Arrampicata: risalita su corda

qualche tempo fa siam andati a fare una bella rampicata sui monti della valle d'aosta; placche, diedri e appigli, la via era lunga 13 tiri, molto bella.
però ad un certo punto si arriva ad un tetto, bello sporgente direi.
il primo passa agevolmente il secondo (io) non ci riesco.
provo in tutti i modi e le maniere ma stò tetto non lo riesco a superare :wall:
peccato che dopo un buon 20 minuti passati a ravanare appeso all'imbrago le braccia incominciano a cedere, forse ho sbagliato tecnica o forse più banalmente non ho tecnica :sorry: e mi ritrovo a non avere più forza nelle dita.
bon, mi arrendo, chiamo il compagno e via a fare doppie (6, con corda da 70 metri) per tornare alla base con le pive nel sacco.

peccato :cry:
ora però chiedo, che cosa si fa in questi casi? ovvero, cosa fate o fareste voialtri?

io mi sono studiato un pò la cosa, e cercando sulla rete una buona spiegazione mi pare che sia stata fatta in questo video


che però è con una doppia corda, io sarei secondo e quindi con una corda singola soltanto (vero che potrei farmi calare l'altra estremità, ma se il tiro è lungo la corda non ci arriva, come sarebbe stato nel caso in esempio che abbiamo abbandonato un moschettone).
quindi, il machard e in particolare la tecnica del video va bene anche con corda singola, facendo eventualmente più spire con i machard?
se come primo nodo facessi un bachmann sarebbe più agevole la risalita?

ditemi, che prossima settimana vado a sperimentare :help:
 
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Speleoalp

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In caso la corda non sia lunga abbastanza,... anche se solitamente tra sosta e sosta la corda in uso dovrebbe essere lunga abbastanza per fare una doppia.... dovresti far fissare la corda dall'alto.
Sulla sosta, resa sicura, ecc... da tuo compagni di cordata. Da qui l'importanza di poter comunicare al meglio, un'incomprensione potrebbe avere esiti fatali. Io sono solito avere due radioline semplici con cui comunicare.

Il Bachmann è praticamente una maniglia Jumar semplificata e và benone, come pure il Machard.... e le spire non devono nemmeno esse di più... da quello che vedo nel video. L'importante è avere i cordini giusti rispetto alla corda principale. Ce ne sono una miriade di nodi da usare, ma quelli da te elencati vanno benone.

Ovviamente il tutto dipende dalla filosofie con cui volete raggiungere la cima.
 
ottimo, in bachmann lo stò giusto imparando questa sera in casa, ho corda e cordini che dalla cucina vanno al bagno passando dalla camera da letto :lol:
effettivamente scorre meglio rispetto al machard, devo comunque ancora capire bene il numero delle spire, quello però lo devo fare in verticale all'aperto perchè mia moglie si innervosisce se pianto due spit sul soffitto della sala ::31::
comunque in definitiva sono sulla strada giusta, no? è il secondo che in qualche maniera si deve muovere e non il primo (perchè all'inizio stavo pensando ad un paranco..)

per le radioline hai perfettamente ragione, giusto stasera sono andato al decathlon e le volevo prendere, quelle più piccoline da una ventina di euro, potrebbero tornare comode soprattutto quando in parete ci si perde di vista, quella volta abbiamo comunicato col telefonino
 
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Speleoalp

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La comunicazione sembra una cosa banale quasi esagerata... ma capitano spesso incidenti causati dall'errata comprensione dei comandi, ecc...

Penso che stai procedendo giusto... nel Bachmann solitamente le spire devo essere abbastanza da coprire tutto il lato del moschettone... che ovviamente è meglio che non sia minuscolo, soprattutto se lo si usa come maniglia e quindi ci entra parte della mano.


Se hai un Gri-Gri, un ID,... puoi risalire con un semplice e simile paranco... ma sempre a corda fissa e questo solo su singola.

Il paranco da parte del tuo compagno sopra non conviene, sia per il controllo degli attriti che per il tempo di recupero... se si vuole faticare poco bisogna dimezzare il peso o più e questo vuol dire meno recupero a tiro,ah
 
Quello che avete detto non è sbagliato, coordinandosi con il primo, il secondo può sempre risalire la corda con un nodo autobloccante o una maniglia. Meglio anche con un'asola per il piede (basta un secchiello).
Ma vorrei venire alla difficoltà originaria, il tetto. Probabilmente non sei riuscito a superarlo per mancanza di tecnica e di forza nelle braccia. Io, che negli strapiombi faccio pena, ti posso assicurare che è necessario parecchio allenamento per superarli bene.
L'alternativa però c'è e sì chiama artificiale: io sto approfondendo ora la tecnica e vi assicuro che sì apre un mondo. Imparare a superare certi passaggi in A1 o A2 permette di completare molte vie con passaggi impegnativi, che sarebbero altrimenti poco fattibili. Il problema dell'artificiale, alla fine, è trovare un maestro, perché generalmente sull'argomento sì trovano solo chiacchere e pregiudizi (immotivati, oggi l'artificiale può essere pulito quanto e più del Free climb)
 
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Speleoalp

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Chiarissimo i pregiudizi sono sicuramente sbagliati,...
Ci possono essere degli approcci e delle filosofie differenti tra persone, ma sicuramente non per criticare o giudicare sistemi altrui.

Io per esempio dove non riesco a progredire solo con le mie forze, non progredisco... mi alleno, abituo, ecc finché non riesco a fare quel determinato passaggio.
Ma questo perché parto dal presupposto personale che faccio quest'attività per "abituarmi" e imparare ad affrontare determinate situazioni... i in cui nella realtà potrei non avere aiuti esterni, corde, moschettoni, ecc... Non m'interessa l'attività in sé, l'arrivare in cima, ecc... ma sapere di cavarmela autonomamente.

Anche se poi nella realtà posti così ostici da affrontare senza nulla, per raggiungere un punto da A verso B, saranno sicuramente minimi o nulli.
 
Chiaro, uno può essere più o meno interessato all'artificiale. Però anche la risalita su corda è una tipica tecnica dell'artificiale ;). Quindi, tanto vale fare le cose per benino, imparare a stare in equilibrio sulle staffe e a piazzare bene le protezioni per la progressione. Secondo me torna utile... :biggrin:
 
Meglio anche con un'asola per il piede (basta un secchiello)

what what? non ho capito cosa devo fare col secchiello :no:


grazie delle risposte, effettivamente ci avevo pensato anche io di provare a fare un pò di artificiale in palestra, tra l'altro lo stà facendo mia figlia col corso e si diverte come una pazza :woot:
purtroppo però devo fare sempre i conti come un pò tutti col signor tempo, non basta mai.
quindi andrò avanti così, facendomi consigliare e chiedendo a chi ne sa più di me, sono sempre stato abbastanza autodidatta più che per passione per necessità.
e comunque mi intrigano sempre di più tutti i nodi e i vari sistemi con corde, attrezzi e strumenti del mondo dell'arrampicata, ho paura di stare per cadere in un baratro di interessi assai profondo :p
 
In un frangente simile, sicuramente può essere utile la tecnica di treeclimbing del footlock; si tratta di salire sulla corda con una tecnica di blocco con i piedi, rimanendo in sicurezza tramite un nodo di frizione (treccia valdostana o bellunese), applicato alla corda, come il video che ti linko:


Una tecnica semplice, ma da provare un pò di volte prima di poterla fare in scioltezza; ti permette di risalire per qualche metro (è abbastanza faticosa), ma in situazioni di emergenza può essere molto utile, si può fare anche con corda singola; basta calibrare le spire del nodo di conseguenza (corda singola più spire di avvolgimento sul nodo bloccante), il giusto numero di spire, dipende dal tipo di corda che si usa e dal cordino o corda che si utilizza per il nodo; la cosa migliore è provare per trovare il giusto compromesso fra bloccaggio e scorrimento in salita.

p.s. ti sconsiglio il bachmann, perchè, se per errore ti appendessi al moschettone il nodo scorrerebbe verso il basso, con conseguenze a dir poco spiacevoli.
 
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Speleoalp

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Anche il Distel è ottimo per risalita stile Tree Climbing....

Ti puoi sicuramente divertire e variare con i sistemi di risalita,...
Piazzi una bella corda sotto ad un ponte e poi risali, ahahah
 
Il nodo Distel è stato usato per anni nel treeclimbing, ma poi si è scoperto (alcuni incidenti occorsi a treeclimber) che non è molto sicuro, a volte può tradire il suo utilizzatore; tant'è vero che ne è vietato l'utilizzo nelle competizioni di treeclimbing, te lo sconsiglio, molto meglio la treccia valdostana o il prussik, nella variante "asimmetrico".
 
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Speleoalp

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È un nodo come il Bellunese... a cui bisogna prestare attenzione... questo sicuro, ma è comunque buona cosa controllare costantemente ogni tipo di nodo autobloccante, come pure gli altri ;)))

Però condivido... prudenza e attenzione.
 
Chi propone i nodi auto bloccanti come metodo di risalita principale non li ha evidentemente mai usati. Vanno abbastanza bene per risalite brevi o se usati in coppia con un bloccante meccanico, possibilmente ventrale, altrimenti io personalmente li relego alle situazioni di emergenza o a particolari manovre. Anche il footlock ormai non viene quasi più usato in treeclimbing, è superato e richiede un allenamento immane per non essere sfiniti dopo due pedalate. Se già so che potrò trovarmi nella situazione di risalire su corda per forza di cose parto da casa con una coppia di bloccanti.
 
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Speleoalp

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Apprezzo il commento, a parte la frase iniziale che è veramente "sbagliata" e forse "arrogante" (senza offesa) ma non conosco altri termini più leggeri ma che danno il senso che intendo.

Questa per intenderci. "Chi propone i nodi auto bloccanti come metodo di risalita principale non li ha evidentemente mai usati"

Ovviamente siamo sul web quindi la fiducia non è al primo posto e si può credere, come non credere... ma personalmente se consiglio qualcosa è perché l'ho utilizzata e ad essere onesti, non poco e non per divertimento.

Il discorso dell'ambiente professionale dove bisogna usare e fare in una determinata maniera, non ha molto senso in contesti privati.
Quello che farebbe ognuno di noi ha una grande importanza e merita una grande rispetto.... ma smentire, sminuire o dare degli incompetenti... penso non spetti a nessuno.
 
Va bene, allora siccome tu sei evidentemente una bestia che non conosce limiti, cordista d'avanguardia ed esperto alpinista (tanto di cappello), anziché consigliare le tecniche più adatte o quelle adottate dalle varie scuole di categoria (alpinistica, speleologica, torrentistica eccetera) ti dirò che fai bene a proporre le tecniche che più ti aggradano.

Per quanto mi riguarda, ritengo che in emergenza si possa fare tutto (se lo sai fare), ma in condizioni normali si debbano utilizzare le tecniche giuste (quelle più efficienti ed a prova di scemo, e i nodi non lo sono) e le relative attrezzature.
 
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Speleoalp

Guest
Io non sono nessuno e non mi sono mai proclamato tale, infatti nemmeno dopo il tuo intervento in cui hai dato direttamente e chiaramente dell'incompetenti agli altri, mi sono permesso di sminuire quello che hai detto o la tua persona.... perché non ne ho il diritto.

I nodi sono pericolosi quanto gli attrezzi, se si usano senza testa e senza maturità. Come per tutto. Io propongo tutto quello che conosco, provato e testato e che non mi ha mai dato nessun problema o differenza con gli attrezzi... oltre a tutto quello che come ti piace tanto, da come scrivi, ho appreso anche nelle varie "scuole/istituzioni".

Ma una base l'unica su qui sono veramente concorde e da cui secondo me parte tutto è il fatto della "prudenza, fare le cose consapevolmente e con conoscenza".

Purtroppo... però parto da una base condivisa praticamente da nessuno... un mese di corsi, un anno di corsi, un foglio, due fogli..... non mi fanno sicuramente ne pensare, ne dire "uaho, che competente, che bravura, che buonsenso...".
 
E io che pensavo che i NAB fossero più pericolosi in quanto:
  • E' necessario avere un cordino di diametro corretto rispetto alla corda su cui viene installato
  • Il cordino deve essere del giusto materiale
  • In base alla differenza di diametro va scelto un NAB diverso
  • Il nodo deve essere ovviamente eseguito nella maniera corretta
  • Ogni manovra richiede tempo e entrambe le mani libere
Mentre ad esempio una maniglia:
  • Va installata nella giusta direzione (che fra l'altro in caso contrario ci si accorgerebbe dell'errore prima di iniziare la risalita)

Sono davvero uno stolto a non aver notato che effettivamente fra le due cose non c'è differenza.
 
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Speleoalp

Guest
Comunque, solitamente non lo faccio in quanto lo ritengo sbagliato e mi mette a disagio, ma sono stufo che quello che scrivo io...solo perché non "tradizionale" viene sempre smentito, messo sotto la lente d'ingrandimento e giudicato pericoloso, sbagliato, non conforme a queste attività, quindi domanda....
Quindi, "quanti cadaveri hai raccolto alla base di alberi, pareti, gole, corsi d'acqua, scarpate, ecc e quanti di essi avevano attrezzatura al "top" tecnica e meccanica e molti corsi alle spalle e quanti avevano attrezzatura datata, nodi e magari nessun corso alle spalle?" Ti assicuro che ci sono un sacco di utenti della montagna delle due categorie, quindi rispondere "... ovvio, che hanno tutto sono molti, che hanno altro pochissimi non esiste...".

Ecco... in base alla tua risposta, visto che la rispetto sempre e comunque, potrei rispondere solo una cosa. Nella natura nella tura regione le dinamiche sono molto differenti, le persone idem e quindi non possiamo paragonare minimamente. Ma più realisticamente, si nota che gli incidenti capitano a chiunque e forse più alle persone che adottano tutti quei sistemi venduti appunto "a prova di scemi e a prova di errore"...che a quelli che adottano sistemi in cui è risaputo che bisogna prestare un'attenzione dinamica e costante.

Ovviamente partendo dalla base che se uno è spavaldo e senza buonsenso lo è anche con un'armatura... ma anche nudo come una rana.... e la base è questa, il problema parte da qui.... I sistemi che si adottano invece sono in secondo piano e se fatti con testa, sono come tutti gli altri.
 
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Speleoalp

Guest
E io che pensavo che i NAB fossero più pericolosi in quanto:
  • E' necessario avere un cordino di diametro corretto rispetto alla corda su cui viene installato
  • Il cordino deve essere del giusto materiale
  • In base alla differenza di diametro va scelto un NAB diverso
  • Il nodo deve essere ovviamente eseguito nella maniera corretta
  • Ogni manovra richiede tempo e entrambe le mani libere
Mentre ad esempio una maniglia:
  • Va installata nella giusta direzione (che fra l'altro in caso contrario ci si accorgerebbe dell'errore prima di iniziare la risalita)

Sono davvero uno stolto a non aver notato che effettivamente fra le due cose non c'è differenza.


Semplicemente segui la prassi che ti hanno detto, segui i sistemi che più ti piacciono e che sono anche i più veloci, semplici da usare. tutto qui.
Tra adulti non c'è bisogno di fare gli offesi e fare così... a meno che il tuo modo di vivere e quello delle scuole, non siano le uniche modalità universali al mondo.

Altrimenti si può discutere in maniera adulta, anche confrontando idee differenti, sistemi, ecc non sulla stessa linea....
 
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