- Parchi del Lazio
-
- Parco Regionale dei Monti Lucretili
Dati
Data: 8/8/2021
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Palombara Sabina, attacco sentiero CAI 319 alla seconda stazione funivia
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 11 ore (incluse 1 ora e mezzo di ritardo per infortunio)
Chilometri: 32
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: alcuni dubbi di orientamento (qualora in assenza di GPS) lungo l'accesso dal Gennaro al Pratone e nella zona tra Casa Capo di Porco e Sorgenti Capo d,Acqua
Periodo consigliato: ideale le mezze stagioni, d'estate abbastanza coperto, d'inverno maggiori rischi di orientamento
Segnaletica: segnaletica CAI discreta, tranne quanto sopra
Dislivello in salita: 1384
Dislivello in discesa: 1384
Quota massima: 1254
Accesso stradale: con l'auto si puo arrivare al punto di partenza
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8482
Mappa: mappa ufficiale Parco dei Monti Lucretili (https://parcolucretili.it/wp-content/uploads/allegati_pdf/Carta_escusionistica.pdf)
Descrizione
Era da un mesetto che programmavo questa uscita, continuamente rinviata per problemi dell'ultimo minuto. Tre erano le mie piccole sfide: un percorso più lungo (32 km) del mio standard, per vedere come sezionare le tappe della prossima Via degli Dei; farlo su una traccia da me modificata a partire da una traccia esistente (quella di @Montinvisibili : grazie) a partire da una valutazione su carta delle mappe, per introdurre un po' di imprevisto; e farlo da solo, cosa che faccio spesso ma con queste due piccole varianti. L'esito, per le mie piccole ambizioni, è stato molto soddisfacente: ieri sono tornato a casa con una faccia raggiante, nonostante un ginocchi malandato
Monte Gennaro arrivando da casa alla mattina presto
Arrivo a Palombara, seconda stazione della ex funivia, all'attacco del sentiero 319 del CAI verso le 7:30. Lì trovo un automobilista in panne, che soccorro insieme ad altri due escursionisti.
La noiosa sequenza delle curve è alleggerita dalla copertura degli alberi e dal venticello fresco. In effetti mi sento un po' debole, forse causa seconda dose di vaccino l'altro ieri, che non ha dato altri effetti.
Arrivato in cima, visita d'ordinanza alla Torretta, con splendida vista su Palombara e limitrofi, alle oscene Antenne e quindi alla Cima del Gennaro. Questo è lo spettacolo che devo sempre dalla nostra cucina a Monterotondo!
Scendo al Pratone lungo il sentiero 301 con un escursionista anziano, purtroppo estremamente negativo (non troverai acqua, non troverai persone, ti perderai, sarai assalito dai cinghiali.....le cavallette!!!). Qui ormai fa caldo, incontro svariati gruppi di persone, inclusi degli scout che campeggiano, e attraverso tutto il pratone seguito da un toro pacifico evidentemente incuriosito da me.
Chiesetta, quindi sentiero 305 rinfresco alle Fonti di Capitello ed 305C ascesa verso Monte La Guardia e Casa Capo di Porco, che taglio fuori di poco perchè tra il passo più lento nella salita iniziale e il tempo dedicato all'automobilista sono un po' oltre il programma.
Qui inizia la parte interessante, non paesaggisticamente (forse complice la tensione non ne ho una foto, ma non era niente di che). Seguendo una sterrata riportata in giallo sulla mappa dei Lucretili mi muovo da CasaCapo di Porco verso est, per poi scendere con una sterrata tratteggiata e quindi risalire a Sorgenti Capo d'Acqua. Come immaginavo, la strada - inizialmente larghissima e in brecciolino - progressivamente scende verso i fossi restringendosi, venendo sempre più occupata dalla vegetazione fino a scomparire e a restare una sorta di solco sul fondovalle. La traccia indica chiaramente la necessità di scendere e risalire, apparentemente per aggirare non il fossato d'acqua quasi asciutto bensì una serie di recinzioni con filo spinato che impedirebbero la risalita sul costone opposto.
Finalmente trovata la strada (GPS santo subito) riprendo il 318 ed arrivo fino ai Ruderi di Castiglione.
Il dolore al ginocchio sinistro, che da un'oretta si era affacciato come semplice fastidio, improvvisamente diventa acuto e mi fa quasi gridare ad ogni passo. Gli ultimi 2km durano 2 ore. Materia per il mio dottore nei prossimi giorni. La foto al Convento di S.Nicola è un tributo al documentarista anonimo.
Arrivato a casa, il premio del giusto.
In sintesi:
- soddisfatto dei tre obiettivi raggiunti
- il corpo ha retto bene la fatica, a dispetto del ginocchio (l'altro ginocchio sta benissimo)
- alcune lezioni: acqua un po' corta nonostante i due litri e mezzo; più opzioni di ricarica necessarie (l'instinct mi ha mollato poco prima della fine, non avevo con me batterie di ricambio per l'oregon)
- resta una domanda: se il ginocchio fosse saltato a metà percorso - in un tratto non frequentato, senz'acqua, senza connessione - avrei avuto altre soluzioni che non dormire all'adiaccio per poi provare a riprendere (faticosamente ma con più freschezza e più ore) il giorno dopo un cammino che avrebbe potuto a quel punto durare 12 ore?
Data: 8/8/2021
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Palombara Sabina, attacco sentiero CAI 319 alla seconda stazione funivia
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 11 ore (incluse 1 ora e mezzo di ritardo per infortunio)
Chilometri: 32
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: alcuni dubbi di orientamento (qualora in assenza di GPS) lungo l'accesso dal Gennaro al Pratone e nella zona tra Casa Capo di Porco e Sorgenti Capo d,Acqua
Periodo consigliato: ideale le mezze stagioni, d'estate abbastanza coperto, d'inverno maggiori rischi di orientamento
Segnaletica: segnaletica CAI discreta, tranne quanto sopra
Dislivello in salita: 1384
Dislivello in discesa: 1384
Quota massima: 1254
Accesso stradale: con l'auto si puo arrivare al punto di partenza
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8482
Mappa: mappa ufficiale Parco dei Monti Lucretili (https://parcolucretili.it/wp-content/uploads/allegati_pdf/Carta_escusionistica.pdf)
Descrizione
Era da un mesetto che programmavo questa uscita, continuamente rinviata per problemi dell'ultimo minuto. Tre erano le mie piccole sfide: un percorso più lungo (32 km) del mio standard, per vedere come sezionare le tappe della prossima Via degli Dei; farlo su una traccia da me modificata a partire da una traccia esistente (quella di @Montinvisibili : grazie) a partire da una valutazione su carta delle mappe, per introdurre un po' di imprevisto; e farlo da solo, cosa che faccio spesso ma con queste due piccole varianti. L'esito, per le mie piccole ambizioni, è stato molto soddisfacente: ieri sono tornato a casa con una faccia raggiante, nonostante un ginocchi malandato
Monte Gennaro arrivando da casa alla mattina presto
Arrivo a Palombara, seconda stazione della ex funivia, all'attacco del sentiero 319 del CAI verso le 7:30. Lì trovo un automobilista in panne, che soccorro insieme ad altri due escursionisti.
La noiosa sequenza delle curve è alleggerita dalla copertura degli alberi e dal venticello fresco. In effetti mi sento un po' debole, forse causa seconda dose di vaccino l'altro ieri, che non ha dato altri effetti.
Arrivato in cima, visita d'ordinanza alla Torretta, con splendida vista su Palombara e limitrofi, alle oscene Antenne e quindi alla Cima del Gennaro. Questo è lo spettacolo che devo sempre dalla nostra cucina a Monterotondo!
Scendo al Pratone lungo il sentiero 301 con un escursionista anziano, purtroppo estremamente negativo (non troverai acqua, non troverai persone, ti perderai, sarai assalito dai cinghiali.....le cavallette!!!). Qui ormai fa caldo, incontro svariati gruppi di persone, inclusi degli scout che campeggiano, e attraverso tutto il pratone seguito da un toro pacifico evidentemente incuriosito da me.
Chiesetta, quindi sentiero 305 rinfresco alle Fonti di Capitello ed 305C ascesa verso Monte La Guardia e Casa Capo di Porco, che taglio fuori di poco perchè tra il passo più lento nella salita iniziale e il tempo dedicato all'automobilista sono un po' oltre il programma.
Qui inizia la parte interessante, non paesaggisticamente (forse complice la tensione non ne ho una foto, ma non era niente di che). Seguendo una sterrata riportata in giallo sulla mappa dei Lucretili mi muovo da CasaCapo di Porco verso est, per poi scendere con una sterrata tratteggiata e quindi risalire a Sorgenti Capo d'Acqua. Come immaginavo, la strada - inizialmente larghissima e in brecciolino - progressivamente scende verso i fossi restringendosi, venendo sempre più occupata dalla vegetazione fino a scomparire e a restare una sorta di solco sul fondovalle. La traccia indica chiaramente la necessità di scendere e risalire, apparentemente per aggirare non il fossato d'acqua quasi asciutto bensì una serie di recinzioni con filo spinato che impedirebbero la risalita sul costone opposto.
Finalmente trovata la strada (GPS santo subito) riprendo il 318 ed arrivo fino ai Ruderi di Castiglione.
Il dolore al ginocchio sinistro, che da un'oretta si era affacciato come semplice fastidio, improvvisamente diventa acuto e mi fa quasi gridare ad ogni passo. Gli ultimi 2km durano 2 ore. Materia per il mio dottore nei prossimi giorni. La foto al Convento di S.Nicola è un tributo al documentarista anonimo.
Arrivato a casa, il premio del giusto.
In sintesi:
- soddisfatto dei tre obiettivi raggiunti
- il corpo ha retto bene la fatica, a dispetto del ginocchio (l'altro ginocchio sta benissimo)
- alcune lezioni: acqua un po' corta nonostante i due litri e mezzo; più opzioni di ricarica necessarie (l'instinct mi ha mollato poco prima della fine, non avevo con me batterie di ricambio per l'oregon)
- resta una domanda: se il ginocchio fosse saltato a metà percorso - in un tratto non frequentato, senz'acqua, senza connessione - avrei avuto altre soluzioni che non dormire all'adiaccio per poi provare a riprendere (faticosamente ma con più freschezza e più ore) il giorno dopo un cammino che avrebbe potuto a quel punto durare 12 ore?
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