- Parchi dell'Emilia-Romagna
-
- Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
[Escursione]
Data: 3 luglio 2014
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Reggio Emilia
Località di partenza: Monteorsaro
Località di arrivo: Monteorsaro
Tempo di percorrenza: 5 h 30' (cronometrati con rigore escludendo le pause, le foto ecc )
Chilometri: indicativamente 16
Quota massima: 2121 m
Accesso stradale: si arriva a Monteorsaro e si prende la direzione per il rifugio Monte Orsario. Si parcheggia appena la strada asfaltata diventa una mulattiera
Dalla partenza si assiste il seguente panorama:
Si inizia percorrendo la mulattiera sino a che non è presente l'indicazione per il Passo della Cisa (da non confondersi con quella famosa) tramite il sentiero 623A. Già in questo sentiero fa capire che nel percorso ci saranno diversi corsi d'acqua.
Si raggiunge così il Passo della Cisa da cui si può ammirare il Monte Cisa che si presenta particolarmente appuntito.
Si prosegue con il sentiero 623 che si presente molto comodo con pendenze non eccessive e con ottima segnaletica.
Si trascurano tutti i bivi e si prosegue con il sentiero 623. La Cosa delle Veline si presenta come un paesaggio veramente piacevole in cui si ammirano dei panorami (peccato la foschia), genzianelle e anche marmotte.
Prima di ricominciare con la salita per la cresta optai per un pranzo presso il rifugio Battisti
Il sentiero 697 che sarà poi quella che ti permetterà di fare tutta le creste dei monti si presenta con segnaletica mooooooolto sbiadita, fortunatamente sono presenti diversi omini. Da qui se non ci fosse stata la foschia ci sarebbe stata la possibilità di ammirare dei bei panorami. In ogni caso si notano la presenza di numerosi nevai
fino a che non si vede la cima del M Cusna.
La salita per questo monte è breve ma alpinistico
Dopo circa 1000 m di salita finalmente comincia la discesa tramite il sentiero 619 fino a trovare l'indicazione per il Passo della Cisa e ripetere quanto fatto all'inizio ma in discesa.
Che dire... ho trovato un mondo nuovo e quando ci sarà alta pressione ho assolutamente intenzione di ritornarci. Ne vale la pena!
Data: 3 luglio 2014
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Reggio Emilia
Località di partenza: Monteorsaro
Località di arrivo: Monteorsaro
Tempo di percorrenza: 5 h 30' (cronometrati con rigore escludendo le pause, le foto ecc )
Chilometri: indicativamente 16
Quota massima: 2121 m
Accesso stradale: si arriva a Monteorsaro e si prende la direzione per il rifugio Monte Orsario. Si parcheggia appena la strada asfaltata diventa una mulattiera

Dalla partenza si assiste il seguente panorama:

Si inizia percorrendo la mulattiera sino a che non è presente l'indicazione per il Passo della Cisa (da non confondersi con quella famosa) tramite il sentiero 623A. Già in questo sentiero fa capire che nel percorso ci saranno diversi corsi d'acqua.
Si raggiunge così il Passo della Cisa da cui si può ammirare il Monte Cisa che si presenta particolarmente appuntito.

Si prosegue con il sentiero 623 che si presente molto comodo con pendenze non eccessive e con ottima segnaletica.


Si trascurano tutti i bivi e si prosegue con il sentiero 623. La Cosa delle Veline si presenta come un paesaggio veramente piacevole in cui si ammirano dei panorami (peccato la foschia), genzianelle e anche marmotte.




Prima di ricominciare con la salita per la cresta optai per un pranzo presso il rifugio Battisti

Il sentiero 697 che sarà poi quella che ti permetterà di fare tutta le creste dei monti si presenta con segnaletica mooooooolto sbiadita, fortunatamente sono presenti diversi omini. Da qui se non ci fosse stata la foschia ci sarebbe stata la possibilità di ammirare dei bei panorami. In ogni caso si notano la presenza di numerosi nevai

fino a che non si vede la cima del M Cusna.

La salita per questo monte è breve ma alpinistico

Dopo circa 1000 m di salita finalmente comincia la discesa tramite il sentiero 619 fino a trovare l'indicazione per il Passo della Cisa e ripetere quanto fatto all'inizio ma in discesa.
Che dire... ho trovato un mondo nuovo e quando ci sarà alta pressione ho assolutamente intenzione di ritornarci. Ne vale la pena!