- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati
Data:
Regione e provincia: Teramo
Località di partenza: Intermesoli
Località di arrivo: Intermesoli
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Chilometri: complessivo quasi 30 km
Grado di difficoltà: Impegnativo
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:
Segnaletica:
Dislivello in salita: complessivo circa 1900
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale:
Traccia GPS: (puoi caricarla sulla Mappa di Avventurosamente: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/)
Descrizione
Stupendo anello che in 2 giorni ci porta a scoprire la valle del Venaquaro e la val Maone tra le più belle del gruppo e una serie di ambienti geografici e storici che non possono che stregare l'escursionista.
Sono partito dal paese di Intermesoli ma si puo iniziare il giro volendo anche da Pietracamela, si percorre in auto la sterrata che si inoltra nella valle del Venaquaro fino a parcheggiare dove sono dei tavoli da picnic.
Il primo ambiente che andiamo a scoprire è la foresta primaria di Fonte novello, un bosco che ha raggiunto una eta e una grandezza della massa legnosa ragguardevole, qui si trovano dei faggi secolari
Nel punto dove si trova questo enorme tronco schiantato ci sono i faggi più grandi che hanno inchiodata una targhetta alla base
Si torna un po indietro e si prende il sentiero che risale il bosco Vadillo fino ad affacciarsi su una conca pratosa sotto il monte Corvo costellata da enormi blocchi di calcare e dal rifugio del Monte.
E stato restaurato ed è finalmente gestito da un istruttore di alpinismo Arnaldo Di Crescenzo, si rivela essere situato in una posizione strategica per effettuare escursioni in quella parte del massiccio, altrimenti particolarmente faticose a causa dei dislivelli, qualcosa che veramente mancava.
La prima sensazione che si ha è quella di essere arrivati in un posto magico
dove si percepisce una energia fortissima, si puo camminare a pieni nudi sull'erba soffice vagabondando attorno ai massi oppure praticare bouldering.
Al rifugio del Monte poi l'ambiente familiare e la cucina casareccia sono la norma, in foto possiamo ammirare un piatto di mezze maniche con Orapi e funghi Turini, gli Orapi per chi non lo sapesse come il sottoscritto sono uno spinacio di montagna che cresce particolarmente nei pressi degli stazzi frequentati dalle pecore, questi alimenti vengono raccolti nei dintorni del rifugio, più chilometro zero di cosi...
Il monte Corvo dal Rifugio.
Secondo giorno
Ripartiamo il giorno seguente il sentiero si inerpica sul fianco del monte Corvo siamo alti sulla valle del venaquaro con bei panorami
Il rifugio diventa sempre più piccolo, non si riesce a resistere bisogna scattare molte foto
Una volta raggiunta la testata della valle Venaquaro risaliano la sella dei Grilli spartiaque tra questa e la val Maone
Una volta ridiscesi al di la facciamo una deviazione a una zona che nella cartina è chiamata Capanne
Si tratta di un villaggio pastorale risalente ai primi del novecento sotto i massi sono state ricavate diverse grotte
Da qui si scende la val maone fino ai monumenti agli alpinisti Cambi e Cichetti in questo tratto il sentiero è molto suggestivo e poco frequentato fino ad intercettare la traccia nei pressi di una piccola centrale elettrica che conduce al colle dell'Asino e riscende nella valle del Venaquaro e da qui alla macchina, questo tratto di sentiero è piuttosto complicato e facile perdersi perciò consiglio l'uso della traccia GPS che ho preparato per voi,
da scaricare qui e qui
Data:
Regione e provincia: Teramo
Località di partenza: Intermesoli
Località di arrivo: Intermesoli
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Chilometri: complessivo quasi 30 km
Grado di difficoltà: Impegnativo
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:
Segnaletica:
Dislivello in salita: complessivo circa 1900
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale:
Traccia GPS: (puoi caricarla sulla Mappa di Avventurosamente: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/)
Descrizione
Stupendo anello che in 2 giorni ci porta a scoprire la valle del Venaquaro e la val Maone tra le più belle del gruppo e una serie di ambienti geografici e storici che non possono che stregare l'escursionista.
Sono partito dal paese di Intermesoli ma si puo iniziare il giro volendo anche da Pietracamela, si percorre in auto la sterrata che si inoltra nella valle del Venaquaro fino a parcheggiare dove sono dei tavoli da picnic.
Il primo ambiente che andiamo a scoprire è la foresta primaria di Fonte novello, un bosco che ha raggiunto una eta e una grandezza della massa legnosa ragguardevole, qui si trovano dei faggi secolari
Nel punto dove si trova questo enorme tronco schiantato ci sono i faggi più grandi che hanno inchiodata una targhetta alla base
Si torna un po indietro e si prende il sentiero che risale il bosco Vadillo fino ad affacciarsi su una conca pratosa sotto il monte Corvo costellata da enormi blocchi di calcare e dal rifugio del Monte.
E stato restaurato ed è finalmente gestito da un istruttore di alpinismo Arnaldo Di Crescenzo, si rivela essere situato in una posizione strategica per effettuare escursioni in quella parte del massiccio, altrimenti particolarmente faticose a causa dei dislivelli, qualcosa che veramente mancava.
La prima sensazione che si ha è quella di essere arrivati in un posto magico
dove si percepisce una energia fortissima, si puo camminare a pieni nudi sull'erba soffice vagabondando attorno ai massi oppure praticare bouldering.
Al rifugio del Monte poi l'ambiente familiare e la cucina casareccia sono la norma, in foto possiamo ammirare un piatto di mezze maniche con Orapi e funghi Turini, gli Orapi per chi non lo sapesse come il sottoscritto sono uno spinacio di montagna che cresce particolarmente nei pressi degli stazzi frequentati dalle pecore, questi alimenti vengono raccolti nei dintorni del rifugio, più chilometro zero di cosi...
Il monte Corvo dal Rifugio.
Secondo giorno
Ripartiamo il giorno seguente il sentiero si inerpica sul fianco del monte Corvo siamo alti sulla valle del venaquaro con bei panorami
Il rifugio diventa sempre più piccolo, non si riesce a resistere bisogna scattare molte foto
Una volta raggiunta la testata della valle Venaquaro risaliano la sella dei Grilli spartiaque tra questa e la val Maone
Una volta ridiscesi al di la facciamo una deviazione a una zona che nella cartina è chiamata Capanne
Si tratta di un villaggio pastorale risalente ai primi del novecento sotto i massi sono state ricavate diverse grotte
Da qui si scende la val maone fino ai monumenti agli alpinisti Cambi e Cichetti in questo tratto il sentiero è molto suggestivo e poco frequentato fino ad intercettare la traccia nei pressi di una piccola centrale elettrica che conduce al colle dell'Asino e riscende nella valle del Venaquaro e da qui alla macchina, questo tratto di sentiero è piuttosto complicato e facile perdersi perciò consiglio l'uso della traccia GPS che ho preparato per voi,
da scaricare qui e qui
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