- Parchi dell'Umbria
-
- Parco del Monte Subasio
Dati
Data: 24/02/2020
Regione e provincia: umbria, perugia, monte subasio
Località di partenza: padova, poi sul monte da dietro assisi e un po' ovunque attorno al monte
Località di arrivo: assisi, poi ritorno a padova
Tempo di percorrenza: per la parte sul monte, dipende da quanto vuoi camminare e da cosa vuoi fare. di viaggio, alcune ore
Chilometri: c'e' qualche km di sentieri ma ne ho affrontato pochi metri
Grado di difficoltà: penso t, massimo e sul sentiero dopo il museo
Descrizione delle difficoltà: sentiero a volte esposto e un po' scivoloso. rocce.
Periodo consigliato: ?
Segnaletica: non richiesta
Dislivello in salita: wot?
Dislivello in discesa: ???
Quota massima: ???
Accesso stradale: ovviamente
Descrizione
se dovesse esserci un tag per questo giro, dovrebbe essere "delirio geologico automobilistico con fasi artistiche".
ero partito da questa idea malsana
https://www.avventurosamente.it/xf/...-mostra-permanente-di-geopaleontologia.54113/
e ho contattato il gruppo fb in questione. mi hanno richiamato e sono stati gentilissimi, rispondendo alle mie domande e facendomi presente che (non si parlava ancora di quarantena) avrebbero aperto ad aprile. per di piu', ero gia' fuori da ogni tagliando della macchina di un 10mila km circa. nessuna persona sana di mente penserebbe di partire cosi', a random, in queste condizioni.
ma io non so stare buono!!! quindi, allegramente, ho deciso di andare a fare un giro in perlustrazione.
per principio, cerco di evitare le autostrade. se c'e' una cosa che odio del veneto e' dover pagare per andare ad asiago e tornare circa quanto costa la vignetta di 10 giorni per l'austria, e il fatto che, siccome due concessionarie autostradali sono del veneto, le alternative spesso sono pessime o leeeeenteeeeeeeeee. ma stavolta mi rendo conto che il giro, di per se, sembra affrontabile, anzi!!!
mi ispirava molto anche l'altro giro (ho parenti a colle val d'elsa e l'appennino emiliano in macchina e' abbastanza carino da girare), idem l'idea di una deviazione a san marino, ma l'idea era di una toccata e fuga, quindi ho pensato di minimizzare i percorsi. il piano era semplice: fare il pieno di gas a padova la sera prima, portare la mia amata vettura fino al subasio, fare gpl, giro su e giu' per il monte a spiccozzare un po', giretto artistico e poi dritto a casa.
ho deciso di concentrarmi piu' sul vedere cosa c'era e non sul cosa fare, e quindi ho commesso un errore: ho lasciato a casa il piccozzino e il materiale da scavo. col senno di poi, magari non tutto tutto ma qualcosina avrei fatto bene a portare. invece mi sono vestito a strati, ed e' stato un bene.
imposto il telefono in modalita' aereo (dopo capirete perche') e attivo il gps. partenza alle 5 di mattina, fa freddo ed e' nebbia. la prima parte e' abbastanza tranquilla, ma l'incubo inizia in romea. prima il buio, poi l'alba verso le valli di comacchio porta un bel muro grigio. visibilita' infima e dietro mi trovo un camion che mi sta appiccicato e non mi permette di rallentare sotto gli 80 orari, mi stava veramente incollato e, regolarmente, sfanalava. a quella velocita' con visuale quasi zero non riuscivo a vedere posti dove accostarmi per farlo passare. e continuano le sfanalate, a 3 a 3, regolari... pure troppo. sono arrivato ad una rotonda non so dove, mi sono fermato per far passare un macchina e poi, invece di andare dritto, ho fatto il loop. mi e' passato avanti assieme ad un altro paio di macchine, come previsto. e ho notato che continuava a guidare ad schifum, a stare alle chiappe delle macchine e comunque sfanalare regolarmente allo stesso modo, ogni tot minuti, che fossero vicine o lontane. mi e' venuto il sospetto che avesse metto una di quelle centralinette che ti fanno sfanalare in automatico ogni tot tempo.
comunque, passata ravenna, si entra nella tiberina, parte della e45. lavori in corso e io, da bravo pi*la, rispetto il limite di velocita'... per scoprire pochissimi secondi dopo che qua non siamo in veneto, che i velox non esistono e che quei cartelli col bordo rosso e dei numeri sono molto apprezzati dal punto di vista estetico. comunque dopo cesena i lavori finiscono e inizia il tratto appenninico. e devo ammetterlo, per quanto a me piaccia guidare sugli stradoni di fondovalle delle alpi o nei paesetti imbreccanati, anche l'appennino ha il suo perche'. quando sono arrivato al primo autogrill o affine (mi pare che si chiami le crete) sono rimasto stupito dalla meravigliosa formazione geologica che si poteva vedere... ma ero troppo oltre per fermarmi!!! se qualche utente della zona ha lumi o indizi mi avvisi!!!
mi fermo all'autogrill dopo. il tempo non e' dei migliori, e lo scenario e' meno impressionante del precedente, ma comunque interessante
sono le 9 di mattina. riattivo il cellulare, e come previsto trovo una chiamata persa dei miei, alle 6. me pare si e' sentito male e stava andando in guardia medica, tanto per cambiare. ok, nulla di insolito, conosco i miei polli. riparto tranquillamente verso sud.
in compenso, riesco a vedere benissimo un lago... che non so quale sia!!! lo scopriro' dopo, grazie alla puteeeenza di google maps
nota a lato: ho visto dalla superstrada un ponte che pareva antico, mi piacerebbe tornarci e fotografarlo da vicino! se qualcuno del posto sa dirmi che ponte sia e come arrivarci, lo ringrazio
posso fermarmi sullo spiazzo e scattare qualche foto, poi riparto. la seguente ora di viaggio trascorre tranquilla. insisto nel tenere i 110 orari e farmi sorpassare da gente che ha il disperato bisogno di decollare, ma io non ho fretta. intanto il cielo si apre, c'e' un bel sole e per essere febbraio fa caldo. al bivio tra perugia e assisi punto a sud e, dopo un altro po', arrivo ad assisi, uscita santa maria degli angeli
premessa: ero stato in camposcuola in qualche paese vicino ad assisi una cosa tipo 20 anni fa. un camposcuola paradossale, in cui il prete mi ha fatto tanto porconare (incluse le sue guide diocesane aggiornate ai sabini) e tra amici ci siamo divertiti tanto. ricordavo che era un po' fuori rispetto alle altre chiese, non ricordavo di quanto. in effetti e' molto lontana. comunque un giro alla porziuncola ci sta. uscendo ho visto che c'erano i militari di guardia. non ho un grande amore per le divise, ma c'era una soldatessa anche carina pero', come diceva un mio amico, "alla larga dalle ragazze che sanno sparare meglio di te". per cui raccatto la macchina, sistemo due cose e mi sposto.
fase 2, caccia al gpl. noto che la gente non e' preoccupata da me, nonostante l'epidemia a vo euganeo, non lontano da padova, e che il veneto sia ormai, secondo l'immaginario del resto d'italia, il set di un film di romero. mi rendo conto di essere protetto dalla targa: la mia auto non ha targa veneta, ma di una provincia confinante all'epoca ancora sicura!!! grazie piccola via del sacro tugurio. leggo e non so se scoppiare a ridere o preoccuparmi. comunque parcheggio vicino a quel santuario e, gia' che ci sono, ci faccio un giro
c'e' una scolaresca che fa un po' di caos, ma nulla di grave. ne approfitto per delle foto. vedo il mio bersaglio, il subasio e' dietro di me!!!
vista di assisi (ho una bridge che fa schifo, fa dei colori diversamente vivi e foto diversamente nitide, ma questo ho e questo uso)
a questo punto, vado al distributore a fare gpl. chiedo lumi al gestore, mi conferma la strada da fare... che, nel mio caso, passa per vie traverse. io sono artistico, peggio e' il posto e maggiori sono le mie probabilita' di presenza, in una specie di heisenberg al contrario. comunque, con una stima molto conservativa di 400 km di gas e 330 km di strada da fare per tornare a casa, mi restano almeno 70 km di allegro cazzeggio, si va!!!
le strade che si arrampicano sul monte verso il museo non sono proprio delle migliori. strette, a curve, in qualche modo arrivo sulla principale. e mi trovo poco dopo in mezzo ad una selva di cartelli di ztl e parcheggi da ambo i lati!!! se ci sono 2 cose che mi terrorizzano sono i semafori senza contasecondi e le ztl. in entrambe i casi, basta un attimo di distrazione per una spennata. comunque tenendo la principale passo agevolmente questa zona e arrivo al museo (ovviamente chiuso). parcheggio e sento i miei, niente di nuovo, stanno andando in ospedale a rovigo accompagnati dal vicino (il pronto soccorso piu' vicino a este agibile)
ripesco l'attrezzatura da escursione e parto. fuori dal museo ci sono varie rocce con cartellini per i vari tipi
e poi una cosa stupenda: una sandbox con dello sfasciume di rosso ammonitico, per chi vuol giocare al piccolo paleontologo. meraviglia!!! mi ci tuffo, sotto lo sguardo sgomento di un tizio francese e suo figlio preadolescente poco piu' in la
e li mi sarei martellato sulle balle per non aver portato la piccozzina!!! quella "sandbox" e' il motivo che mi ha spinto, appena tornato a casa, a comprare compulsivamente un paio di martelline simil geologo su amazon. non fate domande. vi prego. non fatele.
comunque, di solito con queste cose ho un po' di c**o. e anche stavolta non manca.
dal sentiero scende una coppia di tizie, parlano francese. mi guardano malissimo. mi rendo conto che anche l'altro francese mi sta guardando sconvolto, mentre io sto scavando come un forsennato in mezzo ai fascioni. tutti e 4 se ne vanno via in assoluto silenzio. sono impegnato, non posso preoccuparmi di voi!!! le ammoniti sono brutte bestie, scappano e mordono!!!
ma un'altra distrazione mi assale: sento cantare degli uccelli. mollo tutto e punto dritto con la fotocamera dentro il sentiero. inizio a camminare e cerco cosa riesco a vedere. ma la mia mente e' ancora al suolo.
nel frattempo mi arriva un messaggio di mio fratello: dato che sono li, se gli raccatto qualche roccia da portargli, che poi la usano per qualche prova in laboratorio (lavora come chimico al cnr). non sono un geologo, non so nulla di geologia, ma ci provo. e qualcosa raccatto
non so cosa siano, ma non sono sicuramente rosso ammonitico. no rosso ammonitico, no party. e qua inizia il dramma: non ho una cartina geologica del subasio, non so dove raccattarla e la connessione internet va ad schifum!!! iniziera' il giro del monte in macchina, a caccia della famigerata formazione geologica
torno indietro al museo, e maledico in modi variopinti un picchio che rifiuta di entrare nella mia collezione fotografica. cattivo!!! ma anche le cince non sono da meno. comunque, tra la giornata veramente tiepida e la camminata, sono in maniche corte. arrivo alla macchina, riprendo il mio giro.
salgo per costa di trex. un posto che si chiama come un dinosauro meriterebbe una visita... ma anche no, la mia mente e' fissata sul rosso ammonitico. passo davanti alla chiesa, pare uno scenario da fiaba. ci tornero', poco ma sicuro. questi posti meritano un giro come si deve. proseguo ma continuo a trovare solo quella che pare maiolica e al massimo un po' di calcare o scaglia rossa. non vedo rosso ammonitico esposto, tristezza!!!
arrivo ad un incrocio, e inchiodo. resto sbalordito.
ho letto i nomi, pensavo di avere le allucinazioni!!! sul serio, sembrano i nomi dei paesi di geronimo stilton o posti simili!!! (per inciso: ho scoperto l'esistenza del fiume topino. se non costa un mutuo, ci devo andare a pescare!!!)
proseguo il mio tour del monte, e parcheggio qua. il panorama e' spettacolare. non ci vivrei, ma se dovessi passare una settimana di relax per i fatti miei sicuramente questa zona e' nella mia top ten
anche la mia compagna di viaggi merita una foto. poveretta, e' stata trattata in modi ancora piu' indecenti del previsto!!!
un esempio della strada (....) del monte
non so che monte sia, ma era innevato! tiro il collo allo zoom della bridge
e proseguo oltre. arrivo a collepino. scendo, faccio qualche foto, ma decido di non salire sopra a vedere il torrione (anche questo va in lista, non preoccupatevi!!!)
in breve, ho girato il monte e ho cercato invano dove spiccozzare, ma nulla. e meglio cosi', dato che appunto non avevo la piccozza, un martello, niente.
finale della favola, sono ripartito verso assisi. gia' che c'ero sono andato a caccia di mascherine e amuchina, scoprendo che pure qua erano spariti. non solo: ho scoperto che, appena notavano il mio accento veneto, mi trattavano come un lebbroso facendo tre passi indietro.
non avendo ancora notizie dai miei (ma ripeto, conosco i miei polli), a questo punto le possibilita' erano 3, con probabilita' circa uguale:
1)un altro po' di giro e poi ritorno diretto a padova la sera (immediato era impossibile, dato che in ogni caso ci sono almeno 5 h di strada)
2)ritorno a padova passando per rovigo o este, partenza relativamente immediata
3)dormire in macchina da qualche parte li attorno e tornare indietro la mattina dopo.
in italia pero' la 3 e' rischiosa. specie se sei in una zona turistica, e dormi in macchina, il rischio di casini con le divise (o qualche psicopatico) non manca. quindi ho deciso di tornare indietro a montedoglio.
mi sono fiondato in un discount ad assisi, e ho fatto scorte. ringrazio pubblicamente la cassiera che, quando ho chiesto dove era una cosa e gli idioti di turno, sentendo il mio accento veneto, hanno iniziato a farmi battutine pesanti sulla situazione sanitaria, gli ha detto di tacere e mi ha fermato prima che iniziassi a bestemmiargli addosso. uno di questi me lo sono ritrovato all'uscita, si e' rimesso a fare battutine con sua morosa li mentre metteva giu' il carrello. l'ho guardato storto e ha tagliato la corda. esattamente come 20 anni fa, non ho avuto una grande esperienza con i locali, anzi. o almeno con una buona parte.
poi ho impostato il navigatore e sono ripartito. il viaggio e' iniziato trafficato, ma dopo perugia la strada era libera. ho fatto per un po' il giro del lago e mi sono regalato qualche altra foto (si, pescherei anche qua, non serve che lo dica!!!)
a questo punto ho ricevuto una telefonata dai miei, con l'avviso di rientro a padova e tenermi eventualmente disponibile per la mattina dopo. ok, scatta l'opzione 1 (nessun problema per il cibo, sara' spianato allegramente nei giorni seguenti)
ho fatto qualche altro scatto, persino la superstrada pareva carina nel tramonto
riparto, e inchiodo subito, una lepre mi taglia la strada!!! ma da qua in avanti, dritto alla meta. esco dal tratto appenninico ma ormai e' sera, non c'e' traffico. la strada e' scorrevole, e soprattutto non ci sono camion. pero', da ravenna in su, e' pieno di pattuglie delle varie fdo, e quindi devo prendermela molto comoda. penso che in fondo e' tutto rinviato, e' solo un arrivederci in attesa di tempi migliori.
ritorno a padova alle 10.30 di sera. la mia piccola ha aggiunto altri 750 km a quelli "post fine tagliando". scopriro' poi che, togliendo i primi 350 dal conto (causa pieno fatto la mattina), avevo ancora almeno un centinaio di km di autonomia di gpl. io sono fisicamente ko, mentalmente nel nirvana. tornero' e spiccozzero', e se possibile peschero' e visitero'. non so quando, non so come, e non so perche'. e non me ne frega niente, lo sento e basta.
ps: se avete riconosciuto i posti che io non sono riuscito a trovare e sapete come raggiungerli, fatemi un fischio!
Data: 24/02/2020
Regione e provincia: umbria, perugia, monte subasio
Località di partenza: padova, poi sul monte da dietro assisi e un po' ovunque attorno al monte
Località di arrivo: assisi, poi ritorno a padova
Tempo di percorrenza: per la parte sul monte, dipende da quanto vuoi camminare e da cosa vuoi fare. di viaggio, alcune ore
Chilometri: c'e' qualche km di sentieri ma ne ho affrontato pochi metri
Grado di difficoltà: penso t, massimo e sul sentiero dopo il museo
Descrizione delle difficoltà: sentiero a volte esposto e un po' scivoloso. rocce.
Periodo consigliato: ?
Segnaletica: non richiesta
Dislivello in salita: wot?
Dislivello in discesa: ???
Quota massima: ???
Accesso stradale: ovviamente
Descrizione
se dovesse esserci un tag per questo giro, dovrebbe essere "delirio geologico automobilistico con fasi artistiche".
ero partito da questa idea malsana
https://www.avventurosamente.it/xf/...-mostra-permanente-di-geopaleontologia.54113/
e ho contattato il gruppo fb in questione. mi hanno richiamato e sono stati gentilissimi, rispondendo alle mie domande e facendomi presente che (non si parlava ancora di quarantena) avrebbero aperto ad aprile. per di piu', ero gia' fuori da ogni tagliando della macchina di un 10mila km circa. nessuna persona sana di mente penserebbe di partire cosi', a random, in queste condizioni.
ma io non so stare buono!!! quindi, allegramente, ho deciso di andare a fare un giro in perlustrazione.
per principio, cerco di evitare le autostrade. se c'e' una cosa che odio del veneto e' dover pagare per andare ad asiago e tornare circa quanto costa la vignetta di 10 giorni per l'austria, e il fatto che, siccome due concessionarie autostradali sono del veneto, le alternative spesso sono pessime o leeeeenteeeeeeeeee. ma stavolta mi rendo conto che il giro, di per se, sembra affrontabile, anzi!!!
mi ispirava molto anche l'altro giro (ho parenti a colle val d'elsa e l'appennino emiliano in macchina e' abbastanza carino da girare), idem l'idea di una deviazione a san marino, ma l'idea era di una toccata e fuga, quindi ho pensato di minimizzare i percorsi. il piano era semplice: fare il pieno di gas a padova la sera prima, portare la mia amata vettura fino al subasio, fare gpl, giro su e giu' per il monte a spiccozzare un po', giretto artistico e poi dritto a casa.
ho deciso di concentrarmi piu' sul vedere cosa c'era e non sul cosa fare, e quindi ho commesso un errore: ho lasciato a casa il piccozzino e il materiale da scavo. col senno di poi, magari non tutto tutto ma qualcosina avrei fatto bene a portare. invece mi sono vestito a strati, ed e' stato un bene.
imposto il telefono in modalita' aereo (dopo capirete perche') e attivo il gps. partenza alle 5 di mattina, fa freddo ed e' nebbia. la prima parte e' abbastanza tranquilla, ma l'incubo inizia in romea. prima il buio, poi l'alba verso le valli di comacchio porta un bel muro grigio. visibilita' infima e dietro mi trovo un camion che mi sta appiccicato e non mi permette di rallentare sotto gli 80 orari, mi stava veramente incollato e, regolarmente, sfanalava. a quella velocita' con visuale quasi zero non riuscivo a vedere posti dove accostarmi per farlo passare. e continuano le sfanalate, a 3 a 3, regolari... pure troppo. sono arrivato ad una rotonda non so dove, mi sono fermato per far passare un macchina e poi, invece di andare dritto, ho fatto il loop. mi e' passato avanti assieme ad un altro paio di macchine, come previsto. e ho notato che continuava a guidare ad schifum, a stare alle chiappe delle macchine e comunque sfanalare regolarmente allo stesso modo, ogni tot minuti, che fossero vicine o lontane. mi e' venuto il sospetto che avesse metto una di quelle centralinette che ti fanno sfanalare in automatico ogni tot tempo.
comunque, passata ravenna, si entra nella tiberina, parte della e45. lavori in corso e io, da bravo pi*la, rispetto il limite di velocita'... per scoprire pochissimi secondi dopo che qua non siamo in veneto, che i velox non esistono e che quei cartelli col bordo rosso e dei numeri sono molto apprezzati dal punto di vista estetico. comunque dopo cesena i lavori finiscono e inizia il tratto appenninico. e devo ammetterlo, per quanto a me piaccia guidare sugli stradoni di fondovalle delle alpi o nei paesetti imbreccanati, anche l'appennino ha il suo perche'. quando sono arrivato al primo autogrill o affine (mi pare che si chiami le crete) sono rimasto stupito dalla meravigliosa formazione geologica che si poteva vedere... ma ero troppo oltre per fermarmi!!! se qualche utente della zona ha lumi o indizi mi avvisi!!!
mi fermo all'autogrill dopo. il tempo non e' dei migliori, e lo scenario e' meno impressionante del precedente, ma comunque interessante
sono le 9 di mattina. riattivo il cellulare, e come previsto trovo una chiamata persa dei miei, alle 6. me pare si e' sentito male e stava andando in guardia medica, tanto per cambiare. ok, nulla di insolito, conosco i miei polli. riparto tranquillamente verso sud.
in compenso, riesco a vedere benissimo un lago... che non so quale sia!!! lo scopriro' dopo, grazie alla puteeeenza di google maps
e' il lago di montedoglio
nota a lato: ho visto dalla superstrada un ponte che pareva antico, mi piacerebbe tornarci e fotografarlo da vicino! se qualcuno del posto sa dirmi che ponte sia e come arrivarci, lo ringrazio
posso fermarmi sullo spiazzo e scattare qualche foto, poi riparto. la seguente ora di viaggio trascorre tranquilla. insisto nel tenere i 110 orari e farmi sorpassare da gente che ha il disperato bisogno di decollare, ma io non ho fretta. intanto il cielo si apre, c'e' un bel sole e per essere febbraio fa caldo. al bivio tra perugia e assisi punto a sud e, dopo un altro po', arrivo ad assisi, uscita santa maria degli angeli
premessa: ero stato in camposcuola in qualche paese vicino ad assisi una cosa tipo 20 anni fa. un camposcuola paradossale, in cui il prete mi ha fatto tanto porconare (incluse le sue guide diocesane aggiornate ai sabini) e tra amici ci siamo divertiti tanto. ricordavo che era un po' fuori rispetto alle altre chiese, non ricordavo di quanto. in effetti e' molto lontana. comunque un giro alla porziuncola ci sta. uscendo ho visto che c'erano i militari di guardia. non ho un grande amore per le divise, ma c'era una soldatessa anche carina pero', come diceva un mio amico, "alla larga dalle ragazze che sanno sparare meglio di te". per cui raccatto la macchina, sistemo due cose e mi sposto.
fase 2, caccia al gpl. noto che la gente non e' preoccupata da me, nonostante l'epidemia a vo euganeo, non lontano da padova, e che il veneto sia ormai, secondo l'immaginario del resto d'italia, il set di un film di romero. mi rendo conto di essere protetto dalla targa: la mia auto non ha targa veneta, ma di una provincia confinante all'epoca ancora sicura!!! grazie piccola via del sacro tugurio. leggo e non so se scoppiare a ridere o preoccuparmi. comunque parcheggio vicino a quel santuario e, gia' che ci sono, ci faccio un giro
c'e' una scolaresca che fa un po' di caos, ma nulla di grave. ne approfitto per delle foto. vedo il mio bersaglio, il subasio e' dietro di me!!!
vista di assisi (ho una bridge che fa schifo, fa dei colori diversamente vivi e foto diversamente nitide, ma questo ho e questo uso)
a questo punto, vado al distributore a fare gpl. chiedo lumi al gestore, mi conferma la strada da fare... che, nel mio caso, passa per vie traverse. io sono artistico, peggio e' il posto e maggiori sono le mie probabilita' di presenza, in una specie di heisenberg al contrario. comunque, con una stima molto conservativa di 400 km di gas e 330 km di strada da fare per tornare a casa, mi restano almeno 70 km di allegro cazzeggio, si va!!!
le strade che si arrampicano sul monte verso il museo non sono proprio delle migliori. strette, a curve, in qualche modo arrivo sulla principale. e mi trovo poco dopo in mezzo ad una selva di cartelli di ztl e parcheggi da ambo i lati!!! se ci sono 2 cose che mi terrorizzano sono i semafori senza contasecondi e le ztl. in entrambe i casi, basta un attimo di distrazione per una spennata. comunque tenendo la principale passo agevolmente questa zona e arrivo al museo (ovviamente chiuso). parcheggio e sento i miei, niente di nuovo, stanno andando in ospedale a rovigo accompagnati dal vicino (il pronto soccorso piu' vicino a este agibile)
ripesco l'attrezzatura da escursione e parto. fuori dal museo ci sono varie rocce con cartellini per i vari tipi
e poi una cosa stupenda: una sandbox con dello sfasciume di rosso ammonitico, per chi vuol giocare al piccolo paleontologo. meraviglia!!! mi ci tuffo, sotto lo sguardo sgomento di un tizio francese e suo figlio preadolescente poco piu' in la
e li mi sarei martellato sulle balle per non aver portato la piccozzina!!! quella "sandbox" e' il motivo che mi ha spinto, appena tornato a casa, a comprare compulsivamente un paio di martelline simil geologo su amazon. non fate domande. vi prego. non fatele.
comunque, di solito con queste cose ho un po' di c**o. e anche stavolta non manca.
dal sentiero scende una coppia di tizie, parlano francese. mi guardano malissimo. mi rendo conto che anche l'altro francese mi sta guardando sconvolto, mentre io sto scavando come un forsennato in mezzo ai fascioni. tutti e 4 se ne vanno via in assoluto silenzio. sono impegnato, non posso preoccuparmi di voi!!! le ammoniti sono brutte bestie, scappano e mordono!!!
ma un'altra distrazione mi assale: sento cantare degli uccelli. mollo tutto e punto dritto con la fotocamera dentro il sentiero. inizio a camminare e cerco cosa riesco a vedere. ma la mia mente e' ancora al suolo.
nel frattempo mi arriva un messaggio di mio fratello: dato che sono li, se gli raccatto qualche roccia da portargli, che poi la usano per qualche prova in laboratorio (lavora come chimico al cnr). non sono un geologo, non so nulla di geologia, ma ci provo. e qualcosa raccatto
non so cosa siano, ma non sono sicuramente rosso ammonitico. no rosso ammonitico, no party. e qua inizia il dramma: non ho una cartina geologica del subasio, non so dove raccattarla e la connessione internet va ad schifum!!! iniziera' il giro del monte in macchina, a caccia della famigerata formazione geologica
non ho trovato nulla, come da copione, ma ho visto belle cose
torno indietro al museo, e maledico in modi variopinti un picchio che rifiuta di entrare nella mia collezione fotografica. cattivo!!! ma anche le cince non sono da meno. comunque, tra la giornata veramente tiepida e la camminata, sono in maniche corte. arrivo alla macchina, riprendo il mio giro.
salgo per costa di trex. un posto che si chiama come un dinosauro meriterebbe una visita... ma anche no, la mia mente e' fissata sul rosso ammonitico. passo davanti alla chiesa, pare uno scenario da fiaba. ci tornero', poco ma sicuro. questi posti meritano un giro come si deve. proseguo ma continuo a trovare solo quella che pare maiolica e al massimo un po' di calcare o scaglia rossa. non vedo rosso ammonitico esposto, tristezza!!!
arrivo ad un incrocio, e inchiodo. resto sbalordito.
ho letto i nomi, pensavo di avere le allucinazioni!!! sul serio, sembrano i nomi dei paesi di geronimo stilton o posti simili!!! (per inciso: ho scoperto l'esistenza del fiume topino. se non costa un mutuo, ci devo andare a pescare!!!)
proseguo il mio tour del monte, e parcheggio qua. il panorama e' spettacolare. non ci vivrei, ma se dovessi passare una settimana di relax per i fatti miei sicuramente questa zona e' nella mia top ten
anche la mia compagna di viaggi merita una foto. poveretta, e' stata trattata in modi ancora piu' indecenti del previsto!!!
un esempio della strada (....) del monte
non so che monte sia, ma era innevato! tiro il collo allo zoom della bridge
e proseguo oltre. arrivo a collepino. scendo, faccio qualche foto, ma decido di non salire sopra a vedere il torrione (anche questo va in lista, non preoccupatevi!!!)
in breve, ho girato il monte e ho cercato invano dove spiccozzare, ma nulla. e meglio cosi', dato che appunto non avevo la piccozza, un martello, niente.
finale della favola, sono ripartito verso assisi. gia' che c'ero sono andato a caccia di mascherine e amuchina, scoprendo che pure qua erano spariti. non solo: ho scoperto che, appena notavano il mio accento veneto, mi trattavano come un lebbroso facendo tre passi indietro.
non avendo ancora notizie dai miei (ma ripeto, conosco i miei polli), a questo punto le possibilita' erano 3, con probabilita' circa uguale:
1)un altro po' di giro e poi ritorno diretto a padova la sera (immediato era impossibile, dato che in ogni caso ci sono almeno 5 h di strada)
2)ritorno a padova passando per rovigo o este, partenza relativamente immediata
3)dormire in macchina da qualche parte li attorno e tornare indietro la mattina dopo.
in italia pero' la 3 e' rischiosa. specie se sei in una zona turistica, e dormi in macchina, il rischio di casini con le divise (o qualche psicopatico) non manca. quindi ho deciso di tornare indietro a montedoglio.
mi sono fiondato in un discount ad assisi, e ho fatto scorte. ringrazio pubblicamente la cassiera che, quando ho chiesto dove era una cosa e gli idioti di turno, sentendo il mio accento veneto, hanno iniziato a farmi battutine pesanti sulla situazione sanitaria, gli ha detto di tacere e mi ha fermato prima che iniziassi a bestemmiargli addosso. uno di questi me lo sono ritrovato all'uscita, si e' rimesso a fare battutine con sua morosa li mentre metteva giu' il carrello. l'ho guardato storto e ha tagliato la corda. esattamente come 20 anni fa, non ho avuto una grande esperienza con i locali, anzi. o almeno con una buona parte.
poi ho impostato il navigatore e sono ripartito. il viaggio e' iniziato trafficato, ma dopo perugia la strada era libera. ho fatto per un po' il giro del lago e mi sono regalato qualche altra foto (si, pescherei anche qua, non serve che lo dica!!!)
a questo punto ho ricevuto una telefonata dai miei, con l'avviso di rientro a padova e tenermi eventualmente disponibile per la mattina dopo. ok, scatta l'opzione 1 (nessun problema per il cibo, sara' spianato allegramente nei giorni seguenti)
ho fatto qualche altro scatto, persino la superstrada pareva carina nel tramonto
riparto, e inchiodo subito, una lepre mi taglia la strada!!! ma da qua in avanti, dritto alla meta. esco dal tratto appenninico ma ormai e' sera, non c'e' traffico. la strada e' scorrevole, e soprattutto non ci sono camion. pero', da ravenna in su, e' pieno di pattuglie delle varie fdo, e quindi devo prendermela molto comoda. penso che in fondo e' tutto rinviato, e' solo un arrivederci in attesa di tempi migliori.
ritorno a padova alle 10.30 di sera. la mia piccola ha aggiunto altri 750 km a quelli "post fine tagliando". scopriro' poi che, togliendo i primi 350 dal conto (causa pieno fatto la mattina), avevo ancora almeno un centinaio di km di autonomia di gpl. io sono fisicamente ko, mentalmente nel nirvana. tornero' e spiccozzero', e se possibile peschero' e visitero'. non so quando, non so come, e non so perche'. e non me ne frega niente, lo sento e basta.
ps: se avete riconosciuto i posti che io non sono riuscito a trovare e sapete come raggiungerli, fatemi un fischio!
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