Escursione Anello di Forcella del Leone nei Monfalconi

Parchi del Friuli-Venezia Giulia
  1. Parco Regionale delle Dolomiti Friulane
Dati

Data: 09/10/2015
Regione e provincia: Friuli Venezia Giulia - Pordenone
Località di partenza: Rifugio Pordenone
Località di arrivo: Rifugio Pordenone
Tempo di percorrenza: 8h
Chilometri: 12
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: dislivello in salita e discesa di 1100 m, ripidi ghiaioni da salire e scendere
Periodo consigliato: da giugno ad ottobre
Segnaletica: discreta
Dislivello in salita: 1100
Dislivello in discesa: 1100
Quota massima: 2290
Accesso stradale: parco dolomiti friulane
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]

Dopo aver pensato e ripensato al dove fare la mia ultima uscita stagionale, la mia scelta è ricaduta nel parco naturale delle dolomiti friulane.
Mi affascinano di questo i paesaggi, la solitudine, lo stato selvaggio ed isolato.
Per questa escursione, l'ultima di quest'anno per me, ho optato per il percorso ad anello che va dal rifugio Pordenone alla Forcella del Leone, successivamente discesa da bivacco Marchi Granzotto e ritorno al rifugio Pordenone via Pian di Meluzzo.
Mi scuso per le foto che sono fatte dal mio scarso cellulare, purtroppo non rendono minimamente gli splendidi colori autunnali che si potevano apprezzare dal vivo.
è come il vedere qualcosa in bianco e nero piuttosto che a colori; purtroppo avevo a disposizione solo questo e dovremo accontentarci. moltiplicate per 100 quello che vedete in foto per avere l'idea.
Partenza dal rifugio Pordenone, chiuso in questo periodo, per il sentiero 349 che passa per Val Monfalcon di Cimoliana
L'inizio è subito su un ghiaione in ripida salita, salita ed ancora salita, girato l'angolo, ancora salita.
qui una parte della salita iniziale che dà subito il benvenuto
0.jpg

man mano che si sale ci si incunea sempre di più tra le montagne e si ha proprio si ha la sensazione di esservi nel cuore, non c'è orizzonte, c'è solo roccia dove il silenzio e la solennità la fanno da padrone. è una sensazione bella e di protezione, una sensazione di essere a casa.

1.jpg

2.jpg
3.jpg

sal.jpg



la salita non da tregua, per fortuna il tempo è ottimo, seppur non soleggiato, ma almeno non piovoso nè ventoso.
si continua comunque a salire senza sosta, in lontananza avvistiamo un gruppo di camosci

siamo gli unici da queste parti, non c'è anima viva, sembra di essere fuori dal mondo, lontani dalle località più turistiche eppure queste bellezze non hanno niente da invidiare a dolomiti più blasonate.

la forcella del leone, a 2290 metri, è il punto dal quale passeremo nell'altro versante per la val monfalcon di forni.
la forcella non si disvela se non sino all'ultimo momento, girato l'ultimo angolo dei tanti già passati in precedenza , come a volersi far desiderare sino all'ultimo.

forc3.jpg


nemmeno il tempo che passa tra scattare la foto qui sopra ed arrivare in forcella che la nebbia ha il sopravvento e la temperatura inizia a calare sensibilmente

forc2.jpg


qui la vista dalla forcella
forc.jpg
rocks.jpg



il tempo di coprirci con attrezzatura più pesante, perchè ora è davvero freddo, ed iniziamo a scendere per un ripido ghiaione franoso. la discesa non è facile ed in alcuni tratti, avendo i bastoncini, frana talmente tanto che mi sembra quasi di sciare, in più la nebbia è fitta e non riesco a capire dov'è il bivacco Marchi Granzotto.
so dove dovrebbe essere perchè il percorso lo avevo studiato a casa e sulla cartina e sarei anche tentato ad andare dove mi dice l'istinto, ma non c'è nessuna indicazione, nessun segno ed inoltre il sentiero si divide in due, gira o prosegue.
proseguire dove magari più avanti svolta per il bivacco o andare dove so che dovrebbe esserci il bivacco?
per fortuna nel giro di qualche secondo la nebbia si dirada un momento e come un miraggio scorgo il bivacco, ora è chiaro che sentiero prendere.

biv2.jpg


nel giro di poco tempo, ancora su ripida ghiaia, raggiungiamo il bivacco, nel quale non c'è nessuno.

biv.jpg


biv.jpg


firmato il libro, scatto questa foto qui sopra, mi giro a parlare con il mio compagno di avventura e quando mi volto ancora non si vede più la montagna, la situazione è infatti poi quella della foto qui sotto. sembra di essere nel nulla. bellissimo. peccato solamente però che la vista che avremmo avuto da questo bivacco sarebbe stata meravigliosa, ma va bene cosi'.

nulla.jpg


iniziamo quindi la discesa, presto la nebbia si dirada e la discesa ora poco sotto al bivacco non sembra nemmeno difficile. il paesaggio rispetto all'altro versante è cambiato, meno roccioso e con più alberi e vegetazione, il tutto avvolto da magnifici colori autunnali, accesi come non mai.
presto ci accorgiamo che invece la discesa non è cosi' semplice come sembrava, è ripida e costante, siamo un po' stanchi e le gambe ed i piedi manifestano il loro disappunto, ma si continua a scendere incessantemente, sperando che prima o poi si possa avere un piccolo tratto pianeggiante.

4.jpg
dis1.jpg


yellow.jpg


nella fatica, però, ogni scorcio è diverso e stupendo. si è circondati in tutte le direzioni da montagne, il silenzio è totale, i colori autunnali da far rimanere senza fiato. in questo punto nella foto qui sopra avvistiamo ancora camosci, che si allontanano ma si fermano più avanti per poi per osservarci da lontano.

in un paio di punti si deve scendere arrampicando su della facili pareti, niente di difficile comunque.
arriviamo poi ad un punto spettacolare, forse il più bello dell'intero percorso.
dal vivo qui i colori autunnali sfumano e si rincorrono, sembra quasi di vedere un dipinto impressionista di amdre natura; questo è uno di quei punti nei quali per capirne la bellezza bisogna essere li e viverlo, nessuna foto, video o racconto sarà mai abbastanza

discesa.jpg
discesa2.jpg


dopo un passaggio nel bosco, ancora in discesa, inizia l'ultima parte con il sentiero 361.
si cammina in piana nella val meluzzo, letto di un fiume in secca, salvo in alcuni punti dove ancora scorre acqua.
è decisamente quello che ci voleva per le nostre gambe e piedi, qui avvistiamo ancora, vicinissimi stavolta, ancora dei dei camosci.

piano.jpg
piano2.jpg
inizio.jpg


arriviamo alla fine, stanchi ma felicissimi. in tutto abbiamo incontrato solo due persone. ci abbiamo messo 8 ore ma fermandoci spesso e con calma a fare foto ed a mangiare senza fretta al bivacco, in più non siamo gente molto allenata.
Consiglio sicuramente questo splendido anello, vicinissimo al famoso Campanile di Val Montanaia (che avrei voluto vedere ma al quale preferivo un percorso ad anello) che era subito dietro alle monfalcone che abbiamo accostato lungo la prima parte di percorso. i paesaggi sono bellissimi, ogni scorcio si lascia scoprire lentamente, c'è anche varietà nei tre tronconi dell'anello dei sentieri 349-359 e 361
si è in posti isolati, selvaggi, solitari, questa è vera montagna.
stupenda esperienza che consiglio a tutti, spero vi sia piaciuto questo piccolo racconto di un'esperienza per me stupenda-
 
Ultima modifica:
Sarò strano ma a me le foto "scarse" coinvolgono di più di quelle "serie". Sarà perché anch'io faccio foto con il cellulare e sono più abituato ad interpretarle ... Non so, le foto "fighe" (benché bellissime) mi sembrano innaturali e difficilmente mi immedesimo con il paesaggio, cosa che invece riesco a fare con il tuo fotoracconto (pensa che lo sto anche guardando dal cellulare :D).

Tutto questo per dire che ho apprezzato veramente questa vostra uscita, davvero scenari da favola, complimentoni!!! ...

Però, non ci hai detto se seguendo il tuo istinto saresti arrivato al bivacco oppure no :).
 
Eheh, anch'io ero in montagna, sabato, e la meteo e le sensazioni erano quelle che hai descritto! Grazie del report, le Dolomiti friulane rimangono le mie preferite!
 
il giro che comprende il campanile lo puoi fare passando per forcella cimoliana.
il sentiero è stato dismesso ma si tratta di un canalino franoso con alla fine un salto di quattro-cinque metri con cordino.
 
Però, non ci hai detto se seguendo il tuo istinto saresti arrivato al bivacco oppure no :).

ormai stavo già per girare verso dove ero convinto ci fosse il bivacco, un secondo dopo è apparso :D
grazie a tutti, ho dovuto scriverlo in grande velocità e condizioni precarie ma spero si sia capito l'entusiasmo di vedere posti cosi' belli.
devo dire che le dolomiti friulane mi affascinavano già molto prima di visitarle, non so perchè; sono state ancora meglio dell'immaginazione
 
Alto Basso