Dati
Data: 17/10/2021
Regione e provincia: Trentino _ Alto Adige, Trento
Località di partenza: Malga Sorgazza
Tempo di percorrenza: 8 ore circa (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1600 m circa
Quota massima: 2847 m
Descrizione
Un anello che, vuoi per le quasi perfette condizioni meteorologiche, vuoi per i colori autunnali, mi ha regalato piacevoli emozioni di libertà.
Sono partito dalla Malga Sorgazza
e mi incammino per la Val Malene
finacheggiando subito il cimitero di Sorgazza.
Al primo incrocio tra sentieri prendo il sentiero 386 che di sviluppa inizialmente sotto il bosco con i colori ancora spenti per via del Sole non ancora sorto, successivamente su prati la cui erba risulta coperta da brina rendendo il percorso fiabesco.
Dopo circa 90 minuti dalla partenza fiancheggio il M. Coston.
Alla mi sinistra riconosco il Cimon Rava e il M. Brunella,
di fronte la testata della Valle Malene,
di spalle l'Altopiano di Asiago con le sue cime, il M. Grappa
mentre alla mia destra M. Tolva e Cima Orena.
Proseguo lungo il sentiero
dove è presente il Boale del Passetto: un torrente che crea scorci di cui mi sono innamorato,
fino a raggiungere, dopo circa 3 ore dalla partenza, la Forcella del Passetto.
Lascio il paesaggio retrostante verso la Val di Tolva
per ritrovarmi di fronte un nuovo paesaggio con la catena del Lagorai in primo piano
sino a raggiungere dopo circa 30 minuti il Rif. O. Brentari Cima d'Asta
dominato dal monte omonimo.
Comincio a salire per La Forzeleta lasciando il Lago di Cima d'Asta.
Dalla Forzeleta dovrò scendere di quota tramite sentiero attrezzato e innevato per cominciare la salita definitiva per Cima d'Asta
sino a raggiungerla.
Il panorama è veramente stupendo, riconosco in senso antiorario: il gruppo del Cimonega e le Pale di S. Martino con in primo piano la Cima del Diavolo,
la parete meridionale della Marmolada, il Gruppo del Sella, Sassolungo, il Catinaccio e il Latemar,
il Bivacco Cavinato con la catena del Lagorai e sullo sfondo le cime imbiancate dell'Adamello e altri gruppi montuosi,
la Cresta di Socede riconoscendo il Laghetto di Forcella Magna
e le prealpi Venete.
Ritorno verso il rifugio
per avviarmi verso valle prendendo il sentiero 327 (in un secondo momento ho usato il sentiero 327B per poi ritornare sul sentiero di ritorno raggiungendo così la Valle Malene.
Ormai sera, prima di raggiungere il punto di partenza, guardo per l'ultima volta Cima d'Asta.
Data: 17/10/2021
Regione e provincia: Trentino _ Alto Adige, Trento
Località di partenza: Malga Sorgazza
Tempo di percorrenza: 8 ore circa (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1600 m circa
Quota massima: 2847 m
Descrizione
Un anello che, vuoi per le quasi perfette condizioni meteorologiche, vuoi per i colori autunnali, mi ha regalato piacevoli emozioni di libertà.
Sono partito dalla Malga Sorgazza
e mi incammino per la Val Malene
finacheggiando subito il cimitero di Sorgazza.
Al primo incrocio tra sentieri prendo il sentiero 386 che di sviluppa inizialmente sotto il bosco con i colori ancora spenti per via del Sole non ancora sorto, successivamente su prati la cui erba risulta coperta da brina rendendo il percorso fiabesco.
Dopo circa 90 minuti dalla partenza fiancheggio il M. Coston.
Alla mi sinistra riconosco il Cimon Rava e il M. Brunella,
di fronte la testata della Valle Malene,
di spalle l'Altopiano di Asiago con le sue cime, il M. Grappa
mentre alla mia destra M. Tolva e Cima Orena.
Proseguo lungo il sentiero
dove è presente il Boale del Passetto: un torrente che crea scorci di cui mi sono innamorato,
fino a raggiungere, dopo circa 3 ore dalla partenza, la Forcella del Passetto.
Lascio il paesaggio retrostante verso la Val di Tolva
per ritrovarmi di fronte un nuovo paesaggio con la catena del Lagorai in primo piano
sino a raggiungere dopo circa 30 minuti il Rif. O. Brentari Cima d'Asta
dominato dal monte omonimo.
Comincio a salire per La Forzeleta lasciando il Lago di Cima d'Asta.
Dalla Forzeleta dovrò scendere di quota tramite sentiero attrezzato e innevato per cominciare la salita definitiva per Cima d'Asta
sino a raggiungerla.
Il panorama è veramente stupendo, riconosco in senso antiorario: il gruppo del Cimonega e le Pale di S. Martino con in primo piano la Cima del Diavolo,
la parete meridionale della Marmolada, il Gruppo del Sella, Sassolungo, il Catinaccio e il Latemar,
il Bivacco Cavinato con la catena del Lagorai e sullo sfondo le cime imbiancate dell'Adamello e altri gruppi montuosi,
la Cresta di Socede riconoscendo il Laghetto di Forcella Magna
e le prealpi Venete.
Ritorno verso il rifugio
per avviarmi verso valle prendendo il sentiero 327 (in un secondo momento ho usato il sentiero 327B per poi ritornare sul sentiero di ritorno raggiungendo così la Valle Malene.
Ormai sera, prima di raggiungere il punto di partenza, guardo per l'ultima volta Cima d'Asta.
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