Dati
Data: 19 e 20 agosto 2020
Regione e provincia: Piemonte TO
Località di partenza: Salbertrand col treno, Grange della Valle con l'auto
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Chilometri: 14 da Grange della Valle, saranno circa 30 da Salbertrand
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: sfasciumi, esposizione, roccia bagnata e scivolosa, neve/ghiaccio
Periodo consigliato: a inizio luglio la maggior quantità di neve evita un po' di sfasciumi
Segnaletica: i bolli gialli (vernice stradale) sono quelli storici, ci sono anche tacche rosso/bianche messe dal rifugio, ometti e bastoni, frecce... la zona è spesso in nebbia percui c'è molta segnaletica
Dislivello in salita:
Questi i dislivelli senza contare gran parte dei sali-scendi.
Quota massima: Niblè (quota 3365m slm) o ghiacciaio Ferrand (quota 3150m slm)
Accesso stradale: parcheggi a Grange della Valle, strada asfaltata ma ci passa una sola auto
Descrizione
Ho visto una finestra meteo di un paio di giorni di bel tempo e volevo ancora fare questo giro prima che mi finissero le ferie estive
Ero già stato al Bivacco Blais, ma ero salito e disceso in giornata e volevo andare a vedere l'altra parte del massicco d'Ambin. Sapevo che il sentiero per il Bivacco era pessimo, ma mi pare peggiorato
Arrivo ieri mattina col treno a Salbertrand verso le 8:30, c'è il sentiero (pessimo perchè invaso da ragnatele e rovi e fa un caldo cane da sto versante) segnato per Eclause che ti evita un po' di statale, qualche pezzo asfaltato comunque rimane da fare.
Dopo Eclause fortunatamente due gentili donzelle mi danno un passaggio su un piccolo fuoristrada malandato, fino a Grange della Valle.
Avrò risparmiato un'ora di sofferenze. Grazie.
Per salire al Rifugio si passa per il Passo Clopaca, presto i boschi lasciano spazio ai prati e al terreno brullo dell'alta quota.
Fino al Passo è una bella salitona, poi si fanno un po' di su e giù fino al Rifugio che è alla stessa quota.
é una zona con un micro-clima particolare, più fredda, umida e nebbiosa di gran parte del Piemonte, qui molti nevai si mantengono fino a tarda estate ed è possibile usarli per l'acqua
Ecco il bivacco vicino al Rifugio. Al Rifugio c'è una comitiva di ben 22 persone, di tutte le età, percui hanno riempito Rifugio, Bivacco e una tenda Bertoni da 3.
Fortuna che sono tenda-munito.
al rifugio prendo una birra (purtroppo hanno solo una Moretti in lattina) e mi riposo, faccio un po' di foto e poi preparo il campo per la notte
dal rifugio si vede benissimo il Rocciamelone che spunta dalle nuvole
tentativo di zoom con lo smartphone
e il massiccio dell'Ambin, che salendo al rifugio rimane sulla sinistra
giovane femmina curiosa, pascola spesso da ste parti
paparazzi e star, cerco di non dar fastidio da lontano
cala la sera...
preparo cena
mare di nubi
ormai si sta col piumino, non c'è vento ma appena scompare il sole cala la temperatura
stellata ovviamente micidiale (con lo smartphone però ci faccio poco), così come il casino che hanno fatto in serata i giovani della comitiva, ma poi alle 23 tutti a nanna...
fino all'alba
comincio a fare su il campo, mentre aspetto la colazione del rifugio (5 euro straguadagnati, sono molto gentili e simpatici)... 7:30 colazione, tra una cosa e l'altra mi sa che parto alle 8:30
salgo a vedere il Lago dell'Agnello, in realtà resterà in vista per un pezzo di salita... a saperlo mi risparmiavo magari un po' di fatica
ora bisogna salire fino al Colle superiore dell'Agnello e al ghiacciaio Ferrand
I nevai anche all'ombra sono così così, in realtà non ha rigelato molto bene e infatti non ha fatto freddo come il meteo aveva predetto neanche al rifugio...
si sale... oh sì che si sale... seguo degli ometti sperando non vogliano ammazzarmi
e finalmente si vede che c'è dall'altra parte
ciao ciao lago, sei sempre più piccolo e lontano...
mo si raggiunge il ghiacciaio bello invitante, non vedo l'ora di mettermi i ramponi e ne ho a sufficienza di sfasciumi
ah che goduria
un lungo traverso sul glacio-nevaio
già si intuiscono le nuvole che dovrò passare scendendo al Blais
scendo al Lago d'Ambin, sono quasi al Blais (e quello nella foto non sono io )
sotto al Blais è tutto in nuvola, fin quasi a Grande della Valle... e il sentiero è veramente pessimo, ci hanno aggiunto un po' di corde per tenersi... ma farlo con un temporale sarebbe un incubo
fortunatamente poco dopo Grange della Valle trovo un passaggio per la stazione del treno, sono un po' cotto
ecco tutte le foto a dimensioni originali
photos.app.goo.gl/uhn6V88XCeZ2qYpN9
Data: 19 e 20 agosto 2020
Regione e provincia: Piemonte TO
Località di partenza: Salbertrand col treno, Grange della Valle con l'auto
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Chilometri: 14 da Grange della Valle, saranno circa 30 da Salbertrand
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: sfasciumi, esposizione, roccia bagnata e scivolosa, neve/ghiaccio
Periodo consigliato: a inizio luglio la maggior quantità di neve evita un po' di sfasciumi
Segnaletica: i bolli gialli (vernice stradale) sono quelli storici, ci sono anche tacche rosso/bianche messe dal rifugio, ometti e bastoni, frecce... la zona è spesso in nebbia percui c'è molta segnaletica
Dislivello in salita:
- giorno 1: la salita al Rifugio Vaccarone (quota 2743m slm) è 900m da Grange della Valle, 1740m da Salbertrand
- giorno 2: volendo si sale anche il Niblè (quota 3365m slm), nel caso sarebbero 620m in salita, si arriva comunque al ghiacciaio Ferrand quota 3150
- giorno 1: si scende poco e si sale tanto
- giorno 2: dai 3300 o 3100 si deve scendere a Grange della Valle o Salbertrand
Questi i dislivelli senza contare gran parte dei sali-scendi.
Quota massima: Niblè (quota 3365m slm) o ghiacciaio Ferrand (quota 3150m slm)
Accesso stradale: parcheggi a Grange della Valle, strada asfaltata ma ci passa una sola auto
Descrizione
Ho visto una finestra meteo di un paio di giorni di bel tempo e volevo ancora fare questo giro prima che mi finissero le ferie estive
Ero già stato al Bivacco Blais, ma ero salito e disceso in giornata e volevo andare a vedere l'altra parte del massicco d'Ambin. Sapevo che il sentiero per il Bivacco era pessimo, ma mi pare peggiorato
Arrivo ieri mattina col treno a Salbertrand verso le 8:30, c'è il sentiero (pessimo perchè invaso da ragnatele e rovi e fa un caldo cane da sto versante) segnato per Eclause che ti evita un po' di statale, qualche pezzo asfaltato comunque rimane da fare.
Dopo Eclause fortunatamente due gentili donzelle mi danno un passaggio su un piccolo fuoristrada malandato, fino a Grange della Valle.
Avrò risparmiato un'ora di sofferenze. Grazie.
Per salire al Rifugio si passa per il Passo Clopaca, presto i boschi lasciano spazio ai prati e al terreno brullo dell'alta quota.
Fino al Passo è una bella salitona, poi si fanno un po' di su e giù fino al Rifugio che è alla stessa quota.
é una zona con un micro-clima particolare, più fredda, umida e nebbiosa di gran parte del Piemonte, qui molti nevai si mantengono fino a tarda estate ed è possibile usarli per l'acqua
Ecco il bivacco vicino al Rifugio. Al Rifugio c'è una comitiva di ben 22 persone, di tutte le età, percui hanno riempito Rifugio, Bivacco e una tenda Bertoni da 3.
Fortuna che sono tenda-munito.
al rifugio prendo una birra (purtroppo hanno solo una Moretti in lattina) e mi riposo, faccio un po' di foto e poi preparo il campo per la notte
dal rifugio si vede benissimo il Rocciamelone che spunta dalle nuvole
tentativo di zoom con lo smartphone
e il massiccio dell'Ambin, che salendo al rifugio rimane sulla sinistra
giovane femmina curiosa, pascola spesso da ste parti
paparazzi e star, cerco di non dar fastidio da lontano
cala la sera...
preparo cena
mare di nubi
ormai si sta col piumino, non c'è vento ma appena scompare il sole cala la temperatura
stellata ovviamente micidiale (con lo smartphone però ci faccio poco), così come il casino che hanno fatto in serata i giovani della comitiva, ma poi alle 23 tutti a nanna...
fino all'alba
comincio a fare su il campo, mentre aspetto la colazione del rifugio (5 euro straguadagnati, sono molto gentili e simpatici)... 7:30 colazione, tra una cosa e l'altra mi sa che parto alle 8:30
salgo a vedere il Lago dell'Agnello, in realtà resterà in vista per un pezzo di salita... a saperlo mi risparmiavo magari un po' di fatica
ora bisogna salire fino al Colle superiore dell'Agnello e al ghiacciaio Ferrand
I nevai anche all'ombra sono così così, in realtà non ha rigelato molto bene e infatti non ha fatto freddo come il meteo aveva predetto neanche al rifugio...
si sale... oh sì che si sale... seguo degli ometti sperando non vogliano ammazzarmi
e finalmente si vede che c'è dall'altra parte
ciao ciao lago, sei sempre più piccolo e lontano...
mo si raggiunge il ghiacciaio bello invitante, non vedo l'ora di mettermi i ramponi e ne ho a sufficienza di sfasciumi
ah che goduria
un lungo traverso sul glacio-nevaio
già si intuiscono le nuvole che dovrò passare scendendo al Blais
scendo al Lago d'Ambin, sono quasi al Blais (e quello nella foto non sono io )
sotto al Blais è tutto in nuvola, fin quasi a Grande della Valle... e il sentiero è veramente pessimo, ci hanno aggiunto un po' di corde per tenersi... ma farlo con un temporale sarebbe un incubo
fortunatamente poco dopo Grange della Valle trovo un passaggio per la stazione del treno, sono un po' cotto
ecco tutte le foto a dimensioni originali
photos.app.goo.gl/uhn6V88XCeZ2qYpN9
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