Escursione Anello Ponte : Clinaz - tribil Sup. - M.te Cum - Rucchin

Data: 15 Gennaio 2019
Regione e provincia: Friuli / Udine
Località di partenza: Ponte Clinaz
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 5.30 h
Chilometri: 15,3
Grado di difficoltà: E
Periodo consigliato: P/A/I
Segnaletica: Piste forestali - segnavia Cai bianco/rossi da Gnidovizza a Rucchin.
Dislivello in salita: 730m
Dislivello in discesa:idem
Quota massima: 905m
Accesso stradale: Da Cividale prendere la strada per Prepotto e proseguire per Albana alla rotonda proseguire sulla strada turistica per Podresca(cartello), seguire la strada restando in terra italiana fino al termine dell'asfalto e continuare su pista forestale (senza problemi anche con macchina "normale") fino al posto di confine con casermetta della GdF (dismessa) denominato Ponte Clinaz.

Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8179


Buongiorno.
Ancora nella Valle dello Judrio per continuare a conoscere questa vallata ed i suoi borghi ed il fiume Judrio.
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Arrivo fino al posto di confine in località Ponte Clinaz e lascio l'auto vicino all'abbandonata casermetta della GdF.
Come ogni volta la temperatura è ben al di sotto dello zero (-7) ed il sole non riesce a raggiungere il fondo di questa vallata per cui mi invio di buon passo sia per riscaldarmi, sia per poter iniziare a salire e trovare il tepore del sole.
Dopo circa 1 km ecco la pista forestale che mi porterà sulla dorsale del monte Cum, ed in breve eccomi al sole.
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Come potete vedere la giornata è splendida ed il cielo è terso.
Mentre salgo trovo dei muretti a secco che delimitano dei terrazzamenti, ormai invasi dal bosco, che testimoniano della vita di un tempo in questa vallata.
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Bella particolarità che ho trovato girando nell'ultimo mese sono i vari tratti di flysh ed altre altre formazioni geologiche che sono allo scoperto e che permettono di dare uno sguardo alla "vita" delle rocce.
Ecco un punto dove si può vedere molto bene che le forze geologiche hanno costretto la roccia a curvarsi ad un angolo, in questo caso, di circa 90°.
Su di me questo, data la mia ignoranza in materia, crea interesse ed anche un po' di stupore e la voglia di saperne di più.
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Tra muretti e rocce eccomi arrivare alle porte di Gnidovizza, che non toccherò visto che la mia strada continua alle mie spalle.
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In breve eccomi di nuovo a Tribil Superiore.
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Toccata e fuga, lascio subito Tribil per inviarmi sul sentiero Italia che qui corre insieme al sentiero storico del monte Cum. Scatto una foto all'ampio panorama che si gode da qui.
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Visto il poco tempo decido di non visitare le trincee mentre salgo verso la cima, alle trincee ed al sentiero che accompagna a visitare postazioni varie dedicherò una giornata più avanti, visitare in fretta e furia un luogo così carico di storia sarebbe un peccato.
Nella salita incrocio questa postazione con torretta, credo della forestale, purtroppo chiusa.
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Dalla torretta la visuale deve essere un qualcosa di speciale, ma mi devo accontentare di scattare da terra.
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In breve raggiungo il cippo di vetta del monte Cum ed il cartello che descrive in breve la sua storia nella guerra 15/18
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Per fortuna la cima è boscata per cui il vento freddo e tagliente che arriva da nord non da molto fastidio, poi dato che scendo sul lato sud non lo avvertirò più.
La discesa verso Rucchin si svolge su sentiero divertente ma anche un po' scivoloso, quel po' di neve caduta un paio di giorni fa ormai si è sciolta, con lo sguardo che spazia verso il versante sloveno dei fianchi di questa valle. Anche solo rivedendo la foto mi viene voglia di andare metterci gli scarponi.
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Ed eccomi alle porte di Rucchin, borgo che ero curioso di visitare e dove trovo diverse case ancora abitate.
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All'interno del paese non riesco a trovare la prosecuzione del sentiero e quando sto per arrendermi e prendere la strada asfaltata per raggiungere un incrocio più avanti che mi riporterebbe sulla via giusta, ecco che trovo una persona che dopo un primo momento di perplessità e dopo averci pensato un po' mi invia attraverso la stretta tra due case, resa ancora più stretta dall'impalcatura di sostegno ad una delle due che sta letteralmente crollando.
La stretta è così stretta che mi ricorda che devo riuscire a dimagrire altrimenti la prossima volta potrei non riuscire a passarci.
Continuo a camminare piacevolmente in discesa fino ad arrivare alla strada forestale in basso che mi riporterà al punto di partenza.
Trovo ancora una bancata di roccia che parla delle rivoluzioni che hanno formato la nostra terra.
In successione un primo strato di rocce sedimentarie argillose, uno strato di alcuni metri calcareo, uno strato di conglomerato, un altro strato di roccia calcarea ed alla fine un'altro strato di marna ( le foto avrebbero dovuto essere due, ma purtroppo si è esaurita la batteria.)
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Ancora una mezz'ora ed eccomi all'auto, già penso alla prossima escursione che partendo sempre da qui mi farà completare l'esplorazione di questa valle (lato Italiano) e che correndo per circa la metà della stessa sullo Judrio sarà prevalentemente dedicata al fiume stesso e che rimanderò ai primi di marzo per due motivi :1) più acqua nel fiume/torrente, 2) più gradi , non ho voglia di congelarmi per tre ore di fila sempre all'ombra.
Salve a tutti.
 

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