Non era sporco lì intorno, anche se non sono andato a controllare (la tendina era un po' fuori del sentiero). Lo incontravo spesso quasi nello stesso punto al pomeriggio, tornavamo a casa entrambi, io scendevo e lui saliva. Beh, in un piccolo capoluogo di una provincia abbastanza ricca come Lecco non è che ci siano senzatetto come in una città.
P.S. Anche se... una notte al pronto soccorso fornisce parecchie informazioni sulle persone in condizioni precarie, non solo di salute, ma sociali ed economiche. C'è un codice particolare nel triage, oltre a quelli dei colori canonici, non previsto da nessuna procedura ufficiale, il "codice piscio", l'ho sentito da un'infermiera. Comunque il mio conoscente non era a questo livello, riusciva ancora a galleggiare, non so per quanto tempo ci sia riuscito, spero abbia raggiunto una posizione più sicura (ai miei occhi piccolo borghesi).
Pieno "codice piscio" invece era una cinquantenne che ho visto, e ancor prima sentito, a marzo al pronto soccorso. Andava in giro in mutande un po' larghe per lei, scalza, magra, pelle scura come se fosse sporca o, peggio, avesse una qualche cirrosi epatica, urlava biascicando con voce roca, da alcolizzata, inveiva contro quella "stronza" della madre che le aveva fatto trovare la porta sbarrata e in pratica l'aveva cacciata di casa... Vado OT come mio solito.