ragione "!! Grazie.

Sulla mia mappa - la cara, vecchia IGM - c'è. La Laga è piena di borghi semi o completamente abbandonati. È da tempo che ho in mente di esplorare tutta la parte della Val Vomano, dove pare ci siano parecchie pietre dirute.
Melchiorre... bellissimo nome che sa di passato

 

[lanfranco51]

dove pare ci siano parecchie pietre dirute

Vero. C'erano molti borghetti tutti distrutti dai vari terremoti. La stessa Preta ,mi dicono gli studiosi del posto, era già stata rasa al suolo da un sisma attorno al 1700 poi ricostruita, ma adesso difficilmente potrà riprendersi. Ho visto che nella mappa c'è indicata :" La Cona", quella è il santuario dell' Icona Passatora del 1400 circa , non ricordo se l'ho già detto in altro post ma è come una Cappella degli Scrovegni povera, tutta completamente affrescata di ex voto che come nei fumetti raccontano la storia del miracolo avvenuto. Però non ho il coraggio di di sapere se il recente sisma l'ha distrutta.