Dati
Data: 1/11/2024
Regione e provincia: Trentino-Alto Adige, Trento
Località di partenza: parcheggio della Malga Dos del Bugo
Tempo di percorrenza: 6 ore e 55 minuti circa (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: quasi sempre perfetta
Dislivello in salita: 1450 m circa
Quota massima: 2150 m
Descrizione
Sono partito dal parcheggio e prendo la strada forestale dei Catalani che si presenta immersa tra i colori autunnali dandomi saltuari scorci verso la Valsugana
e verso il gruppo della Vigolana.
Proseguo fino a raggiungere l'inizio del sentiero 432 (avviso che i sentieri 444 e 425 che si trovano sulla cresta sono inagibili) e la vista comincia ad ampliarsi decisamente in particolare verso la Val d'Astico
notando dall'altro lato come siano ripide le pareti nord-orientali e orientali della Vigolana.
In un tratto scorgo il Rif. Casarota.
Raggiungo un bivio riportante le indicazioni per il M. Spilech, lo raggiungo
assaporando i primi panorami della giornata: verso il L. di Levico,
verso la Valsugana con il Lagorai a sx e l'Altopiano di Asiago a dx,
segue la cresta del Cornetto
e la pareti della Vigolana.
Riprendo il sentiero 432
sino a raggiungere il Bus de le Zole
e quello che mi ha colpito in particolar modo è il versante meridionale e occidentale decisamente più dolce della Vigolana.
Brevemente raggiungo così il Becco di Filadonna
in cui mi prendo il primo vero ristoro della giornata scattando diverse foto verso il resto della Vigolana, dietro si riconoscono le Dolomiti del Brenta e l'Adamello, mentre a lato Trento,
in primo piano la Marzola con il L. di Levico
la Valsugana riconoscendo Cima d'Asta.
Lascio la cima
scorgendo alla mia sx da un lato il Gruppo del Pasubio e alla dx il M. Baldo.
Mi dirigo verso la Vigolana dove riconosco subito a dx della parete la sagoma del Bivacco Giacomelli della Madonnina
scattando di tanto in tanto altre foto panoramiche sia verso il Becco di Filadonna
che sul resto della cresta della Vigolana in cui fanno da cornice le Dolomiti del Brenta e l'Adamello.
Proseguendo raggiungo un'altra croce di vetta senza capire che cima fosse
in ogni caso scatto le ultime foto panoramiche della cresta sia dalla parte che lascio di spalle
che di fronte
rivedendo il Bivacco Giacomelli della Madonnina.
Comincio a scendere di quota su un sentiero ombreggiato e con brina ghiacciata in alcuni punti
sino a raggiungere la Malga Derocca.
Qui ho avuto un po' di difficoltà nel capire come proseguisse il sentiero ma alla fine con il GPS il problema si risolve in fretta.
Proseguo tramite il sentiero 450 e in un secondo momento con il sentiero 450B ritornando al punto di partenza non senza scattare un'ultima foto al L. di Levico.
Data: 1/11/2024
Regione e provincia: Trentino-Alto Adige, Trento
Località di partenza: parcheggio della Malga Dos del Bugo
Tempo di percorrenza: 6 ore e 55 minuti circa (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: quasi sempre perfetta
Dislivello in salita: 1450 m circa
Quota massima: 2150 m
Descrizione
Sono partito dal parcheggio e prendo la strada forestale dei Catalani che si presenta immersa tra i colori autunnali dandomi saltuari scorci verso la Valsugana
e verso il gruppo della Vigolana.
Proseguo fino a raggiungere l'inizio del sentiero 432 (avviso che i sentieri 444 e 425 che si trovano sulla cresta sono inagibili) e la vista comincia ad ampliarsi decisamente in particolare verso la Val d'Astico
notando dall'altro lato come siano ripide le pareti nord-orientali e orientali della Vigolana.
In un tratto scorgo il Rif. Casarota.
Raggiungo un bivio riportante le indicazioni per il M. Spilech, lo raggiungo
assaporando i primi panorami della giornata: verso il L. di Levico,
verso la Valsugana con il Lagorai a sx e l'Altopiano di Asiago a dx,
segue la cresta del Cornetto
e la pareti della Vigolana.
Riprendo il sentiero 432
sino a raggiungere il Bus de le Zole
e quello che mi ha colpito in particolar modo è il versante meridionale e occidentale decisamente più dolce della Vigolana.
Brevemente raggiungo così il Becco di Filadonna
in cui mi prendo il primo vero ristoro della giornata scattando diverse foto verso il resto della Vigolana, dietro si riconoscono le Dolomiti del Brenta e l'Adamello, mentre a lato Trento,
in primo piano la Marzola con il L. di Levico
la Valsugana riconoscendo Cima d'Asta.
Lascio la cima
scorgendo alla mia sx da un lato il Gruppo del Pasubio e alla dx il M. Baldo.
Mi dirigo verso la Vigolana dove riconosco subito a dx della parete la sagoma del Bivacco Giacomelli della Madonnina
scattando di tanto in tanto altre foto panoramiche sia verso il Becco di Filadonna
che sul resto della cresta della Vigolana in cui fanno da cornice le Dolomiti del Brenta e l'Adamello.
Proseguendo raggiungo un'altra croce di vetta senza capire che cima fosse
in ogni caso scatto le ultime foto panoramiche della cresta sia dalla parte che lascio di spalle
che di fronte
rivedendo il Bivacco Giacomelli della Madonnina.
Comincio a scendere di quota su un sentiero ombreggiato e con brina ghiacciata in alcuni punti
sino a raggiungere la Malga Derocca.
Qui ho avuto un po' di difficoltà nel capire come proseguisse il sentiero ma alla fine con il GPS il problema si risolve in fretta.
Proseguo tramite il sentiero 450 e in un secondo momento con il sentiero 450B ritornando al punto di partenza non senza scattare un'ultima foto al L. di Levico.
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