Escursione Anello Montemiscoso (M) - Borra Scura - M. Ventasso - Biv. S. Maria Maddalena - L. Calamone - M

Parchi dell'Emilia-Romagna
  1. Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Dati
Data: 24/03/2024
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Reggio Emilia
Località di partenza: Montemiscoso
Tempo di percorrenza: 3 h 45 minuti circa (escluse le pause)
Chilometri: 13 circa
Segnaletica: ottima tranne nel sentiero che ho fatto di ritorno dal L. Calamone
Dislivello in salita: 825 m circa
Quota massima: 1727 m

Descrizione

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Sono partito da una piazzola posta lungo la SP102 presente dopo aver superato Montemiscoso venendo da Ramiseto, di fronte, sebbene non siano presenti delle indicazioni si individua un largo sentiero in cui è presente subito una Maestà
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con alla sinistra la cima del M. Ventasso.
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Segue un tratto sotto il bosco per poi scorgere alla destra la cresta che va dal M. Marmagna al M. Bocco
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e il M. Caio.
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Segue successivamente un tratto asfaltato in cui di tanto si scorge la bellezza dell'Alpe di Succiso.
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Cammino lungo la strada asfaltata ignorando il sentiero C.A.I. evitando piccoli sali scendi e abbreviando, seppur di poco, il percorso fino a raggiungere il bivio che prende il nome di Borra Scura da cui scatto una foto verso l'Alpe di Succiso tra prati pieni di croco.
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Comincia così la salita tendenzialmente più ripida ed il tratto più naturalistico
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sebbene si debba passare sotto ad un'impianto di risalita per lo sci invernale.
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fino a scorgere nuovamente il M. Ventasso.
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Faccio un'ulteriore scatto verso il M. Ventasso dal M. Pastorale prima di scendere leggermente di quota.
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Per salire sulla cima del monte prendo la via normale guardando il paesaggio retrostante con tonalità fredde per via della copertura nuvolosa.
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Arrivo così lungo la cresta
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e successivamente sulla cima.
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Scatto diverse foto panoramiche in senso antiorario: la valle d'Enza riconoscendo il M. Fuso,
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il Lago Calamone con il retrostante M. Caio,
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a sx l'Alpe di Succiso e a dx le cime più alte dell'Appennino parmense tra cui M. Marmaglia,
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a sx M. Nuda mentre a dx M. Cavalbianco
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il M. Sillaro, il M. Prado, mentre quello più avanti appuntita il M. Cusna con M. Cisa e M. Prampa, mentre a sx un lontano M. Cimone
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e la valle percorsa dal Secchia riconoscendo la Pietra di Bismantova (all'estrema sx).
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Soddisfatto lascio la cima proseguendo lungo la cresta
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abbandonando la croce di vetta
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scorgendo in un secondo momento il Bivacco S. Maria Maddalena
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raggiungendolo.
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Tra boschi di faggi
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raggiungo il L. Calamone.
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Tramite un sentiero non particolarmente segnalato ritorno al punto di partenza osservando, prima di ripartire per casa, il M. Ventasso.
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Ultima modifica:
Dati
Data: 24/03/2024
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Reggio Emilia
Località di partenza: Montemiscoso
Tempo di percorrenza: 3 h 45 minuti circa (escluse le pause)
Chilometri: 13 circa
Segnaletica: ottima tranne nel sentiero che ho fatto di ritorno dal L. Calamone
Dislivello in salita: 825 m circa
Quota massima: 1727 m

Descrizione

Vedi l'allegato 256860

Sono partito da una piazzola posta lungo la SP102 presente dopo aver superato Montemiscoso venendo da Ramiseto, di fronte, sebbene non siano presenti delle indicazioni si individua un largo sentiero in cui è presente subito una Maestà
Vedi l'allegato 256873

con alla sinistra la cima del M. Ventasso.
Vedi l'allegato 256872

Segue un tratto sotto il bosco per poi scorgere alla destra la cresta che va dal M. Marmagna al M. Bocco
Vedi l'allegato 256861

e il M. Caio.
Vedi l'allegato 256862

Segue successivamente un tratto asfaltato in cui di tanto si scorge la bellezza dell'Alpe di Succiso.
Vedi l'allegato 256864

Camminando lungo la strada asfaltata ignorando il sentiero C.A.I. evitando piccoli sali scendi e abbreviando, seppur di poco, il percorso fino a raggiungere il bivio che prende il nome di Borra Scura da cui scatto una foto verso l'Alpe di Succiso tra prati pieni di croco.
Vedi l'allegato 256874

Comincia così la salita tendenzialmente più ripida ed il tratto più natualistico
Vedi l'allegato 256865

sebbene si passa sotto ad un'impianto di risalita per lo sci invernale.
Vedi l'allegato 256866

fino a scorgere nuovamente il M. Ventasso.
Vedi l'allegato 256868

Faccio un'ulteriore scatto verso il M. Ventasso dal M. Pastorale prima di scendere leggermente di quota.
Vedi l'allegato 256869

Per salire sulla cima del monte prendo la via normale guardando il paesaggio retrostante con tonalità fredde per via della copertura nuvolosa.
Vedi l'allegato 256867

Arrivo così lungo la cresta
Vedi l'allegato 256870

e successivamente sulla cima.
Vedi l'allegato 256871

Scatto diverse foto panoramiche in senso antiorario: la valle d'Enza riconoscendo il M. Fuso,
Vedi l'allegato 256875

il Lago Calamone con il retrostante M. Caio,
Vedi l'allegato 256876

a sx l'Alpe di Succiso e a dx le cime più alte dell'Appennino parmense tra cui M. Marmaglia,
Vedi l'allegato 256877

a sx M. Nuda mentre a dx M. Cavalbianco
Vedi l'allegato 256878

il M. Sillaro, il M. Prado, mentre quello più avanti appuntita il M. Cusna, mentre a sx un lontano M. Cimone
Vedi l'allegato 256879

e la valle percorsa dal Secchia riconoscendo la Pietra di Bismantova (all'estrema sx).
Vedi l'allegato 256880

Sosddisfatto lascio la cima proseguendo lungo la cresta
Vedi l'allegato 256881

abbandonando la croce di vetta
Vedi l'allegato 256882

scorgendo in un secondo momento il Bivacco S. Maria Maddalena
Vedi l'allegato 256883

raggiungendolo.
Vedi l'allegato 256884

Tra boschi di faggi
Vedi l'allegato 256885

raggiungo il L. Calamone.
Vedi l'allegato 256886

Vedi l'allegato 256887

Tramite un sentiero non particolarmente segnalato ritorno al punto di partenza osservando, prima di ripartire per casa, il M. Ventasso.
Vedi l'allegato 256888
Bei posti, complimenti per il giro....
In stagione sono zone da fungaioli...
 
Al Maddalena, prima che lo ristrutturassero, ci facevamo negli anni 80 le uscite di squadriglia con gli scout. Era poco più di una baracca in pietra con 4 reti di ferro nel soppalco.
Due settimane fa ero sul Ventasso, alla ricerca di un pò di neve, ma purtroppo si è già sciolta tutta.
Sono i posti delle nostre scampagnate domenicali "brevi". Ma sempre soddisfacenti: dalla vetta spesso riesci anche a vedere il golfo di Spezia.
 
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