Dati
Data: 23 e 24 marzo
Regione e provincia: Toscana - Firenze
Località di partenza: Valico dei Tre Faggi
Località di arrivo: Valico dei Tre Faggi
Tempo di percorrenza: 1 ora il primo giorno, 6 ore e 23' il secondo (escluse soste)
Chilometri: 4 il primo giorno, 15 il secondo
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: a volte segnaletica non troppo visibile
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: discreta
Dislivello in salita: m 1138
Dislivello in discesa: m 1007
Quota massima: 960 m slm
Accesso stradale: facile (SP3)
Descrizione
In un'ora di auto siamo tornati dalla primavera all'inverno...
L'appuntamento con il 6° componente del gruppo era fuori dal casello autostradale di Forlì dove c'era sole e 22°C
Arrivati al Valico dei Tre Faggi, il termometro dell'auto segnava 10°C e c'era vento fortissimo...
Guardate come ero bardato io...
Si arriva ai bivacchi del monte dei Gralli in un'oretta di camminata facile, con dislivelli non impegnativi.
Appunto questa facilità di accesso ha fatto sì che il luogo sia diventato frequentatissimo e sono arrivati dopo di noi, in sequenza, due numerosi gruppi di ragazzi rendendo articolato l'alloggiamento...
Inoltre questa facilità di accesso ha determinato anche uno scadimento degli ospiti, nel senso che abbiamo trovato un bivacco sporco, disordinato e senza una riserva di legna
Gli ultimi avventori non conoscevano sicuramente il motto: "lascia il bivacco meglio di come l'hai trovato".
Quindi siamo dovuti andare a cercare legna nei dintorni, che era anche bagnata, per cui io mi sono messo a spaccare i tronchetti che mi portavano con la tecnica del batoning (tanto osteggiata qui da alcuni e ritenuta dagli stessi assolutamente inutile
).
Per questa attività ho messo sotto il mio recente acquisto, il Real Steel Buscraft full convex che si è rivelato un ottimo strumento, nonostante le dimensioni non grandissime.
Prima di iniziare mi sono mangiato le mani pensando: "Perchè non mi sono portato il Legion?" anche se la risposta la sapevo: per risparmiare peso...
Invece il cinesino ha dimostrato ottima capacità di spacco e dopo mezzora di lavoro intenso su del durissimo faggio, il filo era ancora perfetto: faceva i peli!
Non ho mai avuto un coltello così
! (merito della bisellatura? dell'acciaio 14c28n?)
Ad ogni modo riusciamo ad accendere il camino senza affumicarci, sistemando correttamente la catenella che regola la botola (montata al contrario
, vedi qui #4)
memori di quanto ci era successo la volta precedente
https://www.avventurosamente.it/xf/...rnello-muraglione-valico-dei-tre-faggi.59054/
e si cena in un ambiente decisamente affollato...
Per dire, questo era il nostro tavolo dopo che dagli zaini abbiamo tolto il settore alimentare...
La notte diluvia ma la mattina ci accoglie il sole con il quale facciamo colazione
Ripartiamo in direzione Ca' Fornello dopo aver lasciato il bivacco pulito, ordinato e con una riserva di legna.
Si guada un affluente del fiume Montone
Ci dirigiamo verso la bella area attrezzata Fiera sui Poggi che, ho scoperto, anticamente era un luogo dove si svolgevano fiere agricole e compravendita di bestiame.
Infatti si trova sul sentiero 00, quello che corre lungo il crinale, per cui ci si arrivava comodamente da entrambi i versanti e favorendo così gli interscambi
C'è anche un'area attrezzata per cuocere alla brace
Da qui, seguendo appunto lo 00, arriviamo al Passo del Muraglione
Direi "provvidenzialmente" perchè uno del gruppo incappa proprio oggi nello sgradito fenomeno della depolimerizzazione dell'intersuola...
Al passo c'è un Bar-Tabacchi dove riusciamo a rifornirci di nastro (non americano, purtroppo) per cercare di rattoppare la situazione alla bell'e meglio
Da qui scendiamo per un sentiero che ci porta ad intersecare la SP9ter, che percorriamo per un breve tratto e proprio di fronte ad un cascatella
c'è la località Soagi dove una signora ci informa che è un posto tappa dove si può dormire (a pagamento) e, se si avvisa per tempo, lei prepara anche pranzo o cena
Proseguendo per poco sulla strada asfaltata, imbocchiamo subito a destra in direzione Località Querceti - Ontaneta (che però non dobbiamo raggiungere)
anche se invece di querce ed ontani ci sono dei castagni...
Dopo una lunga discesa, arriviamo alla deviazione dove parte il sentiero che ci riporterà al Valico Tre Faggi (dove abbiamo le auto) in 1h 40' tutta di salita
Prima però facciamo la pausa pranzo, per rimetterci in forze, disturbata però dall'arrivo della pioggia che ci porta ad accelerare le operazioni di ritorno.
Il sentiero inizialmente costeggia il Torrente San Godenzo che ci offre dei begli ambienti
e anche una bella cascata che però in foto non rende (praticamente è per tutta la diagonale alla foto)
Prima di arrivare alla località Sambuchello, oramai alla fine della salita, troviamo una sorgente che serve a rinfrescarci e dissetarci un po'
Arrivati a Sambuchello si percorre uno sterrato fino alla SP9 che, in breve, ci porta al parcheggio del passo dove abbiamo le auto.
Ah, per la cronaca, il termometro dell'auto al nostro arrivo segna 7°C...
Data: 23 e 24 marzo
Regione e provincia: Toscana - Firenze
Località di partenza: Valico dei Tre Faggi
Località di arrivo: Valico dei Tre Faggi
Tempo di percorrenza: 1 ora il primo giorno, 6 ore e 23' il secondo (escluse soste)
Chilometri: 4 il primo giorno, 15 il secondo
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: a volte segnaletica non troppo visibile
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: discreta
Dislivello in salita: m 1138
Dislivello in discesa: m 1007
Quota massima: 960 m slm
Accesso stradale: facile (SP3)
Descrizione
In un'ora di auto siamo tornati dalla primavera all'inverno...
L'appuntamento con il 6° componente del gruppo era fuori dal casello autostradale di Forlì dove c'era sole e 22°C
Arrivati al Valico dei Tre Faggi, il termometro dell'auto segnava 10°C e c'era vento fortissimo...
Guardate come ero bardato io...

Si arriva ai bivacchi del monte dei Gralli in un'oretta di camminata facile, con dislivelli non impegnativi.
Appunto questa facilità di accesso ha fatto sì che il luogo sia diventato frequentatissimo e sono arrivati dopo di noi, in sequenza, due numerosi gruppi di ragazzi rendendo articolato l'alloggiamento...
Inoltre questa facilità di accesso ha determinato anche uno scadimento degli ospiti, nel senso che abbiamo trovato un bivacco sporco, disordinato e senza una riserva di legna
Gli ultimi avventori non conoscevano sicuramente il motto: "lascia il bivacco meglio di come l'hai trovato".
Quindi siamo dovuti andare a cercare legna nei dintorni, che era anche bagnata, per cui io mi sono messo a spaccare i tronchetti che mi portavano con la tecnica del batoning (tanto osteggiata qui da alcuni e ritenuta dagli stessi assolutamente inutile

Per questa attività ho messo sotto il mio recente acquisto, il Real Steel Buscraft full convex che si è rivelato un ottimo strumento, nonostante le dimensioni non grandissime.
Prima di iniziare mi sono mangiato le mani pensando: "Perchè non mi sono portato il Legion?" anche se la risposta la sapevo: per risparmiare peso...
Invece il cinesino ha dimostrato ottima capacità di spacco e dopo mezzora di lavoro intenso su del durissimo faggio, il filo era ancora perfetto: faceva i peli!
Non ho mai avuto un coltello così

Ad ogni modo riusciamo ad accendere il camino senza affumicarci, sistemando correttamente la catenella che regola la botola (montata al contrario

memori di quanto ci era successo la volta precedente
https://www.avventurosamente.it/xf/...rnello-muraglione-valico-dei-tre-faggi.59054/
e si cena in un ambiente decisamente affollato...
Per dire, questo era il nostro tavolo dopo che dagli zaini abbiamo tolto il settore alimentare...
La notte diluvia ma la mattina ci accoglie il sole con il quale facciamo colazione
Ripartiamo in direzione Ca' Fornello dopo aver lasciato il bivacco pulito, ordinato e con una riserva di legna.
Si guada un affluente del fiume Montone
Ci dirigiamo verso la bella area attrezzata Fiera sui Poggi che, ho scoperto, anticamente era un luogo dove si svolgevano fiere agricole e compravendita di bestiame.
Infatti si trova sul sentiero 00, quello che corre lungo il crinale, per cui ci si arrivava comodamente da entrambi i versanti e favorendo così gli interscambi
C'è anche un'area attrezzata per cuocere alla brace
Da qui, seguendo appunto lo 00, arriviamo al Passo del Muraglione
Direi "provvidenzialmente" perchè uno del gruppo incappa proprio oggi nello sgradito fenomeno della depolimerizzazione dell'intersuola...

Al passo c'è un Bar-Tabacchi dove riusciamo a rifornirci di nastro (non americano, purtroppo) per cercare di rattoppare la situazione alla bell'e meglio
Da qui scendiamo per un sentiero che ci porta ad intersecare la SP9ter, che percorriamo per un breve tratto e proprio di fronte ad un cascatella
c'è la località Soagi dove una signora ci informa che è un posto tappa dove si può dormire (a pagamento) e, se si avvisa per tempo, lei prepara anche pranzo o cena
Proseguendo per poco sulla strada asfaltata, imbocchiamo subito a destra in direzione Località Querceti - Ontaneta (che però non dobbiamo raggiungere)
anche se invece di querce ed ontani ci sono dei castagni...
Dopo una lunga discesa, arriviamo alla deviazione dove parte il sentiero che ci riporterà al Valico Tre Faggi (dove abbiamo le auto) in 1h 40' tutta di salita

Prima però facciamo la pausa pranzo, per rimetterci in forze, disturbata però dall'arrivo della pioggia che ci porta ad accelerare le operazioni di ritorno.
Il sentiero inizialmente costeggia il Torrente San Godenzo che ci offre dei begli ambienti
e anche una bella cascata che però in foto non rende (praticamente è per tutta la diagonale alla foto)
Prima di arrivare alla località Sambuchello, oramai alla fine della salita, troviamo una sorgente che serve a rinfrescarci e dissetarci un po'
Arrivati a Sambuchello si percorre uno sterrato fino alla SP9 che, in breve, ci porta al parcheggio del passo dove abbiamo le auto.
Ah, per la cronaca, il termometro dell'auto al nostro arrivo segna 7°C...
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