Avendo avuto tre giorni liberi a disposizione e una tenda da provare, lo scorso fine settimana ho deciso di andare nel parco Orsiera Rocciavrè e camminare per alcuni suoi sentieri. L'idea iniziale era quella di percorrere il vallone della Balma e poi, una volta raggiunto il Rocciavrè, cercare un passaggio diretto verso la Cristalliera e lo spartiacque tra val Chisone e val Susa.
Il piano iniziale ha subito qualche modifica e alla fine, il secondo giorno, sono rientrato seguendo a grandi linee il corso del Sangone.
Nella mappa seguente, insieme con qualche indicazione, è rappresentato il percorso di andata (blu) e quello di ritorno (rosso e verde)
Dati 1° giorno
Data: 14.07.2012
Regione e provincia: Piemonte, Torino
Località di partenza: Pian Neiretto
Località di arrivo: Lago Soprano
Tempo di percorrenza: 6 ore (comprese soste e pranzo)
Chilometri: 7
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: segni binaco/rossi
Dislivello in salita: 1415m
Dislivello in discesa: 382m
Quota massima: 2265m
Accesso stradale: Da Coazze proseguire per Borgata Forno e quindi per Pian Neiretto
Descrizione
Dato che la premessa è già stata fatta, parto subito con foto e descrizione.
Il primo tratto è boschivo e segue i segni di una vecchia strada militare che costeggia il Rio della Balma. L'acqua è una costante di questo itinerario perché la zona ne è abbastanza ricca.
Si giunge successivamente a un bivio con cartelli che indicano in entrambi i casi il rifugio Balma. Andando dritti si prosegue sulla strada militare e si guada il rio più avanti passando su un tronco di albero, girando a destra si attraversa subito con un ponte più tradizionale e ci si ricongiunge al sentiero che arriva da Molè. Non sapendo stimare la portata del rio e non fidandomi in anticipo delle condizioni del tronco/ponte, decido di attraversare subito.
Il sentiero sale e scende leggermente più volte e mi permette di cominciare ad assaporare la giornata e l'ambiente attorno
Più avanti ecco il tronco/ponte. Sarei potuto anche passare di qui.
Sono arrivato alla fine della zona popolata da vegetazione ad alto fusto. Mi fermo per bere e fare qualche foto. Da qui il sentiero si fa un po' più ripido.
Qui c'è anche una bacheca (solo un anno fa non c'era) che spiega che questo sentiero, da Molè sino ai laghi della Balma, è il Sentiero Cavour. E' denominato così per la frequentazione assidua della zona da parte dell'importante politico Italiano che si costruì anche una casetta di caccia nei pressi del Lago Sottano.
La bacheca che si trova qui racconta di Cavour e soprattutto dell'amico Brockedon che cercava tracce del passaggio di Annibale durante la Seconda Guerre Punica.
Zaino (pesante) nuovamente in spalla e cammino per rapidi tornanti sino ad arrivare in vista del Rifugio Balma. Il Robinet, sulla destra, ci osserva entrambi
Ora di pranzo. Per ora sono ancora intenzionato ad arrivare nei pressi del Rocciavrè. Osservando bene la cartina e tenendo conto del mio passo, comincio ad avere dubbi sull'opportunità della cosa: rischio che, arrivato al colletto, debba comunque scendere su uno dei due versanti per trovare un posto per la tenda. Potrei trovarlo subito, ma sarei probabilmente troppo in alto e troppo esposto al vento che man mano che salgo si fa più presente. Oppure potrei dover scendere troppo e dunque risalire altrettanto l'indomani. Decido che deciderò dopo, strada facendo
Nuovamente sul sentiero, proseguo verso il Rocciavrè lasciandomi sulla sinistra il sentiero per i laghi. Ogni tanto passano dei camosci che mi osservano e fischiano contro.
Alcune vacche mimetiche, invece, fanno conto che io non ci sia
Sono sopra il Lago Sottano.
Comincio a pensare che non sarebbe male stare lì per la notte. Se poi ci ha fatto la casupola Cavour, dovrebbe essere una garanzia
Abbandono il sentiero e scendo su una franata sino a raggiungere il lago.
L'acqua è piena di pesci che non so riconoscere, che saltano e si muovono vivacemente.
Il panorama, poi, cattura immediatamente
A questo punto salgo al Lago Soprano. Se poi non mi piacerà me ne ritornerò qui.
Il Lago Soprano è più grande e ha delle rive quasi paludose tranne verso il fondo della conca in cui c'è della sabbia asciutta. Pianterò la tenda lì.
Sporgendomi un poco la vista arriva sino a Torino e Superga, che tra poco saranno completamente in ombra.
Un camoscio mi osserva da lontano e mi insulta.
Mi riposo.
...
Il piano iniziale ha subito qualche modifica e alla fine, il secondo giorno, sono rientrato seguendo a grandi linee il corso del Sangone.
Nella mappa seguente, insieme con qualche indicazione, è rappresentato il percorso di andata (blu) e quello di ritorno (rosso e verde)
Dati 1° giorno
Data: 14.07.2012
Regione e provincia: Piemonte, Torino
Località di partenza: Pian Neiretto
Località di arrivo: Lago Soprano
Tempo di percorrenza: 6 ore (comprese soste e pranzo)
Chilometri: 7
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: segni binaco/rossi
Dislivello in salita: 1415m
Dislivello in discesa: 382m
Quota massima: 2265m
Accesso stradale: Da Coazze proseguire per Borgata Forno e quindi per Pian Neiretto
Descrizione
Dato che la premessa è già stata fatta, parto subito con foto e descrizione.
Il primo tratto è boschivo e segue i segni di una vecchia strada militare che costeggia il Rio della Balma. L'acqua è una costante di questo itinerario perché la zona ne è abbastanza ricca.
Si giunge successivamente a un bivio con cartelli che indicano in entrambi i casi il rifugio Balma. Andando dritti si prosegue sulla strada militare e si guada il rio più avanti passando su un tronco di albero, girando a destra si attraversa subito con un ponte più tradizionale e ci si ricongiunge al sentiero che arriva da Molè. Non sapendo stimare la portata del rio e non fidandomi in anticipo delle condizioni del tronco/ponte, decido di attraversare subito.
Il sentiero sale e scende leggermente più volte e mi permette di cominciare ad assaporare la giornata e l'ambiente attorno
Più avanti ecco il tronco/ponte. Sarei potuto anche passare di qui.
Sono arrivato alla fine della zona popolata da vegetazione ad alto fusto. Mi fermo per bere e fare qualche foto. Da qui il sentiero si fa un po' più ripido.
Qui c'è anche una bacheca (solo un anno fa non c'era) che spiega che questo sentiero, da Molè sino ai laghi della Balma, è il Sentiero Cavour. E' denominato così per la frequentazione assidua della zona da parte dell'importante politico Italiano che si costruì anche una casetta di caccia nei pressi del Lago Sottano.
La bacheca che si trova qui racconta di Cavour e soprattutto dell'amico Brockedon che cercava tracce del passaggio di Annibale durante la Seconda Guerre Punica.
Zaino (pesante) nuovamente in spalla e cammino per rapidi tornanti sino ad arrivare in vista del Rifugio Balma. Il Robinet, sulla destra, ci osserva entrambi
Ora di pranzo. Per ora sono ancora intenzionato ad arrivare nei pressi del Rocciavrè. Osservando bene la cartina e tenendo conto del mio passo, comincio ad avere dubbi sull'opportunità della cosa: rischio che, arrivato al colletto, debba comunque scendere su uno dei due versanti per trovare un posto per la tenda. Potrei trovarlo subito, ma sarei probabilmente troppo in alto e troppo esposto al vento che man mano che salgo si fa più presente. Oppure potrei dover scendere troppo e dunque risalire altrettanto l'indomani. Decido che deciderò dopo, strada facendo
Nuovamente sul sentiero, proseguo verso il Rocciavrè lasciandomi sulla sinistra il sentiero per i laghi. Ogni tanto passano dei camosci che mi osservano e fischiano contro.
Alcune vacche mimetiche, invece, fanno conto che io non ci sia
Sono sopra il Lago Sottano.
Comincio a pensare che non sarebbe male stare lì per la notte. Se poi ci ha fatto la casupola Cavour, dovrebbe essere una garanzia
Abbandono il sentiero e scendo su una franata sino a raggiungere il lago.
L'acqua è piena di pesci che non so riconoscere, che saltano e si muovono vivacemente.
Il panorama, poi, cattura immediatamente
A questo punto salgo al Lago Soprano. Se poi non mi piacerà me ne ritornerò qui.
Il Lago Soprano è più grande e ha delle rive quasi paludose tranne verso il fondo della conca in cui c'è della sabbia asciutta. Pianterò la tenda lì.
Sporgendomi un poco la vista arriva sino a Torino e Superga, che tra poco saranno completamente in ombra.
Un camoscio mi osserva da lontano e mi insulta.
Mi riposo.
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