Dati
Data:
Regione e provincia:Lazio prov.Roma
Località di partenza:Anguillara stazione se con il treno.
Località di arrivo:Cesano stazione
Tempo di percorrenza:
Chilometri:Circa 20 km
Grado di difficoltà: Quasi tutto facile tranne alcuni punti ripidi.
Descrizione delle difficoltà:Sterrati discesa salita sdrucciolevoli
Periodo consigliato:Sempre
Segnaletica:Assente
Dislivello in salita:
Dislivello in discesa:
Quota massima: circa 350 metri sulle colline
Accesso stradale:Via Anguillarese
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Usando il treno il percorso si svolge per il 30% su strade asfaltate ma tranquille ed il restante su sterrato generalmente facile ma prestare attenzione su alcuni punti ripidi e sdrucciolevoli.Dalla stazione di Anguillara si prende la statale per il paese.Qui, una volta, con una breve deviazione si poteva accedere alla fonte dell'acqua Claudia per una bevuta e riempire le borracce.Ora non si capisce per quale motivo oscuro la fonte è chiusa al pubblico ma l'acqua viene sempre imbottigliata e venduta...bah! Il tratto su asfalto pur frequentato da auto è abbastanza tranquillo con tratti di ciclabile protetti,comunque sono solo poco meno di tre chilometri fino al bivio con la chiesina.Chi preferisce usare l'auto può parcheggiare nel paese ed iniziare da qui l'itinerario,certo senza poi raggiungere la stazione di Cesano. Dopo la chiesa si prosegue lungamente su sterrato incontrando quello che è adesso il parcheggio scambio per le auto private e la navetta.Ora questa scelta mi sembra troppo restrittiva perchè in pratica costringe ad usare la navetta.Quando il parcheggio di scambio era più avanti si poteva proseguire a piedi lungo i vari e belli sentieri attrezzati con tavole informative cartelli panche ecc Ora il tutto giace inutilizzato ed invaso dalle ortiche perchè è diffcile che chi ha pagato la navetta scenda così lontano proprio affrontando il tratto più duro e assolato.Quindi mi pare che l'unico modo per visitare il lago autonomamente sia la bici perchè anche andare a piedi dal nuovo parcheggio significa sobbarcarsi vari chilometri di polverosissimo e noioso sterrato.Questo come pure la totale abolizione di tutte le strutture sulla riva,strutture che diciamo erano diventate troppe e troppo invadenti, sia un tentativo di scoraggiare la frequentazione del lago. Comunque secondo me si è passati da un eccesso all'altro. Comunque tornando all'itinerario dopo il lungo sterrato voltare a sinistra in salita ( foto) sotto ai vari cartelli di divieto, telecamere, minacce varie.Si continua ancora lungo lo sterrato fino a dove era il vecchio parcheggio scambio (che mi sembrava più logico) con varie strutture in rovina e si prende a sinistra in ripida salita lungo un dei sentieri indicati dai cartelli superstiti.Giunti alla sommità della penitenziale salita poco a destra c'è la discesa al lago,discesa ripida e polverosa che annulla quasi l'azione dei freni quindi consiglierei di farla bici a mano,tanto gli scenari che si aprono sul lago meritano lentezza. Giunti sulla riva si può sostare lungamente e seguire le spiagge in panorami molto belli.Sulla battigia si trovano moltissimi frammenti di ceramica fittile che sono il risultato di alcuni sondaggi fatti con le sorbone anni fa,perchè pare che sulla sinistra ci fosse un tempio o santuario ora sommerso.Sempre svariati anni fa alcuni sub della rivista Mondo Sommerso tra cui il mio amico Edoardo individuarono il sito e pure un gruppo di alberi mineralizzati,un boschetto subacqueo! E' strano vedere queste rive senza il mitico Enzo ai Salici dopo quasi quaranta anni anzi fa un pò tristezza ma tantè.Dopo aver risalito la sterrata allora prendiamo a sinistra lungo un piacevolissimo sentiero nel bosco.Tutto questo itinerario passa sul confine del poligono militare ed è possibile a volte incontrare i soldati dello sgombero poligono che impediscono l'accesso appunto al poligono nella valle.Presto si entra in un percorso boscoso e si attraversano alcune tagliate nel tufo.Al cartello giallo del poligono ( foto) si va ovviamente a sinistra e al bivio successivo ( foto) a destra lungo la piccola e misteriosa gola nel tufo.Da qui con scomode rampe lo scenario si apre sempre di più fino a comprendere i due laghi e il mare all'orizzonte .Lo sterrato ora ampia va a saliscendi sulle colline in un percorso divertente e panoramicissimio.C'è un punto in cui mi fermo sempre a guardare le evoluzioni di alcun i uccelli che sfruttando la corrente ascensionale che sale dai burroni volteggiano a lungo sempre nello stesso punto,pare che giochino con l'aria...ma in natura non credo che esista l'idea di gioco. Continuando tipo montagne russe sulle colline si arriva al cancello della foto. Qui prendendo l'asfalto si arriva molto rapidamente e senza pedalare mai alla stazione di Cesano.Chi ha deciso per l'auto può certo tornare indietro da qualunque punto.
Data:
Regione e provincia:Lazio prov.Roma
Località di partenza:Anguillara stazione se con il treno.
Località di arrivo:Cesano stazione
Tempo di percorrenza:
Chilometri:Circa 20 km
Grado di difficoltà: Quasi tutto facile tranne alcuni punti ripidi.
Descrizione delle difficoltà:Sterrati discesa salita sdrucciolevoli
Periodo consigliato:Sempre
Segnaletica:Assente
Dislivello in salita:
Dislivello in discesa:
Quota massima: circa 350 metri sulle colline
Accesso stradale:Via Anguillarese
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Usando il treno il percorso si svolge per il 30% su strade asfaltate ma tranquille ed il restante su sterrato generalmente facile ma prestare attenzione su alcuni punti ripidi e sdrucciolevoli.Dalla stazione di Anguillara si prende la statale per il paese.Qui, una volta, con una breve deviazione si poteva accedere alla fonte dell'acqua Claudia per una bevuta e riempire le borracce.Ora non si capisce per quale motivo oscuro la fonte è chiusa al pubblico ma l'acqua viene sempre imbottigliata e venduta...bah! Il tratto su asfalto pur frequentato da auto è abbastanza tranquillo con tratti di ciclabile protetti,comunque sono solo poco meno di tre chilometri fino al bivio con la chiesina.Chi preferisce usare l'auto può parcheggiare nel paese ed iniziare da qui l'itinerario,certo senza poi raggiungere la stazione di Cesano. Dopo la chiesa si prosegue lungamente su sterrato incontrando quello che è adesso il parcheggio scambio per le auto private e la navetta.Ora questa scelta mi sembra troppo restrittiva perchè in pratica costringe ad usare la navetta.Quando il parcheggio di scambio era più avanti si poteva proseguire a piedi lungo i vari e belli sentieri attrezzati con tavole informative cartelli panche ecc Ora il tutto giace inutilizzato ed invaso dalle ortiche perchè è diffcile che chi ha pagato la navetta scenda così lontano proprio affrontando il tratto più duro e assolato.Quindi mi pare che l'unico modo per visitare il lago autonomamente sia la bici perchè anche andare a piedi dal nuovo parcheggio significa sobbarcarsi vari chilometri di polverosissimo e noioso sterrato.Questo come pure la totale abolizione di tutte le strutture sulla riva,strutture che diciamo erano diventate troppe e troppo invadenti, sia un tentativo di scoraggiare la frequentazione del lago. Comunque secondo me si è passati da un eccesso all'altro. Comunque tornando all'itinerario dopo il lungo sterrato voltare a sinistra in salita ( foto) sotto ai vari cartelli di divieto, telecamere, minacce varie.Si continua ancora lungo lo sterrato fino a dove era il vecchio parcheggio scambio (che mi sembrava più logico) con varie strutture in rovina e si prende a sinistra in ripida salita lungo un dei sentieri indicati dai cartelli superstiti.Giunti alla sommità della penitenziale salita poco a destra c'è la discesa al lago,discesa ripida e polverosa che annulla quasi l'azione dei freni quindi consiglierei di farla bici a mano,tanto gli scenari che si aprono sul lago meritano lentezza. Giunti sulla riva si può sostare lungamente e seguire le spiagge in panorami molto belli.Sulla battigia si trovano moltissimi frammenti di ceramica fittile che sono il risultato di alcuni sondaggi fatti con le sorbone anni fa,perchè pare che sulla sinistra ci fosse un tempio o santuario ora sommerso.Sempre svariati anni fa alcuni sub della rivista Mondo Sommerso tra cui il mio amico Edoardo individuarono il sito e pure un gruppo di alberi mineralizzati,un boschetto subacqueo! E' strano vedere queste rive senza il mitico Enzo ai Salici dopo quasi quaranta anni anzi fa un pò tristezza ma tantè.Dopo aver risalito la sterrata allora prendiamo a sinistra lungo un piacevolissimo sentiero nel bosco.Tutto questo itinerario passa sul confine del poligono militare ed è possibile a volte incontrare i soldati dello sgombero poligono che impediscono l'accesso appunto al poligono nella valle.Presto si entra in un percorso boscoso e si attraversano alcune tagliate nel tufo.Al cartello giallo del poligono ( foto) si va ovviamente a sinistra e al bivio successivo ( foto) a destra lungo la piccola e misteriosa gola nel tufo.Da qui con scomode rampe lo scenario si apre sempre di più fino a comprendere i due laghi e il mare all'orizzonte .Lo sterrato ora ampia va a saliscendi sulle colline in un percorso divertente e panoramicissimio.C'è un punto in cui mi fermo sempre a guardare le evoluzioni di alcun i uccelli che sfruttando la corrente ascensionale che sale dai burroni volteggiano a lungo sempre nello stesso punto,pare che giochino con l'aria...ma in natura non credo che esista l'idea di gioco. Continuando tipo montagne russe sulle colline si arriva al cancello della foto. Qui prendendo l'asfalto si arriva molto rapidamente e senza pedalare mai alla stazione di Cesano.Chi ha deciso per l'auto può certo tornare indietro da qualunque punto.
Allegati
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