Escursione anello Sassolungo escursione e riflessioni...

Ah, il Sassolungo; anche se è la prima volta che lo vedete non potrete fare a meno di ammirarlo.
Non importa se lo guardate dal finestrino della macchina, mentre salite dal Passo Gardena oppure dalla visiera di un casco salendo dal Passo Sella. Non importa se lo guardate dalla terrazza di un rifugio oppure in lontananza da un sentiero. Comunque vada non potrete fare a meno di notare la sua imponenza anche se, come me la prima volta, non sapevate nemmeno il suo nome.
Saliti in cima al passo Sella, a ovest, il gruppo del Sassolungo e Sassopiatto si erge maestoso. Un enorme cumulo di roccia corallina. La passeggiata che vi proponiamo oggi è stata percorsa quasi per caso questa estate e in circa 6 ore vi porterà alla scoperta di questo massiccio. Dico scoperta perchè, purtroppo, la civiltà come oggi la conosciamo sembra essersi soffermata solo su un versante; possiamo chiamarlo: versante idoneo alle piste da sci. Infatti su di esso una miriade di tralicci, cavi, canoni spara neve anche d’estate invadono i verdi pascoli. Talmente proficuo è per la Provincia Autonoma di Bolzano questo versante che pur di continuare a costruire e cementificare ha deciso di far escludere il massiccio del Sassolungo e Sassopiatto dal Patrimonio Dell’UNESCO! Purtroppo la maggior parte degli uomini non riescono a vedere più i la di un certo numero di banconote; ma fortunatamente la natura se ne frega e sul lato opposto, questa magnifica montagna nasconde bellezze uniche e panorami mozzafiato. La cosa più bella però è: che per gustarle, bisogna camminare a piedi, e per qualche ora; fare almeno un po’ di fatica, ma per poi essere ripagati nell’animo portando a casa un ricordo di una giornata passata col naso all’insù in luoghi dove la maggior parte dei turisti non è mai stata.

Per i dettagli dell'escursione:
http://www.squirrels.altervista.org/blog-5/files/d0ddd7c48159c11fcdc203ea94660a04-13.html
 
Speriamo che gli stupendi luoghi che ti ringrazio di aver condiviso restino per sempre selvaggi e solitari, immuni alla concezione della montagna violentata e asservita alla logica ludotecaria.
 
eh sarebbe bello, ma la macchina del turismo ha un'unica faccia quella di una ruspa che distrugge tutto pur di permettere a turisti sfaticati di raggiungere la loro meta senza fatica pagando pedaggi allucinanti...
 
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