- Parchi del Friuli-Venezia Giulia
-
- Parco Regionale delle Prealpi Giulie
Dati
Data: 16/7/2019
Regione e provincia: Friuli - Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: Stolvizza
Tempo di percorrenza: 9 ore e 15 minuti (escluse le soste)
Chilometri: 19 circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1925 m circa
Quota massima: 2324 m
Descrizione
Non è la prima escursione fatta in questa settimana ma mi è piaciuta così tanto che ho deciso di condividerla subito.
Sono partito dal parcheggio che si trova alla fine (venendo dalla valle) del paese. Subito dopo la strada asfaltata si dirama in due direzioni, svolto a sx e in brevissimo tempo raggiungo Ladina e trovo le indicazioni per il sentiero 643 che non presenta un'inclinazione elevata se non in brevi tratti. Uscito dal bosco riconosco la sagoma del M. Sart e del M. Canin,
mentre di spalle mi colpisce la figura piramidale del M. Amariana.
Dopo circa due ore e mezza dalla partenza raggiungo il ricovero Igor Crasso
e, seppur brevemente, rimango affascinato dalla sagoma del M. Cimone.
Ora per circa un'ora il sentiero costeggia la Cresta Indrinizza
e la percorro fino a trovare le indicazioni per il M. Sart.
Il tratto per il M. Sart si presenta particolarmente ripido e di tanto in tanto bisogna usare le mani. Diversi stambecchi mi guardano apaticamente.
Sono rimasto colpito dalla presenza di numerose stelle alpine.
Finalmente alla quinta ora di cammino raggiungo la vetta sprovvista di una croce di vetta ma è presente un libro di vetta.
Pranzo rimanendo incantato dalla bellezza e riconosco in senso orario: il gruppo del Montasio,
alpi slovene tra cui all'estrema sx il Mangart,
il M. Canin,
la catena dei Monti Musi,
la Valle Resia,
le Dolomiti Friulane e sullo sfondo si vedevano ghiacciai austriaci,
il M. Cimone.
Proseguo lungo la cresta rimanendo colpito a come si presenta ripida la Val Raccolana
successivamente intravedo anche il L. Predil.
Raggiungo alla sesta ora di cammino il biv. Marussich.
Comincia la discesa anche se in due punti bisognerà salire di quota dando di spalle la sagoma del M. Canin
mentre di fronte, fino a quando non rientrerò nel bosco, la Valle Resia.
Data: 16/7/2019
Regione e provincia: Friuli - Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: Stolvizza
Tempo di percorrenza: 9 ore e 15 minuti (escluse le soste)
Chilometri: 19 circa
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1925 m circa
Quota massima: 2324 m
Descrizione
Non è la prima escursione fatta in questa settimana ma mi è piaciuta così tanto che ho deciso di condividerla subito.
Sono partito dal parcheggio che si trova alla fine (venendo dalla valle) del paese. Subito dopo la strada asfaltata si dirama in due direzioni, svolto a sx e in brevissimo tempo raggiungo Ladina e trovo le indicazioni per il sentiero 643 che non presenta un'inclinazione elevata se non in brevi tratti. Uscito dal bosco riconosco la sagoma del M. Sart e del M. Canin,
mentre di spalle mi colpisce la figura piramidale del M. Amariana.
Dopo circa due ore e mezza dalla partenza raggiungo il ricovero Igor Crasso
e, seppur brevemente, rimango affascinato dalla sagoma del M. Cimone.
Ora per circa un'ora il sentiero costeggia la Cresta Indrinizza
e la percorro fino a trovare le indicazioni per il M. Sart.
Il tratto per il M. Sart si presenta particolarmente ripido e di tanto in tanto bisogna usare le mani. Diversi stambecchi mi guardano apaticamente.
Sono rimasto colpito dalla presenza di numerose stelle alpine.
Finalmente alla quinta ora di cammino raggiungo la vetta sprovvista di una croce di vetta ma è presente un libro di vetta.
Pranzo rimanendo incantato dalla bellezza e riconosco in senso orario: il gruppo del Montasio,
alpi slovene tra cui all'estrema sx il Mangart,
il M. Canin,
la catena dei Monti Musi,
la Valle Resia,
le Dolomiti Friulane e sullo sfondo si vedevano ghiacciai austriaci,
il M. Cimone.
Proseguo lungo la cresta rimanendo colpito a come si presenta ripida la Val Raccolana
successivamente intravedo anche il L. Predil.
Raggiungo alla sesta ora di cammino il biv. Marussich.
Comincia la discesa anche se in due punti bisognerà salire di quota dando di spalle la sagoma del M. Canin
mentre di fronte, fino a quando non rientrerò nel bosco, la Valle Resia.