Escursione Anello di Cerveteri

Dati

Data: 18/04/2010
Regione e provincia: Lazio, RM
Località di partenza: Cerveteri
Località di arrivo: Cerveteri
Tempo di percorrenza: 4h
Chilometri: 10
Grado di difficoltà: Medio
Descrizione delle difficoltà: Un guado, fango, nessun segnale
Periodo consigliato: Primavera, Autunno.
Segnaletica: Assente
Dislivello in salita: 100
Dislivello in discesa: 100
Quota massima: 197
Accesso stradale: Presente
Link: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=1355
http://www.avventurosamente.it/vb/album.php?albumid=205

Descrizione

L'anello di Cerveteri inizia in via Sant'Angelo al parcheggio del cimitero nuovo.
In realta' è bene iniziare con una sosta in piazza Aldo Moro per fare rifornimento di salsicce, acqua e qualsiasi altra cosa possa tornare utile: essendo una localita' turistica molti negozi sono aperti la domenica.

Dal cimitero nuovo si prosegue fino al primo bivio, poi si decide: se si prende il percorso segnato in verde si incontra il guado subito, altrimenti si deve guadare alla fine.

Il mio consiglio e' di guadare subito: è un guado facile, basta avere delle buste di plastica in cui infilare i piedi (o togliersi le medesime e alzare l'orlo dei calzoni), dopo si e' stanchi e se si scivola si possono avere seccature.

Dal guado si gira attorno all'ex cementificio e si prosegue lungo la strada.
La strada ad un certo punto finisce davanti ad un cancello con la scritta "Pericolo tori" dove qualche buontempone ha aggiunto "E allora portece a pascola' tu' moje", ma la presenza di un curatissimo praticello all'inglese indica che quello e' solo uno spauracchio.
Si scavalca oppure si prende il sentiero che sale sul costone soprastante e che va a ricongiungersi all'anello piu' avanti, lungo il tracciato verde dove c'e' scritto "Caduta".

Superato il pascolo dei tori il sentiero continua a somigliare ad un'autostrada fino alla caduta dell'ospedaletto grazie alla presenza di un acquedotto.
Gli sfiatatoi dell'acquedotto, presenti in vari punti, sono un segnale ben chiaro, ma non dura a lungo.

Il sentiero in questione segue pari pari il fosso della Mola, si incontrano un bel laghetto con cascate e ruderi di una mola, i ruderi delle ferriere pontificie, poi c'e' un bel tratto di boscaglia dove d'estate i rovi la fanno da padrone.
Il percorso arancio in realta' scorre lungo il fosso e non sopra (la mappa e' un po' datata).
La caduta dell'ospedaletto si raggiunge con una breve deviazione dal corso principale del fosso.

Dalla caduta dell'ospedaletto alla caduta successiva (senza nome, stranamente, ma di gran lunga superiore per altezza e portata dell'altra) ci sono poche centinaia di metri di distanza e una scala in legno e roccia conduce di sopra senza grossi sforzi.

Saliti sopra se si prosegue sulla destra si va a castel Giuliano, se si supera il ponte (non fatelo, limitatevi a scavalcare il fosso) c'e' un sentierino che prosegue in direzione ovest.
Non e' facile da seguire senza l'aiuto di carta e bussola (o di un gps).
Si tratta della mulattiera che portava i muli carichi di legna e grano alle ferriere e alle mole, come noterete in alcuni punti il percorso sembra scavato nel tufo... e' il passaggio secolare dei muli che ha prodotto quell'effetto. In caso di dubbi vedete quale sentiero passa attraverso la roccia (e va verso ovest) e non potrete sbagliarvi.
Il sentiero sale un po' quindi sara' anche possibile orientarsi con la tecnica della triangolazione (e una bussola adatta), se il segnale del GPS ci mette troppo.

Piu' avanti si ri-scende fino al secondo ponte dove il fosso della mola e il fosso della caldara si riuniscono.

A questo punto chi vuole andare al sasso a vedere la caldara prosegue lungo il fosso risalendolo, gli altri sono pregati di girare a sud, ridiscendere lungo il fosso per una decina di metri e poi girare a destra. Si, e' proprio quella salita erta che vi spacchera' i polpacci... ma ormai ci siete e poi dura poco, solo una 70ina di metri di dislivello.
Tosta, ma fattibilissima.

La parte piu' dura termina quando il sentiero si ricongiunge ad un'antica strada romana (del basolato originario e' rimasto poco).

Si prosegue verso sud per una quarantina di minuti e si torna al punto di partenza.

Andrea
 
Ultima modifica di un moderatore:
Alto Basso