Escursione Anello del Colle dei Larici.

Data: 23 Ottobre 2018
Regione e provincia: Friuli/Udine
Località di partenza: Sella Chianzutan
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 4 - 4 1/2 h senza pause
Chilometri: 8
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Segnaletica: Segnavia Cai Bianco/Rossi
Dislivello in salita: 850 m
Dislivello in discesa: Idem
Quota massima: 1780m
Accesso stradale: Da Tolmezzo si prende per Verzegnis e poi si prosegue per Sella Chianzutan e si parcheggia sullo spiazzo a sinistra (ristorante e forse albergo).
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8138

Lasciata l'auto attraverso la strada e prendo il sentiero Cai 806 (cartello) attraverso un prato ed entro in un bel bosco di faggio.
Proseguo per qualche centinaio di metri e sbuco sul prato soprastante a poca distanza da casera Mongranda.
Ad attendermi un gregge di capre ed un pastore maremmano che non si scompone.
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Passo oltre e mi invio sulla strada asfaltata che lascerò tra qualche centinaio di metri per continuare sul retro della casera sulla continuazione del sentiero 806.
Rientro nel bosco di faggio e dopo una serie di svolte il sentiero si dirige verso est.
Ad una curva prima che riprenda la direzione verso ovest mi si apre l'anteprima delle visuali che dalla cresta mi accompagneranno.
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Ancora un po' nel bosco e poi esco su ambiente aperto dove incontro due biker austriaci che stanno scendendo :-? ( resto sempre convinto che bisogna essere un po' matti per arrivare su questi sentieri in bici).
Scambio due parole e continuo.
Do uno sguardo se la macchina è sempre nel parcheggio,
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e vedo i vecchi piloni della teleferica che serviva la cava di marmo rosa.
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La stazione di arrivo è proprio la mia meta intermedia.
Ancora poco e ci sono.
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Ed eccomi arrivato alla stazione della teleferica.
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Osservare la struttura dei piloni passacavo mi lascia interdetto per via del fatto che mi sembrano esili rispetto ai carichi, che salivano o scendevano, che arrivavano anche a 40 quintali dalla parte della corda doppia.
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Dopo aver girato un po' ad esplorare i dintorni mi decido a continuare ed a est della stazione trovo la traccia che sale sulla cresta erbosa di questa dorsale, è esile ma si riesce a seguire tranquillamente.(Qualche sbiaditissimo segnavia ogni tanto ci indica la via migliore).
Man mano che avanzo il panorama mi si apre anche verso nord ed arrivato al Colle dei Larici mi fermo e ancora qualche foto.
La cava e la dorsale che continua verso il monte Verzegnis
dove riesco a vedere una figura che sta traversando quelle creste e devo dire che mi parte un po' d'invidia.
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Qui dalle erbe molto alte scappano tre caprioli di cui oltre al rumore riesco a vedere solo le teste data l'altezza dell'erba.
Fatta qualche decina di metri, praticamente all'improvviso, dove comincia la discesa le erbe sono di nuove basse e posso godermi la vista di quello che sarà il mio percorso per la prossima ora, un bel sorriso mi sale alle labbra.
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Mi gusto tutta la discesa e mi fermo più in basso a fare un'ultima foto più che altro per immortalare il lago di Verzegnis , che nonostante l'ampio panorama si fa notare per il colore delle acque.
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Arrivato ad una pista forestale la seguo per poche decine di metri e poi trovo la traccia che mi permette di continuare fino ad incrociare un sentiero bello marcato che mi riporta fino alla casera Mongranda e da li per la via dell'andata fino alla macchina.
 
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