Dati
Data: 21/7/2021
Regione e provincia: Friuli - Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: sorgenti del Piave
Tempo di percorrenza: 6 h circa (escluse le soste)
Chilometri: 10,5 circa
Segnaletica: perfetta
Dislivello in salita: 1375 m circa
Quota massima: 2694 m
Accesso stradale: da Cima Sappada si prende la strada provinciale 22 e si sale fino alle sorgenti del Piave o fino al parcheggio da cui parte il sentiero per il Rif. Calvi.
Descrizione
Nonostante l'elevato numero di auto presenti sul parcheggio in questo anello ho incontrato pochi escursionisti, molto probabilmente la maggior parte si limitava a salire sul Rif. Calvi. Dal parcheggio l'ambiente delizia gli occhi sia verso il M. Lastroni
che verso il M. Peralba.
Dal parcheggio si raggiungono velocemente le sorgenti del Piave.
Presso le sorgenti è presente un cartello riportanti le indicazioni che mi permettono di raggiungere il M. Peralba tramite il versante occidentale. La prima parte della salita si sviluppa sui boschi per poi farsi leggermente più impegnativo in cui bisogna usare di tanto in tanto le mani con alle spalle la val Visdende
alla mia destra il M. Lastroni
e di fronte la cima del M. Peralba che si fa sempre più vicina.
Raggiungo dopo circa due ore dalla partenza la cima che risulta essere abbellita da due croci, una campana e una statuetta raffigurante la Madonna.
Sosto scattando diverse foto verso le Dolomiti di Sesto,
le Alpi Carniche,
e sullo sfondo si vedevano cime dell'Alto Adige e austriache ricoperte dai ghiacciai,
verso il Coglians semiavvolto dalla nuvole
e Cima Lastroni.
Comincio a scendere dal M. Peralba proseguendo con il sentiero 131 lasciando la cima precedentemente raggiunta.
Lungo la discesa ho spesso di fronte la cresta delle Alpi Carniche.
Mi avvio prima per il Passo Sesis e fiancheggiando la Creta dei Cacciatori
raggiungo il Passo dei Cacciatori.
Scendo ancora per poco di quota è presente un cartello per il M. Avanza. Non sentendomi ancora stanco e avendo fatto relativamente presto devio per il M. Avanza
ma sulla cima non si vedeva nulla per via delle nuvole.
Nonostante la piccola delusione, ma soddisfatto per i paesaggi visti prima, ritorno ai miei passi e ritorno al punto di partenza proseguendo la discesa per il sentiero 173.
Data: 21/7/2021
Regione e provincia: Friuli - Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: sorgenti del Piave
Tempo di percorrenza: 6 h circa (escluse le soste)
Chilometri: 10,5 circa
Segnaletica: perfetta
Dislivello in salita: 1375 m circa
Quota massima: 2694 m
Accesso stradale: da Cima Sappada si prende la strada provinciale 22 e si sale fino alle sorgenti del Piave o fino al parcheggio da cui parte il sentiero per il Rif. Calvi.
Descrizione
Nonostante l'elevato numero di auto presenti sul parcheggio in questo anello ho incontrato pochi escursionisti, molto probabilmente la maggior parte si limitava a salire sul Rif. Calvi. Dal parcheggio l'ambiente delizia gli occhi sia verso il M. Lastroni
che verso il M. Peralba.
Dal parcheggio si raggiungono velocemente le sorgenti del Piave.
Presso le sorgenti è presente un cartello riportanti le indicazioni che mi permettono di raggiungere il M. Peralba tramite il versante occidentale. La prima parte della salita si sviluppa sui boschi per poi farsi leggermente più impegnativo in cui bisogna usare di tanto in tanto le mani con alle spalle la val Visdende
alla mia destra il M. Lastroni
e di fronte la cima del M. Peralba che si fa sempre più vicina.
Raggiungo dopo circa due ore dalla partenza la cima che risulta essere abbellita da due croci, una campana e una statuetta raffigurante la Madonna.
Sosto scattando diverse foto verso le Dolomiti di Sesto,
le Alpi Carniche,
e sullo sfondo si vedevano cime dell'Alto Adige e austriache ricoperte dai ghiacciai,
verso il Coglians semiavvolto dalla nuvole
e Cima Lastroni.
Comincio a scendere dal M. Peralba proseguendo con il sentiero 131 lasciando la cima precedentemente raggiunta.
Lungo la discesa ho spesso di fronte la cresta delle Alpi Carniche.
Mi avvio prima per il Passo Sesis e fiancheggiando la Creta dei Cacciatori
raggiungo il Passo dei Cacciatori.
Scendo ancora per poco di quota è presente un cartello per il M. Avanza. Non sentendomi ancora stanco e avendo fatto relativamente presto devio per il M. Avanza
ma sulla cima non si vedeva nulla per via delle nuvole.
Nonostante la piccola delusione, ma soddisfatto per i paesaggi visti prima, ritorno ai miei passi e ritorno al punto di partenza proseguendo la discesa per il sentiero 173.