Escursione Anello:Impiso - Casino Toscano - P.Fossa - P.Acquafredda - Piani pollino

Parchi della Calabria
  1. Parco Nazionale del Pollino
Data: 24 Luglio 2016
Regione e provincia: Calabria - Cosenza
Località di partenza:Colle Impiso
Località di arrivo: anello
Tempo di percorrenza: 8 ore comprese brevi soste
Chilometri:22
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà:nessuna
Periodo consigliato: primavera ,estate (inverno con le ciaspole)
Segnaletica: presente tranne da Casino Toscano al piano di Fossa

Accesso stradale:si
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7711


Si ritorna sempre….

Ed e’ proprio cosi’, quando si e’ fatto un percorso particolarmente interessante non si perde occasione per poterci tornare anche solo per ritrovare il sentiero, la sorgente, quella roccia particolare.

Dopo qualche anno allora mi sono deciso, si rifa’ il giro, questa volta da solo. Non c’e’ nessuno in una assolata domenica di Luglio che voglia partecipare, chi al mare, chi in bici ed allora non mi importa, si va’ lo stesso. Il luogo e’ sempre quello: il Parco Nazionale del Pollino ma la latitudine e’ un po’ diversa dalle rotte classiche.

Si va’ giu’ verso Casino Toscano, uno storico casale di montagna quasi del tutto abbandonato e poi si percorre la Serra delle Ciavole da sotto per ritornare al piano di Fossa, Acquafredda, i piani e poi giu’ verso Colle dell’Impiso.

Beh.. detto cosi’ sembrerebbe una passeggiata ed in effetti non ci sono grosse difficoltà tranne il fatto che, da Casino Toscano al piano di fossa rimanendo quasi in prossimita’ delle pendici del bastione di Serra della Ciavole, non esiste sentiero ed un ultimo dettaglio, la lunghezza del percorso: appena 22 chilometri. Inizio a camminare ad un quarto alle otto con quasi due litri di acqua qualche barretta ed il residuo di cena che sara’ consumato piu’ in la’. Gli scarponi con le nuove intersuole sembrano avere un cuscino di aria ed e’ un piacere camminare.

Dopo qualche intensa salitella giungo ai piani di pollino, un immenso campo di calcio di quasi 4.000 m/2 (a me sembra cosi’). Mi inerpico subito a sinistra per portarmi verso cio’ che resta di “Zio Peppone”, il simbolo del Parco dato alle fiamme anni addietro e dopo qualche foto di rito si va’ subito giu’ dalla “grande porta”, un avvallamento posto tra Serra di Crispo e Serra delle Ciavole, con un agevole sentiero che fatta attenzione a un paio di deviazioni, conduce al rudere di Casino Toscano nei pressi del quale hanno origine le sorgenti del torrente Raganello e le sue,molto piu’ giu’, ormai famose gole.

Qui da Casino Toscano in poi bisogna inventare. Non sono ancora le dieci ed ho percorso almeno 8 chilometri quindi ho forze e tempo, oltretutto la giornata è calda e soleggiata quindi niente potra’ crearmi problemi. Inizio subito ad inoltrarmi nel bosco e mantenere la stessa direzione. Ogni tanto provo ad individuare le tracce di una vecchia pista di servizio che veniva utilizzata per la manutenzione di una teleferica ai tempi dei massicci disboscamenti del luogo ma con scarsi risultati.

Vado avanti, cercando di proseguire dritto ma sara’ il bosco fantastico e poco frequentato che mi induce a divagare facendo dei saliscendi frequenti per ammirarne tutta la sua bellezza attraversando i canaletti pieni di foglie o raggiungendo una bianca pietraia appena fuori dal bosco alla base di Serra delle Ciavole. Poco piu’ avanti il gps mi indica che a breve dovro’ salire e di molto se voglio incontrare il piano di Acquafredda ma decido di prendermela comoda scendendo al piano di Fossa per poi salire con comodo ad Acquafredda, tanto… Il bosco inizia a spianare ed ecco una bella sorgente.

Sosta,acqua fresca,si riprende fiato,butto giu’ qualcosa,riempio una borraccia e via si riprende. Decidere di raggiungere Fossa e poi Acquafredda costa abbastanza in termini di impegno fisico perche’ tra i due piccoli pianori c’e’ come una ripida “scala” di quasi 400 metri non per niente indicata sulle igm con il toponimo di “scaletta” alla faccia della scaletta….

E faticosamente giungo al piano di Acquafreddda. Il piu’ e’ fatto come spesso ripeto a me stesso. Adesso c’e’ solo da percorrere il sentiero per tornare al punto di partenza attraversando i piani di Pollino per intero e poi giu’ per la carrareccia che portera’ a Colle dell’Impiso. Un anello di circa 22 chilometri le cui uniche difficoltà sono state l’attraversamento del bosco sotto l’imponente bastione di Serra delle Ciavole sensa sentiero, ma per il resto davvero una bella passeggiata.

Consiglio ai frequentatori del Parco questo percorso per scoprire Casino Toscano e la zona circostante poco frequentata ma ugualmente generosa di viste panoramiche e immersa in una imponente faggeta.

Sul percorso esistono anche diversi punti in cui potersi accampare per la notte in tenda tra cui uno in particolare, un piccolo pianoro circondato di faggi e con una piccola sorgente nei pressi, da cui sgorga un’acqua limpidissima posta in direzione poco prima del limite del bastione di Serra delle Ciavole.
 

Allegati

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Ultima modifica:
Data: 24 Luglio 2016
Regione e provincia: Calabria - Cosenza
Località di partenza:Colle Impiso
Località di arrivo: anello
Tempo di percorrenza: 8 ore comprese brevi soste
Chilometri:22
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà:nessuna
Periodo consigliato: primavera ,estate (inverno con le ciaspole)
Segnaletica: presente tranne da Casino Toscano al piano di Fossa

Accesso stradale:si
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7711


Si ritorna sempre….

Ed e’ proprio cosi’, quando si e’ fatto un percorso particolarmente interessante non si perde occasione per poterci tornare anche solo per ritrovare il sentiero, la sorgente, quella roccia particolare.

Dopo qualche anno allora mi sono deciso, si rifa’ il giro, questa volta da solo. Non c’e’ nessuno in una assolata domenica di Luglio che voglia partecipare, chi al mare, chi in bici ed allora non mi importa, si va’ lo stesso. Il luogo e’ sempre quello: il Parco Nazionale del Pollino ma la latitudine e’ un po’ diversa dalle rotte classiche.

Si va’ giu’ verso Casino Toscano, uno storico casale di montagna quasi del tutto abbandonato e poi si percorre la Serra delle Ciavole da sotto per ritornare al piano di Fossa, Acquafredda, i piani e poi giu’ verso Colle dell’Impiso.

Beh.. detto cosi’ sembrerebbe una passeggiata ed in effetti non ci sono grosse difficoltà tranne il fatto che, da Casino Toscano al piano di fossa rimanendo quasi in prossimita’ delle pendici del bastione di Serra della Ciavole, non esiste sentiero ed un ultimo dettaglio, la lunghezza del percorso: appena 22 chilometri. Inizio a camminare ad un quarto alle otto con quasi due litri di acqua qualche barretta ed il residuo di cena che sara’ consumato piu’ in la’. Gli scarponi con le nuove intersuole sembrano avere un cuscino di aria ed e’ un piacere camminare.

Dopo qualche intensa salitella giungo ai piani di pollino, un immenso campo di calcio di quasi 4.000 m/2 (a me sembra cosi’). Mi inerpico subito a sinistra per portarmi verso cio’ che resta di “Zio Peppone”, il simbolo del Parco dato alle fiamme anni addietro e dopo qualche foto di rito si va’ subito giu’ dalla “grande porta”, un avvallamento posto tra Serra di Crispo e Serra delle Ciavole, con un agevole sentiero che fatta attenzione a un paio di deviazioni, conduce al rudere di Casino Toscano nei pressi del quale hanno origine le sorgenti del torrente Raganello e le sue,molto piu’ giu’, ormai famose gole.

Qui da Casino Toscano in poi bisogna inventare. Non sono ancora le dieci ed ho percorso almeno 8 chilometri quindi ho forze e tempo, oltretutto la giornata è calda e soleggiata quindi niente potra’ crearmi problemi. Inizio subito ad inoltrarmi nel bosco e mantenere la stessa direzione. Ogni tanto provo ad individuare le tracce di una vecchia pista di servizio che veniva utilizzata per la manutenzione di una teleferica ai tempi dei massicci disboscamenti del luogo ma con scarsi risultati.

Vado avanti, cercando di proseguire dritto ma sara’ il bosco fantastico e poco frequentato che mi induce a divagare facendo dei saliscendi frequenti per ammirarne tutta la sua bellezza attraversando i canaletti pieni di foglie o raggiungendo una bianca pietraia appena fuori dal bosco alla base di Serra delle Ciavole. Poco piu’ avanti il gps mi indica che a breve dovro’ salire e di molto se voglio incontrare il piano di Acquafredda ma decido di prendermela comoda scendendo al piano di Fossa per poi salire con comodo ad Acquafredda, tanto… Il bosco inizia a spianare ed ecco una bella sorgente.

Sosta,acqua fresca,si riprende fiato,butto giu’ qualcosa,riempio una borraccia e via si riprende. Decidere di raggiungere Fossa e poi Acquafredda costa abbastanza in termini di impegno fisico perche’ tra i due piccoli pianori c’e’ come una ripida “scala” di quasi 400 metri non per niente indicata sulle igm con il toponimo di “scaletta” alla faccia della scaletta….

E faticosamente giungo al piano di Acquafreddda. Il piu’ e’ fatto come spesso ripeto a me stesso. Adesso c’e’ solo da percorrere il sentiero per tornare al punto di partenza attraversando i piani di Pollino per intero e poi giu’ per la carrareccia che portera’ a Colle dell’Impiso. Un anello di circa 22 chilometri le cui uniche difficoltà sono state l’attraversamento del bosco sotto l’imponente bastione di Serra delle Ciavole sensa sentiero, ma per il resto davvero una bella passeggiata.

Consiglio ai frequentatori del Parco questo percorso per scoprire Casino Toscano e la zona circostante poco frequentata ma ugualmente generosa di viste panoramiche e l’imponente faggeta poco frequentata.

Sul percorso esistono anche diversi punti in cui potersi accampare per la notte in tenda tra cui uno in particolare, un piccolo pianoro circondato di faggi e con una piccola sorgente nei pressi, da cui sgorga un’acqua limpidissima posta in direzione poco prima del limite del bastione di Serra delle Ciavole.
Che dire,un bel giro veramente.Mi piacerebbe percorrere tutta la base di Serra delle Ciavole per scopi esplorativi visto che ci sono arrivato sempre da Colle Marcione e il laghetto al bivio della strada della fagosa puntando dritto ai canali.Di questa sorgente ne ignoravo l'esistenza.E' difficile individuarla scendendo dalla grande porta?
 
ciao Pollino,la sorgente,se vuoi dai uno sguardo alla traccia gps,si trova vicino al wypoint inserito vicino al piano di Fossa.Secondo me e' quella che alimenta il "lago" ma non ho potuto verificare.A dopo.
 
Che bei posti, peccato siano tanto lontani da Roma. Il Pollino è un territorio magico e fantastico da esplorare, che ti fa sentire veramente piccolo e sperduto. Per noi "poveri" camminatori delle terre qui vicine, sembra un Abruzzo all'ennesima potenza.
 
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