- Parchi del Lazio
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati
Data: 24 maggio 2014
Regione e provincia: Lazio - Rieti
Località di partenza: Cesacastina
Località di arrivo: monte Gorzano
Tempo di percorrenza: 6 ore
Chilometri: 15
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: nessuna a parte la lunghezza
Periodo consigliato: il migliore è la primavera per apprezzare al meglio lo spettacolo offerto dalle numerose cascate, altrimenti tutto l'anno, tenendo conto soltanto dell'altitudine che nei mesi invernali può creare qualche problema legato al clima di alta montagna.
Segnaletica: presente nella valle delle 100 Fonti, scarsa o assente sulla costa Est.
Dislivello in salita: 1300 cumulati
Quota massima: 2458
Accesso stradale: da L'Aquila per il passo delle Capannelle, lago Provvidenza e Cesacastina. Da qui seguire le indicazioni per le 100 Fonti, percorrere un breve tratto di sterrata e parcheggiare in prossimità di una grande tabella.
Descrizione
Quante volte ci è successo di metterci d'accordo per una giornata da trascorrere tra amici e poi di rimandarla più volte? E quante volte invece ci è capitato di trovarci tra amici senza che ci si metesse d'accordo? A me quasi sempre... non so a voi!
Un'ennesima prova l'ho avuta sabato scorso.
Con dei vecchi e cari amici avevo pianificato un'escursione che ormai da 4 anni è diventata un classico appuntamento di questo periodo, approfittando anche del fatto che la scorsa settimana era il mio compleanno e causa impegni vari, con i componenti del gruppo è stato tutto rimandato di una settimana.
Dunque, solito appuntamento a Roma, zona Nomentana dove ci ritroviamo in sei con due macchine. Gli altri tre dovevamo recuperarli all'area di servizio di Carsoli. Per me erano persone nuove, che non conoscevo, ma appena raggiunta l'area di servizio, vedo sgusciare fuori dalla terza macchina Patrizia (indi), con cui avevo condiviso quasi due anni fa la celebre escursione ormai conosciuta come "Distillato d'autunno" insieme a Maiellaro, Henry Thoreau, Basilio 2 e altri. Ricordate?
Gli altri due ero sicuro di non averli mai visti, ma mentre mi avvicinavo a Patrizia per salutarla e ricordarle chi fossi, anche gli altri, che si sono presentati con i nomi di Claudio e Onofrio, mi salutano riconoscendomi subito. Con grande sorpresa scopro che i due erano Claudioneg e Techno.
Davvero incredibile come certe volte alcune situazioni permettono casualmente di incontrare persone che mai avresti pensato di vedere. Il gancio è stato uno dei miei amici in comune, del tutto inconsapevole di questa cosa!
Quindi finalmente anche con Claudio e Onofrio, come in passato con tane altre persone, sono andato al di là della virtualità. Bene così! Spero ci siano tante altre occasioni.
Per quel che riguarda l'escursione, abbiamo compiuto un anello la cui recenzione si trova ovunque, perchè classica, per cui mi limiterò a brevi descrizioni.
Dalla grande tabella a monte di Cesacastina, in località Le Piane, abbiamo preso la comoda sterrata a destra, tralasciando quella a sinisra che procede dentro la Valle delle 100 Fonti, che abbiamo percorso al ritorno.
Procedendo per circa 300 metri abbiamo evitato i numerosi tornanti tagliando per prati in forte pendenza puntando una presa dell'enel, come punto di riferimento. Da qui sempre per piccole radure nel bosco di faggi fino alle estese praterie della Costa Est, detta anche Costa delle Troie, con pendenza costante, tra nevai, fioriture primaverili e splendidi panorami aerei sulla sottostante Valle delle 100 Fonti e le cime della Laghetta.
Sporgendosi lungo il bordo occidentale della Costa Est, impressionanti panorami a volo d'uccello sulla sottostante valle delle 100 Fonti con doppio torrente, affluenti laterali, il bivacco al centro del prato di color verde scuro e numerose cascate che dal punto di osservazione in cui ho scattato l'immagine non sono visibili.
In prossimità della vetta, intorno ai 2300 metri di quota, incontriamo come ogni anno il laghetto di fusione che ci introduce ai solenni ambienti sommitali della montagna. Quest'anno il bacino era più grande del solito.
Ed ecco, al termine della Costa Est, la vetta del Gorzano che da qui ci appare come un innocuo proseguimento di un lungo pratone, senza elevazioni, ma in realtà siamo a 2458 metri di quota.
Dalla vetta del Gorzano, un lungo sguardo sul versante teramano
Ed eccoci quasi al completo. Manca Patrizia che giustamente si stava concedendo una meritata pausa-panino. La salita è stata molto faticosa e lunga.
Da destra a sinistra, Claudio (Claudioneg) è quello in piedi con la felpa gialla, io subito dopo, e Onofrio (techno) è abbassato accanto a me, con la polo azzurra.
il pezzo forte della giornata... anzi uno dei due!!!
Si prosegue lungo l'anello, scendendo sul il fianco occidentale del Gorzano fino alla Sella dove in questa stagione si forma un grande lago di fusione che questa volta abbiamo trovato ancora in versione semi invernale...
Proseguiamo la discesa su prati estesi e nevai dove ci appaiono le prime cascate. Da adesso in poi, sarà un continuo tripudio d'acqua in ogni forma, condito dall'entusiasmo di tutti che arriva davvero alle stelle!!!
Rientriamo nel bosco, dove l'ombra degli alberi e l'aria fresca ci aiuta a rilassarci e ad attenuare lo stress del sole forte e del caldo.
Qui i due torrenti si avvicinano tra di loro correndo velocemente su scivoli di arenaria, creando un singolare effetto scenico.
Ancora una cascata, l'ultima nel bosco e forse la più bella di tutte... ma è difficile fare una classifica.
Passiamo accanto ad una presa dell'enel con una costruzione e seguiamo sulla comoda strada sterrata che riprendiamo da qui e che ci riporterà alle nostre macchine con una rilassante passeggiata.
Data: 24 maggio 2014
Regione e provincia: Lazio - Rieti
Località di partenza: Cesacastina
Località di arrivo: monte Gorzano
Tempo di percorrenza: 6 ore
Chilometri: 15
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: nessuna a parte la lunghezza
Periodo consigliato: il migliore è la primavera per apprezzare al meglio lo spettacolo offerto dalle numerose cascate, altrimenti tutto l'anno, tenendo conto soltanto dell'altitudine che nei mesi invernali può creare qualche problema legato al clima di alta montagna.
Segnaletica: presente nella valle delle 100 Fonti, scarsa o assente sulla costa Est.
Dislivello in salita: 1300 cumulati
Quota massima: 2458
Accesso stradale: da L'Aquila per il passo delle Capannelle, lago Provvidenza e Cesacastina. Da qui seguire le indicazioni per le 100 Fonti, percorrere un breve tratto di sterrata e parcheggiare in prossimità di una grande tabella.
Descrizione
Quante volte ci è successo di metterci d'accordo per una giornata da trascorrere tra amici e poi di rimandarla più volte? E quante volte invece ci è capitato di trovarci tra amici senza che ci si metesse d'accordo? A me quasi sempre... non so a voi!
Un'ennesima prova l'ho avuta sabato scorso.
Con dei vecchi e cari amici avevo pianificato un'escursione che ormai da 4 anni è diventata un classico appuntamento di questo periodo, approfittando anche del fatto che la scorsa settimana era il mio compleanno e causa impegni vari, con i componenti del gruppo è stato tutto rimandato di una settimana.
Dunque, solito appuntamento a Roma, zona Nomentana dove ci ritroviamo in sei con due macchine. Gli altri tre dovevamo recuperarli all'area di servizio di Carsoli. Per me erano persone nuove, che non conoscevo, ma appena raggiunta l'area di servizio, vedo sgusciare fuori dalla terza macchina Patrizia (indi), con cui avevo condiviso quasi due anni fa la celebre escursione ormai conosciuta come "Distillato d'autunno" insieme a Maiellaro, Henry Thoreau, Basilio 2 e altri. Ricordate?
Gli altri due ero sicuro di non averli mai visti, ma mentre mi avvicinavo a Patrizia per salutarla e ricordarle chi fossi, anche gli altri, che si sono presentati con i nomi di Claudio e Onofrio, mi salutano riconoscendomi subito. Con grande sorpresa scopro che i due erano Claudioneg e Techno.
Davvero incredibile come certe volte alcune situazioni permettono casualmente di incontrare persone che mai avresti pensato di vedere. Il gancio è stato uno dei miei amici in comune, del tutto inconsapevole di questa cosa!
Quindi finalmente anche con Claudio e Onofrio, come in passato con tane altre persone, sono andato al di là della virtualità. Bene così! Spero ci siano tante altre occasioni.
Per quel che riguarda l'escursione, abbiamo compiuto un anello la cui recenzione si trova ovunque, perchè classica, per cui mi limiterò a brevi descrizioni.
Dalla grande tabella a monte di Cesacastina, in località Le Piane, abbiamo preso la comoda sterrata a destra, tralasciando quella a sinisra che procede dentro la Valle delle 100 Fonti, che abbiamo percorso al ritorno.
Procedendo per circa 300 metri abbiamo evitato i numerosi tornanti tagliando per prati in forte pendenza puntando una presa dell'enel, come punto di riferimento. Da qui sempre per piccole radure nel bosco di faggi fino alle estese praterie della Costa Est, detta anche Costa delle Troie, con pendenza costante, tra nevai, fioriture primaverili e splendidi panorami aerei sulla sottostante Valle delle 100 Fonti e le cime della Laghetta.
Sporgendosi lungo il bordo occidentale della Costa Est, impressionanti panorami a volo d'uccello sulla sottostante valle delle 100 Fonti con doppio torrente, affluenti laterali, il bivacco al centro del prato di color verde scuro e numerose cascate che dal punto di osservazione in cui ho scattato l'immagine non sono visibili.
In prossimità della vetta, intorno ai 2300 metri di quota, incontriamo come ogni anno il laghetto di fusione che ci introduce ai solenni ambienti sommitali della montagna. Quest'anno il bacino era più grande del solito.
Ed ecco, al termine della Costa Est, la vetta del Gorzano che da qui ci appare come un innocuo proseguimento di un lungo pratone, senza elevazioni, ma in realtà siamo a 2458 metri di quota.
Dalla vetta del Gorzano, un lungo sguardo sul versante teramano
Ed eccoci quasi al completo. Manca Patrizia che giustamente si stava concedendo una meritata pausa-panino. La salita è stata molto faticosa e lunga.
Da destra a sinistra, Claudio (Claudioneg) è quello in piedi con la felpa gialla, io subito dopo, e Onofrio (techno) è abbassato accanto a me, con la polo azzurra.
il pezzo forte della giornata... anzi uno dei due!!!
Si prosegue lungo l'anello, scendendo sul il fianco occidentale del Gorzano fino alla Sella dove in questa stagione si forma un grande lago di fusione che questa volta abbiamo trovato ancora in versione semi invernale...
Proseguiamo la discesa su prati estesi e nevai dove ci appaiono le prime cascate. Da adesso in poi, sarà un continuo tripudio d'acqua in ogni forma, condito dall'entusiasmo di tutti che arriva davvero alle stelle!!!
Rientriamo nel bosco, dove l'ombra degli alberi e l'aria fresca ci aiuta a rilassarci e ad attenuare lo stress del sole forte e del caldo.
Qui i due torrenti si avvicinano tra di loro correndo velocemente su scivoli di arenaria, creando un singolare effetto scenico.
Ancora una cascata, l'ultima nel bosco e forse la più bella di tutte... ma è difficile fare una classifica.
Passiamo accanto ad una presa dell'enel con una costruzione e seguiamo sulla comoda strada sterrata che riprendiamo da qui e che ci riporterà alle nostre macchine con una rilassante passeggiata.
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