Appennino Bianco, una nuova guida per le escursioni invernali

Volevo segnalare questa doppia guida scritta da Stefano Ardito:


Dal sito di montagn.tv:

L’Appennino d’inverno, le escursioni sulla neve con gli sci d’alpinismo, con le ciaspole o con picozze e ramponi. Per tutti gli amanti delle montagne dell’Italia centrale è arrivata in libreria e in edicola una nuova guida: “Appennino Bianco”, scritta dall’alpinista, giornalista e scrittore Stefano Ardito, esperto conoscitore della zona, e pubblicata da Iter edizioni. Il libro è diviso in due volumi distinti per aree di interesse: nel volume 1 si parla dei Monti Sibillini, dei Monti della Laga, del Gran Sasso, del Terminillo, del Velino e di Campo Imperatore, nel volume due invece del Sirente, dei Monti Simbruini ed Ernici, del Parco d’Abruzzo, dei Monti delle Cinque Miglia e della Majella, per un totale di 165 itinerari.
L’esplorazione dei boschi, degli altopiani innevati, le salite invernali, le passeggiate con le ciaspole. Gli Appennini offrono tante possibilità agli amanti della montagna, ma tra estate e inverno presentano notevoli differenze di cui l’escursionista deve tener conto. Per questo la guida di Ardito “vuole suggerire dove andare, ma anche di farlo nei momenti giusti, e solo se provvisti di tutte le conoscenza necessarie”. Prima di passare in esame le singole zone, l’autore compie quindi un breve excursus sull’attrezzatura, sull’abbigliamento, sui pericoli dell’ambiente e sulle situazioni di emergenza. Poi stila alcune differenze tra le diverse attività (dalle racchette da neve allo sci di fondo all’alpinismo) e infine parla dei Parchi, del Cai e dei rifugi di alta quota.
La zona descritta nei due volumi è di fatto quella dell’Alto Appennino, ovvero quello dei massicci principali che sorgono tra i Monti Sibillini e le Mainarde. Per ciascuna area il lettore troverà utili riferimenti geografici e consigli sulle strade, gli impianti e i rifugi a disposizione. Infine, dopo la parte introduttiva, una carrellata di itinerari per tutti i gusti.


Titolo: “Appennino Bianco, 84 itinerari con piccozza e ramponi, ciaspole, sci di fondo”; “Appennino Bianco, 81 itinerari con piccozza e ramponi, ciaspole, sci di fondo”
Autore: Stefano Ardito

Casa editrice: Iter Edizioni
Pp.143; 140
Prezzo: 9,90 euro ciascuna
 
Grazie per la segnalazione!

Ti sei trovato bene con gli altri libri di Ardito??

Io alle volte ci litigo un po con gli itinerari estivi diciamo!
 
Ad essere sincero non ho nessun libro di Ardito, ho soltanto letto alcuni articoli suoi su riviste, quindi non saprei che dire per esperienza personale.
Ho sentito parlarne molto da amici e delle volte non in maniera positiva.
 
Eh esatto! il problema è quello! i pareri sono molto discordanti, alle volte fa itinerari un po contorti e le descrizioni non corrispondono! anche considerando l'elasticità ed il lasso si tempo tra stampa del libro e quando tu effettui il percorso!

mah! speriamo che questa nuova pubblicazione sia fatta meglio!!
 
Eh esatto! il problema è quello! i pareri sono molto discordanti, alle volte fa itinerari un po contorti e le descrizioni non corrispondono! anche considerando l'elasticità ed il lasso si tempo tra stampa del libro e quando tu effettui il percorso!

mah! speriamo che questa nuova pubblicazione sia fatta meglio!!

Sono un fedele "usufruttore" delle guide di Ardito fin dalle sue prime edizioni di "A piedi nel Lazio" della prima metà degli anni '80 e da allora ho sempre continuato a comprare le sue guide.

volume_1983_p.jpg


Devo dire che le sue descrizioni in alcuni itinerari sono talmente precise che addirittura rasentano la pignoleria, mentre in altri molto meno, soprattutto delle successive edizioni, dandomi l'impressione come se in quei luoghi non fosse mai stato presente fisicamente e si fosse basato sui dati riportati sulla carta IGM o da dati comunicati da terzi. Poi c'è anche un'altra constatazione da fare, e cioè che gli itinerari riportati in tutte le sue guide dell'intera collana "A piedi in Italia" sono tantissimi, anche se non scritti tutti da lui, sicuramente troppi per essere fatti da una singola persona e in più posti diversi.
Ritornando alle edizioni più vecchie, a quei tempi non c'era il GPS quindi per essere sicuro di completare un'escursione, specie se la descrizione non mi sembrava troppo chiara, andavo a una libreria a Via del Tritone a comprare la classica tavoletta IGM della zona da usare assieme alla bussola (ah che tempi!!).

Ritornando ad Ardito, non c'è nulla comunque da eccepire sui contenuti descrittivi, sia faunistici, geografici e storici, sempre interessanti, contenuti sulle sue guide, scrive bene e ha una buona vena giornalistica.

Sicuramente lo consiglierei sempre, le sue guide sono per l'escursionista italiano, un punto di riferimento, dà sempre delle idee sui percorsi da fare...

Poi vorrei precisare che, grazie proprio a lui, Stefano Ardito, con le sue prime guide, mai scritte prima sugli appennini, molti monti e percorsi di quelle zone sono stati "riscoperti" e ha fatto conoscere zone e luoghi che altrimenti sarebbero caduti nell'oblio. Prima di esse, c'era solo Abbate con la storica guida del TCI e solo per il Gran Sasso (credo). Per quello che mi riguarda, è stato proprio grazie a lui che, quasi per gioco, negli anni '80 ho iniziato da amare la montagna, l'escursionismo e lo sciescursionismo e anche l'archeotrekking.
 
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