- Parchi dell'Emilia-Romagna
-
- Parco Regionale del Corno alle Scale
Dati
Data: 13/6/2021
Regione e provincia: Emilia Romagna, Bologna
Località di partenza: Segavecchia
Tempo di percorrenza: 4 h e 30' (escluse le soste)
Chilometri: 13,5 circa
Segnaletica: eccellente
Dislivello in salita: 1000 m circa
Quota massima: 1814 m
Accesso stradale: Si raggiunge Lizzano in Belvedere e si prende la direzione per Pianaccio e successivamente per Segavecchia
Descrizione
La cresta dell'Appennino Tosco-Emiliando che va da Reggio Emilia a Bologna è uno di quei posti che tutti gli anni, pur facendo cime diverse, devo visitare non tanto per la sua bellezza ma perchè è forse la zona che più mi rilassa.
Sono partito da Segavecchia e dopo essere salito di quota per circa 90 minuti su un sentiero immerso in un bosco di faggi comincio a camminare sulle praterie in cui riconosco il Passo del Cancellino.
Dal passo si riconosce subito la cima del M. Gennaio.
Lungo la cresta sono presenti diverse genziane in piena fioritura la cui vis5q non mi stancherà mai, più volte ho cercato di acquistarne ma appena mi vedono, giusto il tempo di portarle a casa, muoiono.
Proseguo la salita camminando su un sentiero non tracciato dal C.A.I. ma in ogni caso ben evidente e frequentato
sino a raggiungere la cima dove è presente la croce di vetta e il libro di vetta.
Fra le giornate passate sulla cresta dell'Appennino Tosco-Emiliano questa è stata quella più limpida che ho avuto fino ad ora permettendo di fare diverse foto. Osservando il panorama riconosco, in senso orario, le Alpi Apuane e il comprensorio dell'Abetone ancora parzialmente innevato,
Corno alle Scale,
M. Nuda e M. Grande,
verso la pianura e fra le varie cime Montovolo,
M. Orsigna.
Comincio a scendere di quota lungo la cresta dirigendomi verso Poggio delle Ignude
in cui do un ultimo sguardo al M. Gennaio.
Mi dirigo verso il Passo della Nevaia per raggiungere poco tempo dopo il Rifugio Porta Franca
che si presenta spartano come piace a me.
Concludo l'anello presendo la strada forestale Segavecchia che pullulava di piccoli roditori (credo che siano topi).
Data: 13/6/2021
Regione e provincia: Emilia Romagna, Bologna
Località di partenza: Segavecchia
Tempo di percorrenza: 4 h e 30' (escluse le soste)
Chilometri: 13,5 circa
Segnaletica: eccellente
Dislivello in salita: 1000 m circa
Quota massima: 1814 m
Accesso stradale: Si raggiunge Lizzano in Belvedere e si prende la direzione per Pianaccio e successivamente per Segavecchia
Descrizione
La cresta dell'Appennino Tosco-Emiliando che va da Reggio Emilia a Bologna è uno di quei posti che tutti gli anni, pur facendo cime diverse, devo visitare non tanto per la sua bellezza ma perchè è forse la zona che più mi rilassa.
Sono partito da Segavecchia e dopo essere salito di quota per circa 90 minuti su un sentiero immerso in un bosco di faggi comincio a camminare sulle praterie in cui riconosco il Passo del Cancellino.
Dal passo si riconosce subito la cima del M. Gennaio.
Lungo la cresta sono presenti diverse genziane in piena fioritura la cui vis5q non mi stancherà mai, più volte ho cercato di acquistarne ma appena mi vedono, giusto il tempo di portarle a casa, muoiono.
Proseguo la salita camminando su un sentiero non tracciato dal C.A.I. ma in ogni caso ben evidente e frequentato
sino a raggiungere la cima dove è presente la croce di vetta e il libro di vetta.
Fra le giornate passate sulla cresta dell'Appennino Tosco-Emiliano questa è stata quella più limpida che ho avuto fino ad ora permettendo di fare diverse foto. Osservando il panorama riconosco, in senso orario, le Alpi Apuane e il comprensorio dell'Abetone ancora parzialmente innevato,
Corno alle Scale,
M. Nuda e M. Grande,
verso la pianura e fra le varie cime Montovolo,
M. Orsigna.
Comincio a scendere di quota lungo la cresta dirigendomi verso Poggio delle Ignude
in cui do un ultimo sguardo al M. Gennaio.
Mi dirigo verso il Passo della Nevaia per raggiungere poco tempo dopo il Rifugio Porta Franca
che si presenta spartano come piace a me.
Concludo l'anello presendo la strada forestale Segavecchia che pullulava di piccoli roditori (credo che siano topi).
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