Dati
Data: 12/03/2023
Regione e provincia: Lombardia, Brescia
Località di partenza: Vesta
Tempo di percorrenza: 5 h 15' circa (escluse le pause)
Chilometri: 14 circa
Segnaletica: a tratti buona a tratti si va ad intuito
Dislivello in salita: 1175 m
Quota massima: 1447 m
Descrizione
Una minima parte dell'anello si sviluppa nel Parco Alto Garda Bresciano.
Sono partito salendo su una stradina posta subito prima a quella che porta alle ferrate (venendo da Vantone) praticamente lungo le sponde del lago.
Nel punto di partenza non ci sono indicazioni C.A.I., ho dovuto far ricordo al GPS. Solo 10 minuti dalla partenza compaiono i segnali C.A.I. Il sentiero 455 inizialmente sale in maniera molto graduale per poi salire in maniera decisa, costantemente immersa nel bosco fino a circa 900 m di quota, avendo modo di avere alla destra il lago di Idro.
Solo dopo un'ora abbondante si ha una visuale del lago sia verso N
che di fronte
mentre da un lato individuo la sagoma del M. Stino.
Dai 1200 m di quota il panorama provvisoriamente cambia trovando alla mia destra la sagoma del M. Manos e della Cima Ingorello
mentre di fronte il M. Baldo.
A quasi due ore dalla partenza riconosco il Rif. M. Stino
che risulterà essere molto frequentato,
con a fianco la Chiesetta degli Alpini.
Raggiungo così quello che in molti siti chiamano M. Stino ma in realtà è un punto panoramico, mentre la cima vera e propria (ho curiosato, il tempo per curiosare non l'ho considerato nei dati tecnici) è completamente coperta da alberi anche se ci sono trincee interessanti. Il panorama verso il lago è in ogni caso bello:
di spalle invece ho il M. Stino
e M. Cingla.
Ritorno verso il rifugio per poi deviare camminando per un tratto su sentieri non segnati dal C.A.I., camminando su prati con diversi scorsi verso il M. Baldo
il . M. Bruffione
e verso la cresta che va da M. Cingla a Cima Tombea.
Solo in questo tratto si vede la sponda meridionale del L. di Garda.
Raggiungo così Bocca Cocca osservando il lago di Idro da un'altra prospettiva
mentre verso nord finalmente riconosco il gruppo dell'Adamello
in particolare zoomando Carè Alto.
Il sentiero per la via di ritorno è decisamente più panoramico rispetto a quello utilizzato per la salita avendo modo di rivedere oltre a M. Stino
e M. Cingla
e più volte il lago.
C'è però da dire che questo sentiero risulta non essere mantenuto. In ogni caso raggiungo il paese scattando un'ultima foto al lago.
Data: 12/03/2023
Regione e provincia: Lombardia, Brescia
Località di partenza: Vesta
Tempo di percorrenza: 5 h 15' circa (escluse le pause)
Chilometri: 14 circa
Segnaletica: a tratti buona a tratti si va ad intuito
Dislivello in salita: 1175 m
Quota massima: 1447 m
Descrizione

Una minima parte dell'anello si sviluppa nel Parco Alto Garda Bresciano.
Sono partito salendo su una stradina posta subito prima a quella che porta alle ferrate (venendo da Vantone) praticamente lungo le sponde del lago.

Nel punto di partenza non ci sono indicazioni C.A.I., ho dovuto far ricordo al GPS. Solo 10 minuti dalla partenza compaiono i segnali C.A.I. Il sentiero 455 inizialmente sale in maniera molto graduale per poi salire in maniera decisa, costantemente immersa nel bosco fino a circa 900 m di quota, avendo modo di avere alla destra il lago di Idro.

Solo dopo un'ora abbondante si ha una visuale del lago sia verso N

che di fronte

mentre da un lato individuo la sagoma del M. Stino.

Dai 1200 m di quota il panorama provvisoriamente cambia trovando alla mia destra la sagoma del M. Manos e della Cima Ingorello

mentre di fronte il M. Baldo.

A quasi due ore dalla partenza riconosco il Rif. M. Stino

che risulterà essere molto frequentato,

con a fianco la Chiesetta degli Alpini.

Raggiungo così quello che in molti siti chiamano M. Stino ma in realtà è un punto panoramico, mentre la cima vera e propria (ho curiosato, il tempo per curiosare non l'ho considerato nei dati tecnici) è completamente coperta da alberi anche se ci sono trincee interessanti. Il panorama verso il lago è in ogni caso bello:



di spalle invece ho il M. Stino

e M. Cingla.

Ritorno verso il rifugio per poi deviare camminando per un tratto su sentieri non segnati dal C.A.I., camminando su prati con diversi scorsi verso il M. Baldo

il . M. Bruffione

e verso la cresta che va da M. Cingla a Cima Tombea.

Solo in questo tratto si vede la sponda meridionale del L. di Garda.

Raggiungo così Bocca Cocca osservando il lago di Idro da un'altra prospettiva

mentre verso nord finalmente riconosco il gruppo dell'Adamello

in particolare zoomando Carè Alto.

Il sentiero per la via di ritorno è decisamente più panoramico rispetto a quello utilizzato per la salita avendo modo di rivedere oltre a M. Stino

e M. Cingla

e più volte il lago.

C'è però da dire che questo sentiero risulta non essere mantenuto. In ogni caso raggiungo il paese scattando un'ultima foto al lago.

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