Dati
Data: 30/1/2022
Regione e provincia: Veneto, Vicenza
Località di partenza: Casale, frazione di Cogollo del Cengio
Tempo di percorrenza: 4 h circa (escluse le soste)
Chilometri: 7 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1050 m circa
Quota massima: 1354 m
Descrizione
Ho notato che è un percorso già presente in diversi siti, ciò nonostante riporto la mia esperienza.
Sono partito da Casale
con alle spalle il M. Priafora
e prendo il sentiero 647 che sale di quota rapidamente. Salendo noto sempre meglio il fenomeno dell'inversione termica.
A metà salita è presente una statua religiosa.
Successivamente compaiono diverse testimonianze storiche
fino a raggiungere il sentiero dei granatieri.
Lascio così di spalle il versante orientale del M. Cengio
e camminando sotto diverse gallerie scavate nelle rocce
osservo alla mia sinistra il panorama verso il M. Summano
e verso il M. Priafora.
Il sentiero dei granatieri prosegue sotto la croce di vetta
raggiungendo la galleria di comando che mi conduce alla piazzola Pennella con vista verso l'Altopiano di Asiago da Melette al M. Vezzana.
Proseguo la salita verso la cima con nuovi scorci verso il Pasubio
e finalmente (facendo una piccola deviazione) raggiungo la cima.
Ritorno indietro dove avevo deviato per prendere il sentiero 643 che, oltre a riportare ulteriori testimonanze storiche,
presenta diverse fioriture di elleboro.
Il sentiero 643 fiancheggia anche la chiesetta di S. Zeno dominata dalla sagoma del M. Cengio.
Ormai l'anello si conclude per ritornare al punto di partenza.
Data: 30/1/2022
Regione e provincia: Veneto, Vicenza
Località di partenza: Casale, frazione di Cogollo del Cengio
Tempo di percorrenza: 4 h circa (escluse le soste)
Chilometri: 7 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1050 m circa
Quota massima: 1354 m
Descrizione
Ho notato che è un percorso già presente in diversi siti, ciò nonostante riporto la mia esperienza.

Sono partito da Casale

con alle spalle il M. Priafora

e prendo il sentiero 647 che sale di quota rapidamente. Salendo noto sempre meglio il fenomeno dell'inversione termica.

A metà salita è presente una statua religiosa.

Successivamente compaiono diverse testimonianze storiche

fino a raggiungere il sentiero dei granatieri.

Lascio così di spalle il versante orientale del M. Cengio

e camminando sotto diverse gallerie scavate nelle rocce

osservo alla mia sinistra il panorama verso il M. Summano

e verso il M. Priafora.

Il sentiero dei granatieri prosegue sotto la croce di vetta

raggiungendo la galleria di comando che mi conduce alla piazzola Pennella con vista verso l'Altopiano di Asiago da Melette al M. Vezzana.

Proseguo la salita verso la cima con nuovi scorci verso il Pasubio

e finalmente (facendo una piccola deviazione) raggiungo la cima.

Ritorno indietro dove avevo deviato per prendere il sentiero 643 che, oltre a riportare ulteriori testimonanze storiche,

presenta diverse fioriture di elleboro.

Il sentiero 643 fiancheggia anche la chiesetta di S. Zeno dominata dalla sagoma del M. Cengio.

Ormai l'anello si conclude per ritornare al punto di partenza.

Ultima modifica: