Aquila reale al Monte Tarino. Conferme.

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Derrick

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Salve,
mercoledì 18 sono andato sul monte Tarino, da Campo Staffi.

Scendendo dalla cima anziché fare il sentiero segnato in cresta verso il Pozzo della Neve (troppo ripido per i miei gusti) ho fatto una diversione scendendo a Sud lungo il pendio erboso e poi piegando, da lì, verso il Pozzo della Neve con percorso agevole e 100 volte più comodo di quello segnato.

Mentre stavo ancora al di sopra di Pozzo della Neve ma già abbastanza discosto dalla cima vedo, a Nord Est sopra un montarozzo, prima due grossi corvidi che, al binocolo, sembravano interamente neri e che anche per le dimensioni credo fossero corvi imperiali (non che li abbia osservati a lungo e bene, non ho visto la codona "a losanga" che dovrebbe essere risolutiva) e poco dopo ho udito delle forti grida che non erano di corvide.

Guardo di nuovo e vedo una strana chiazza bruna in mezzo all'aria, come se ci fosse un tirante con qualcosa appeso.

Punto il binocolo ed era un rapace grosso, ma grosso! che faceva lo "spirito santo" con grande abilità e in modo molto insistito (anziché i pochi secondi che si vede fare ad un gheppio).

Ha anche fatto un po' di volo battuto, mostrando ali molto lunghe, più di quelle diciamo di una poiana o di un pecchiaiolo, l'aspetto era quello di un nibbio bruno quasi, ma era davvero molto grande anche se la distanza è difficile da giudicare, a parte il colore che non è mai risolutivo se non da molto vicino (che sembrava "caffellatte" ma la riflessione del sole sulle piume fa brutti scherzi circa la stima del colore, a parte la grande variabilità di tinte in tutti i rapaci) è sparito dietro la collinetta, continuando a gridare.

A tratti sono tornati i corvi, e si sono messi in coppia a cacciare a terra, camminando, sulla collinetta. Poi i corvi se ne sono andati, ed è tornato il grande rapace, e di nuovo ha fatto lo spirito santo, finché anche lui s'è posato e messo a camminare sull'erba, cacciando, credo, lucertole et similia.

Poi si è involato di nuovo, a un certo punto ha cambiato zona. Pochi minuti dopo s'è avvicinato alla rupe Nord del Tarino (di fianco alla quale stavo cercando la via di discesa per Campo Ceraso) un grosso uccello, ma non ho capito se era il grande rapace o uno dei grossi corvidi (devo far pulire il binocolo decisamente).

Io credo che quella fosse un'aquila reale con buone possibilità. Verosimilmente in primavera aveva fatto il nido sulla parete Nord del Tarino e aveva quindi, attorno a Campo della Neve, un comodo terreno di caccia che le consente di portare le prede "in discesa" verso il nido sulla parete.

Mi sorprende però di avere visto un solo animale e anche che facesse così a lungo lo "spirito santo" tanto da sembrare immobile. Inoltre faceva questo a bassa distanza dal suolo, tanto che io la vedevo sullo sfondo degli alberi, non del cielo, era praticamente alla mia altezza anzi un po' al di sotto.

Vorrei sapere se ho ben interpretato l'avvistamento, se qualcun altro ha visto l'Aquila reale al Tarino (se c'è, si nota) o se ho sbagliato rapace e in quel caso, che rapace è (verosimilmente un Nibbio bruno, penso, vorrei sapere se è noto nella zona).

Il nibbio bruno, oltre ad avere in genere piumaggio che appare più scuro, ha un tipico atteggiamento della coda, mentre vola, che usa per "timonare" quasi fosse slegata dal resto del corpo, e ha un tipico modo di tenere le spalle "incurvate" e in generale è abbastanza riconoscibile anche da lontano, e questo non mi sembrava un nibbio bruno, pur avendo le ali molto lunghe rispetto al corpo.

Un'altra cosa che m'ha colpito era il grido molto potente, ma questo può essere dovuto al vento, o semplicemente al silenzio che c'è sul Tarino.

Per quanto riguarda i corvi, se di corvi imperiali si trattava si tratterebbe di un altro avvistamento fortunato. Neri erano neri e grossi erano grossi, ma essendo molto raro il corvo imperiale nel Lazio, anche di questo avvistamento chiedo conferma.
 
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