Escursione Anello del Freikofel da Timau.

Data:03/08/2018
Regione e provincia: Friuli / Udine
Località di partenza: Timau
Località di arrivo: Timau
Tempo di percorrenza: tra le 4 le 5 ore
Chilometri: 7/8
Grado di difficoltà: E
Periodo consigliato: E/A
Segnaletica: bolli biancorossi(sentieri 401A - 413 - 410)
Alt. minima : 920m ( da cartina Tabacco)
Quota massima: 1757m ( da cartina Tabacco)
Dislivello : circa 800m
Accesso stradale: Risalita la valle del But fino a superare l'ultimo paese Timau. Si continua per il passo di Monte Croce Carnico e passata la seconda galleria aperta fare attenzione a destra dove si stacca una pista sterrata (inizio dell'escursione). Si parcheggia dall'altro lato della strada in uno spiazzo che può tranquillamente ospitare 5/6 macchine.


Lasciata l'auto imbocco la pista e mi godo il panorama e la promessa di una bella giornata sole.
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dopo circa 300 m lascio a destra il sentiero che utilizzerò per il ritorno (cai 410) che non corrisponde come numerazione alla mia carta(ci saranno diverse discrepanze con la mia carta piuttosto vecchiotta che evidentemente è ora di cambiare).
Proseguo per circa mezzo km e trovo, sempre a destra, il sentiero che userò per salire (401A).
Entro in una faggeta e salgo a tornanti regolari.
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A circa 1000/1100m di quota ci si innesta sul sentiero che arriva dalla casa Cantoniera e proseguo così fino ad arrivare alla cappella (1400 m di quota circa) del Battaglione Val Tagliamento ed ex cimitero di guerra.
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Qui conviene visitare il luogo e molto interessanti sono le foto d'epoca che si trovano collocate su vari piedistalli.

Proseguo oltre su ambiente più aperto ed in un baleno sono in vista di Casera Pal Piccolo.
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La casera è composta da due edifici che non ispeziono e continuo perla mia strada (anche qui si trovano diversi edifici della prima guerra mondiale e ci sono delle foto del tempo, presso i ruderi , che ci mostrano quei luoghi al tempo della grande guerra).
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Continuo per prati sotto un bel sole (che purtroppo non durerà ancora a lungo) fino ad arrivare ad una sella con piccolo stagno.
A questo punto trovo un incrocio che prendo a sinistra (sulle tabelle è segnalato per Pal Piccolo, ma una mano ha aggiunto a pennarello anche il Freikofel).
Seguo il sentiero che si alza con qualche svolta e che poi piega decisamente a sinistra fino ad arrivare ad una insellatura dove cartelli in austriaco mi indicano la direzione per il Freikofel a destra su sentiero 413 ( sulla mia carta non c'è). Arrivati ad un cippo di confine ecco la prima leggera difficoltà nel dover risalire un canalino roccioso attrezzato con qualche staffa e spezzoni di cavo (niente di che basta fare un minimo di attenzione).
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Il tratto dura molto poco poi si ritrasforma in sentiero ed eccomi in cima ad osservare le varie trincee, gallerie, acquartieramenti (ristrutturati dai volontari) e la doppia bandiera Italiana ed Austriaca.
Per chi volesse c'è la possibilità di visitare le gallerie che traforano la vetta ed i camminamenti.
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Scatto una foto del panorama verso est in direzione del Pal Piccolo (prossima escursione).
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E seguendo un cartello vicino alle bandiere che indica la direzione verso il Pal Grande inizio a scendere verso il passo Cavallo (altro sentiero non segnato sulla mia carta ma che è la continuazione del 413) passando ancora accanto a ruderi di quelle trincee.
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Passati questi ruderi il sentiero in discesa richiede attenzione, ci sono molti tratti con cavo metallico e qualche staffa per passare in tranquillità qualche gradino roccioso.
Mentre scendo le nubi si addensano e mi preannunciano che la giornata non finirà sotto il sole.
Arrivato a passo cavallo proseguo in discesa e quasi mi scappa il segnavia che mi invita a piegare a destra. Scendo rapidamente per un piccolo tratto fino ad incrociare una larga mulattiera (Cai 401). Girando a sinistra arriverei a Casera Pal Grande di Sotto e da li scenderei per il sentiero 402 ma visto il tempo preferisco girare a destra e fatti una decina di metri al bivio prendo il sentiero 410(sulla mia carta 400)che scende direttamente, intanto inizia a piovigginare. Il sentiero scende attraverso un quello che è un impluvio e non è per niente comodo ma almeno veloce. Per fortuna delle mie ginocchia decide di staccarsi dall'impluvio e comincio a scendere su terreno più morbido nel bosco, fino a quota 1100 circa, dove si innesta sulla bella mulattiera che arriva dalla Casera Pal Grande di sotto.

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Si scende su terreno morbido (le ginocchia ringraziano ancora) fino alla pista sterrata iniziale che prendo verso sinistra ed in breve sono alla macchina.

P.S. il giro da me pensato aveva un altro sviluppo, vista la carta in mio possesso. Per la numerazione dei sentieri ho riportato quella trovata sul posto nei vari cartelli visto che differente dalla carta in mio possesso.
 
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