- Parchi della Valle d'Aosta
-
- Parco Nazionale Gran Paradiso
Dati
Data: 30/7/2024
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Epinel
Tempo di percorrenza: 7 ore e 50 minuti circa (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1800 m circa
Quota massima: 3100 m circa
Descrizione
Sono partito da Epinel vicino al campo da calcio dove c'è un parcheggio. A seguito dell'alluvione del giugno 2024 dei due ponti che congiungono Epinel con l'altra sponda del Gran Eyvia ne è rimasto uno solo.
Prendo il ponte e la parte iniziale dell'anello mi fa percorrere il sentiero 27 sotto il bosco percorrendo diversi ponticelli
e casolari.
Dal momento in cui raggiungo Trayo
e poco dopo il casotto PNGP
l'ambiente cambia drasticamente aprendosi ed entrando nel cuore del Vallone del Trayo individuando la Grivoletta
con alle spalle la Punta Garin (credo).
Ho trovato molto bello il percorso del torrente Trayo.
Nel salire di quota individuo il Colle del Trayo
incuriosito da, a mio parere, particolari formazione rocciose in quell'ambiente.
Segue un piccolo tratto un po' più ripido leggermente attrezzato dove ho visto cadere alcuni piccoli massi ma tutta colpa di un stambecco.
Segue un tratto con pendenza soft
raggiungendo così il Colle del Trayo.
Mi guardo intorno già soddisfatto tra la Punta Garin
e la sagoma della Grivola.
Decido di provare a raggiungere Punta del Trayo, su vari siti ho letto che non c'è nessuna croce di vetta ma in una cima dovrebbe esserci un bastoncino, io non ho visto nulla per cui o con il maltempo si è perso o, molto più probabile, non ho proprio raggiunto la cima ma quasi anche perchè il GPS mi segnava di essere sui 3100 m. Fatto sta che tra omini di pietra individuati non sempre con facilità raggiungo una cresta e mi godo il panorama verso la Grivola
il Col di Belleface,
verso il M. Bianco,
verso il Gran Combin,
Punta Garin e all'estrema destra la Punta Tersiva.
Ritorno al Colle del Trayo lasciandolo subito di spalle
raggiungendo il Vallone del Nomenon
lasciando la Grivola di spalle.
Raggiungo un gruppo di case dove è presente il Grand Nomenon
e scatto un'ultima foto alla Grivola.
Raggiungo poco dopo il Piccolo Nomenon
e il sentiero comincia a risalire un minimo di quota oltre a farsi un po' più selvatico, entrando nel bosco e presentando diversi tratti attrezzati per cui colgo l'occasione di scattare un'ultima foto verso il fondovalle percorso dalla Dora Baltea.
Molto bello è stato anche il panorama in prossimità di Epinel.
Ora io sono ritornato al punto di partenza tramite il sentiero 27D (la cartina viene segnata con un tratteggio grigio), il problema è che arrivati praticamente sulla sponda del Grand Eyvia c'era un ponte che oltrepassava il Torrente Ronc Vallet ma è andato distrutto per cui avevo due possibilità: o camminare sul torrente, o risalire di 350 m e ricongiungermi con il sentiero che avevo preso la mattina. Tenendo conto che ero stanco ed erano ormai le ore 19 passate ho optato nel camminare sul torrente trovando un punto in cui si restringeva. L'acqua arriva fino al polpaccio ma alla fine non ha comportato nessun problema, in ogni caso poco dopo concludo definitivamente l'anello.
Data: 30/7/2024
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Epinel
Tempo di percorrenza: 7 ore e 50 minuti circa (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1800 m circa
Quota massima: 3100 m circa
Descrizione
Sono partito da Epinel vicino al campo da calcio dove c'è un parcheggio. A seguito dell'alluvione del giugno 2024 dei due ponti che congiungono Epinel con l'altra sponda del Gran Eyvia ne è rimasto uno solo.
Prendo il ponte e la parte iniziale dell'anello mi fa percorrere il sentiero 27 sotto il bosco percorrendo diversi ponticelli
e casolari.
Dal momento in cui raggiungo Trayo
e poco dopo il casotto PNGP
l'ambiente cambia drasticamente aprendosi ed entrando nel cuore del Vallone del Trayo individuando la Grivoletta
con alle spalle la Punta Garin (credo).
Ho trovato molto bello il percorso del torrente Trayo.
Nel salire di quota individuo il Colle del Trayo
incuriosito da, a mio parere, particolari formazione rocciose in quell'ambiente.
Segue un piccolo tratto un po' più ripido leggermente attrezzato dove ho visto cadere alcuni piccoli massi ma tutta colpa di un stambecco.
Segue un tratto con pendenza soft
raggiungendo così il Colle del Trayo.
Mi guardo intorno già soddisfatto tra la Punta Garin
e la sagoma della Grivola.
Decido di provare a raggiungere Punta del Trayo, su vari siti ho letto che non c'è nessuna croce di vetta ma in una cima dovrebbe esserci un bastoncino, io non ho visto nulla per cui o con il maltempo si è perso o, molto più probabile, non ho proprio raggiunto la cima ma quasi anche perchè il GPS mi segnava di essere sui 3100 m. Fatto sta che tra omini di pietra individuati non sempre con facilità raggiungo una cresta e mi godo il panorama verso la Grivola
il Col di Belleface,
verso il M. Bianco,
verso il Gran Combin,
Punta Garin e all'estrema destra la Punta Tersiva.
Ritorno al Colle del Trayo lasciandolo subito di spalle
raggiungendo il Vallone del Nomenon
lasciando la Grivola di spalle.
Raggiungo un gruppo di case dove è presente il Grand Nomenon
e scatto un'ultima foto alla Grivola.
Raggiungo poco dopo il Piccolo Nomenon
e il sentiero comincia a risalire un minimo di quota oltre a farsi un po' più selvatico, entrando nel bosco e presentando diversi tratti attrezzati per cui colgo l'occasione di scattare un'ultima foto verso il fondovalle percorso dalla Dora Baltea.
Molto bello è stato anche il panorama in prossimità di Epinel.
Ora io sono ritornato al punto di partenza tramite il sentiero 27D (la cartina viene segnata con un tratteggio grigio), il problema è che arrivati praticamente sulla sponda del Grand Eyvia c'era un ponte che oltrepassava il Torrente Ronc Vallet ma è andato distrutto per cui avevo due possibilità: o camminare sul torrente, o risalire di 350 m e ricongiungermi con il sentiero che avevo preso la mattina. Tenendo conto che ero stanco ed erano ormai le ore 19 passate ho optato nel camminare sul torrente trovando un punto in cui si restringeva. L'acqua arriva fino al polpaccio ma alla fine non ha comportato nessun problema, in ogni caso poco dopo concludo definitivamente l'anello.
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