- Parchi del Friuli-Venezia Giulia
-
- Parco Regionale delle Dolomiti Friulane
Dati
Data: 19/07/2023
Regione e provincia: Friuli Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: comune di Forni di Sopra, presso la località Borsaia, la si raggiunge seguendo le indicazioni per il rifugio Giaf sin a raggiungere un ponte
Tempo di percorrenza: 5 ore e 50 minuti circa escluse le soste
Chilometri: 11 km circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1400 m circa
Quota massima: 2069 m
Descrizione
Sono partito con ottime condizioni meteorologiche e sin dall'inizio il paesaggio l'ho trovato veramente bello camminando all'inizio su dei detriti riconoscendo subito il passo Lavinal.
Man mano che salivo di quota il paesaggio visibile di spalle si fa sempre più ampio, in un primo momento si vedono i monti che separano il Friuli dal Veneto
e successivamente il Tiarfin.
La salita tramite il sentiero 367 presenta alcuni tratti franati facilmente raggirabili con continui nuovi scorci sia di fronte
che di spalle.
Ad un certo punto è presente un segnale sbiadito ma visibile per M. Cimacuta per cui mi dirigo verso la cima mentre il cielo si incupisce sempre più.
Man mano che raggiungevo la cima vedo il passo di Lavinal
e più volte mi sono fermato per memorizzare il paesaggio che ricordava, con un po' di fantasia, i canyon.
Raggiungo la cima
Poichè ormai il temporale era imminente poche sono le foto panoramiche: la Val Tagliamento
e la cresta da cui si slancia M. Cimacuta.
Ritorno sul sentiero 367 beccandomi il temporale ma il meteo diceva che al pomeriggio sarebbe stato bello per cui ho resistito raggiungendo il passo Lavinal con la nebbia
e gradualmente il cielo si fa sempre più limpido trovando il sollevamento delle nuvole come qualcosa di fatato.
Ed ecco che con il Sole ormai in bella vista raggiungo il Cason di Canpuros.
con alle spalle le nuvole che si allontanavano.
Prendo il sentiero 369 e improvvisamente mi trovo di fronte questo gruppo dolomitico che al momento non saprei identificare (probabilmente il Cridola)
intuendo quale fosse il sentiero che mi permetterà di chiudere l'anello capendo in un secondo momento quali fossero le Cime Urtisiel (nella foto c'è solo quella Est).
Proseguo fino ad avvistare il Ricovero Casera Valbinon
che non lo raggiungo per deviare con il sentiero 361 che sale gradualmente di quota permettendomi di avvistare la Val Meluzzo con in fondo (credo) C. Lastè
e i monti che vanno da Cima Val d'Inferno a Campanile Gambet con il Ricovero Casera Valbinon ormai microscopico.
Comincia un'ultima salita ripida per la Forcella Urtisiel
e una volta raggiunta sosto guardando i due panorami: verso S
e verso N.
Rivedo in maniera più nitida gli stessi paesaggi della mattinata
con in aggiunta all'estrema dx le sagome del M. Clapsavon e del M. Tinisa.
Raggiungo così il Rifugio Giaf dove sosto prendendo una fetta di torta.
Concludo l'anello tramite il sentiero 346 facendo un'ultima foto alla Forcella Urtisiel.
Data: 19/07/2023
Regione e provincia: Friuli Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: comune di Forni di Sopra, presso la località Borsaia, la si raggiunge seguendo le indicazioni per il rifugio Giaf sin a raggiungere un ponte
Tempo di percorrenza: 5 ore e 50 minuti circa escluse le soste
Chilometri: 11 km circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1400 m circa
Quota massima: 2069 m
Descrizione
Sono partito con ottime condizioni meteorologiche e sin dall'inizio il paesaggio l'ho trovato veramente bello camminando all'inizio su dei detriti riconoscendo subito il passo Lavinal.
Man mano che salivo di quota il paesaggio visibile di spalle si fa sempre più ampio, in un primo momento si vedono i monti che separano il Friuli dal Veneto
e successivamente il Tiarfin.
La salita tramite il sentiero 367 presenta alcuni tratti franati facilmente raggirabili con continui nuovi scorci sia di fronte
che di spalle.
Ad un certo punto è presente un segnale sbiadito ma visibile per M. Cimacuta per cui mi dirigo verso la cima mentre il cielo si incupisce sempre più.
Man mano che raggiungevo la cima vedo il passo di Lavinal
e più volte mi sono fermato per memorizzare il paesaggio che ricordava, con un po' di fantasia, i canyon.
Raggiungo la cima
Poichè ormai il temporale era imminente poche sono le foto panoramiche: la Val Tagliamento
e la cresta da cui si slancia M. Cimacuta.
Ritorno sul sentiero 367 beccandomi il temporale ma il meteo diceva che al pomeriggio sarebbe stato bello per cui ho resistito raggiungendo il passo Lavinal con la nebbia
e gradualmente il cielo si fa sempre più limpido trovando il sollevamento delle nuvole come qualcosa di fatato.
Ed ecco che con il Sole ormai in bella vista raggiungo il Cason di Canpuros.
con alle spalle le nuvole che si allontanavano.
Prendo il sentiero 369 e improvvisamente mi trovo di fronte questo gruppo dolomitico che al momento non saprei identificare (probabilmente il Cridola)
intuendo quale fosse il sentiero che mi permetterà di chiudere l'anello capendo in un secondo momento quali fossero le Cime Urtisiel (nella foto c'è solo quella Est).
Proseguo fino ad avvistare il Ricovero Casera Valbinon
che non lo raggiungo per deviare con il sentiero 361 che sale gradualmente di quota permettendomi di avvistare la Val Meluzzo con in fondo (credo) C. Lastè
e i monti che vanno da Cima Val d'Inferno a Campanile Gambet con il Ricovero Casera Valbinon ormai microscopico.
Comincia un'ultima salita ripida per la Forcella Urtisiel
e una volta raggiunta sosto guardando i due panorami: verso S
e verso N.
Rivedo in maniera più nitida gli stessi paesaggi della mattinata
con in aggiunta all'estrema dx le sagome del M. Clapsavon e del M. Tinisa.
Raggiungo così il Rifugio Giaf dove sosto prendendo una fetta di torta.
Concludo l'anello tramite il sentiero 346 facendo un'ultima foto alla Forcella Urtisiel.
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