Dati
Data: 21/6/2020
Regione e provincia: Trentino - Alto Adige, Trento
Località di partenza: parcheggio presso la sorgente Motori posto subito dopo Ronchi venendo da Ala
Tempo di percorrenza: 7 h 15' (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1850 m circa
Quota massima: 2259 m
Descrizione
Un anello che avevo in mente di fare appena ordinai la cartina.
Sono partito dal parcheggio presente in prossimità della sorgente Motori e prendo il sentiero 108. I primi 20 minuti sono molto soft poi comincia una salita ripida fino al bivio con il sentiero 114. In questo tratto ho visto un bivacco chiamato Vasca (molto probabilmente nella cartina viene chiamato Malga Penez)
e comincio a scorgere il Passo Pertica che separa il Gruppo del Carega dai Lessini
in cui si riconoscevano gli impianti di risalita del comprensorio di S. Giorgio.
Dal bivio con il sentiero 114 si scorge la Bocchetta della Neve
per cui proseguo
con alle spalle l'Adamello con i suoi ghiacciai.
Dopo circa due ore dalla partenza raggiungo il Biv. Sinel
cominciando a camminare su un verdeggiante Prà de Sinel
fino scorgere sempre meglio la Bocchetta della Neve
mentre di spalle lasciavo la Cima Levante.
Mi avvicino sempre più alla Bocchetta della Neve
e una volta superata finalmente riconosco la Cima Carega.
Proseguo osservando così l'altro versante della Bocchetta della Neve
e raggiungo prima il Rif. Fraccaroli
e successivamente la Cima Carega.
Mi guardo attorno osservando il sentiero che dovrò prendere per la seconda parte dell'anello con sullo sfondo i Lessini e la parte meridionale del Lago di Garda in cui si riconosceva il promontorio di Sirmione,
Il M. Baldo,
il M. Bondone,
l'altopiano di Asiago con Schio e sullo sfondo si riconsoceva il mare,
Vicenza con tutti i suoi colli circostanti.
Riprendo a camminare
lasciando alla spalle la Cima Carega
con alla mia sinistra il Rif. Scalorbi e M. Obante
fino a raggiungere la Cima Madonnina.
Poco dopo il sentiero 108 diventa ripido in modo da raggiungere il Passo Pertica
dove è presente l'omonimo rifugio.
Comincia la discesa (ma non sempre: anche qui ci sono stati diversi sali e scendi) per la Valle di Ronchi.
Scendendo di quota fiancheggio la Malga Brusa
e mi guardo di tanto in tanto il paesaggio retrostante.
Si scende di quota fino a 769 m dove è presente una cascatella
e una forra
per poi risalire di quota e scendere fino a raggiungere Case Scincheri
Si conclude raggiungendo il punto di partenza risalendo di quota con pendenze soft.
Data: 21/6/2020
Regione e provincia: Trentino - Alto Adige, Trento
Località di partenza: parcheggio presso la sorgente Motori posto subito dopo Ronchi venendo da Ala
Tempo di percorrenza: 7 h 15' (escluse le soste)
Chilometri: 16 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1850 m circa
Quota massima: 2259 m
Descrizione
Un anello che avevo in mente di fare appena ordinai la cartina.
Sono partito dal parcheggio presente in prossimità della sorgente Motori e prendo il sentiero 108. I primi 20 minuti sono molto soft poi comincia una salita ripida fino al bivio con il sentiero 114. In questo tratto ho visto un bivacco chiamato Vasca (molto probabilmente nella cartina viene chiamato Malga Penez)
e comincio a scorgere il Passo Pertica che separa il Gruppo del Carega dai Lessini
in cui si riconoscevano gli impianti di risalita del comprensorio di S. Giorgio.
Dal bivio con il sentiero 114 si scorge la Bocchetta della Neve
per cui proseguo
con alle spalle l'Adamello con i suoi ghiacciai.
Dopo circa due ore dalla partenza raggiungo il Biv. Sinel
cominciando a camminare su un verdeggiante Prà de Sinel
fino scorgere sempre meglio la Bocchetta della Neve
mentre di spalle lasciavo la Cima Levante.
Mi avvicino sempre più alla Bocchetta della Neve
e una volta superata finalmente riconosco la Cima Carega.
Proseguo osservando così l'altro versante della Bocchetta della Neve
e raggiungo prima il Rif. Fraccaroli
e successivamente la Cima Carega.
Mi guardo attorno osservando il sentiero che dovrò prendere per la seconda parte dell'anello con sullo sfondo i Lessini e la parte meridionale del Lago di Garda in cui si riconosceva il promontorio di Sirmione,
Il M. Baldo,
il M. Bondone,
l'altopiano di Asiago con Schio e sullo sfondo si riconsoceva il mare,
Vicenza con tutti i suoi colli circostanti.
Riprendo a camminare
lasciando alla spalle la Cima Carega
con alla mia sinistra il Rif. Scalorbi e M. Obante
fino a raggiungere la Cima Madonnina.
Poco dopo il sentiero 108 diventa ripido in modo da raggiungere il Passo Pertica
dove è presente l'omonimo rifugio.
Comincia la discesa (ma non sempre: anche qui ci sono stati diversi sali e scendi) per la Valle di Ronchi.
Scendendo di quota fiancheggio la Malga Brusa
e mi guardo di tanto in tanto il paesaggio retrostante.
Si scende di quota fino a 769 m dove è presente una cascatella
e una forra
per poi risalire di quota e scendere fino a raggiungere Case Scincheri
Si conclude raggiungendo il punto di partenza risalendo di quota con pendenze soft.
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