- Parchi della Campania
-
- Parco Regionale dei Monti Lattari
Dati
Data: 20/04/2025
Regione e provincia: Campania, Napoli
Località di partenza: Moiano
Tempo di percorrenza: 5 ore circa (escluse le soste)
Chilometri: 14 circa
Segnaletica: buona in certi tratti solo sufficiente (a volte i bivi non riportano le indicazioni)
Dislivello in salita: 1175 m circa
Quota massima: 1444 m
Descrizione
Lascio l'auto lungo una piazzola presente in prossimità del paese Moiano e intuitivamente, con l'auto del GPS, individuo il sentiero 338A che, ancora in ambiente urbano, mi da modo dopo soli 15 minuti di avere una visuale dall'alto del punto di partenza.
Poco dopo il sentiero si immerge in un contesto decisamente più naturalistico individuando la cima del M. Chiaiare (non viene specificata sulla cartina).
La raggiungo
e decido di fare una prima pausa (ne ho fatte veramente tante non tanto per la stanchezza ma, dato che sono zone che vedrò molto raramente dal vivo e dato che il giro non è particolarmente lungo, me la sono presa comoda) gustandomi il panorama: Punta Calabrice,
la punta della penisola sorrentina con in fondo l'isola di Capri
l'isola d'Ischia.
Proseguo con il sentiero 338A fino a coingiungermi con la strada statale del Faito che lascio poco in prossimità della Sorgente della Lontra.
Poco prima di questa sorgente inizia il sentiero (poco evidente che sale ripidamente) che mi porterà poi su una strada forestale completamente immersa sotto i boschi di faggi secolari
fino a raggiuingere la cresta da cui godo di una bella visuale verso Pimonte e le cime del M. Cervigliano, Candelitto e Cerreto.
Da qui in pochi minuti raggiungo il Santuaro di S. Michele Arcangelo al Monte Faito (è raggiungibile anche con l'auto),
in prossimità si vedono le sagome delle cime più alte dei M. Lattari: M. di Mezzo chiamato anche Canino e il Molara altrimenti detto M. S. Michele.
Scendo di quota raggiungendo un parcheggio per proseguire con il sentiero 350 che scende ancora di poco ulteriormente di quota lasciando di spalle la chiesa raggiunta precedentemente
e con diversi bivi non specificati raggiungo la Grotta di S. Catello
in cui sosto per il pranzo.
Proseguo con sentieri segnati ma non numerati per il Pizzo Castellone facendo un altro giro di foto panoramiche verso il punto più alto dell'anello,
proseguendo in senso orario la penisola sorrentina,
il Santuario con di spalle il Vesuvio
e buona parte della pianura campana.
Con ulteriori sentieri segnati ma non numerati raggiungo la base del M. S. Michele
che raggiungerò brevemente
da cui faccio l'ultimo giro di foto panoramiche della giornata: verso l'anticima
il Santuario, il Golfo di Napoli con il Vesuvio,
Pimonte con la pianura campana,
M. Cerreto con in fondo i Picentini,
il golfo di Salerno con in primo piano a dx il Canino che copre parzialmente Agerola,
il M. Catello subito a dx del Canino
e la penisola sorrentina con in fondo l'isola di Capri e a dx quella di Ischia.
Comincia la graduale discesa tramite il sentiero 300 raggiungendo la Croce della Conocchia
in cui do un ultimo sguardo al M. S. Michele.
Proseguendo la discesa si fa decisamente più ripida
osservando alla mia dx una formazione rocciosa (curiosando su internet) chiamata il Pistillo.
Proseguendo con il sentiero 300 noto anche dall'alto Positano.
Proseguo sino a raggiungere una serie di case in cui do un'ultimo sguardo al paesaggio montano
e brevemente raggiungo il punto di partenza.
Data: 20/04/2025
Regione e provincia: Campania, Napoli
Località di partenza: Moiano
Tempo di percorrenza: 5 ore circa (escluse le soste)
Chilometri: 14 circa
Segnaletica: buona in certi tratti solo sufficiente (a volte i bivi non riportano le indicazioni)
Dislivello in salita: 1175 m circa
Quota massima: 1444 m
Descrizione
Lascio l'auto lungo una piazzola presente in prossimità del paese Moiano e intuitivamente, con l'auto del GPS, individuo il sentiero 338A che, ancora in ambiente urbano, mi da modo dopo soli 15 minuti di avere una visuale dall'alto del punto di partenza.
Poco dopo il sentiero si immerge in un contesto decisamente più naturalistico individuando la cima del M. Chiaiare (non viene specificata sulla cartina).
La raggiungo
e decido di fare una prima pausa (ne ho fatte veramente tante non tanto per la stanchezza ma, dato che sono zone che vedrò molto raramente dal vivo e dato che il giro non è particolarmente lungo, me la sono presa comoda) gustandomi il panorama: Punta Calabrice,
la punta della penisola sorrentina con in fondo l'isola di Capri
l'isola d'Ischia.
Proseguo con il sentiero 338A fino a coingiungermi con la strada statale del Faito che lascio poco in prossimità della Sorgente della Lontra.
Poco prima di questa sorgente inizia il sentiero (poco evidente che sale ripidamente) che mi porterà poi su una strada forestale completamente immersa sotto i boschi di faggi secolari
fino a raggiuingere la cresta da cui godo di una bella visuale verso Pimonte e le cime del M. Cervigliano, Candelitto e Cerreto.
Da qui in pochi minuti raggiungo il Santuaro di S. Michele Arcangelo al Monte Faito (è raggiungibile anche con l'auto),
in prossimità si vedono le sagome delle cime più alte dei M. Lattari: M. di Mezzo chiamato anche Canino e il Molara altrimenti detto M. S. Michele.
Scendo di quota raggiungendo un parcheggio per proseguire con il sentiero 350 che scende ancora di poco ulteriormente di quota lasciando di spalle la chiesa raggiunta precedentemente
e con diversi bivi non specificati raggiungo la Grotta di S. Catello
in cui sosto per il pranzo.
Proseguo con sentieri segnati ma non numerati per il Pizzo Castellone facendo un altro giro di foto panoramiche verso il punto più alto dell'anello,
proseguendo in senso orario la penisola sorrentina,
il Santuario con di spalle il Vesuvio
e buona parte della pianura campana.
Con ulteriori sentieri segnati ma non numerati raggiungo la base del M. S. Michele
che raggiungerò brevemente
da cui faccio l'ultimo giro di foto panoramiche della giornata: verso l'anticima
il Santuario, il Golfo di Napoli con il Vesuvio,
Pimonte con la pianura campana,
M. Cerreto con in fondo i Picentini,
il golfo di Salerno con in primo piano a dx il Canino che copre parzialmente Agerola,
il M. Catello subito a dx del Canino
e la penisola sorrentina con in fondo l'isola di Capri e a dx quella di Ischia.
Comincia la graduale discesa tramite il sentiero 300 raggiungendo la Croce della Conocchia
in cui do un ultimo sguardo al M. S. Michele.
Proseguendo la discesa si fa decisamente più ripida
osservando alla mia dx una formazione rocciosa (curiosando su internet) chiamata il Pistillo.
Proseguendo con il sentiero 300 noto anche dall'alto Positano.
Proseguo sino a raggiungere una serie di case in cui do un'ultimo sguardo al paesaggio montano
e brevemente raggiungo il punto di partenza.
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