- Parchi del Lazio
-
- Parco Regionale dei Monti Simbruini
Dati
Data: 16 Marzo 2013
Regione e provincia: Lazio (Frosinone)
Località di partenza: SR 411
Località di arrivo: Arco di Trevi
Tempo di percorrenza: 15 Min A, 15 Min R
Chilometri:
Grado di difficoltà: T
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Segnaletica: 692c
Quota massima: 960 m.s.l.m.
Accesso stradale: SR411 al km 39.500
Descrizione
Ciao a tutti amici, sabato scorso complici le condizioni meteo variabili ho deciso di fare una breve uscita. Tra le varie ipotesi alla fine ho scelto di visitare il sito dell'arco di Trevi, dove ancora non ero stato e la cui raggiungibilità dall'accesso stradale richiedeva poco tempo, insomma l'ideale nel caso in cui il tempo fosse voltato al peggio...
L'arco di Trevi si trova nel comune di Trevi nel Lazio (FR) ai margini sud-occidentali del Parco regionale dei Monti Simbruini.
Si tratta di una costruzione di origine antichissima, molto probabilmente di età pre-romana.
Tale arco infatti era probabilmente un'apertura sul confine tra i territori degli Equi e degli Ernici.
Raggiungerlo è facilissimo: venendo dagli Altipiani di Arcinazzo il punto di attacco del breve sentiero si trova in corrispondenza di uno slargo subito dopo a sinistra del km 39.500 della SR 411 "Sublacense". Si può comunque arrivare anche salendo da Guarcino.
Quì dove sono presenti indicazioni (Cartello in legno del Parco) si parcheggia e si inizia a seguire la mulattiera che in pianura arriva subito ad una sbarra in ferro.
Superato l'ostacolo si prosegue per circa 10 minuti in un ambiente bello e solitario, reso però antropizzato dalla via mulattiera, fino a raggiungere un bivio su un pianoro erboso. Quì si trova un secondo cartello segnavia.
Per raggiungere l'arco si prosegue a sinistra ed in breve si giunge al cospetto dell'antica opera in pietra, decisamente affascinate...
Il sito è isolato e solitario nonostante si trovi a meno di un km dalla via asfaltata. Tutt'intorno si è circondati da boschi di querce, intervallati da gruppi di ginepri. In questo ambiente il senzo di wildness è molto forte nonostante ci si trovi a pochi passi dall'automobile. Quì, per rendere l'uscita più lunga, vago sul limite del bosco tra i gineprai, abbandonando il sentiero per poi riprenderlo più avanti...
Dopo una carrellata di foto (a dire il vero poche sono venute come speravo, causa anche il grigiore del cielo nuvoloso che appiattiva tutti i colori...) inizio il rientro verso l'auto.
Con piacere scopro in un angolo ben riparato le prime timide fioriture stagionali di Crochi!
In breve il cielo finisce di chiudersi ed addirittura cadono i primi fiocchi di neve...Belli gli ultimi giochi di luce tra le nuvole che via via conquistano l'intero orizzonte...
Decido di affrettare il passo, ma il punto di partenza è vicino; infatti in qualche minuto sono di nuovo sulla via del ritorno in automobile.
Ciao a tutti!
Data: 16 Marzo 2013
Regione e provincia: Lazio (Frosinone)
Località di partenza: SR 411
Località di arrivo: Arco di Trevi
Tempo di percorrenza: 15 Min A, 15 Min R
Chilometri:
Grado di difficoltà: T
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Segnaletica: 692c
Quota massima: 960 m.s.l.m.
Accesso stradale: SR411 al km 39.500
Descrizione
Ciao a tutti amici, sabato scorso complici le condizioni meteo variabili ho deciso di fare una breve uscita. Tra le varie ipotesi alla fine ho scelto di visitare il sito dell'arco di Trevi, dove ancora non ero stato e la cui raggiungibilità dall'accesso stradale richiedeva poco tempo, insomma l'ideale nel caso in cui il tempo fosse voltato al peggio...
L'arco di Trevi si trova nel comune di Trevi nel Lazio (FR) ai margini sud-occidentali del Parco regionale dei Monti Simbruini.
Si tratta di una costruzione di origine antichissima, molto probabilmente di età pre-romana.
Tale arco infatti era probabilmente un'apertura sul confine tra i territori degli Equi e degli Ernici.
Raggiungerlo è facilissimo: venendo dagli Altipiani di Arcinazzo il punto di attacco del breve sentiero si trova in corrispondenza di uno slargo subito dopo a sinistra del km 39.500 della SR 411 "Sublacense". Si può comunque arrivare anche salendo da Guarcino.
Quì dove sono presenti indicazioni (Cartello in legno del Parco) si parcheggia e si inizia a seguire la mulattiera che in pianura arriva subito ad una sbarra in ferro.
Superato l'ostacolo si prosegue per circa 10 minuti in un ambiente bello e solitario, reso però antropizzato dalla via mulattiera, fino a raggiungere un bivio su un pianoro erboso. Quì si trova un secondo cartello segnavia.
Per raggiungere l'arco si prosegue a sinistra ed in breve si giunge al cospetto dell'antica opera in pietra, decisamente affascinate...
Il sito è isolato e solitario nonostante si trovi a meno di un km dalla via asfaltata. Tutt'intorno si è circondati da boschi di querce, intervallati da gruppi di ginepri. In questo ambiente il senzo di wildness è molto forte nonostante ci si trovi a pochi passi dall'automobile. Quì, per rendere l'uscita più lunga, vago sul limite del bosco tra i gineprai, abbandonando il sentiero per poi riprenderlo più avanti...
Dopo una carrellata di foto (a dire il vero poche sono venute come speravo, causa anche il grigiore del cielo nuvoloso che appiattiva tutti i colori...) inizio il rientro verso l'auto.
Con piacere scopro in un angolo ben riparato le prime timide fioriture stagionali di Crochi!
In breve il cielo finisce di chiudersi ed addirittura cadono i primi fiocchi di neve...Belli gli ultimi giochi di luce tra le nuvole che via via conquistano l'intero orizzonte...
Decido di affrettare il passo, ma il punto di partenza è vicino; infatti in qualche minuto sono di nuovo sulla via del ritorno in automobile.
Ciao a tutti!
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