art.38, più caccia e tutto l'anno

:mumble: a me sembra che qui l'unico ad essere stato ripetutamente aggredito in maniera anche troppo esplicita sia hunter....

(...non ho capito la storia di Qui Quo Qua o_O )

Be' io mi son presa della maleducata per via di un minaccia di suoni di tromba, ovviamente una boutade, quindi non è l'unico ad essere offeso.
Inoltre quest'argomento suscita reazioni forti e lui quindi è entrato a piedi uniti come un elefante in una vetrina di cristalli.
Vuoi parlare di tifoserie ? vuoi parlare di religioni ? o altri argomenti pengi? E' una scelta, ma non una scelta che cerca conciliazioni, perchè si porta dietro troppi substrati sociali, psicologici,etc etc. Mi pare che se la cavi benissimo e poi ognuno si definisce da sè.
 
ho capito....o almeno ci stò provando...:-? anche se con scarsi risultati...almeno per il momento.

probabilmente se si fosse parlato dell'odio viscerale tra palestinesi ed israeliani ci sarebbe stato meno caos....:rofl:
 
A costo di risultare ripetitivo: non si può generalizzare con un semplicistico giudizio categorico caccia sì, caccia no. Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che la caccia tout court sia di per sè devastante per l'ecosistema, e credo che molti degli interventi fin qui postati siano più legati a fattori emotivi di chi, come me d'altronde, prova un istintivo senso di orrore verso l'uccisione, piuttosto che a considerazioni scientificamente sostenute.
Io stesso, ipocriticamente, non avrei mai il coraggio di sparare a un animale mentre senza grossi scrupoli al supermercato riempio il carrello di carne, eppure mi domando anch'io se sia più etico uccidere un animale che fino a quel momento ha goduto della sua libertà oppure ucciderne uno che fa parte di un'immensa catena di montaggio.
E, come si sa, è il mercato stesso che crea il bisogno e quindi anche la carne d'allevamento diviene un macabro prodotto consumistico.
Occorre, secondo me, considerare quelli che sono le basi etiche, quelle emotive e quelle scientifiche nell'affrontare un tema complesso come quello della caccia.
 
Neanche raccogliere frutti, funghi, bacche, erbe, legna e quant'altro, se è per questo! E mi auguro, per coerenza, che tu non lo faccia, in quanto come principio sono esattamente allo stesso livello.

Dopo questa, che si commenta da sola, non credo che ci sia molto altro da aggiungere.
 
Dopo questa, che si commenta da sola, non credo che ci sia molto altro da aggiungere.
Sì, forse hai ragione... meglio non aggiungere altro.
Almeno si chiude questo ridicolo siparietto, suffragato da validissime e solidissime basi scientifico/giuridiche, che spaziano dal "non mi piace", al "è inutile".
Buona giornata. ;)
 
evito di dire qualsiasi cosa su un tema che sento fortemente quale amante degli Animali, ma siccome non riesco a chiudere gli occhi, mi leggo e canto questa bella canzone....si può anche ascoltare che è molto bella e toccante,
magari a qualcuno può fare piacere.
U' pisci spada


Ci pigghiaru 'a fimminedda,
drittu drittu 'ntra lu cori
e chiancia di duluri
aya aya aya ya!
E la varca la tirava
e lu sangu nni curria
e lu masculu chiancia
aya aya aya ya!
E lu masculu
paria 'mpazzutu
cci dicia:
"Amuri miu,
nun chiangiiiri!"
Rispunnia 'a fimminedda
cu nu filu filu 'e vuci:
"Scappa, scappa,
amuri miu,
ca sinno' t'accideran!"
No, no, no,
no, no amuri miu,
si tu mori
vogghiu muriri
'nsieme a tiiia!
Cu nu saltu
si truvau
'ncucchiu, 'ncucchiu,
cori a cori,
e accussi' finiu l'amuri
di due pisci sfurtunati.
Ci pigghiaru 'a fimminedda,
drittu drittu 'ntra lu cori
e chiancia di duluri
aya aya aya ya!
E la varca la tirava
e lu sangu nni curria
e lu masculu chiancia
aya aya aya ya!
E lu masculu
paria 'mpazzutu
cci dicia:
"Amuri miu,
nun chiangiiiri!"
Rispunnia 'a fimminedda
cu nu filu filu 'e vuci:
"Scappa, scappa,
amuri miu,
ca sinno' t'accideran!"
No, no, no,
no, no amuri miu,
si tu mori
vogghiu muriri
'nsieme a tiiia!
Cu nu saltu
si truvau
'ncucchiu, 'ncucchiu,
cori a cori,
e accussi' finiu l'amuri
di due pisci sfurtunati.
Chista ena storia
d'un piscispada
Storia d'amuri
d'amuri
 
Be'... dico la mia: un cacciatore non e' necessariamente il mostro che i film di Walt Disney hanno dipinto (alzi la mano chi non ha visto bambi).

Un bravo cacciatore va a caccia per procurarsi carne che, altrimenti e' piuttosto raro trovare al supermercato, per esempio le bistecche di cervo sono squisite: tenere quasi come la vitella e saporite come il maiale... e vogliamo parlare delle spuntature di cinghiale alla brace?

A parte le qualita' organolettiche il cervo, cosi' come altri ungulati, ha altre qualita' che lo portano a rassomigliare ad un coniglio.
Come i conigli sono erbivori e mangiano tutto cio' che e' vegetale, in caso di fame rosicchiano anche le cortecce degli alberi.
A questo si aggiunge una cronica mancanza di predatori dovuta perlopiu' alla pastorizia (le esche avvelenate fanno piu' stragi della caccia, ma nessuno ne parla) che ne favorisce una naturalissima esplosione demografica.
Il cervo non e' solo eh? Anche il cinghiale fa la sua parte, comunque e non so se fa piu' danni una coppia di cinghiali o un cervo affamato. Eppero' il cervo si riproduce con un tasso assai superiore a quello del suo predatore d'elezione: l'uomo. Lupo? Chi ha detto lupo? Sono troppo pochi per riuscire a contenere la massa di ungulati & C. reintrodotta a scopi venatori e ormai in crescita incontrollata.

Comunque un bravo cacciatore il cui scopo e' cacciare quindi: conoscere il luogo, studiare la fauna, individuare gli elementi piu' facili da abbattere (individui anziani, malaticci e cuccioli), preparare le esche, l'appostamento ecc... ecc... ecc... si trasforma in una preziosa risorsa per l'ecosistema che viene alleggerito dagli elementi in soprannumero e favorito perche' rimangono piu' risorse per gli elementi migliori.

Vero e' che diventare un cacciatore cosi' richiede tempo, fatica e passione che pochi hanno, per tutti gli altri la caccia e' una buona scusa per giocare con un'arma, passare un fine-settimana da raccontare agli amici e mangiare a crepapelle cacciagione.
A questi ultimi non auguro niente di male, fanno tutto da soli.

Gli altri... mah, me li immagino poco attenti a questa discussione e concentrati, da bravi predatori, sulla loro prossima preda.

Nettuno
 
Il cervo non e' solo eh? Anche il cinghiale fa la sua parte, comunque e non so se fa piu' danni una coppia di cinghiali o un cervo affamato. Eppero' il cervo si riproduce con un tasso assai superiore a quello del suo predatore d'elezione: l'uomo. Lupo? Chi ha detto lupo? Sono troppo pochi per riuscire a contenere la massa di ungulati & C. reintrodotta a scopi venatori e ormai in crescita incontrollata.
L'uomo?!? Ma sei matto? Osi affermare una cosa del genere?!? o_O
No, non ci siamo proprio! L'uomo non deve assolutamente interferire con gli ecosistemi: gli animali vanno lasciati là dove sono. Anzi, bisogna proprio dimenticare che esistano, tanto la natura ritroverà il suo equilibrio, prima o poi. Altro che "preziosa risorsa per l'ecosistema"...

Sarcasmo a parte, a tal proposito, ricordate la vicenda di qualche anno fa dei caprioli piemontesi, che avevano raggiunto un numero tale da rendere inevitabile un controllo demografico tramite abbattimento selettivo? Bene, ciò che è passato nella più completa indifferenza (sovrastato dalle proteste contro il loro abbattimento) fu il motivo di quella decisione, e cioè che i caprioli avevano letteralmente raso al suolo vaste aree di sottobosco, proprio perchè il loro numero era troppo elevato in relazione agli spazi occupati.
A prescindere dalle evidenti (nonchè arcinote) cause di questa esplosione demografica, pare che all'epoca ben pochi si interessarono della questione da un punto di vista strettamente ecosistemico. E se avessimo dato retta alla "pancia" anzichè alla "testa", a quest'ora avremmo problemi non indifferenti anche al livello di flora locale.
 
oh si tranquilla non ho fretta :)

Ecco, rispondoti anche se nel frattempo ci siamo allontanati. Mi riferivo al mitico "Manuale delle giovani marmotte" e Qui Quo Qua erano appunto le giovani marmotte. Forse non lo conosci per la tua età, ma era il manuale serio per ragazzini quando i personaggi mitici erano pochi. Mi spiace non possederlo più, ma dava indicazioni e istruzioni per la vita all'aperto, ridotte, con uno zio pasticcione (zio Paperino) e tre piccoli intraprendenti esploratori, ma sempre serie. Ciao
 
canto questa bella canzone....si può anche ascoltare che è molto bella e toccante,
U' pisci spada

Ti ringrazio di aver ricordato questa canzone stupendamente interpretata da Domenico Modugno (che si può forse rivedere in un impastato B/N TV senza alcuna scenografia oltre i toni della sua voce). Bella e commovente perchè c'è in questo canto, quello che agli animali non si riconosce : l'umanità del dolore.
 
Ecco, rispondoti anche se nel frattempo ci siamo allontanati. Mi riferivo al mitico "Manuale delle giovani marmotte" e Qui Quo Qua erano appunto le giovani marmotte. Forse non lo conosci per la tua età, ma era il manuale serio per ragazzini quando i personaggi mitici erano pochi. Mi spiace non possederlo più, ma dava indicazioni e istruzioni per la vita all'aperto, ridotte, con uno zio pasticcione (zio Paperino) e tre piccoli intraprendenti esploratori, ma sempre serie. Ciao

Bellissimo il manuale delle giovani marmotte.... io ce l'ho!!!!! ricordo ancora quel sistema di scrittura alternativo tipo codice morse.
 
Praticamente possiedi un'icona...!
A me è rimasto solo il 3° manuale e leggo:
(..) dopo il biologo Benjamin Grijsees,l'etologo P. Balfour,il medico R. Wentworth, è riportata l'opinione del biologo svedese Hugo Bohmann di Goteborg su "come sarà l'uomo del futuro" ed è questa :"L'uomo trascorrerà sempre più tempo a guardare la televisione al buio e a lavorare. Perciò il suo corpo svilupperà delle antenne che gli impediranno di urtare continuamente"

..che una delle due antenne si sia sviluppata con tipologia a palettoni ? :cool:
 
Alto Basso